Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Questo film ha per me una importanza notevole. Sono molto appssionato di cinema e vado sempre alla ricerca di qualcosa che soddisfi questa splendida "mania". Tante volte mi sono ritrovato a rimpiangere i decenni d'oro del passato ('50-'60-'70-'80), quando rifulgevano le stelle di Bunuel, Fellini, Kurosawa, Risi, Monicelli, Bergman, Kubrick, Truffaut, Pasolini... anni straordinari in cui ogni film apriva nuovi orizzonti, in cui ogni autore inventava ogni volta un modo nuovo di esprimersi!!! Ho avuto anche grandi "amori" più recenti (Moretti, Martone, Mann), alcune "infatuazioni" poco ricambiate (Jarmush), "scappatelle" (Terry Gilliam)... ma per un bel po' non riuscivo a trovare un autore che mi facesse "battere il cuore", che fosse in grado di sorprendermi. Quando ho visto MULHOLLAND DRIVE conoscevo poco David Lynch. In precedenza avevo solo potuto apprezzare Velluto Blu, Dune, Elephant man e Cuore selvaggio. Non avevo ancora visto Ereserhead. Quindi non ero preparato. La visione di MULHOLLAND DRIVE fu come un colpo di fulmine. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sorpresi a pensare: "quest'uomo è un genio". Mi ha ridato ottimismo. Ha dato nutrimento ad una grande passione. Insieme a Strade perdute e INLAND EMPIRE questo film costituisce un trittico epocale, capolavoro del più grande autore in attività.