Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Stupefacente. Sogno realtà sogno. Certo uno non si annoia vedendolo. E ci sono anche gnocche veramente da favola. Leggere però le istruzioni per capire qualcosa. E' un film che ti rimane dentro. Viola tutti gli schemi. Lynch lancia indizi, come lenze morte alle quali ogni pesce spettatore prima o poi abbocca. Gli stessi attori interpretano diversi personaggi. Tra l'altro è un mago dei colori. Vedere ad es. la scena nel giardino ... insomma percorrendo a ritroso la sua filmografia, ho visto in poco tempo prima Inland Empire al cinema, poi Erasehead, poi strade perdute, infine questo film. E' un'esperienza fuori del comune. Se avesse fatto solo film come The straight story Lynch sarebbe rimasto (o anche Twin Peaks) solo un grande regista, ma, proprio con i suoi film più discutibili (e sono davvero molto discutibili, nel senso che vale la pena di parlarne) ha dato un contributo essenziale alla storia del cinema. Qui per esempio ha rivisitato il flashback, in maniera assolutamente originale, come in strade perdute ha rivisitato il thriller, in Erasehead il cinema espressionista e il noir. Certo si ripete, al ventesimo paralume siamo ormai alla compiaciuta autocitazione... Però il gusto delle belle inquadrature, il piacere di vedere un film in cui ogni mobile, ogni posacenere che si vede in scena non è casuale... via, è veramente una mente (malata) ma superiore. E quando gioca con l'ironia: ad esempio qui nella scena sulla scelta dell'attrice, con l'intervento della Mafia...