milk regia di Gus Van Sant USA 2008
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milk (2008)

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locandina del film MILK

Titolo Originale: MILK

RegiaGus Van Sant

InterpretiSean Penn, Emile Hirsch, James Franco, Josh Brolin, Diego Luna, Brandon Boyce, Kelvin Yu, Lucas Grabeel, Alison Pill, Victor Garber, Denis O'Hare, Howard Rosenman, Stephen Spinella, Peter Jason, Carol Ruth Silver

Durata: h 2.08
NazionalitàUSA 2008
Generebiografico
Al cinema nel Gennaio 2009

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Trama del film Milk

Milk è il film biografico da tempo fortemente voluto da Gus Van Sant su Harvey Milk, politico statunitense ed attivista gay, che eletto consigliere comunale a San Francisco nel 1977 fu il primo politico apertamente omosessuale ad essere eletto ad un incarico pubblico negli Stati Uniti. Milk fu ucciso assieme al sindaco George Moscone il 27 novembre del 1978 dall'ex consigliere comunale Dan White, che aveva rassegnato le dimissioni pochi giorni prima, a seguito dell'entrata in vigore di una proposta di legge sui diritti dei gay a cui si era opposto. Ad interpretare Milk sarà Sean Penn, James Franco il suo compagno Scott Smith, Emile Hirsch un suo amico, mentre Josh Brolin interpreterà Dan White.

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Voto Visitatori:   7,60 / 10 (184 voti)7,60Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior attore protagonista (Sean Penn)Miglior sceneggiatura originale
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attore protagonista (Sean Penn), Miglior sceneggiatura originale
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Voti e commenti su Milk, 184 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/01/2009 23:45:07
   6½ / 10
Sono andato a guardare questo film soprattutto per tutte le nomination all'oscar che ha preso...e da questo punto di vista mi aspettavo di piu'!Mi sorprende che un regista bravo come Van sant abbia preso la nomination per un film che dirige in maniera "normale" rispetto a suoi lavori piu' riusciti...insomma il Van sant da candidare dovrebbe essere quello sperimentale...Comunque penso che l'unica statuetta a cui puo' ambire questo film è quella per il protagonista semplicemente superbo!
Di recente ho visto "changeling" e penso sia ingiusto che sia stato escluso per dare spazio a questo "milk" di Van sant...
Il film racconta la drammatica vita di questo personaggio controverso ma lo fa,a mio avviso,in maniera molto lineare senza guizzi degni di nota...Il personaggio dell'amante gay hippy è assolutamente ridicolo e troppo macchiettistico!
Mi aspettavo di piu'

5 risposte al commento
Ultima risposta 31/01/2009 16.45.43
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dialectics  @  29/01/2009 20:09:06
   7½ / 10
Sean Penn e James Franco nello stesso letto.. Franco nel ruolo della mogliettina.. WOOWWW
Gus Van Sant SANTO SUBITOOOOOOOOOO :D

fbb8  @  29/01/2009 19:05:33
   8 / 10
Bello, bello, bello...
Ottime le ambientazioni nell'America degli anni '70, fantastico il cast, Emile Hirsch è un talento, James Franco e Diego Luna sono fatastici e Brolin recita sempre alla grande (anche se non è da Oscar...)
Ma una nota speciale la voglio dedicare al mitico e unico Sean Penn, in totale personificazione di Milk, non ha recitato Harvey Milk, lo è diventato...
Mi è piaciuto anche l'uso delle immagini di San Francisco di quegli anni.
Lo consiglio, andate al cinema!!!

Redrum83  @  29/01/2009 18:27:56
   9 / 10
Gus Van Sant torna ad uno stile narrativo più classico per raccontare la storia personale e politica di Harvey Milk, primo omosessuale dichiarato a ricevere un incarico politico negli USA. Si nota chiaramente l'urgenza narrativa del regista nell'affrontare i temi riposti in questo film, concentrando l'attenzione non solo nel personaggio politico ma soprattutto nel movimento di cui faceva parte; non a caso sono stati inseriti molti filmati di repertorio per dare un taglio documentaristico alla pellicola. Gli anni '70 e il contesto socio-politico sono rappresentati in maniera ottimale, da sottolineare le ottime sceneggiature e in particolare i costumi. A parte la regia va elogiato gran parte del cast, capace di dare credibilità a personaggi a mio parere difficili da immedesimare - si sarebbe potuti facilmente cadere nel tono macchiettistico - su tutti ovviamente Penn, che qui viene supportato dalle ottime prove di Hirsch, Luna e Franco... l'unico sotto tono è purtroppo Josh Brolin, attore secondo me fuori ruolo in questo caso e penalizzato dal personaggio forse troppo poco approfondito. La pellicola assume con il passare dei minuti toni sempre più melodrammatici, scadendo in alcune scene nel retorico ma questo pur stridendo con la prima parte del film - nettamente più coinvolgente - non penalizza più di tanto il risultato finale.
In conclusione si può dire che Van Sant abbia sfornato un'ottima biografia, c'era da aspettarselo dato che gli argomenti in questione gli erano piuttosto sentiti.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  28/01/2009 14:19:21
   7 / 10
GVS ci racconta la battaglia di Milk per i diritti degli omosessuali e lo fa in modo pulito e onesto, non inciampa nel grottesco, neppure nel sentimentalismo forzato e ipocrita.
A tratti quasi documentaristico, rischia però di apparire freddo tanto si percepisce il deliberato distacco del regista. Raramente trapela la sua emozione, il regista si sforza di restare lucidamente lontano, forse, per sollecitare meglio la riflessione del pubblico. Soprattutto la prima parte risulta dispersiva, difficile entrare subito in sintonia, nella seconda invece si resta maggiormente coinvolti dalla storia fino ad arrivare ad un finale scontato ma commovente.
Tutto ruota intorno alla magnifica interpretazione di Sean Penn, capace di incarnarsi perfettamente in Harvey Milk, capace di conferire al fim la veridicità necessaria, bravissimo. Un po' meno Brolin, poco motivato dal e nel ruolo, il suo personaggio resta come sospeso, sarebbe stato necessario un maggiore approfondimento.
Nel complesso è un film interessante, ben costruito, le cui mancanze passano in secondo piano rispetto ad un tema, quello dei diritti, al quale è impossibile restare indifferenti.

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Ultima risposta 30/01/2009 15.17.58
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giumig  @  28/01/2009 13:48:29
   8 / 10
un grande sena penn per un ottimo film, forse tropo romanzato ma va bene cosi. Consigliatisssimo

Lady Agnew  @  28/01/2009 13:06:27
   7 / 10
Affresco di un'epoca piu' che introspezione psicologica,
spessore e caratterizzazione dei personaggi.
Ovviamente ottimo Sean Penn, ma anche il ragazzello riccio Emile Hirsch .
Invece caricato e macchiettistico l'ultimo amante, quello che si suicida.
Mi aspettavo piu' coinvolgimento e piu' originalita' nella regia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/01/2009 02:15:09
   6 / 10
Mi aspettavo veramente di più da questo Milk e Van Sant continua ad irritarmi come regista.
O si perde in sterili formalismi oppure confeziona un film classico talmente classico da essere freddo e asettico.

Non si può dire che Milk sia un film brutto, perchè non lo è assolutamente, resta però un film politico che non ha nulla a che vedere con la biografia.
Paradossalmente in Milk il personaggio più sacrificato è proprio Sean Penn, Van Sant è talmente perso a infarcire il suo lavoro di ideologia (condivisibilissima per carità) sui diritti civili da dimenticarsi dell'uomo Milk.
La storia d'amore con Franco è trattata in modo superficiale idem quella con il personaggio di Diego Luna

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Alla fine ci troviamo in presenza di un film comizio incapace di raccontare in modo compiuto il suo protagonista concentrandosi troppo sui contenuti.
Le tematiche e le rivendicazioni omosessuali oggi affrontano problemi diversi, grazie a Dio, nessuno mette più in discussione il loro diritto di esistere (almeno le persone di buon senso) convivenze, adozioni, matrimoni sono le tematiche attuali, se francamente Van Sant non si interessava di Milk a questo punto avrebbe fatto meglio a trovarsi una storia quantomeno più attuale.

Ad ogni modo è letteralmente splendida l'interpretazione dei protagonisti, ottimo anche Franco, bravo Sean Penn che però ha dimostrato di saper fare ancora di meglio.
Poi mi spiegate per quale ragione Josh Brolin è stato candidato?
Francamente mi è difficile comprendere dove si trovi questa interpretazione straordinaria, comprendo che in quella sezione sia stato già deciso il vincitore (Hedger) ma un minimo.....

Comunque da un film candidato a 8 premi Oscar mi aspettavo qualcosa di più....di molto di più

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/01/2009 21:33:32
   8 / 10
Attraverso la figura di Harvey Milk, Van Sant ripercorre la storia del movimento gay degli anni 70, decennio delle battaglie per i diritti civili. E' soprattutto un film sincero ed appassionato, con retorica ai minimi livelli che rifugge totalmente ad una descrizione macchiettistica del gay. Il regista mette da parte gran parte della sua verve sperimentale (a volte fine a se stessa come in Last days), per dirigere un film dallo stile più classico ed interpretato da attori straordinari. Si evidenzia inoltre una fotografia sempre più solare che va di pari passo con l'evoluzione del personaggio di Milk impegnato a far uscire i gay allo scoperto, a dare loro la una propria dignità (cromatismi chiari completamente contrapposti all'oscurità di un Cruising di Friedkin).

Titus  @  27/01/2009 13:37:26
   7 / 10
Buono il film, bravo Penn e giusta la battaglia per i diritti, nessuno deve giudicare i gusti sessuali di altri e discriminarli.

Da questo però a 'sta rottura di balle di Brokeback, Philadelphia, Transamerica, il vizietto, la mala educatiòn, quello con Pozzetto e Maastelloni, Maurice e chissà quanti altri di vera propaganda gay, gaypride, Platinette, Solange, Malgioglio, Busi, Paone, Cattaneo, Signorini, gullotta............e basta.....ehhhhhhhhh..........possibile che da un giusto riconoscimento di diritti si arrivi all'esibizione di qualcosa che proprio qualcosa da esibire non è...........?

La lobby gay di registi attori si sveglia, Van Sant è gay, gli vengono dedicati circoli in tutto il mondo....non si può educare e far crescere le nuove generazioni nè con l'intolleranza, nè col magnificare qualcosa di deviato, che ha pari diritti degli etero, certo, ma non dovrebbe essere di "moda" o buttato in faccia ad ogni angolo.

12 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2009 10.04.33
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suzuki71  @  27/01/2009 09:05:38
   8½ / 10
Van Sant ritorna al cinema "classico" e dirige in maniera molto convincente un film culto (nessuno abbia dubbi su questo) sul movimento omosessuale degli anni 70 in America, dove c'è stato bisogno di non poca fatica per ottenere diritti spesso cambaiti e ritirati, ancora oggi. Film incredibilmente fresco, avvincente, veloce, parte un po' di nicchia ma grazie a un ritmo molto veloce e a una opportuna analisi del personaggio già vincente non stanca e risulta avvincente. Gli attori sono molto bravi, la sceneggiatura è sobria e Sean Penn non interpreta Harvey Milk: Sean penn E' Milk! Una piccola grande storia di un grande uomo che ha dato voce sociale e prospettiva universale ai diritti della comunità omosessuale, e per questo assurge ad archetipo di uomo illuminato, quasi come Malcom X o Luther King. Una cosa su cui saremo tutti d'accordo, anche i probabili stupidelli che grideranno allo scandalo e al vilipendio della religione (ma come, ancora nessuno?):

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

jack2057  @  27/01/2009 01:48:31
   7 / 10
FILM BELLO! SEAN PENN BRAVISSIMO INTERPRETAZIONE DA OSCAR!

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  26/01/2009 18:18:19
   7 / 10
vado controcorrente, ma questo nuovo di Van Sant non mi ha convinto pienamente. E' sempre un buon film e le performance degli attori sono straordinarie, anzi da sole valgono la visione, ma per quanto ci si possa commuovere e credere nella storia (vera) mi sembra tutto un pochino programmato, Van Sant non è riuscito a catturarmi del tutto. E' una classica storia americana, ma ogni tanto perde il filo. Bellissimo comunque il finale.

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Ultima risposta 30/01/2009 15.19.40
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Rand  @  26/01/2009 10:36:06
   9 / 10
Questo probabilmente fino ad ora è il miglior film di Gus Van Sant secondo meè anche un outsider nella cinquina dei possibili film da oscar.La regia è sobria ma geniale,attori perfetti tutti,ottime musiche,sceneggiatura,scenografie,costumi.
Qua se i menbri dell'accademy dimostrano di essere evoluti ci sarebbero tre oscar sicuri,film,regia e attore protagonista.
Una cosa mai successa per un film sui gay,neanche Broubeak Mountain ha sperato tanto.Un film da vedere per rapportarci con il bigottismo che dilaga anche da noi,per riflettere e non essere intolleranti

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2009 22.40.18
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  25/01/2009 18:16:39
   7½ / 10
Mettendo da parte gli sperimentalismi dei film precedenti, Van Sant dirige in maniera sobria una sorta di film-documento sulla breve, ma intensa, stagione politica di Milk. Strepitosa l'intepretazione di Penn.

pippol  @  25/01/2009 17:50:10
   9 / 10
Un film magistralmente recitato.
Mi sono commosso nel vedere uno spaccato di vita ( anni 70) a me assai cari.
Film diretto con una bravura e professionalita' immensa.
Era da parecchio tempo che non vedevo un film cosi'.

Andrebbe premiato con l'oscar,sia per il contenuto che per la realizzazione del film dove tutto e' stato curato nei minimi particolari.

anthony  @  25/01/2009 16:59:51
   9½ / 10
Via la smortezza di maniera e onanistica del vecchio Van Sant! Evviva!

Ecco Milk, il nuovo, fresco orizzonte liberale e libertario che narra superbamente delle gesta dell'attivista gay Harvey Milk.
Una magnifica pagina di storia e di conquista del diritto, una lotta libera e senza confini, senza meschino pudore o finto tornaconto destinatario Se Unicum; la speranza che non si eclissa con la fine ma che ripone tutta la sua forza nel futuro e nel dopo: quel dopo che forse, beffardamente, è arrivato troppo in anticipo...ma che, di certo, non si è lasciato cogliere freddo e poco riscaldato! La buona faccia di aver agito pubblicamente senza nascondersi e senza mezzi fini, ha garantito di fatto l'enorme successo della mobilitazione e, con una sola fine...in pratica l'inizio di tutto; l'inizio di una nuova era e l'inizio del viaggio da parte di una caratteristica normalissima della natura che, ad oggi, ha già macinato parecchi chilometri...ma che purtroppo non può che trovare, ancora troppo spesso, enormi tronchi sradicati lungo il suo sentiero;
...ma chissà!? forse senza persone come il signor Milk non sarebbe neanche stato possibile appiattire una semplice sterrata per il via!

Sceneggiatura perfetta, attori in stato di apoteosi recitativa (Sean Penn è stato unicamente e grandiosamente Harvey Milk in questa pellicola...), la ricostruzione della S.Francisco di fine anni'70 è commoventemente strepitosa, la fotografia non sfigura certamente e...benedetto il Cielo!, era ora che Gus Van Sant dirigesse un film che trovasse veramente significato nei pressi di quell' Arte chiamata Cinema. Questo è cinema signori miei!
...e che cinema!!

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Ultima risposta 03/02/2009 10.17.42
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Sestri Potente  @  25/01/2009 10:00:39
   7½ / 10
Film autobiografico ben riuscito, con un ritmo sempre alto e un taglio documentaristico molto accurato. Fa piacere che sia esistita una persona come Harvey Milk, pronta a lottare contro tutto e tutti pur di sostenere i propri ideali a difesa della propria identità. Quando le manifestazioni dei gay avevano un senso e non si limitavano al solo lato folkloristico della questione...
Certo che adesso, per purificarmi, un bel film di Russ Meyer non me lo leva nessuno!!!

f_finocchi  @  25/01/2009 02:20:45
   6½ / 10
Film ben riuscito, molto ben studiato, ottimi gli attori.. Il mio voto è però influenzato dal non aver ricevuto quella dose di "qualcosa" che da un film del genere mi sarei aspettato.. Certo, è un film biografico, ma comunque non mi ha nè sconvolto nè tanto meno incuriosito.. Però piacevole e da guardare perlomeno per il cast che è davvero di alto livello.. Ciao.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  24/01/2009 12:52:56
   8½ / 10
Oooh!!! questa volta Gus Van Sant è riuscito a convincermi a pieno. Avevo ancora qualche dubbio sulle doti regista, ma devo ammettere che con Milk si è davvero superato. Lo stesso Van Sant pare mettere un pò in disparte gli eccessi del proprio stile personale per basare la narrazione su un modelli più "classici". Sarà per questo che al termine della visione tutto appare al proprio posto, niente è casuale, ogni cosa si trova dove sarebbe dovuta essere.
Primo, ho apprezzato tantissimo l'uso dei filmati di S.Francisco dell'epoca, davvero un'idea azzeccata.
Notevole anche la sceneggiatura, provocante ma mai volgare; essa riesce a mescolare humor e dramma in un connubio praticamente perfetto.
Interessante è la caratterizzazione di ogni singolo personaggio, approfondita nei minimi dettagli. Sicuramente uno dei punti di forza è la performance di S.Penn che non ha eguali, è sentita, convincente e mai esagerata. Ottime anche le prove di tutto il resto del cast, anche se ho trovato un pò eccessiva la nomination di J.Brolin(che adoro) agli oscar per questo ruolo.
In conclusione Milk è una pellicola che fa riflettere e che riesce anche nell'arduo compito di divertire lo spettatore. A mio parere giusta la nomination di questo film agli oscar di quest'anno, ma attendo comunque di visionare l'ultimo lavoro di D.Fincher prima di esprimere il mio giudizio finale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  24/01/2009 03:23:00
   8 / 10
Convincente lavoro di Van Sant che ha il gran merito di far conoscere ai più (compreso il sottoscritto) l'avvincente storia di Harvey Milk, attraverso una buona regia mai sopra le righe (fattore positivo o negativo che sia).
Probabilmente una pellicola che non passerà alla storia; rimarrà invece impressa la straordinaria performance di Sean Penn, probabilmente la migliore della sua carriera.

Prima di questo lavoro avrei dato l'Oscar ad occhi chiusi a Randy "the ram", ora non ne sono più tanto sicuro. In attesa di vedere Benjamin Button.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2009 13.52.08
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Invia una mail all'autore del commento logical  @  24/01/2009 01:35:51
   7 / 10
Da mesi il cinema latita o affonda nel qualunquismo borghese internazionale, poi, di colpo, prima W. di Oliver Stone e poi Milk, due film 'ritardati', postdatati e con una sinistra affinità.
Io amo la propaganda, la capacità di concentrare l'attenzione sempre e solo su di un aspetto, quello migliore, quello destinato a vincere; entrambi plaudono a degli eroi, Stone agiograficamente negativo, van Sant agiograficamente positivo. Storie americane e quindi universali, come i miti greci probabilmente. Ma Gus Van Sant aveva il dono dell'astrazione, la capacità di stare indietro un passo dalla realtà e sapeva raccontare storie sapendo divagare, fermarsi, raccogliere vari desideri sparsi.
Questo film ha un soggetto che lo irrigidisce, lo preoccupa, lo priva di quella morbosità visionaria che gli ha permesso di filmare il niente della testa di Kurt Kobain o le ansie di uno skater in un parco giochi. Sente il peso della storia, ne perde l'ironia, il dramma, il trasporto, il sesso, deve solo e sempre raccontare. E' come una lunga telefonata di un amico che si è lasciato col fidanzato e che si deve sfogare e parlare e non farti perdere nemmeno un particolare del suo dolore. Noi lo amiamo e diciamo sì con la testa, sì con la bocca e nel frattempo pensiamo a quando sarà ancora innamorato e vorrà fare un film su un marinaio che guarda il mare o sui recordmen del cubo di Rubik e le loro mani veloci o qualunque altra cosa che gli liberi la testa e che ci lasci anche respirare.
Il tributo a Milk e alla sua luminosa impresa è fatto, ora Gus sei libero.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/01/2009 00.26.23
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/01/2009 22:32:10
   9 / 10
Diciamolo, Van Sant ha fatto un lavoro eccellente, realizzando un film che ci ricorda che - dopotutto - la questione "politica" (per quanto privata o ufficiale che sia) riguarda tutti noi (forse fanno "politica" anche gli apatici vitelloni dell'ultima ora, o quelli che piangono per giorni solo perchè Kakà - non me ne vogliano i tifosi - stava per dirci addio).
Quello che stupisce gli ammiratori del regista è proprio questo (inedito ma non troppo) taglio "classico", questo lirismo finalmente liberato dall'astrazione emotiva dei suoi film più recenti, un film asciutto e quasi del tutto liberato dai simbolismi formali o dalle elucubrazioni esistenziali tipiche del suo stile.
Ma il film non è un biopic come tutti gli altri, tutt'altro, ma un grande affresco liberale sulla militanza o sulla necessità ("Io so cosa vuol dire vivere in quella vita, nella menzogna...") di credere nelle proprie idee e difenderle.
E' davvero interessante che la storia di Milk finisca per assottigliarsi - suo malgrado - al marasma di coercizione e cinismo che rappresenta la scena politica in generale (v. epilogo).
E, per quanto odioso e meschino, il personaggio di White è un "bel" personaggio, capace di mostrare apertamente tutti i suoi interessi privati, o l'incapacità di essere leale con se stesso (anche con se stesso) fino in fondo per questo.
Sean Penn è inarrivabile, un attore superlativo: anima questo personaggio "ingenuamente radicale" (forse un pochetto agiografato) e ne assume i tic, le paure, l'orgoglio e il coraggio.
Van Sant è riuscito comunque a reggere meravigliosamente lo script, perfettamente in bilico tra militanza e affresco sociale.
E' l'incontro ideale tra Malcom x, Jfk e Stonewall

11 risposte al commento
Ultima risposta 01/02/2009 22.23.52
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Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  23/01/2009 18:05:20
   7 / 10
Buon film e non so se vale la pena di vederlo.
Non ho ancora capito le 8 nomination agli oscar, questo è un film banale che parla dei diritti degli omossessuali (che per non essere sola include anche le minoranze anziani, asiatici, africani, ecc.) negli anni '70 in San Francisco.
Meglio Brokeback Mountain che questo filmetto.
Nel film è presente una dose di omossessualità inaccettabile che supera i limiti - ridicolo (Gus Van Sant si è lasciato andare troppo).
Sean Penn ci regala ancora per una volta un'intepretazione unica.
Molto bravo è meritata la nomination per Josh Brolin.
Sceneggiatura debole.
Denuncia i diritti degli omossessuali e delle altre minoranze (anziani, africani, asiatici, ecc.) del tempo con l'ascesa al potere come consigliere comunale/distrettuale di Harvey Milk, ma è poco; troppo incentrato sulle campagne elettorali una perdita di tempo insomma.
Un film che non lo rivedrei di sicuro e a dire la verità mi aspettavo qualcosa in più visto la fila delle nomination agli oscar (dò 7 per Sean Penn che dimostra ancora una volta di essere un attore versatile e molto capace nel suo mestiere).

14 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2009 18.56.07
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