mulholland drive regia di David Lynch USA 2001
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mulholland drive (2001)

 Trailer Trailer MULHOLLAND DRIVE

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locandina del film MULHOLLAND DRIVE

Titolo Originale: MULHOLLAND DRIVE

RegiaDavid Lynch

InterpretiNaomi Watts, Laura Harring, Justin Theroux, Ann Miller, Mark Pellegrino, Robert Forster, Brent Briscoe, Dan Hedaya, Angelo Badalamenti, Monty Montgomery, Lee Grant, James Karen, Chad Everett, Richard Green, Rebekah Del Rio, Melissa George, Jeanne Bates, Dan Birnbaum, Lori Heuring, Marcus Graham, Michael J. Anderson, Patrick Fischler, Michael Cooke, Bonnie Aarons, Geno Silva, Billy Ray Cyrus, Vincent Castellanos, Wayne Grace, Rita Taggart, Michele Hicks, Lisa Lackey, Tad Horino, Missy Crider

Durata: h 2.26
NazionalitàUSA 2001
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2002

•  Altri film di David Lynch

•  Link al sito di MULHOLLAND DRIVE

Trama del film Mulholland drive

Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.

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Voto Visitatori:   8,28 / 10 (425 voti)8,28Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior regia (David Lynch)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (David Lynch)
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Voti e commenti su Mulholland drive, 425 opinioni inserite

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giusss  @  15/08/2007 20:45:38
   3 / 10
Un film con un finale confusionario che stravolge lo spettatore lasciandolo solo senza la certezza d avere visto dall'inizio lo stesso film.
Alcuni(qui molti)questi film li adorano,ma a me un film a cui devo trovare il senso e la spiegazione della trama su internet non mi piace davvero.
Il film è solo per menti geniali,io non sono tra questi.
Per me a fallito,perchè troppo complesso e non si puo' minimamente capire dopo una sola visione.
Non sono questi i film capolavoro,l'arte non è di pochi menti geniali,perche' le cose belle quando si vedono le vediamo tutti.SPOILER
Un film per pochi,deludente,confonde lo spettatore che all'improvviso si ritrova disorientato.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2008 12.53.09
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cinemamania  @  13/08/2007 10:58:13
   8 / 10
Ho sentito un intervista di Lynch dove diceva "Mulholland Drive non è altro che un sogno. A voi non è mai capitato di fare un sogno e svegliarvi e non avere capito nulla del sogno che avete fatto? Un sogno non deve avere per forza una spiegazione". Io questo film ancora non l'ho capito e non gli so dare ancora una spiegazione ma è bellissimo. Lynch è bravissimo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2007 20.24.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Silly  @  02/08/2007 16:45:42
   9½ / 10
E' un film da vedere con la consapevolezza di trovarsi nelle mani di un folle, ma magnifico regista. E' necessario osservare, scrutare ogni dettaglio e ricordare, ricordare tutto, niente ti può sfuggire. Xchè se cerchi un senso guardando in superficie, magari distraendoti ogni tanto x mangiare una patatina, ti perdi senza dubbio qualcosa di fondamentale. Nulla è buttato lì al caso, Lynch sa architettare ore di fotogrammi allucinanti con un'abilità, un'intelligenza fuori dal comune.
Detto questo, Mulholland drive è un film da vedere più volte x poterlo capire. Leggere i commenti altrui è utile x pensare: ma ho capito giusto o c'è qualche altra spiegazione? Fregatevene se alla fine sentite dentro di voi di non averlo compreso pienamente, godetevi le immense sensazioni ed emozioni che questo film/sogno vi regala...... Io il mio senso l'ho dato, tralaltro sono soddisfatta di essere andata vicino ai commenti di alcune persone........ E' sicuramente un film che ti impegna e che non ti può lasciare indifferente. Quando ho incominciato a capire...

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........ Mi sono sentita quasi male. Una sensazione di sconfitta mi ha sommersa.


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Questo è un film meraviglioso, mi riservo il 10 x i film di Lynch del passato che non ho ancora visto....

Non mi sento di commentare Inland Empire, non l'ho pienamente apprezzato xchè credo abbia davvero esagerato......... Ma forse non l'ho capito e non riesco a giudicarlo né con razionale obiettività, né con irrazionale passione.

Ma questa è assolutamente l'opera di un genio.........

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/08/2007 18.32.37
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Sbufasa  @  29/07/2007 23:47:25
   6 / 10
Riconosco il genio ma non essendolo sono lontano dal capirlo. Per carità, girato ottimamente. Delle scene mi hanno anche colpito, ma nell'insieme è al di fuori della mia portata. In un film cerco l'intrigo ma esigo uno scopo al tutto. Adoro le trame impossibili, a patto di dare una spiegazione (razionale o irrazionale che sia). Forse fra qualche anno riprenderò qualcosa di Lynch e mi si aprirà un mondo sconosciuto, fino ad ora purtroppo non mi sento di dare un votone.

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Ultima risposta 01/10/2007 12.06.55
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cemsal  @  28/07/2007 12:17:56
   8½ / 10
Ma che fig.ata! Ma è bellissimo!
Un film che muta, un film che non ti aspetti, che devi rivedere per capire a fondo, oppure leggere i commenti di altri... magari ti sei perso un dettaglio e non ricolleghi più alcune cose... di lynch avevo visto The Elephant Man, che è bellissimo, ma tutto un altro genere. Questo Lynch mi piace da pazzi.
Non vedo l'ora di vedermi Inland Empire...

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Ultima risposta 30/07/2007 00.52.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  18/07/2007 15:20:06
   9 / 10
Il cinema come arte irrazionale insondabile, morboso tramite voyeuristico con la realtà.
Geniale.

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Ultima risposta 18/07/2007 15.41.25
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balander DJ  @  14/05/2007 12:41:18
   4 / 10
Sicuramente non sono un intenditore e questo è il primo film di David Lynch che ho guardato (almeno ci ho provato....penso di essere arrivato quasi a metà film e poi ho staccato)
Ma che ha di bello? Sembra Beautiful per il grande schermo...la fotografia sembra quella di una telenovela!
bo...mi sono quasi addormentato.

11 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2008 13.01.05
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statididiso  @  07/05/2007 14:34:43
   9½ / 10
in lynch rivedo la stessa capacità di "spaziare" nei generi presente in kubrick: è questo fa di lui un regista difficilmente "inquadrabile". il regista vuole condividere la sua esperienza con lo spettatore, vuole "attivarlo" e "costringerlo a un'operazione di assemblaggio, x forza di cose personale". in questo lynch svolge anche la funzione di "educatore": ci fornisce degli indizi, x poi lasciar fare a noi (è come se ognuno di noi "girasse" un film nel film).
"Mulholland Dr." è un autentico capolavoro. un film molto psicologico, di non facile interpretazione. un "viaggio viscerale", un delirio psicotico, il recupero di quegli istinti e di quelle paure primordiali che hanno da sempre caratterizzato l'agire umano. un film onirico, atemporale, visionario, a metà tra sogno e realtà, "sospeso", come tutti i film di lynch del resto. un film che non lascia indifferenti. un film "poetico", "sensistico".
lynch ha il merito di aver trasformato una storia, apparentemente banale, nella storia di tutti noi.
il tema principale è il rapporto amore-odio: quello di Diane nei confronti di Camilla, conosciuta durante un'audizione x il ruolo di protagonista nel film "The Sylvia North Story", è un'amore a prima vista, ma, allo stesso tempo, una "sconfitta bruciante", perché è la seconda a ottenere la parte. ma il sentimento che nasce tra le due è troppo forte x lasciar spazio all'invidia. Camilla si prende "cura" di Diane, assicurandole delle particine in alcuni dei suoi film. ma Diane deve presto fare i conti con la dura realtà: Camilla conosce un giovane regista, Adam Kesher, se ne innamora e annuncia l'intenzione di sposarsi con lui durante un party organizzato nella villa di quest'ultimo e a cui era stata invitata anche Diane. La ragazza riceve un duro colpo che la porterà a suicidarsi, sparandosi in bocca, quando comprende che l'assassino assoldato x uccidere Camilla aveva portato a termine il suo lavoro. ed è proprio da qui che si ricollega tutta la prima parte del film. la ragazza in punto di morte (o tra la vita e la morte) immagina scenari diversi: ora Diane e Camilla diventano Betty e Rita; quest'ultima, a differenza di Camilla, riesce a sopravvivere a un terribile incidente, ma perde la memoria (è evidente che Diane spera con tutte le sue forze che l'assassino abbia fallito); qui è betty che si prende "cura" di Rita; Adam Kesher va incontro a una serie di disgrazie e nel sogno è il regista del film "The Sylvia North Story" (il vero regista era , invece, Bob Brooker); Betty, aspirante attrice, prima di un'audizione x una serie televisiva, prova la parte con Rita, che sembra non abbia mai recitato prima; Betty recita divinamente la sua parte nel provino (qui si scopre che il produttore è un amico della zia che l'aveva ospitata, e che, invece, nella realtà, era morta, lasciandole la sua eredità - è evidente che la ragazza avrebbe voluto avere dei genitori che l' "appoggiassero"), tanto che una talent-scout le offre una possibilità per il film di Kesher, che, xò, non si concretizza mai perché il regista era già stato "comprato" dal corrotto sistema cinematografico; tra le due cmq "risboccia" l'amore.
i punti chiave x la comprensione di questo film sono:
a) la Mulholland Dr. (da cui partono due storie diverse, ma vissute dalle stesse persone);
b) il Winkie Caffè (in cui vediamo che i sogni di un uomo diventano realtà - come per riportare alla cruda realtà la povera Diane -, e che è lo stesso posto in cui Diane ha ingaggiato l'assassino);
c) i genitori di Diane (che, dopo aver accompagnato la figlia, ridono di gusto perché non credono in lei, e che spingeranno la ragazza a premere il grilletto nella realtà);
d) la parrucca che Betty fa indossare a Rita (che è l'inizione della "ricongiunzione" delle persone di Rita e Camilla);
e) il Club Silencio (che ci fa capire che tutto quello a cui abbiamo assistito nella prima parte del film non è realmente accaduto, ma è "registrazione" - vedi la donna che canta in playback);
f) la chiave e la scatola blu (che si scopre non contenere niente);
g) il bacio tra Rita e Camilla (che segna il ricongiungimento delle due persone e che può essere interpretato in chiave narcisistica ed egoistica, come x far capire a Diane che da quel momento in poi le non era più parte del suo mondo);
h) il ritrovamento della chiave che l'assassino ha lasciato a Diane.
in conclusione, ribadisco che si tratta di un capolavoro. il motivo x cui non ho dato 1/2 voto in + è perché ho trovato in questo film un Lynch un pò + prolisso del solito, il tema non è tra i + originali e perché, a mio avviso, questo film non raggiunge i livelli drammatici di "Eraserhead" e di "Elephant Man". L

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Ultima risposta 14/05/2007 20.50.32
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martymcfly  @  30/04/2007 14:01:55
   10 / 10
era dai tempi di Donnie Darko che non mi incollavo su forum, siti e quant'altro alla ricerca di una spiegazione logica, per due giorni interi... fino a quando ho abbandonato il tentativo...l'unica logica possibile è lasciarsi trasportare dalla regia di Lynch, dai suoi personaggi, dalla suspence, dalla sua fantasia, da quei primi piani espressivi e sbalorditivi...
Un film eccezionale, lungo ma mai noioso, emozionante, di sicuro il più grande capolavoro degli ultimi anni...
e che dire di naomi watts? stupefacente!
non è il mio preferito in assoluto ma gli ho dato comunque dieci, un film del genere non può non essere presente nella top 25!

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Ultima risposta 04/05/2007 02.02.48
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carrie  @  22/04/2007 16:01:27
   9½ / 10
MERAVIGLIA!
sono indescrivibili le sensazioni che mi ha trasmesso.
Mi ha lasciato dentro qualcosa di assurdo ....(come solo Lynch riesce a fare)
Da vedere senza cercare durante la visione di trovare una spiegazione a tutto ciò che vedete. Lasciatevi trasportare....e poi ......magicamente....TUTTO SARà CHIARO!

che capolavoro...........

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Ultima risposta 23/04/2007 14.54.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  15/04/2007 00:50:58
   10 / 10
Che dire: MULHOLLAND DRIVE di David Lynch.
Prima di commentarlo ho dovuto rivederlo un''altra volta, dopo la lettura dell''interpretazione e dell''opportuna spiegazione (non sono come i molti geni che lo hanno capito subito). E che dire la seconda volta mi è piaciuto ancora di più.
Un film con una trama organizzata in maniera assolutamente geniale, che è in grado di stimolare l''intelligenza dello spettatore. Io l''ho trovato molto diverso ma INLAND EMPIRE, seppur molti elementi sono comuni. A mio parere, la principale differenza è che mentre in INLAND EMPIRE la trama è così complessa da rendere lo spettatore, suo malgrado, passivo, MULHOLLAND DRIVE invece stimola la curiosità, la voglia, il desiderio di comprendere. Capita la chiave di volta, sicuramente non immediata ma intuibile (io come al solito ci arrivo dopo), la trama diventa comprensibilissima svelando così in 2 h 26 il genio di David Lynch.

Quest''ultimo è in grado, come in gran parte delle sue opere, di imprimere il sentimento sulla pellicola (non nego che la scena in cui la donna canta mi ha provocato una forte commozione), e di riuscire a manipolare le emozioni dello spettatore come egli stesso fa con la trama dei suoi film. Angoscia, stupore, tristezza.
Da evidenziare, inoltre, la sensazione di mistero che accompagna l''intera visione.

Che dire regia, sceneggiatura, musiche meravigliose, ottimi attori e grande film da tramandare ai posteri e da ricordare.
Sicuramente questo giorno rimarrà nella mia memoria come il giorno in cui ho guardato per ben 2 volte consegutive MULHOLLAND DRIVE. (Che dite son pazzo? Chissà quanti appassionati come me l''han fatto. Penso gran parte di coloro che amano il Cinema). Ma bando alle ciance:

"Silenzio"

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Ultima risposta 27/04/2007 22.01.50
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Bukkake  @  13/04/2007 10:55:29
   5 / 10
l'ho visto poco tempo fa ma non mi è proprio piaciuto!!noioso in alcuni momenti!!il voto si alza grazie all'interpretazione delle brave attrici che lynch ha scelto.secondo me non può essere considerato un capolavoro del cinema e non merita di avere la media così alta.

6 risposte al commento
Ultima risposta 13/05/2007 19.51.06
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lukanoir  @  14/03/2007 20:58:58
   9½ / 10
Non tentate di dargli un significato logico, non c'è! Attori bravissimi, splendide e bravissime le due protagoniste. Sensazioni da thriller vi incolleranno allo schermo, colori e regia fantastici. Vi perderete nel non senso nel complesso, vi troverete nei particolari di Los Angeles e negli interni fisici e umani. Un film che lascia qualcosa difficile da descrivere.

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Ultima risposta 14/03/2007 21.26.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  27/02/2007 09:25:59
   9½ / 10
Col cuore metterei 11, ma essendo un film recente non possiamo sapere ancora (anche se io ne sono certo) se assurgerà allo status di classico assoluto. Un film incredibile, il più straordinario tra quelli che ho visto di Lynch, e di gran lunga. Una delle pellicole più angoscianti della storia con due attrici sensazionali (Naomi da Oscar), che si sono calate perfettamente in parti difficili e ambigue. Certo, ho letto le spiegazioni sotto, non essendo un lynchiano di ferro, ma al di la di quelle iil senso di disperazione, di incubo, della necessità di costruirsi un mondo di illusioni per non impazzire di fronte al dolore dei fallimenti della vita sono resi con assoluta linearità e credibilità psicanalitica. La resa della gelosia e dellinvidia di Diane (nella parte reale del film) è eccezionale, nonchè l'improvviso suo rendersi conto di quello che ha fatto e l'inevitabile crollo finale. Le simbologie sono perfette (scatole blu, chiavi, mostri, nonchè una critica serrata a Hollywood) e innumerevoli sono le scene cult (io ho adorato la parte del concerto illusorio no hay banda, ma tutto il sogno lo è in effetti). In definitiva un film magico ed ermetico che parla dell'impossibilità di accettare le nostre delusioni.

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Ultima risposta 27/02/2007 13.28.29
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super zik  @  20/02/2007 20:02:47
   8 / 10
Eh, merita di essere rivisto una seconda volta, perchè perchè l'ho capito solo dopo la fine del film!!!

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Ultima risposta 25/02/2007 13.44.50
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edo88  @  16/02/2007 21:38:06
   8 / 10
Qualcuno me lo spieghi, perchè da un certo punto in poi non c'ho capito un tubo.
Ho messo 8 per la regia che anche se non ho capito tutta la trama è comunque stupenda, per le attrici e per la suspense...insomma altrochè gli horror, certe scene ho fatto un po' fatica a guardarle.
Comunque sul serio, spiegatemelo, sempre ci sia qualcosa da spiegare. (vedi spoiler)

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Ultima risposta 16/02/2007 22.03.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  13/02/2007 23:14:44
   10 / 10
In attesa di Inland Empire (che per non so quale motivo esce il 9 marzo in Inghilterra quando dopodomani esce in Iran, vabbè..) per ingannare l'attesa mi sono rivisto il precedente film di questo meraviglioso regista.
C'è poco da fare, le emozioni che si provano guardando un film di Lynch sono una cosa unica.
Io lo conosciuto da bambino con Twin Peaks e ricordo ancora alla perfezione le sue atmosfere oniriche e i personaggi inquietanti che mi affascinavano ma allo stesso tempo non mi facevano dormire la notte.
La prima volta questo film mi ero piaciuto molto ma, rivisto dopo anni con un'ottica diversa (ovvero senza la necessità di dover spiegare ogni singola scena) mi ha permesso di godermelo completamente.
Mai il confine tra sogno e realtà è stato cosi sottile in un film.
Sul regista, ogni aggettivo è limitato; due parole per Naomi Watts, straordinaria in una parte difficilissima, e per la colonna sonora da brividi (composta dal fido Badalamenti).
10 meritatissimo.

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Ultima risposta 15/02/2007 15.21.15
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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  08/01/2007 21:20:19
   8½ / 10
Piccolo capolavoro onirico del maestro David Lynch.
Film (o sogno) complesso, oscuro, intricato, dove ogni elemento narrato si fonde e confonde con una trama solo apparentemente lineare (un inizio in stile noir), ma che si fa espressione di un concatenarsi di simbolismi e rappresentazioni oniriche solo in parte intelligibili ..solo le emozioni sono vere, tutto il resto è “finzione”, passando per un complicato universo immaginario che non vuol essere svelato, vuol rimanere celato nel suo universo parallelo (così anche il silenzio acquisisce un senso di ineluttabilità).
Cosa potrebbe palesarsi ..una critica al mondo hollywoddiano, quello che sembra ancora chiuso nelle sue logiche commerciali ..oppure la follia d’amore, una giovane donna che vorrebbe veder realizzato il proprio sogno, ma che si fa concreto solo attraverso gli occhi di una altra affascinante attrice (una possibile alterego) ..la pellicola non vuole dare una risposta, ognuno può dare un senso alle immagini sulla base delle emozioni che suscitano, attingendo all’inconscio che alberga nel profondo di ogni individuo.
Grande cura ai dettagli, atmosfere cupe e surreali contrapposte alle luci della città del cinema, coinvolgente colonna sonora e perfetta costruzione dei personaggi (nel loro inevitabile dualismo), ai quali si affiancano tagli di registro che esprimono quel senso di costante ambiguità (razionale – irrazionale), giocando sul filo sottile del sogno o della tragica realtà.
Inappuntabile la prova della bravissima attrice Naomi Watts, in una delle sue migliori interpretazioni, ma anche quella della bellissima Laura Harring ..stilisticamente perfetta la regia del visionario regista americano.
Film che non va compreso, va semplicemente guardato..

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Ultima risposta 17/01/2007 20.53.28
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BalboaRocky  @  08/01/2007 19:47:12
   5 / 10
Sarà che non ne capisco di David Lynch... ma sto film è proprio noiso e senza senso...tante domande che non sono stuzzicate dalla curiosità, xchè nulla è chiaro, qualsiasi scena aggiunta cmq non avrebbe senso come il film...
un film sensa senso...

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Ultima risposta 27/01/2007 21.08.14
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lesaripresa  @  03/01/2007 15:24:22
   10 / 10
Lynch è allucinante!!un CAPOLAVORE!
Anche se devo ammetterlo l'ho dovuto vederlo due volte per capirlo esattamente....
che VIAGGI che mi sono fatta .....
sTUpENDO!

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Ultima risposta 18/06/2009 20.47.56
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Max Ophuls  @  29/09/2006 11:41:46
   9 / 10
Film ricco di tensioni d'attesa, senza una trama dal significato univoco...
Linch gioca molto sulle invenzioni a blocchi di immagini ricchissime di particolari, a situazioni tese e scollegate tra di loro a patto che lo spettatore non lo sappia, situazioni avvincenti proprio perché non esplicitate del tutto, l'insieme dei blocchi non risponde a un'esigenza di chiarezza narrativa, il finale è insignificante, solo atteso e volutamente deluso.
LInch rimescola generi e aspettative tipo a vantaggio di un cinema poetico, dove l'immagine non dà senso ma lo toglie, e in questa sottrazione nasce una curiosità morbosa, patologica, che risveglia l'inconscio di ciascuno verso nuove sorprese dei sensi...

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Ultima risposta 05/10/2006 18.26.18
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  25/09/2006 13:28:28
   9 / 10
Io l'ho interpretato così...


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Al di là dell'interpretazione, rimane la grandissima capacità di Lynch di trasportare lo spettatore su un piano narrativo e figurativo assolutamente fuori dagli schemi: si continua a interrogarsi, non riuscendo a staccarsi mai dallo scorrere delle immagini sullo schermo. Tutto è simbolico, tutto può avere un significato oppure essere un voluto depistaggio che allontana e avvicina a una interpretazione univoca. E' questa la magia di Mulholland drive ed è questo il genio di Lynch.
Bravissime la Harring e la Watts, come sempre inquietante e avvolgente l'atmosfera di sogno.

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Ultima risposta 25/09/2006 18.03.36
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.varg  @  10/09/2006 14:38:10
   10 / 10
"Mulholland Drive" credo sia la vetta piu' alta toccata da Lynch e anche il film piu' maturo, quello che maggiormente lo rappresenta.
"Strade perdute" rasenta la perfezione che Lynch tocchera' appunto proprio con "Mulholland Drive"
"Una storia vera" e' un film meraviglioso ma non si puo' dire che rappresenti appieno il cinema di Lynch
...questo per spiegare la mia frase iniziale

Tornando a Mulholland Drive e' un film che ti cattura, grande regia e grande prova delle 2 attrici in particolar modo di Naomi Watts che riesce in modo magistrale a fare nello stesso film diversi tipi di recitazione (bravissima e sensualissima quando recita al provino, bello il cambio di recitazione dalla prima alla seconda parte del film)
Per quanto riguarda lo studio del senso del film c'e' poco da aggiungere a quanto scritto precedentemente da BANCHELLI.....solo un paio di cose:
Secondo me la scena iniziale al Winkie Bar rappresenta nel sogno di Diane la paura che quel ragazzo possa averla vista assoldare il killer per uccidere Camilla
E' come se lui (testimone) raccontasse quello che ha visto a un detective
Insomma durante il sogno vengono rappresentati molto bene i sensi di colpa e anche la speranza inconscia che il killer possa fallire
La scena del Winkie per me rappresenta la paura di essere "beccata"

Per quanto riguarda il nascondere i soldi in una cappelliera, sotto a un cappello voi che senso gli date?
Non puo' essere una scelta casuale di Lynch, per me e' un simbolo anche quello ma non riesco a decifrarlo bene

Visionario - onirico - geniale
Capolavoro - 10

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Ultima risposta 10/09/2006 14.55.09
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  05/09/2006 14:04:04
   7½ / 10
Premetto che, pur cogliendo l'originalità creativa di Linch, non mi entusiasmano i suoi film ( in particolare quelli visionari alla Twin peaks o troppo ermetici alla Velluto blu) questo non mi è piaciuto alla prima visione. L'ho rivisto ieri sera, in modo diverso: abbandonandomi alle immagini e atmosfere inquietanti, al linguaggio metaforico, senza l'ansia di cercare spiegazioni razionali a tutti i costi. Beh, mi è piaciuto o per lo meno l'ho apprezzato rispetto alla prima volta. Mi piace come il regista rende attivo e libero lo spettatore nell'interpretazione di ciò che racconta, stimolando la sua intelligenza.
Segno di grande rispetto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2006 17.42.55
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lupin 3  @  04/08/2006 18:07:43
   5½ / 10
Anche se questo film a mio modestissimo parere è troppo prolisso riesco a giustificarlo perchè è una caratteristica di David Lynch... inutile cercare spiegazioni in questo film perchè ogni volta che si cerca di darsi una spiegazione logica, si cade sempre e in ogni caso nel vuoto.
Secondo me strade perdute è di gran lunga superiore...

6 risposte al commento
Ultima risposta 06/09/2006 17.13.13
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Living Dead  @  02/06/2006 21:30:42
   10 / 10
Un viaggio nei sentimenti umani, amore, paura, sogno e realtà tutti insieme.
Regia strabiliante, attrici da Oscar (Naomi Watts come sempre, eccelsa).
Ad una prima visione potrà risultare incomprensibile, ma se lo si studia attentamente si capisce tutto.
Per palati finissimi.
Il 10 è d'obbligo.

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Ultima risposta 14/10/2007 11.41.39
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farfy  @  23/03/2006 16:52:12
   10 / 10
Non posso dare meno di 10 ad un film così tanto complesso e semplice allo stesso tempo. Lynch ha la grande capacità di saper risaltare, per ogni personaggio, la sua vulnerabilità, peculiarità, sensualità. E' un attento scrutatore della mente e dell'anima umana. Molti registi avrebbero moltissimo da imparare da lui.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2006 19.41.08
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ben4  @  17/03/2006 11:05:39
   1 / 10
Premetto che personalmente adoro andare al cinema.. per questo sconsiglio a qualsiasi persona di andare al cinema a vedere un film di lynch per uscirne senza averne capito neppure un 50%..
Detto cio...
dopo la visione mi sono cercato su internet la spiegazione e se avessi avuto lynch vicino un vaf.... non glielo levava nessuno.. Un conto è una storia che incuriosisce.. uno conto è raccontare una storia direi banale in una maniera talmente bislacca e con una miriade di punti interrogativi da creare a forza curiosità nello spettatore..
Alcuni adorano questo aspetto e si guardano un film 5 volte (se non di piu) per poterlo capire.. Personalmente invece mi sento preso in giro.. Se a lynch piace non farsi capire di capirlo certo non mi sforzo...
Personalmente credo che lynch dovrebbe scrivere libri e non girare film..
Un libro si presta certamente meglio per i giochetti di lynch.

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  16/03/2006 20:48:45
   9 / 10
Gran film. Lynch si prende gioco dello spettatore prima di ribaltare la prospettiva e lasciarlo di sasso a ripensare su quanto ha visto per giorni, fino a convincerlo a vederlo di nuovo, e di nuovo...fino a creare una vera e propria assuefazione. E la magia di Lynch è proprio qui: nell'affascinare lo spettatore nel bene e nel male, e nel prestarsi a diverse interpretazioni e chiavi di lettura, e nessuna scontata. L'eccessivo ermetismo è, però, un limite di cui Lynch dovrebbe liberarsi. Ma come si fa ad ingabbiare il Genio?

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Ultima risposta 22/08/2006 14.42.33
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  13/01/2006 10:38:30
   9 / 10
Grandissimo Lynch ci regala un esperienza visiva unica... Un film che parla di una storia d'amore, raccontata con il suo stile onirico e visionario.

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desi  @  20/12/2005 00:14:23
   8½ / 10
Sarebbe fantastico far risvegliare il caro vecchio Freud dalla sua tomba per metterlo al cospetto di questo capolavoro lynchiano e sapere da egli stesso ciò che ne pensa...
Premetto che il voto è stato scelto solo dopo la quinta visione del film in due settimane.
Tanto per intenderci, dopo la prima visione sono rimasto disgustato ma i rompicapi utilizzati e la mia voglia di sapere mi hanno portato alla rivisione del film per altre quattro volte sino a che anche l'ultimo tassello è stato finalmente messo nell'esatta collocazione.
E la realizzazione di tutto ciò non ha potuto che provocarmi una forte emozione...le potenzialità della mente nei sogni.
Il nucleo del film è il sogno, ma ci sono anche altri sottotemi importanti come l'amore tra due donne affascinanti e la corruzione negli impasti del cinema hollywoodiano.
Concentratevi e sforzatevi di capirlo perchè una sola visione non basterà a chiarire gli sfondi, le parole chiave e i collocamenti temporali delle scene.
E quando avrete capito che la follìa di Lynch (dopo la prima visione) si è tramutata in realtà drammatica, avrete capito le idee geniali del regista del non senso, le allucinazioni che si nascondono nei nostri sogni...
Inconscio

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Ultima risposta 04/01/2006 17.17.56
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  12/12/2005 12:38:08
   8 / 10
Come fare film che nel suo interno porta sentimenti e fobie dell’età moderna, ma al tempo stesso non spiegando ma mostrando?
La risposta a questo quesito è Mullholland drive.
Le pulsioni sessuali più inconfessabili con riferimenti al complesso edipico, le paure più nascoste sono ancora una volta oggetto dello studio di Lynch.
Ancora una volta il mio consiglio è quello di lasciarsi andare, di non cercare spiegazioni, ma di assorbire le immagini e di lasciarsi suggestionare da esse abbandonando all’inconscio il compito di trovare dentro di noi le paure sfiorate o addirittura centrate.
Meno bello a mio avviso rispetto a “Strade perdute”, ma non per questo meno affascinante.

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Ultima risposta 14/02/2006 11.21.32
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Sampey  @  02/11/2005 16:37:04
   10 / 10
Leggendo i commenti mi domando :

Perche date voti del tipo 9/10 dando come motivazioni "Lynch e' un genio del non senso", "Non e' importante il signficato del film ma come esso viene proposto"

NO NO NOOOOOOOOOOOOOOO.

Mulholland Drive ha una trama, ha un inizio e ha una fine.
Ogni cosa ha un senso.

Vi siete arresi pensando che Lynch volesse proporre qualcosa di "Inspiegabile", vi siete arresi all'ottimo film che si presenta davanti agli occhi anche senza capirci niente, e vi siete fidati delle 1000 seghe mentali che vi ha fatto fare (seghe mentali che non hanno trovato probabilmente risposta).

Mulholland Drive, se ricostruito con montaggio cronologico ha un senso ben chiaro.

Il film sostanzialmente diviso in 2, presenta una parte reale, e un sogno (che dura la maggior parte del film).

In questo sogno Lynch fa mescolare a Diane/Betty tutto quello che e' successo nella sua vita, pensieri, emozioni, persone reali, oggetti reali.
Tutto mischiato ai concetti di Io, Es e Super-Io (concetti di psicologia che non sto qua a spiegare).

Lynch gia' lo fece in Strade Perdute, film ancora piu' complicato di Mulholland Drive, etichettato come "Strambo" da molti, solo perche, non sono riusciti a capirlo.

Riguardate il film, e fino a che non lo capite, non votatelo.

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Ultima risposta 20/04/2006 16.40.57
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Feedback  @  24/10/2005 14:44:49
   7 / 10
Il film non è male, ma lo si apprezza di più vedendolo una seconda o terza volta, cioè quando già si sa (SPOILER) che la prima ora e mezza di film altro non sono che un sogno della protagonista. Il finale non è forse fra i più azzeccati, o meglio, non si capisce come la protagonista, da sveglia, veda i due vecchietti-mostriciattoli del sogno, che la inducono al suicidio...

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Ultima risposta 13/11/2005 00.10.39
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daniele10  @  19/10/2005 19:32:38
   8 / 10
Il film è più che bello,non credo che sia cosi irrazzionale sforzandosi leggermente si trova un filo conduttore,però la cosa che mi fa irritare è che il regista volutamente non ti dà nemmeno una possibilità per collegare il tutto alla perfezione,e questo non lo considero un pregio ma un difetto,un modo narcisistico del regista per risultare diverso dagli altri.

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Ultima risposta 19/10/2005 20.15.28
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  28/09/2005 17:12:50
   6 / 10
Importante: per chi non ha ancora visto il film non legga questo commento!

La cosa che più mi dà fastidio è chi commenta i film sentendosi superiore agli altri. Anche io (che sono amante di film con il colpo di scena finale e non di immediata intuizione tipo "Identity", "The others", "Il sesto senso", "Secret window", "The butterfly effect"...) non ci avevo capito molto una volta arrivato alla fine. Poi leggendo qualche commento qua e là da questo ed altri siti mi sono fatto un'idea della storia. L'errore principale del regista, a mio modo di vedere (e scrivo questo visto che sono in molti a non averci capito molto), è che non lega la prima alla seconda parte, trattandole a blocchi. Più che altro quello che secondo me ad una prima visione non si capisce è che quella che ho definito prima parte in realtà è prevalentemente un sogno della finta "Betty". Se uno, come ho provato a fare io, cerca di legare le due parti non ci tira fuori niente e alla fine del film si sente profondamente deluso della visione e disorientato. Per poter definire "capolavoro" un film non bisogna leggersi l'intervista del regista che chiarisce ogni dubbio ma è importante che non dico tutti ma almeno una buona parte di pubblico abbia gli elementi per capire il prosieguo della vicenda. E ditemi, quando si capisce che Diane sta sognando? Come scrivevo prima, le due parti di film sono troppo slegate tra loro; nella prima parte dovevano esserci degli elementi per capire il seguito, magari attenuando l'impatto del colpo di scena finale. Per me tutti i sapientoni che danno dell'ignorante a chi non ha colto il senso del film hanno letto altri commenti e visto altri film di Lynch (cosa che a me non è putroppo stata possibile), e sicuramente lo hanno rivisto più volte. Credo che è importante vedere più volte questo genere di film, ma alla prima ci devi aver capito qualcosa perchè lo scopo di una seconda visione è soffermarsi sui dettagli per capire il senso di ogni evento che capita.
A parte il significato del film, ancor prima del colpo di scena finale il film mi è sembrato in alcune scene (e ribadisco in alcune scene) un pò troppo lento. Inoltre, la scena del gangster diciamo "combina pasticci" mi ha ricordato un pò "Pulp fiction". Detto questo e sperando che le risposte arrivino in modo civile pur avendo una diversa opinione, potrebbe essere migliore!

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Ultima risposta 09/09/2006 07.11.51
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Invia una mail all'autore del commento angelowilliam  @  25/09/2005 19:43:18
   7 / 10
Sembra questo film, l'insieme di più film che il regista purtroppo non riesce ad unire insieme, il risultato è un grosso pasticcio NO-SENSE.

La prima parte il film è interessane. La seconda forse per qualche allucinazione di troppo il film cade in basso velocemente.

"Dopo la parentesi del semplice, bellissimo, 'Una storia vera', David Lynch ha di nuovo perduto la strada. Non che 'Mulholland Drive' sia brutto, tutt'altro: ha stile, atmosfera, il gusto dello humour nero e l'impronta dell'autore. Solo che, tornando dalle parti di 'Twin Peaks' e 'Strade perdute', il cineasta fa una nuova variazione - non la sua più riuscita - su un repertorio un po' logoro per l'uso: i mondi comunicanti, lo scambio d'identità, le premonizioni, l'abisso tra la levigata rappresentazione 'all american' della realtà e i vermi immondi che ci brulicano sotto". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 marzo 2002)



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Ultima risposta 20/08/2013 23.12.31
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Diana blu  @  03/09/2005 17:17:50
   6 / 10
Bellino come tanti altri non mi sembra che questa sia migliore di altri film del regista o in genere di questo tipo di produzione. Pero è bello da seguire, la scena lesbo è incredibilmente acida e provocatoria.

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Ultima risposta 03/04/2006 14.20.40
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ulisseziu  @  22/08/2005 12:41:07
   10 / 10
Questa volta Lynch sembra aver dato sfogo al suo subconscio... e, credetemi il subconscio di Lynch non può che essere intricato angosciante ma divertente a tratti, maledettamente pieno di simbolismi e metafore!
Tecnicamente il film è girato bene, la fotografia è ottima come la cura delle ambientazioni e soprattutto dei particolari.
Nella prima parte del film Lynch riesce ad angosciare ed a divertire, ma si ha la sensazione che i molti episodi siano sconnessi ed insensati visti nella loro globalità... A dire la verità il ritmo è stato così lento in certi punti che quasi sono stato tentato di andare avanti un paio di minuti.... Ma poi c'è la svolta, ad un tratto tutto quello che ti sembrava insensato lo diventa ancora di più, ma in un modo così surreale ed assurdo che paradossalmente acquista un suo senso....
Verso la fine arriva il delirio....
Sfido chiunque a carpire tutti i significati ed a completare il quadro della trama ad una prima visione...
Sinceramente lo si può definire capolavoro solo comprendendo almeno al 90% la trama ed i simbolismi.
Lo ammetto, ho dovuto vederlo due volte per arrivare ad un 70% di comprensione, e solo li ho capito che poteva essere un gran film, poi leggendo su internet tutta la spiegazione completa sono rimasto folgorato dalla mentalità di Lynch e da quello che c'è dietro quest'opera... un attenzione al dettaglio che un essere umano comune non potrebbe concepire... infatti Lynch non è umano...

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Ultima risposta 05/09/2005 11.28.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  22/08/2005 11:42:58
   10 / 10
"Una storia puo' suggerire il modo in cui puo' essere raccontata" (cfr. Lynch)
Il cinema è illusione, cio' che lo spettatore vede, coglie, sta tutto nella codificazione di un'immagine (immagine o immaginario?) , nell'identicazione con lo schermo. In questo senso, lo spettatore è strumentalizzato da Lynch - alla stessa maniera di Hitchcock per es. - per favorire o sfiduciare eventuali REA-ZIONI. Non sono di parte, e si vede. Avrei potuto esaudire un voto lievemente meno alto davanti a certe incongruenze à la Tarantino (cfr. le vicissitudini, a tratti esilaranti, del regista di un film), potrei trovare castrante l'ossessione del simbolo per cui l'autore - dopo la parentesi sobria di "una storia vera" - torna nei suoi passi. Tutto inutile, ne resto soggiogato. La velleità d'autore mi appartiene, soprattutto quando colgo il bisogno continuo e consecutivo di dare ogni volta una mia "versione dei fatti". Altri faranno lo stesso: come in uno psicodramma, siamo parte integrante della sua funzione. Non è certo l'allegoria delle scuole pittoriche, quando bastava l'Immagine a sostenere il prezzo della verità. La metafora è qualcosa di piu' profondo, e inquietante. E' (forse) la simbiosi femminile di un corpo separato e distinto (come un parto siamese) e al tempo stesso safficamente unito nella stessa carne (e intenzioni). Lo sguardo indaga tra i dualismi più classici, la bionda e la mora, il Rosso e il Nero per dirla alla Stendhal, e una tantum l'ammaliante simbolo animalesco del desiderio è proprio Rita/Camilla Rhodes. Tutto cio' che ha una fine, ha un'inizio: a seguire, un lungo rito onirico prima del tramonto definitivo, in un modesto letto dove consumare lacrime vere e sete di annientamento (la necrosi della sofferenza). I vecchi. apparentemente rassicuranti, fantasmi penetrano nelle fessure della porta, a soffocare l'aria già malsana, come la follia dell'"inquilino del terzo piano" di Polansky. E ancora una volta, i figuranti si vestono di metafora: l'uomo racconta il suo sogno (1): "all'inizio sono qui non è giorno nè notte e io ho paura. E lei è in piedi laggiu'. Ho paura e lei ha paura. L'uomo nel cortile è la causa di tutto. Io vedo la sua faccia" - cfr. vede (illusione?) e sviene improvvisamente. La vicina, in un delirio profetico, reguardisce Betty e le dice che "qualcuno in questa casa è in pericolo" (2). L'illusionista introduce al Mistero del film, quando Rita si sveglia ricordando qualcosa e le chiede di accompagnarla in un certo posto. E' un teatro diroccato, quasi metafisico nella sua lugubre rappresentazione: è tutto illusione, è tutto registrato. L'illusionista svanisce e Rebecca Del Rio intona una struggenda melodia portoghese. Poco dopo, svanisce Betty. Siamo di fronte anche all'esibizione più audace del sentimento umano, dell'odio e della vendetta. Lo vediamo verso la fine negli sguardi di Naomi Watts (con il perfido sollievo di esserci definitivamente liberati della spocchiosa attrice raccomandata del primo tempo), ma lo "percepiamo" indirettamente (è illusione il nostro apparente coinvolgimento, l'escalation ironizzante di Lynch rispetto al resto del film dovrebbe farci intuire già qualcosa) nelle vicende "esterne", quando il mondo di Betty già Diane sembra ribaltarsi a favore suo e a sfavore degli altri. Da antologia tutto cio' che apparentemente è un tentativo di paradosso, di rivolgere lo sguardo verso situazioni "leggere" diametricamente opposte (il caffè sgradito ai fratelli Castellani, l'incontro grottesco tra il regista e il cowboy, l'esecuzione di una pop-song anni cinquanta da parte della "ragazza" ("E' lei la ragazza"), l'omicidio pasticcione di un giovane killer biondo all'amico, a un'obesa "testimone di passaggio", e a un malcapitato uomo delle pulizie. Una delle sequenze clou è quella del provino: torna in mente "Eva contro Eva" e il doppio si estingue, rapidamente, salvo ritrovarsi alla fine. Tutto molto crudele, in fondo: lei recita splendidamente (ma è pura "finzione" di un sogno nella nebbia) e l'attore principale verrà presto o tardi prepensionato dall'agenzia. Alan, il regista, non rappresenta Lynch perchè certamente non accetta di venire plasmato e ricattato per la sua Arte, ma c'è qualcosa di lui quando boicotta Hollywood e le imposizioni dei magnati degli studios, in odor di mafia, gli Howard Hughes contemporanei. Mulholland Drive è il luogo del non-ritorno: un (vero o finto che sia) incidente di macchina è un fatto quasi quotidiano. E' in quel momento che un'identità svanisce e "non ricorda più chi è". I sogni di gloria appartengono al passato, e solo il sogno puo' risvegliare ma per breve tempo un presente ormai distrutto. La chiave che apre la scatola è vuota: qualcuno suggerisce un'altra verità, una "svolta" Freudiana per indicare il nulla che resta delle loro esistenze. delle vite di entrambe. Curioso, la presenza di Ann Miller, celebratissima attrice cantante e ballerina dei musical dei tempi d'oro (chi non ricorda almeno "Un giorno a New York" di Donen/Kelly?) qui è Coco, proprietaria del lussuoso appartamento dove Betty soggiorna (ehm, sogna di ...) , eccentrica nel suo trucco pesante, in un certo senso un pilastro dell'istituzione cinematografica, con i suoi 70 anni di carriera (!!!).
"L'atteggiamento di un uomo va di pari passo con quella che sarà la sua vita" (cfr. il cowboy). E' indicativo quanto questo principio sia assessuato, e indipendente da ogni referente di identità sessuale.
Soprattutto, ci sono due donne, due diverse parti di un'emisfero cerebrale, che possono essere tutto e il contrario di tutto. La determinazione è un po' forzata (Betty), la tenerezza è l'inganno (Rita). Nella realtà, gli opposti si attraggono si respingono si sostengono e infine si fanno del male. Diane più è voce inconfessabile dell'Assenza (il registratore di Twin Peaks) più diventa forma retriva e intollerabile di debolezza. Camilla è opportunismo puro, calcolo e seduzione, davanti a cui l'ex parrucca bionda atta a camuffare se stessa diventa l'ostacolo imperante alla sua proverbiale sicurezza.
"Una storia puo' suggerire il modo diverso in cui puo' essere raccontata", cfr. Lynch. Ma alla fine tutto puo' essere semplificato, senza enfasi, costretti a ritrovare nella realtà l'unica finzione possibile: niente puo' essere più vero. Lynch ha un grosso merito, tra i tanti: ci costringe ad essere sempre presenti nella sua storia

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Ultima risposta 09/02/2008 17.57.58
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la mia opinione  @  22/08/2005 02:37:28
   1 / 10
Spero che non inizi un altro processo. L'ho visto l'altra notte su raitre.Io rimango ferma dell'idea che i migliori film di Lynch sono "The elephant man, Una storia vera". Il suo lavoro registico è impeccabile qui anche il cast è grande pero il film in se stesso è un pacco. Cosa si sente di concludere questo film alla fine? Non mi è stato possibile ricongiungere alla fine tutti i fatti perche è impossibie pensare di impegnarsi a capire come gira la trama in modo fine a se stesso senza lasciarti poi nulla. Per me bocciatissimo.

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Ultima risposta 19/12/2005 23.35.43
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  29/07/2005 14:15:04
   8 / 10
Basta dire solo una cosa: noir allo stato puro. David Lynch è un numero uno

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Ultima risposta 26/11/2005 19.56.16
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641660  @  28/06/2005 15:24:56
   4 / 10
Guardate che capolavori non ne vedo in questo minestrone di storie...
Non sono io a dover dire cosa è film e cosa no, ma qui esistono almeno tre trame parallele e tutte inconcludenti... E' tutto costruito per lasciarti pensare quello vuoi...
Come davanti a un quadro di Kandinsky ti trovi perso in mille pensieri e ogni interpretazione va bene perchè tanto è proprio quello il bello...
Purtroppo però questo film sembra solo un bel gioco per menti che si credono brillanti, ma che sicuramente non si accorgono di essere plagiate...
Il regista e lo sceneggiatore hanno stoffa, lo devo ammettere, ma non è a questo modo che si dovrebbero costruire un nome...
Con me non attaccano proprio queste scorciatoie stile "rompo gli schemi così emergo tra mille" ,divento qualcuno e mi faccio stimare dai chi di "cinema alternativo" se ne intende...
Concludendo...Il lavoro di tutti quelli che hanno partecipato alla produzione di questa pellicola è egregio, ma l'idea di creare il caos nella trama per dare qualcosa di diverso al pubblico proprio non la digerisco...

NB: Se questo è da 10 ditemi voi che voto date ai film di Kim Ki-duk, nei quali per dare vere emozioni si usano immagini e non trame inconcludenti e superficiali...

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Ultima risposta 08/09/2005 22.47.32
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phemt  @  08/04/2005 08:46:53
   10 / 10
Altra dimostrazione dell'immenso genio di Lynch... Qui la regia è pazzesca (forse la sua migliore prova), ma la sceneggiatura non è da meno... Peraltro malgrado il film sia criptico è molto più comprensibile e lineare di per esempio Strade Perdute... Ottimo il cast (la Watts è incredibile e recita in maniera superba), e alcune scene sono davvero da lasciare senza fiato...

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Ultima risposta 19/06/2008 19.08.51
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vale46  @  11/02/2005 15:58:54
   9 / 10
questo film fa riflettere sul nostro basso Q.I. a confronto di un genio esagerato come David. non dò 10 xkè l'avrei preferito meno criptico.

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Ultima risposta 15/04/2005 01.24.46
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colandre73  @  10/01/2005 11:03:57
   1 / 10
Non sono riuscito a finirlo, tanto sono insulsi i dialoghi e noiosi!!!
Ah, dimenticavo, è anche lentissimo, da far venire i nervi, ma forse sono io che non sono all'altezza di capirlo...

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Ultima risposta 30/05/2005 09.35.20
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catan85  @  03/12/2004 21:00:09
   1 / 10
Uno dei più brutti film che io abbia mai visto...
e non venitemi a dire che voto così perchè non l'ho capito! sono stato molto attento durante la visione, ho letto diverse interpretazioni in internet ma il mio giudizio riguardo al film è rimasto lo stesso: PESSIMO!

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Ultima risposta 25/04/2005 19.34.11
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  30/11/2004 18:49:11
   9 / 10
bigna essere piuttosto malati x fare un film del genere, ma x il resto la pazzia puo portare alla genialita, e lynch è un pazzo geniale (o un genio pazzo? vabbè). senza leggere commenti, recensioni o spiegazioni il film puo risultare forte come un mal di testa, ma alla comprensione, "tutto" diventa + chiaro e fa venire voglia di guardare e riguardare il film cercando in ogni scena di capire il messaggio o + semplicemente significato che manda. bellissima naomi (altro lesbo come in femme fatal), ambientazioni deliranti

consigliato ai masochisti o a chi piacciono i film complicati

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Ultima risposta 28/01/2007 11.00.10
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  31/05/2004 11:49:20
   8 / 10
Non è il mio Lynch preferito, e non so nemmeno spiegarmi il perchè visto che si tratta di un film decisamente rivolto al ns inconscio. Forse perchè, nonostante si tratti di una storia completamente diversa, lo associo (subconsciamente) a Twin Peaks. Ad ogni caso Lynch è uno dei pochi registi che riesce a rendere simboliche le immagini, al pari di un Breton o un De Chirico. E rendere in immagini mobili qualcosa presente solo nel sogno è cosa da geni.

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Ultima risposta 29/06/2004 16.22.22
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vlad  @  14/04/2004 19:22:29
   8 / 10
In effetti è decisamente sconvolgente (anche se io ero già piuttosto sconvolto in partenza), tuttavia risalta più sconvolgente la banalità della realtà rispetto alla follia del sogno.
Anzi, l'interpretazione che gli avevo dato prima di leggere il commento di Banchelli era proprio basata sull'intersezione frenetica del mondo reale con quello fantastico, dove si potrebbe (restando nel surreale) adattare il "mondo reale" come quello degli attori come VIP che festeggiano al party mentre il "mondo fantastico" viene a rappresentare (sottoforma di sogno) quello che in realtà è il cinema, ovvero una distorsione funzionale della realtà, quindi tutti gli eventi sognati-inventati da Diane/Betty e dove tutti gli "attori" recitano la loro parte.
Se ponessimo questi come punti focali, la rappresentazione o la giustificazione degli eventi come reali o immaginari scenderebbe in secondo piano lasciando spazio alle simbologie celate dalle evidenze come, ad esempio, l'inevitabile avverarsi dei presentimenti e delle paure (vedi l'uomo del bar ossessionato dall'incubo), come l'ambiguità e l'opacità d'animo di chi popola quel mondo e si ricicla sempre e sempre (vedi Camilla prima lesbica poi etero, vedi gli attori viscidi vecchi e lampadati, vedi i registi che parlano a comando come strumenti nelle mani dei produttori). Non a caso, se vogliamo esagerare, gli unici personaggi "limpidi" nella loro cattiveria o inutilità sono l'assassino, la tizia con cui Diane ha scambiato l'appartamento e il tipo moro con l'incubo del bar (che muore di paura)... personaggi di contorno, sicuramente, ma che rappresentano il legame con la VERA realtà: quella al difuori di Holliwood.
In sostanza un insieme di eventi atti a creare una storia che non sia ne reale nè fantastica ma entrambe le cose...anzi, una storia in cui non conta tanto la realtà degli eventi, quanto il loro senso reale (minchia che giro che sto facendo!) nel mondo reale...il mondo dell'assassino, per intenderci.
La mia era un'interpretazione piuttosto semplicistica: rimanevo sul surreale come strumento diretto per denunciare il lercio mondo di fate che si chiama Holliwood...insomma, non è un caso secondo me che il mondo rappresentato sia effettivamente quello di attori, registi, produttori e mafiosi.
Questa era la mia opinione.

...poi, però ho letto il commento di Banchelli e mi sono chiesto:
<<che faccio, la dico o non la dico? Massì, diciamo 'sta ******* e vediamo che succede!>>.

v.


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Ultima risposta 15/02/2007 18.39.33
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sestogrado  @  16/11/2003 14:55:57
   6 / 10
siccome Lynch dice di guardare i suoi films e non farsi domande, io non me ne faccio. ho letto la recensione di banchelli ed ha aperto a me mondi nuovi: avevo pensato all'ipotesi sogno, ma avevo optato per uno stream of consciousness mentale in cui camilla era la persona che diane voleva essere, dunque la sua donna ideale. ho respirato aria di twin peaks ma non basta, mi ha confuso precchio forse non era giornata.

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Ultima risposta 19/09/2004 19.46.29
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Banchelli  @  03/10/2003 10:22:02
   10 / 10
Ecco il senso del film:Diane Selwyn (interpretata da Naomi Watts, l&#8217;attrice bionda) arriva a Los Angeles proveniente da Deep River, Ontario che, come lei stessa la definisce, è una piccola città: non certo il posto ideale per una giovane attrice lesbica con l&#8217;ambizione di sfondare nel cinema. Non essendo supportata dai genitori nel suo tentativo di diventare una stella di Hollywood, Diane (come spiega a CoCo) ha usato l&#8217;eredità di sua zia (anch&#8217;essa inserita nell&#8217;industria del cinema) per finanziare il suo trasferimento da Deep River a Los Angeles.
A Los Angeles Diane partecipa all&#8217;audizione per il ruolo di protagonista in un film intitolato &#8220;The Sylvia North Story&#8221;. Si tratta di un musical ambientato nel 1950 diretto da un certo Bob Brooker. Diane vuole veramente questa parte e si sente la candidata ideale per il ruolo, forte anche del fatto di avere vinto a suo tempo una gara di ballo. Tuttavia non fa colpo sul regista e questi assegna la parte a Camilla Rhodes (interpretata da Laura Harring, l&#8217;attrice mora). E&#8217; quindi sul set di questo film che Diane e Camilla si conoscono e divengono amanti. Lo stile di vita modesto di Diane ci lascia intendere quanto faccia fatica ad ottenere parti ed è per questo che Camilla si offre per aiutarla ad averne alcune minori in qualche altro film. Sfortunatamente per Diane, Camilla incontra Adam Kesher, un giovane regista di successo, e si innamora di lui. La conseguenza è che Camilla gradualmente esclude Diane dalla sua vita. Diane viene invitata ad un party a casa di Adam Kesher su Mulholland Drive..il suo viaggio verso la casa viene però interrotto da Camilla che la accompagna a destinazione. Diane è scossa dall&#8217;atteggiamento di Camilla al party, infatti questa flirta con Adam e bacia un&#8217;altra donna davanti ai suoi occhi. L&#8217;alienazione di Diane è poi spinta ai massimi livelli dall&#8217;anziana madre di Adam, CoCo, che le porge domande sulla sua vita e sul suo background, domande alle quali Diane risponde in modo imbarazzato dal momento che le fanno ricordare i suoi fallimenti nel tentativo di sfondare ad Hollywood. Tutto ciò ha come effetto di accrescere il risentimento di Diane nei confronti di Camilla, Adam e più in generale di tutto il business cinematografico di Hollywood.
Quando Adam e Camilla annunciano il loro fidanzamento, Diane fatica a mantenere l&#8217;autocontrollo, e i suoi occhi girano introno alla stanza: in questo modo vede fugacemente alcune figure presenti come il cowboy, l&#8217;attraente bionda, alcuni personaggi simili a dei gangster e CoCo.
A questo punto Diane decide di assumere un assassino, e lo fa presso il Winkie Caffè, su Sunset Blvd.. Diane vuole che lui uccida Camilla Rhodes. Ci sono sei importanti elementi in questa scena:
1. Il Winkie caffè stesso e quello che rappresenterà
2. L&#8217;assassino
3. la fotografia di Camilla (sempre interpretata da Laura Herring) accompagnata dalla frase: &#8220;E&#8217; lei la ragazza&#8221;
4. La borsa dei soldi
5. La chiave blu
6. L&#8217;uomo coi capelli scuri vicino al bancone
A seguito di questo incontro Diane ritorna a casa e si addormenta&#8230;l&#8217;inizio del suo sogno è di fatto l&#8217;inizio del film&#8230;
La prima immagine che ci viene proposta è relativa al successo ottenuto da Diane in una gara di recitazione nella quale appaiono i suoi genitori (orgogliosi) posizionati in piedi al suo fianco.
Adesso riceviamo un veloce flash-back della realtà, infatti si vede un passaggio di camera sul letto su cui sta dormendo Diane, il respiro amplificato indica che è nel bel mezzo di un sogno.
Torniamo poi al sogno con la scena in cui Laura Herring (Camilla nella realtà, come abbiamo detto) viene condotta in auto nella stessa parte della Mulholland Drive dalla quale Diane si era diretta al party.
Il tragitto viene interrotto nel medesimo punto e la reazione di Camilla rispecchia quella che era stata di Diane nella realtà (&#8220;questa non è la nostra fermata&#8221;). Ora appare per la prima volta nel sogno un riferimento all&#8217;assunzione da parte di Diane dell&#8217;assassino, tale riferimento è rappresentato dall&#8217;autista che tenta di uccidere Camilla. Tuttavia la fantasia di Diane non permette che ciò accada&#8230;capita quindi un incidente stradale in cui rimangono uccisi gli assassini ma non Camilla che fugge.
Seguono una serie di sequenze che mostrano il disorientamento e la paura di Camilla. Camilla decide poi di infilarsi in una casa dove una signora coi capelli rossi si sta preparando per un lungo viaggio (scopriremo più tardi che questa donna è Ruth, la zia di Diane che nella realtà è morta).
La scena successiva ha luogo da Winkie Caffè ed è fonte di molta confusione per lo spettatore del film. L&#8217;uomo con i capelli scuri che era in piedi vicino al bancone quando Diane ha assunto l&#8217;assassino sta raccontando ora ad un conoscente un incubo che recentemente lo tormenta. Tale incubo ha luogo sempre nel ristorante e riguarda un uomo mostruoso nascosto dietro il ristorante stesso. Apparentemente l&#8217;uomo con i capelli scuri, esasperato ed atterrito dall&#8217;incubo, si è recato da Winkie allo scopo di verificare l&#8217;effettiva presenza di quel mostro. Così i due uomini (l&#8217;uomo con i capelli scuri e l&#8217;amico) si incamminano sul retro e scoprono che la grottesca figura si trova effettivamente lì. Questa scena simboleggia il fatto che è impossibile fuggire dalla realtà, infatti l&#8217;orrore è per l&#8217;uomo con i capelli scuri presente tanto nel sogno quanto nella realtà. Lo stesso succede a Diane visto che la sua realtà è il fallimento ed anche la sua fantasia sarà caratterizzata dal fallimento: è la realtà che forgia le fantasie&#8230;il mostruoso viandante rappresenta questo. Le scene che hanno luogo da Winkie sono una metafora della realtà, in questo film.
La scena seguente è quella di Diane che arriva a Los Angeles. Ovviamente siamo sempre nel sogno e si tratta di una idealizzazione di se stessa (luci scintillanti, soft music e dialogo sobrio ce lo indicano chiaramente). Inoltre Diane si ri-nomina &#8220;Betty&#8221; ed è qui accompagnata dall&#8217;anziana coppia già vista in precedenza (ovvero i genitori, che qui vengono considerati come due persone qualsiasi incontrate casualmente in viaggio), coppia che le porge gli auguri per il suo lavoro di attrice nella quale vuole sfondare. Anche questa scena è disseminata di elementi che hanno radice nella realtà, come ad esempio il fatto che i due coniugi ridono alle spalle di Betty una volta averla lasciata: ciò simboleggia il presentimento dei genitori circa il fallimento di Diane, motivo per il quale l&#8217;avevano scoraggiata riguardo al trasferimento ad Hollywood).
Ci ritroviamo poi nell&#8217;appartamento nel quale Camilla è nascosta&#8230;quando Betty arriva viene accolta con calore da CoCo, che nel sogno di Diane si presenta come un personaggio molto materno e disponibile. Betty va alla scoperta del &#8220;magnifico&#8221; appartamento fino a che trova Camilla nel bagno. Camilla le spiega di essere rimasta coinvolta in un incidente ma di non ricordarsi nulla a parte questo. Camilla adotta il nome di &#8220;Rita&#8221;, prendendo spunto dalla locandina di &#8220;Gilda&#8221; (con Rita Hayworth, per l&#8217;appunto) che è appesa al muro. A questo punto Betty ci dà una mano a capire quello che sta succedendo implicitamente nel film, quando dice: &#8220;sono arrivata qui da Deep River, Ontario, ed ora mi trovo in questo posto da sogno&#8221;. Rita si sente debole e Betty gentilmente si offre di darle una mano. E&#8217; evidente come Diane stia cercando nella fantasia di tramutare in positive le cose negative della sua vita reale: ha creato nuove identità per se stessa e per la donna che ama e si è costruita una promettente carriera di attrice; inoltre sta per sognare cose negative sulle persone che hanno avuto un ruolo attivo nei suoi fallimenti della vita reale, ovvero Bob Brooker ed Adam Kesher.
Si materializza così un meeting tra Adam, il suo team di produzione e il gangster che era presente al party di Adam. In questa bizzarra scena i gangsters estraggono una foto di una attraente bionda (alla quale viene attribuito il nome di Camilla Rhodes, che nella realtà come abbiamo visto è della mora), e dicono al team di Kesher che &#8220;è lei la ragazza&#8221; (la stessa frase pronunciata da Diane al killer da Winkie). Adam rifiuta di assumerla nel cast ed abbandona sdegnato il meeting. Il rifiuto di Adam ha come conseguenza che i gangsters fanno interrompere il suo progetto e quando questi torna a casa trova la moglie intenta ad amoreggiare con l&#8217;uomo che pulisce la piscina (in realtà Adam è divorziato, ma allo scopo di distruggerne la vita Diane ne ha creato questa immagine).
L&#8217;inesorabile rovina in cui è caduta la vita di Adam è inframmezzata da una sequenza comica nel quale il killer combina un buffo pasticcio nel tentativo di portare a termine un omici***: Diane crea questa scena a causa della segreta speranza che questi fallisca nel suo intento nei confronti di Camilla&#8230;infatti lo vediamo anche chiedere ad una prostituta notizie di Camilla e questo rassicura Diane che il killer sta cercando nella direzione sbagliata.
Nel frattempo Betty si è resa conto del fatto che Rita in realtà è sconosciuta a sua zia e scopre che l&#8217;incidente ha fatto dimenticare a Rita la propria identità. Nel tentativo di scoprire chi è Rita in realtà e cercando di individuare qualche modo per identificarla, si accorgono che nella borsa di Rita non c&#8217;è altro che soldi divisi in mazzette ed una chiave blu.
Vediamo come tutte queste immagini che stiamo descrivendo abbiano un forte richiamo nella realtà, e nella fattispecie nella scena in cui Diane assume il killer: abbiamo infatti l&#8217;assassino stesso, la foto accompagnata dalla frase &#8220;è lei la ragazza&#8221;, il danaro, la chiave e la consapevolezza che il vero nome di Rita non è Rita.
Diane nasconde la roba di Rita in una cappelliera: Rita improvvisamente ricorda che la sera dell&#8217;incidente stava viaggiando sulla Mulholland Drive. Betty vuole saperne di più e decide di chiamare la polizia &#8220;anonimamente&#8230;come nei film&#8230;fingendo di essere qualcun altro&#8221;, e questo è un altro indizio che ci viene dato per capire la struttura del film.
Le due donne chiamano la polizia dal chiosco di fronte a Winkie prima di entrare nel locale. Nuovamente Winkie provoca una collisione tra la realtà ed il sogno quando la cameriera, che si chiama Diane, fa ricordare a Rita il nome &#8220;Diane Selwyn&#8221; (che naturalmente nella realtà è il nome di Betty). Ritenendo che Diane Selwyn sia dunque il nome di Rita, la trovano nell&#8217;elenco del telefono &#8230;.quando chiamano il numero Rita non riconosce la voce della donna che risponde. Decidono quindi di recarsi all&#8217;indirizzo il giorno seguente.
Nel frattempo Diane continua ad immaginare la vita di Adam Kesher travolta in una spirale di eventi negativi. Ha preso residenza in un hotel di basso profilo in periferia e Cookie, il proprietario, lo informa che è in bancarotta. Inoltre la segretaria gli comunica che si deve incontrare con un misterioso personaggio chiamato &#8220;il Cowboy&#8221; (di nuovo il richiamo alla festa). E&#8217; chiaro che Diane intende descrivere che la vita di Adam è nelle mani di forze che agiscono al di là del suo controllo. Adam si incontra con il Cowboy in preda ad uno stato di completa confusione , è ansioso di capire &#8220;cosa diavolo sta succedendo&#8221; (un po&#8217; come chi guarda il film&#8230;). Il Cowboy lo informa che deve ripensare all&#8217;assunzione della ragazza che non aveva voluto. E&#8217; evidente che la vita di Adam passa dalle pressioni dei gangsters a quelle del Cowboy: in sintesi non è sotto il suo controllo. Con questa scena sicuramente Lynch vuole anche fare un riferimento a quanto l&#8217;industria cinematografica di Hollywood sia soggetta alla corruzione ed alla piaga dei favoritismi.
Di nuovo la realtà entra nella fantasia di Diane la sera prima che Betty e Rita visitino l&#8217;appartamento di Diane Selwyn. Ciò accade quando la visionaria Louise Bonner dice &#8220;qualcuno è nei guai&#8221; e quando Betty prova a replicare con gentilezza &#8220;non ti conosco, io sono Betty, la nipote di Ruth&#8221; Louise le risponde: &#8220;non è vero, non lo sei..&#8221;. Sono poi interrotte da CoCo che segnala a Betty un&#8217;audizione per uno sceneggiato (un allusione a come I genitori proteggono I figli dagli incubi e li rassicurano, d&#8217;altro canto CoCo nel sogno è presentata come una figura molto materna), ma prima che la scena finisca Louise dice: &#8220;No. Ha detto che è qualcun altro ad essere in pericolo&#8221;. Si riferisce evidentemente al fatto che è Rita ad essere nei guai: infatti il personaggio che nella realtà rappresenta Betty, ovvero Diane, ha commissionato l&#8217;omici*** di Camilla, il personaggio che nella realtà rappresenta Rita.
Nella scena successiva, Betty e Rita recitano insieme prima dell&#8217;audizione di Betty: si tratta di un&#8217;idealizzazione della parte di Betty. Ciò è dimostrato dal fatto che Rita è pessima mentre Betty è superba&#8230;ciò rivela l&#8217;amarezza da parte di Diane di essere stata sopraffatta da Camilla nell&#8217;assegnazione della parte nel film &#8220;The Sylvia North Story&#8221;.
Betty si reca all&#8217;audizione: qui vediamo la sua percezione di Bob Brooker, l&#8217;uomo al quale nella realtà non era piaciuta. Egli infatti sta dirigendo uno sceneggiato di quarta serie per la tv e viene presentato come un pretenzioso idiota. Di nuovo Betty esegue una performance straordinaria ed ha la fortuna di essere notata da un agente talent-scout che le offre un&#8217;audizione per una parte in &#8220;The Sylvia North Story&#8221; (che nella fantasia è diretto da Adam Kesher). Sulla strada per l&#8217;audizione scopriamo che il produttore dello sceneggiato era un amico della zia di Betty&#8230;ciò dimostra che Diane avrebbe voluto che sua zia la aiutasse nei propositi di sfondare nel cinema ad Hollywood ed anche la mancanza di supporto ricevuto dagli altri componenti della famiglia. All&#8217;audizione, nonostante le sue credenziali fossero eccellenti (abilità di recitazione e talento nella danza) per avere la parte, la corruzione dell&#8217;industria cinematografica le impedisce di aver la parte (sappiamo infatti che tale parte è già assegnata alla ragazza segnalata dai gangsters)..è chiaro che anche qui I fallimenti della sua vita reale sono presenti nel sogno.
Betty ritorna da Rita e le due si recano all&#8217;appartamento di Diane Selwyn, dove scoprono che Diane e la vicina hanno scambiato le reciproche abitazioni. Entrano nel nuovo appartamento di Diane e scoprono un corpo nella camera da letto (una premonizione di ciò che sta per accadere nel finale del film). Il ritrovamento del corpo sconvolge Rita, mentre Diane rimane relativamente calma e cerca di rassicurarla. Quando le due ritornano all&#8217;appartamento di Ruth, Rita comincia a tagliarsi I capelli&#8230;Betty di nuovo cerca di calmarla dicendo:&#8221;So cosa devi fare, lascia fare a me&#8221; e acconcia I capelli di Rita corredandoli con una parrucca bionda. Diane qui sta cercando in tutti I modi di rimanere nella finzione del sogno, nascondendosi dalla realtà nel sogno stesso. Sfortunatamente per Diane la susseguente sequenza con il coinvolgimento emotivo che la contraddistingue, ovvero la scena d&#8217;amore tra Betty e Rita, fa emergere in Diane il senso di colpa per le sue azioni, gettando le basi per la scena nel Club Silencio (la scena centrale del film).
Il Silencio è un club notturno situato in una zona malfamata di Hollywood. Qui Lynch evidenzia la natura fantasiosa degli eventi inserendo frasi come &#8220;non c&#8217;è orchestra&#8221;, &#8220;se vogliamo sentire un clarinetto, ascoltiamo..&#8221; , &#8220;è tutta un&#8217;illusione&#8221; , infine suggella il tutto con la versione di &#8220;Crying&#8221; in spagnolo. In questa scena le due amanti sono rappresentate mentre si abbracciano strette con le lacrime che solcano I loro volti: le due, al pari del pubblico che guarda il film, si stanno rendendo conto di essere parte di una fantasia che però sta per terminare. La scena inoltre stigmatizza una volta di più l&#8217;Hollywood system: infatti l&#8217;immenso talento della cantante spagnola è apprezzato solo in un posto miserabile come questo Club.
Betty poi scopre nella borsa una scatola blu (rappresentazione del mondo dei sogni) la cui serratura si adatta perfettamente alla chiave di Rita. Ritornano all&#8217;appartamento di Ruth e Betty scompare (la fantasia di Diane si sta disintegrando). Rita apre la scatola e la cinepresa si inserisce all&#8217;interno della scatola stessa. Ci ritroviamo nella medesima stanza, ma ora anche Rita è scomparsa&#8230;la zia Ruth mette la testa nella stanza e la osserva: la stanza non è stata vissuta, cioè nulla di ciò che abbiamo visto vi è accaduto. Diane capisce così che nessuna delle sue fantasie si è effettivamente verificata, tuttavia sta ancora sognando perché in realtà la zia Ruth, come sappiamo, è morta. E&#8217; effettivamente perfetto che Diane termini il suo sogno con un&#8217;immagine della zia Ruth, dal momento che in origine è stata proprio l&#8217;eredità di quest&#8217;ultima ad offrirle l&#8217;opportunità di provare a vivere la sua ambizione.
Il sogno termina definitivamente con un&#8217;immagine del Cowboy (che rappresenta una figura di comando, nella fantasia) che dice a Betty di svegliarsi (&#8220;è ora di svegliarsi&#8221;).
Quando Diane, nell&#8217;atto di sollevare il portacenere, nota la chiave blu sul bordo del tavolo, gli eventi reali le tornano tutti in mente e capisce che l&#8217;omici*** che ha commissionato è stato portato a termine. Ciò, dopo un attimo di smarrimento, le fa perdere il controllo. Diane visualizza il mostruoso viandante con la scatola blu (una rappresentazione del fallimento e dei sogni, con il fallimento in posizione predominante) e la terribile allucinazione dei genitori. A seguito di ciò, corre nella sua stanza e si uccide, lasciando il proprio corpo in uno stato simile a quello che avevamo visto nel sogno.



15 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2009 01.30.02
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simone  @  03/09/2003 16:52:12
   1 / 10
c'e' una sostanziale differenza: i registi fanno film( piu o meno belli), gli psicopatici stanno alla neuro. linch e' l'unico uomo fortunato che non e' stato ancora rinchiuso ed isolato ed oltretutto potrebbe essere anche pericoloso.....

5 risposte al commento
Ultima risposta 01/03/2005 23.41.13
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Enzo  @  13/05/2003 15:23:16
   1 / 10
Il solito David Lynch... ma perché invece di rubare soldi alle produzioni non si mette a raccogliere rifiuti? Farebbe qualcosa di utile! Un regista mostruosamente sopravvalutato, il cui unico film decente che abbia visto é Elephant man (non più di una favoletta banale e patetica, per quanto guardabile). Peccato per Naomi Watts, talentuosa e bella.

8 risposte al commento
Ultima risposta 14/03/2014 19.56.01
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Andrea  @  01/05/2003 04:03:40
   10 / 10
Lynch è un ottimo regista e la Watts è un'ottima attrice!

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/04/2004 16.37.07
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aurelio  @  10/04/2003 23:31:25
   10 / 10
Come al solito Lynch si è superato....credo che il film(per gli appassionati) sia una giusta risposta a tutti questi nuovi registi che ci imbottiscono di effetti speciali e che hanno preso il cinema per una sala giochi!!Il cinema nn è tutto computer ed effetti sonori... almeno nn solo...lynch vuole farci riflettere sull'importanza dell'immaginazione, dell'occulto e sulla possibilità che spesso la realtà nn ha alcun significato!e per chi nn lo conosce...chi dice che è un regista che vuole fare solo FLESCIARE lo spettatore si vada a vedere UNA STORIA VERA o THE ELEPHANT MAN...e poi ne riparliamo!!!e per tutti coloro che nn apprezzano l'arte:"SILENZIO"..........

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Ultima risposta 20/08/2003 15.52.46
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Invia una mail all'autore del commento Rachele  @  07/12/2002 00:00:03
   10 / 10
Giustissimo il parere di Riccardo, in più aggiungerei: da cogliere i meccanismi del sogno tipicamente freudiani (atteggiamenti e personaggi del sogno sono rielaborazioni a partire da suggestioni nello stato di veglia di Diane); il valore simbolico dei colori sullo stampo del viola in "Il sesto senso" (il blu è la follia, e la scatola rappresenta l'ingresso di Diane nel mondo della follia); la sequenza non lineare della trama con continui flashback-flashforward (nota il portacenere a forma di piano che sparisce dal tavolo della casa di Diane e che aiuta a ricostruire la sequenza temporale degli eventi) alla maniera di Memento , che comunque è lineare partendo dalla fine ed andando all'inizio. Insomma un film non è di consumo, e che occorre vedere almeno 10 volte con fiuto da detective per poterne cogliere l'orchestrazione geniale. Complimenti a Lynch !

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Ultima risposta 09/09/2003 16.48.34
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Invia una mail all'autore del commento riccardo  @  18/10/2002 22:51:27
   10 / 10
Straordinario,tortuoso,onirico,spiazzante.Un film che suscita mille emozioni grazie all'atmosfera che solo Lynch sa creare.La mia interpretazione e'questa:la prima parte del film e'il sogno di Diane (Betty)che nell'inconscio ricostruisce a proprio favore la sua storia d'amore con Camilla(Rita) fino all'arrivo nel teatrino dove tramite la scatola misteriosa ripiomba nella realta'( il cow-boy la sveglia ) e quando trova la chiave blu (segnale che l'omicidio di Camilla da lei commissionato e' avvenuto) ricorda (straordinario flashback)gli ultimi avvenimenti fino al festino a casa del regista,quindi impazzisce e si suicida.Eccezionale!

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Ultima risposta 09/09/2003 16.51.51
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