Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli "angeli matti e poveri" delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare.
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Capisco che in Italia ci sono gli intoccabili e criticare De Sica è come attentare al Papa, ma quando un film è brutto è brutto. Di esempi del neorealismo ce ne sono veramente tanti, e di migliori, dello stesso regista, senza che si favoleggi inutilmente sul destino di poveri sfollati che si trovano costretti a fuggire su delle scope per cambiare il proprio destino...