misery non deve morire (1990)

Claustrofobico thriller diretto da un ottimo Reiner che riesce a confezionare un film terrificante (in senso buono) col pregio ulteriore di non utilizzare nulla tra effetti speciali ed accorgimenti strani, ma solamente la pazzia di una persona ed il terrore della sua vittima.

Efficace il cambio d’umore della protagonista che passa velocemente dalla dolcezza alla follia e viceversa, creando un’inquietudine che tiene sempre alta la tensione, anche quando tutto è concluso. Angoscianti e terrificanti le sevizie che deve subire lo scrittore, immobilizzato dalla pazza padrona di casa.

Un altro pregio della pellicola è il fatto che quasi non ci si accorge che gran parte del film viene girato all’interno della casa, teoricamente limitativo, ma in questo caso sembra quasi un fattore positivo.

Non mi è piaciuta la caratterizzazione del personaggi di secondo livello, sono stati completamente ignorati, vero è che non ce ne sarebbe stato motivo, ma rende il film meno completo di quello che poteva essere. Strane e non molto credibili le indagini del tutore dell’ordine, aspetto purtroppo poco curato.

Molto merito della superba riuscita della pellicola va a Kathy Bates, semisconosciuta fino a quel momento e da allora in poi una star internazionale: il suo Oscar è stato del tutto meritato, non immagino come un’altra attrice avrebbe potuto svolgere un lavoro migliore del suo.

Anche Caan è stato bravo, purtroppo per lui per esigenze di copione è dovuto rimanere a letto per molto tempo limitando la sua interpretazione. Se vogliamo fargli le pulci in certe situazioni non è stato perfetto, ma si parla di piccolezze.

Lo sceriffo impersonificato da Farnsworth ha fatto il suo dovere senza infamia e senza lode mentre non mi è parsa per nulla brillante la Bacall (la sua agente). Irrilevanti gli altri.

Il personaggio della Bates è stato nominato tra i maggiori cattivi della storia del cinema, e senza la superba interpretazione della brava attrice di Memphis sicuramente il suo personaggio non sarebbe entrato in classifica.

Un must per gli amanti del genere, ma tutti dovrebbero vederlo almeno una volta nella vita, tranne forse quelli più impressionabili.