Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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La prima parte del film è sogno e precisamente il sogno di Diane (Naomy Watts), attanagliata dai sensi di colpa per aver fatto uccidere Camille (Laura Harring): sono presenti gli stessi personaggi della parte reale della storia, ma ognuno di loro assume un ruolo differente tranne Adam. le simbologie presenti - la chiave, il mazzo di dollari, il viaggio in auto - assumono un diverso significato, amplificato. Svegliatasi, Diane si uccide perchè non sopporta più il rimorso per aver ucciso Camille/Rita. La scena dello spettacolo teatrale è la cesura tra mondo onirico e mondo reale.
Al di là dell'interpretazione, rimane la grandissima capacità di Lynch di trasportare lo spettatore su un piano narrativo e figurativo assolutamente fuori dagli schemi: si continua a interrogarsi, non riuscendo a staccarsi mai dallo scorrere delle immagini sullo schermo. Tutto è simbolico, tutto può avere un significato oppure essere un voluto depistaggio che allontana e avvicina a una interpretazione univoca. E' questa la magia di Mulholland drive ed è questo il genio di Lynch. Bravissime la Harring e la Watts, come sempre inquietante e avvolgente l'atmosfera di sogno.