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Nella fase iniziale del film Paterno raggiunge le stelle della propria professione di capo allenatore di football college: il maggior numero di vittorie. Subito dopo, nell'arco di una settimana, conoscerà le stalle più profonde della natura umana. L'inchiesta sugli abusi sessuali su minori da parte del suo ex vice allenatore travolgerà tutto e tutti, uomini ed istituzioni fino a quel momento al di sopra di ogni sospetto. L'indagine giornalistica sulla vicenda funge ovviamente da cornice al tutto, ma lo sguardo di Levinson si focalizza su Paterno e ed il suo staff. Ci sono brevi accenni sulle vittime, il mostro stesso è relegato a poche ma efficaci apparizioni. La figura di Paterno, con la sua etica quasi dogmatica per il suo lavoro, è costretto a volgere lo sguardo in una direzione diversa da quella abituale e totalizzante. Proprio attraverso questo processo Paterno unisce insieme i pezzi di un puzzle, fatto di avvenimenti a cui colpevolemente non ha dato la giusta importanza. Ciò che emerge attraverso il volto di Pacino è un senso di colpa che si fa più pesante con il passare del tempo. Difficile dire se lui stesso fosse consapevole di ciò che accadeva intorno, quantomeno il comportamento è stato a dir poco ignavo ed in casi di pedofilia l'ignavia è un lusso che non ci si può permettere. Paterno quindi funge da simbolo stesso di ciò che si doveva fare, ma che non è stato fatto. Carriera e vittorie sgretolate, rimane l'infamia e le colpe. Non riuscito come Il dottor Morte su Kevorkian, sempre con la coppia Pacino/Levinson. La narrazione non sempre è lineare ed a volte si fa confusa. Pacino comunque bene in sella.
Dopo "il dottor morte" la collaborazione tra Levinson e Pacino continua con una nuova biografia. Quella di un allenatore di football indagato per aver coperto gli abusi sui minori di un suo collaboratore. La piu' grande pecca del film è proprio il protagonista, non per la prova di Al, che comunque ha fatto di meglio, ma per il suo essere cosi controverso fino alla fine. Praticamente luce non viene mai fatta, non conosciamo il punto di vista del principale accusato. Mentre gli abusi veri e propri passano in secondo piano mentre vediamo lo scorrere casalingo della vita del protagonista. Io a dire la verita' mi sono annoiato...