midnight in paris regia di Woody Allen USA 2011
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midnight in paris (2011)

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locandina del film MIDNIGHT IN PARIS

Titolo Originale: MIDNIGHT IN PARIS

RegiaWoody Allen

InterpretiAdrien Brody, Marion Cotillard, Rachel McAdams, Owen Wilson, Carla Bruni, Kathy Bates, Michael Sheen, Tom Hiddleston, Alison Pill, Elsa Pataky, Kurt Fuller, Mimi Kennedy, Gad Elmaleh, Corey Stoll, David Lowe, Lil Mirkk, Léa Seydoux

Durata: -
NazionalitàUSA 2011
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2011

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Midnight in paris

E' una storia romantica ambientata a Parigi, nella quale s'intrecciano le vicende di una famiglia, in Francia per affari, e di due giovani fidanzati prossimi alle nozze; tutti alle prese con esperienze che cambieranno per sempre le loro vite. Il film è anche la storia del grande amore di un giovane uomo per una città, Parigi e dell'illusione di tutti coloro che pensano che se avessero avuto una vita diversa sarebbero stati molto più felici.

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Voto Visitatori:   7,20 / 10 (236 voti)7,20Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Migliore sceneggiatura originale (Woody Allen)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale (Woody Allen)
Miglior sceneggiatura (Woody Allen)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Woody Allen)
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Voti e commenti su Midnight in paris, 236 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  16/12/2011 03:08:30
   8 / 10
Apertura. Uno slideshow di 3 minuti sulla stupenda capitale francese: ben più di un classico modo per presentare la location del film - ma una vera e propria celebrazione della Città dell'Arte per eccellenza, un tributo alla Bellezza e alla Cultura di cui si è resa indiscussa regina durante i secoli. E' proprio sullo sfondo delle suggestive stradine di Parigi, che sembra esser diventata la nuova città prediletta da Allen - ereditandone l'onore da Londra e Barcellona - nell'ambito del suo cosiddetto "cinema europeo" degli ultimi anni, che si svolge la vicenda di Gil Pender, un sognante ed insoddisfatto scrittore e sceneggiatore di Hollywood che anela con sguardo affascinato alla vita nella capitale negli anni '20.

Si è parlato molto del concetto della paura della morte all'interno come all'esterno del cinema di Allen, e nell'ambito di Midnight in Paris non ci potrebbe essere riflessione più azzeccata. Il desiderio del protagonista di vivere al passato va al di là di una semplice fascinazione nei confronti di una personale "età d'oro", motivata da una sfiducia nei confronti del presente: è il suo tentativo di ingannare lo scorrere del tempo - come d'altronde fa il protagonista del suo stesso romanzo, "posseduto" dal mondo della nostalgia e del ricordo - e di sconfiggere il rimorso di essere nato "out of time", nell'epoca sbagliata. Ma a partire dal caso particolare del protagonista, la riflessione di Allen - affondando le radici nella psicanalisi - si estende: quella di Gil non è una sindrome esclusiva dell'età moderna, ma colpisce l'Uomo in tutte le sue epoche - ne è afflitto il personaggio della Cotillard, consacrata al culto della Belle Epoque, e così pure per quello di Gauguin, convinto a sua volta che la generazione di fine '800 sia perduta, in un processo continuo ed ancora non superato. Un processo in cui è coinvolto anche lo stesso Allen, nel quale recente iperattivismo è giustificabile vedere la stessa psicosi. Ed è così che, sotto le spoglie di una pellicola leggera e scanzonata seppur malinconica, Midnight in Paris si trasforma in una trasposizione di una personale presa di coscienza del regista: non è possibile opporsi allo scorrere del tempo. Proprio come succede a Gil, che si rende conto che l'idea di essere più felice fuggendo dalla realtà e rifugiandosi nel passato è soltanto un'autoillusione, una scusa per non affrontare gli ostacoli della propria esistenza - per esempio l'"antagonista" intellettualoide interpretato da Sheen, un topos del cinema di Allen, rispetto al quale il protagonista si sente inferiore -. O come accade, per fare un parallelo con un altro film del regista, al personaggio della Farrow in La rosa purpurea del cairo, che scappa dalla realtà per rifugiarsi nel mondo incantato e perfetto dei film e della Hollywood dell'età d'oro, solo per scoprire che anche quello è dominato dagli stessi cupidi interessi della realtà in cui vive.

Owen Wilson - in un ruolo che personalmente mi ha ricordato quello ricoperto da Jason Biggs in Anything Else - funziona discretamente bene come emulo di Allen e la sua presenza scenica, unita a quelle della congrega di simpaticissimi personaggi-artisti che rivivono sullo schermo (Picasso, Hemingway, Dali, Bunuel, Eliot), riesce a far dimenticare la scarsità di battute sagaci fatte apposta per la citazione che ormai sono diventate il marchio di fabbrica del cinema alleniano.
In sostanza un film delizioso, che ameranno appassionati di Allen e non, capace di far sorridere e al tempo stesso riflettere.

clubdelmariachi  @  15/12/2011 14:57:38
   7 / 10
Punto di forza del film è l'atmosfera romantica e magica che crea con paesaggi e inquadrature scelti in maniera magnifica; la musica e i personaggi storici poi sono un ulteriore cornice a questo affresco..

La storia xò è in effetti un po lenta a tratti, e Wilson nei panni di un vecchio Allen non è secondo me al suo top..

Nonostante quste ultime considerazioni, il film mi è piaciuto per il suo spirito elegante,magico e raffinato.....prendetelo in questa ottica e godetevelo!

Sbrillo  @  15/12/2011 01:32:03
   6 / 10
Midnight in Paris è un sogno ad occhi aperti, un film poetico e riflessivo....una carezza all'anima....originale nell'idea e ben diretto da quel grande Maestro qual Woody Allen.....LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI i miei migliori amici e non....non si può perdere un capolavoro di simile proporzione!!!!
......
Sbrillo??????? MA VAFFA.N****OOOOO!!!!!

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CONSIGLIATO dalle 22.00 in poi....

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2012 19.19.22
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Lopan88  @  15/12/2011 00:28:51
   10 / 10
Se do sempre 10 a tutto ciò che mi piace è perché nell'arte non riconosco mezze misure: o è bello o non è bello e allora non lo voto a meno che non lo odi, ma questo film non lo odio perché é bello e vi consiglio di andare a vederlo ;)

eletar  @  14/12/2011 23:53:16
   6 / 10
film sopravvalutato dalla maggior parte degli utenti di questo forum a parer mio....carino, paesaggi parigini stupendi, ma dargli piu della sufficenza mi sembra eccessivo

BRUCEUEIN  @  14/12/2011 22:58:22
   7 / 10
La leggerezza e la tenerezza di questa commedia sono coinvolgenti, i colori accesi e distensivi di questa Parigi irreale sono salutari e si adattano benissimo alla visione romantica e stralunata del protagonista. "Lasciarsi andare" è la parola d'ordine, altrimenti scegliete di andare ad annoiarvi da un'altra parte.

Mal  @  14/12/2011 09:56:49
   8½ / 10
Meraviglioso. Non ci sono altre parole per descriverlo. L'effetto che ha sortito su di me è stato il contrario di ciò che avviene ne La rosa purpurea del Cairo: volevo entrare io dentro alla pellicola e vivere quegli incontri! Forse il mio amore per i Grandi risvegliati dal film ha influito ma Woody Allen questa volta non mi ha delusa.

Chagallo74  @  13/12/2011 21:50:07
   10 / 10
Delicato, malinconico e con una bellissima fotografia.

Di questi tempi vedere un film così è un piacere per gli occhi e per l'anima.

Marion Cotillard oltre che bellissima è l'esatta rappresentazione della Parigi anni '20 che tutti noi immaginiamo.

Mastermovies  @  13/12/2011 15:20:45
   9 / 10
Grandissima sorpresa per quest'ultimo film di Allen (che non mi ha mai entusiasmato) su un pensiero che chiunque almeno una volta si sarà fatto: Come sarebbe stato bello vivere nei vecchi tempi. Ad alzare il livello complessivo cè un ottimo cast ( radiosa la Cotillard e giustamente irritante fino allo sfinimento Sheen ), un ottima colonna sonora e brillanti dialoghi.
Solo due cose non mi sono piaciute

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E il naso (a mio avviso orrendo) del pur bravo Wilson.
Comunque consigliatissimo.

Massive  @  13/12/2011 14:01:45
   7 / 10
Positivo. Classici dialoghi allo Woody, la fotografia è assolutamente straordinaria, diciamo che si adegua giustamente alla città unica che racconta. Ho avuto l'impressione che il film dica un po' tutto quello che vorresti sentirti dire... ma questo non stona in quanto i continui riferimenti letterari ed artistici legittimano i contenuti e i sentimenti espressi. Owen Wilson dimostra di essere davvero un buon attore. Si merita un 7 pieno e rabbrividisco al solo pensiero che questo film sarà boicottato da un numero consistente di pubblico in favore di un filmaccio come Vacanze di Natale a Cortina. Mah.... Questione di gusti per carità.

rocksoff  @  13/12/2011 11:44:12
   10 / 10
Leggero, certo.Nell'apparenza e nella piacevolezza con cui scorre.
In realta profondo, coltissimo.Ma anche molto divertente.Fotografie da togliere il fiato, colonna senora meravigliosa.
Grandissimo

polsiak  @  12/12/2011 23:27:49
   6½ / 10
Molto carina l'idea di rivivere il passato in mezzo a tanti personaggi che poi sarebbero diventati famosi. E molto suggestiva la ricostruzione della Parigi anni 20. Ma la fine banalizza un pò il tutto.

barone_rosso  @  12/12/2011 22:35:13
   5½ / 10
Woody Allen non mi ha mai convinto, e questa e' l'ennesima conferma. Dovrebbe essere un regista di spessore, invece sembra un filmetto fatto da un regista americano qualsiasi, fatto per dare un pochino di notorietà a qualche attore che ha bisogno di rilanciarsi un po'. Parigi è rappresentata in modo ridicolo, quasi peggio di una raccolta di cartoline...

Ma Carla Bruni non era meglio lasciarla dove stava, cioè a casa di Sarko'? Cosa ci fa nel cast di un film, considerando che non sa fare praticamente nulla?

Si salva solo la trama, leggera leggera leggerissima, buona per passare una serata senza pensare troppo.

FABRIT  @  12/12/2011 15:36:52
   5 / 10
Uno spot per promuovere Parigi ,questo mi è sembrato il film di Allen.
Spot noioso.

Delfina  @  11/12/2011 21:47:31
   4½ / 10
Davvero deludente, non sembra nemmeno Allen, ma un videoclip creativo per promuovere Parigi nelle sale cinematografiche.
Un paio di momenti appena sufficienti a strappare un sorriso, on bastano a riscattare un film già visto e rivisto, con pessimi (o improbabili) interpreti e una sceneggiatura sottotono.
Certo la visione è passabile, ma non consigliabile.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  11/12/2011 21:23:33
   7½ / 10
Non sono amante dei film di Woody Allen, ma alla fine questo Midnight in Paris si è dimostrato davvero spassoso.

La fotografia è stupenda, e ritrae una Parigi nel massimo della su magnificenza.
Bellissime anche le ricostruzioni degli anni 20 e della Belle Epoque.

Divertente.

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PierLuca  @  11/12/2011 21:23:17
   7 / 10
Molto carino, consigliato.

Kitiara31  @  11/12/2011 17:21:22
   3 / 10
Domanda: mettere un sottofondo musicale "colto" con clarinetto, 10 vedute di Parigi viste anche al telegiornale, la solita famiglia ricca e snob e il solito sfigato tenero con tante idee ... rende un film bello?
L'idea del salto temporale è carina ma somiglia tanto a " La Rosa Purpurea del Cairo" (film del 1985) , il doppiaggio è orrendo (ok, Carla Bruni parla francese ma potevo doppiarla pure io meglio) . Eravamo in 4 due 2 sono addormentati. Ma Woody Allen non può andare serenamente in pensione, visto che la manovra di Monti non lo riguarda?

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Ultima risposta 17/04/2012 15.18.36
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jorge2388  @  11/12/2011 14:58:33
   7½ / 10
Un film che fa capire quanto ricca e bella sia la cultura europea attraverso una commedia che solo la genialità di Woody Allen poteva concepire. Un viaggio nel tempo e nello spazio di una delle più belle città del mondo di cui il regista ci regala una serie di fantastiche fotografie nei titoli di testa. Un film che non ti stravolge ma che ti fa capire quanta cultura ci circondi e come questa spesso passi inosservata. La storia d'amore e le musiche rendono più che piacevole la visione di questo film in cui non sfigura la prova di attore di Owen Wilson.

teten  @  11/12/2011 13:22:28
   4½ / 10
mah....a mio avviso uno dei peggiori lavori di Woody Allen!
Davvero pessime le interpretazioni e ancor peggio i doppiaggi, Carla Bruni imbarazzante. Qualche risata a denti stretti e nient'altro.
Può anche essere carina l'idea di fondo ma c'è proprio solo quella, non lo so, sarà che ultimamente Wood Allen mi aveva abituato bene, con il suo brio ma questa gliela devo proprio bocciare, a tratti logorroico, banale e noioso.
Insomma no, non mi è piaciuto!

BrundleFly  @  11/12/2011 12:42:05
   8½ / 10
Un film originale e molto simpatico che mette un po'di malinconia ma non manca di far ridere in più di un'occasione. Parigi vista con gli occhi di Allen è bellissima e anche la scelta del cast è più che azzeccata, con un Owen Wilson che abbandona le mediocri commediole americane e si cimenta egregiamente in un cinema più impegnato.
Un Woody Allen forse più "per tutti" e quindi che può piacere non solo agli amanti del regista.

jiko  @  11/12/2011 12:16:15
   9 / 10
Delizioso, divertente, un film "magico" che ti trascina nelle meravigliose atmosfere di Parigi, una splendida favola moderna che diverte e stupisce. Grazie Allen per averci regalato un'altra meravigliosa creazione. Da vedere.

atramblog  @  11/12/2011 11:22:09
   7½ / 10
Un invito a vivere il presente...splendida ricostruzione della Parigi del passato! Film dedicato a tutti gli amanti di Parigi.

Alex83  @  11/12/2011 02:07:54
   8½ / 10
Allen non si smentisce mai (o quasi). Film molto carino, che 20 anni fa sarebbe stato sicuramente interpretato dallo stesso regista. Meravigliosa l'idea di fondo e il doppio (triplo, quadro...infinito a livello mentale) salto nel.....

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gemellino86  @  10/12/2011 20:50:55
   7½ / 10
Buon film di Allen con una storia malinconica e interessante al punto giusto. Wilson se la cava con il suo personaggio bizzarro. Peccato per il finale deludente.

Martofrog  @  10/12/2011 19:03:41
   7½ / 10
bello e divertente, davvero una bella serata.

somberlain  @  10/12/2011 15:25:41
   8 / 10
Beh, con Allen si va sul sicuro quando si cerca una commedia intelligente e raffinata.
Nulla di nuovo per chi adora il grande regista: dialoghi pungenti e ironici, sceneggiatura semplice ma efficace, storietta d'amore al limite del cinismo, protagonista che ricalca qualsiasi altro personaggio Alleniano.
Nulla di nuovo, sempre uno spettacolo per i sensi.

GLIMMERTWINS  @  10/12/2011 13:02:45
   10 / 10
Un aggettivo spesso usato a sproposito in questo caso è perfettamente calzante:FANTASTICO

polbot  @  09/12/2011 23:43:57
   6½ / 10
Lasciamo stare l'operazione promozionale per Parigi, cosa che comunque non deve scandalizzare.. Il film è simpatico, l'idea di fondo a ri-raccontarsela è forte (ok, sfrutta un classico schema..).. però non mi ha entusiasmato.. un compitino ben fatto.. on in modo memorabile.

pieroscoop  @  09/12/2011 14:09:01
   5 / 10
Si bella la fotografia, ma sinceramente i film di Woody Allen proprio non riesco a farmeli piacere,li trovo davvero "pallosi" ovviamente sono gusti personali.

lampard8  @  09/12/2011 11:27:58
   8 / 10
Magnifico piccolo grande film di Allen, che, aiutato da un soggetto solido e da un'idea di base semplice quanto accattivante e stuzzicante riesce a catturare l'attenzione dello spettatore che si sente estasiato e contagiato dall'atomosfera che si respira e che pervade tutta la pellicola.
Magnifica la colonna sonora, una piccola gemma.

eldar86  @  09/12/2011 01:34:20
   5 / 10
Scusate, ma sono profondamente contrario a tutta questa carineria che ritrovate in questo film.
Sì carina l'idea

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ma tutto il resto è banale: i personaggi, Wilson che imita Allen attore, la superficialità della caratterizzazione, il buonismo di fondo, la morale retorica e irritante, ma soprattutto la lentezza esasperante e a mio parere la mancanza di emozioni al di fuori della noia.
Bella Parigi, ma altro non posso salvare e rileggendo i commenti positivi, non riesco a riconoscere nulla di quello che dicono, nel film che ho visto.

Soldi buttati non moltissimi ma buttati
Giorgia TVB

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Ultima risposta 16/12/2011 17.54.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/12/2011 01:19:01
   8 / 10
La vera scoperta è che Woody Allen sa realizzare ancora dei piccoli capolavori e "Midnight in Paris" indubbiamente lo è (ma aspetto col fucile spianato l'attesissimo Nero Fiddled!). Prima di tutto, non c'è manco l'ombra del manierismo, e questo non è davvero poco. Secondo, se la recitazione non si discosta poi tanto dalla media (uh che noia, diciamolo, i protagonisti Alleniani che mimano ogni vena caratteriale dell'Allen attore) la storia è semplicemente fantastica. Non è detto che debba essere inedito, visti i rimandi espliciti a "La rosa purpurea del Cairo". Ma qui dobbiamo fare i conti con una classe smisurata, un gusto stilistico che lascia davvero a bocca aperta: come se quel passato (passatismo?) che tanto ci stancò vent'anni or sono non possa oggi che ricreare la magìa del Sogno, e di fatto il tocco magico di un certo cinema. Un Cinema che riconcilia con la vita in questi anni di crisi, che accompagna lo spettatore per mano e lo rende protagonista, come il giovane scrittore (un pò alla Fante per intenderci) di eventi straordinari.
Alcuni personaggi non fanno niente per sfuggire alla loro proverbiale antipatìa ed è per questo che questo Allen europeista suscita davvero ammirazione. Non si può dire che sia benevolo nei confronti di "certi americani", così odiosi nel loro modo raggiante e presuntuoso di vivere esclusivamente il romanticismo preconfezionato di Parigi e così incapaci di sdoganare la patinata bellezza della città.
Sembra sempre di venire sconfessati da una rivelazione, eppure è solo un sogno da vivere. Perchè questo bellissimo film, con i suoi Fitzgerald (innamorato della moglie o di Cole Porter?), i suoi Picasso e Dalì, i suoi Bunuel e Gertrude Stein, non fa altro che rivelarci il segreto per vivere il nostro durissimo presente. Serve a navigare nel tempo e coltivare la grandezza di un passato che può essere anche il nostro presente.
E' un'incantesimo di mezzanotte che ci sollecita a vivere compiutamente la bellezza di una volta.
Sarà un caso che due dei film più belli della stagione (v. l'ultimo, sorprendentemente ottimista Kaurismaki) abbiano il sapore perduto delle favole?

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Cardablasco  @  08/12/2011 15:19:32
   8 / 10
Film per sognatori,io l'ho ritenuto molto bello e intelligente,ottimo Wilson,sono queste le commedie che mi piacciono senza vogarità,alcune scene sono stupendamente ironiche

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  08/12/2011 14:49:40
   8 / 10
Veramente magico questo Midnight in Paris, uscito dal cinema speravo di incontrare D'Annunzio :) Il merito del film va alle stupende ambientazioni, anche lo spettatore vorrebbe essere lì. Tuttavia non bisogna dimenticare, a mio parere, lo straordinario talento della McAdams, una delle migliori attrici in circolazione. La sua capacità recitativa "drastica" è la linea che divide i due mondi messi a confronto: è un icona del mondo mediocre e ipocrita, dell'ostinazione a perseverare nel vortice dell'egocentrismo e della superficialità. A questo punto la risposta alla domanda "quale dei due sceglierei io?" arriva chiara e veloce. Forse lasciato un po' in sospeso e con un ritmo poco incalzante, questo film è comunque degno di nota.

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Ultima risposta 09/12/2011 14.35.48
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Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  07/12/2011 23:03:59
   7 / 10
Davvero una piccola perla questa nuova creatura di Allen. Splendida fotografia in una accattivante Parigi di notte, storia lenta ma godibile e piacevole nell'alternarsi tra presente ed "età dell'oro" e personaggi, con Wilson in testa, davvero ben calati nel ruolo...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  07/12/2011 19:03:05
   8 / 10
Cos'è l'arte, se non anzitutto il piacere di ricostruire il mondo, per dare alle cose ordine, armonia e ritmo, secondo la nostra visione di esse?
Quando poi il presente non ci piace, la nostra vita ristagna, è un privilegio tutto dei sognatori, quello di emigrare nella nostra personale "età dell'oro".
Però l'età dell'oro è un'utopia, una fenice, non esiste possibilità di prendervi dimora. Se ne accorge anche Gil (Owen Wilson, perfetto per la parte), quando dai "suoi" anni '20 torna indietro fino alla Belle époque: e, sciolto il suo dilemma, trova - al contrario del protagonista di "Vicky Cristina Barcelona" - una sintesi fra tesi (realtà) e antitesi (il suo rifugio splendente):

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e scegliere la leggerezza del finale aperto. Dove è possibile, come in tutte le fiabe (perché questa è una fiaba), reagire al proprio destino e sognare ancora: incontrare su un ponte chi, come noi, ama Parigi con la pioggia.
E tornano in mente quei titoli di testa, così straordinari: dove la serie di cartoline "spot" per turisti, si trasformano, per diventare, inusistate, una rivendicazione di amore tutta soggettiva: come piove a Parigi! La si deve amare con la pioggia, questa città, per amarla veramente!

Woody Allen, qui al suo meglio, ci appare come un saggio che guarda al mondo, e alle sue cose, come da una grande distanza. Lucido, disincantato, bonariamente perfido, partecipativo pur se con un'ironia che è quasi filosofia di vita.

Note a margine: le varie interpretazioni dei vari personaggi celebri dell'arte e della letteratura sono straordinarie, alcune memorabili come quella di Hemingway, più strutturata, o fulminanti come il divertentissimo cameo di Dalì-Adrian Bordy.

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Ultima risposta 14/12/2011 18.57.38
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Goldust  @  07/12/2011 18:22:39
   6½ / 10
Puntuale come le tasse arriva anche quest'anno il nuovo film di Woody Allen, che continua la sua trasferta europea non discostandosi molto, a livello qualitativo, dai suoi ultimissimi lavori.
Bisogna ammettere che Midnight in Paris è basato su di un'idea molto graziosa, ed anche lo svolgimento è abbastanza convincente perchè parte bene e continua meglio; peccato che diventi un pò ripetitivo man mano che ci si avvicina alla conclusione. Non è l'unica pecca, visto che storia dei fidanzatini Wilson - McAdams è parecchio convenzionale, oltre che telefonatissima nel suo ( frettoloso ) epilogo già dalle battute iniziali.
Ci sono invece tanti piccoli particolari che rendono il film estremamente godibile: l'amore di Allen verso Parigi, che traspare in molte inquadrature ( merito anche dell'ottima fotografia ), l'irresistibile Dalì di Adrien Brody, il fiammeggiante gusto dello sketch fulmineo che rimanda a tempi lontani

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, il trasporto emotivo per un'epoca gloriosa che non c'è più.
Molto spesso quando Allen non è in video i personaggi delle sue opere parlano e pensano esattamente come lui, ed Owen Wilson a questo giro non fa eccezione; è una scelta che può piacere o meno. Per me è sbagliata, oltre che limitante per l'attore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  07/12/2011 18:09:24
   8 / 10
Ottima l'ultima fatica di Woody Allen.
Un film in cui molti si possono riconoscere.
Allen con il suo impeccabile stile leggero affronta il tema del disagio del presente del protagonista e lo fa con eleganza, cultura e ironia.
In una Parigi da cartolina Owen Wilson ci accompagna in un viaggio temporale che sa di sogno.

kerkyra  @  07/12/2011 17:02:02
   7 / 10
piacevole, divertente e istruttivo

Gabbone  @  07/12/2011 15:35:12
   7 / 10
Ero indeciso se dare 6,5 o 7, ma ho scelto per quest'ultimo. Il film è molto carino, fa ridere e sorridere. Molto simpatici i diversi personaggi, molto carina l'idea.
Certo non è un filmone, ma fa riflettere senza annoiare ( quando ho visto i titoli di coda ho pensato "è già finito??").
Unica nota che mi ha fatto storcere il naso è il doppiaggio.

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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  07/12/2011 15:29:19
   7½ / 10
L'aggettivo che immediatamente mi è balzato in testa e nel cuore per qualificare Midnight in Paris è"delizioso".
Woody Allen, nonostante l'età, riesce ancora a sorprendere positivamente, con una storia originale, se non nella struttura, nel modo di presentarla. E nonostante la Parigi da cartolina, quella però illustrata nelle immagini d'antan dei mercatini di Montmartre, la città che ci regala il regista è quella splendida che tutti abbiamo nel cuore, come la New York del suo "Manhattan".
Il tema dell'incapacità di vivere il presente è attualissimo( il disagio lo sentiamo nostro) presentato con elegante ingegnosità, una magia favolistica tramite la quale ci tuffiamo nell' intimo contatto con l'elite intellettuale dell'epoca ( Bunuel, Hemingway, Picasso, Dalì ecc...) godendone in pieno la compagnia insieme al protagonista, le sequenze in cui Allen ci offre le migliori battute del film.

Tautotes  @  07/12/2011 14:20:20
   7½ / 10
Piacevolissimo film, come qualcuno ha già scritto non certo una trama corposa e risolutiva, tuttavia lascia spazio alle riflessioni sui sogni, sul tempo e sulla perenne insoddisfazione di ognuno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  07/12/2011 12:05:21
   7 / 10
Piacevole e rilassante commedia tipica di Woody Allen che seppur è narrativamente a dir poco esile, risulta essere elegante e ben fatta.
Niente di memorabile ma sicuramente il miglior film di Allen versione vacanziera-

Psicodream  @  07/12/2011 11:16:10
   6 / 10
Film che scorre via piacevolmente ma che non presenta nulla di realmente incisivo.

Ha i suoi bei momenti e alcune belle riflessioni ma per lo più l'ho trovato un pò banale.

La riflessione sulla perenne insoddisfazione del tempo in cui viviamo, motivo ciclico della storia umana, è molto scontata a mio avviso e anche il finale l'ho trovato molto inconcludente, come alcuni passaggi all'interno del film.

Molto bravo invece Owen Wilson mentre nella norma tutti gli altri.

Da vedere per trascorrere una serata piacevole, nulla di più.

Lory_noir  @  06/12/2011 23:05:58
   9 / 10
Poetico e incantevole per la vista, per il cuore e per la mente. Woody Allen riesce ad essere sempre nuovo ma sempre lo stesso, nel suo originale ed eccezionale modo. Wilson è stato molto camaleontico in questo film e mi ha ricordato molto Woody nel modo di recitare. Per il resto il cast è tutto molto all'altezza.

claudio54  @  06/12/2011 21:23:48
   7½ / 10
sarò breve: un film delizioso.

PATRICK KENZIE  @  06/12/2011 21:20:51
   7½ / 10
Una bellissima fiaba dove l'immaginazione e la speranza in qualcosa di magico viene contrapposta al cinismo e al materialismo dei giorni nostri. Come sempre Allen crea dialoghi e personaggi da amare/odiare ma che rimangono sempre ottimi in ogni dettaglio. Allen non delude quasi mai e questo film è una vera delizia!

david briar  @  06/12/2011 17:09:46
   6½ / 10
Non lo conosco in modo approfondito,ma l'idea che mi son fatto dell'Allen recente è che tenda a girare sempre sulle stesse idee e sugli stessi temi,creando film che oramai risultano già visti,dimenticabili e non necessari.Avevo adorato "Match point",ma sembra un film abbastanza atipico nella sua filmografia,e quindi potrebbe essere un eccezione.

"Midnight in Paris" ha comunque le caratteristiche sopra citate,ma nonostante ciò è un buon film.
Innanzitutto,è molto piacevole e non annoia mai per tutti i suoi 90 minuti,soprattutto non irrita lo spettatore,come mi era successo in alcune parti di "Basta che funzioni".

Il cast è di alto livello,con un bravo Owen Wilson e dei competenti comprimari,alcuni bravissimi,credo che Rachel McAdams sia straordinaria. Una grande sorpresa in quanto non ricordo mi fosse mai piaciuta particolarmente(in Sherlock Holmes era totalmente fuori parte).

Gli incontri con i personaggi famosi sono senza dubbio interessanti e in alcuni casi divertenti,anche se non tutti funzionano e alcuni provocano un leggero fastidio.

La sceneggiatura non sempre convince e la sensazione di dejà vù si fa sentire,soprattutto in un finale poco riuscito e inconsistente.
Però,è interessante la riflessione sul tempo,sul non accontentarsi dell'epoca in cui si vive e sul desiderio di ottenere qualcosa che non soddisfa chi la possiede,e sull'effimera felicità.

In conclusione,"Midnight in Paris"è un film discreto,non memorabile o particolarmente profondo,ma godibile.Consigliato più o meno a tutti,penso che possa piacere a chiunque e non solo a chi è fan di Allen.

willard  @  06/12/2011 14:36:38
   7½ / 10
Con il Woody Allen con cui abbiamo a che fare negli ultimi anni si ha come la sensazione che si diverta a prenderci in giro, non si capisce mai bene fin dove arrivi la sua voglia di spingersi oltre e dove finisca un semplice esercizio di stile che sa centrare perfettamente il cuore di chi guarda.

Anche in questo caso abbiamo un'ambientazione (Parigi) e una storia (una storia romantica all'interno di uno stralunato viaggio nel tempo nella Parigi degli "Americans In Paris" e della Belle Epoque) che non possono non coinvolgere emotivamente chiunque vada al cinema per vedere questo film e con la parola "chiunque" non intendo assolutamente "chiunque", ma solo coloro che vanno a vedere un film di Woody Allen, nel senso che chi va a vedersi un film di Woody Allen è consapevole di ciò che potrebbe trovare in termini di riferimenti, musica e bellissima fotografia.

In questo caso una carrellata citazioni e apparizioni del mondo letterario e intellettuale della Parigi di cui si diceva sopra, in un tourbillon di situazioni che solo Allen sa creare, coinvolgendovi il suo alter-ego di turno (un buon Owen Wilson), dato che per sopraggiunti limiti di età il buon Woody non ha più l'aria (ma l'anima e il cuore sì) del 30nne ancora in cerca di una direzione nella vita.

Dopo una piccola battuta d'arresto con "Incontrerai L'Uomo Dei Tuoi Sogni" del 2010, i dialoghi tornano brillanti come sempre e la storia fila via con un finale senza fine come solo Allen sa fare.

TheLegend  @  06/12/2011 14:04:28
   5 / 10
Filmetto di Allen,che ormai sembra che non sappia più cosa inventarsi.
Non mi ha fatto ridere,ne sorridere,ne pensare.
Dialoghi banali e personaggi poco incisivi.
La sceneggiatura oltretutto non mi ha convinto minimamente.

kako  @  06/12/2011 13:31:45
   9 / 10
Una pellicola che ci porta in una Parigi magnifica ed affascinante attraverso la storia di uno scrittore in crisi, che in maniera surreale incontrerà tutti i suoi miti del passato, insegnandoci che non esiste un'epoca d'oro, perchè ognuno sente il suo presente come inadeguato e subisce il fascino di almeno qualche aspetto del passato, ma che quest'ultimo non va comunque dimenticato essendo necessario per analizzare la propria attualità e per darci lo slancio per riprendere in mano la nostra vita e riuscire a realizzare i giusti cambiamenti. Passato e presente, quindi si influenzano a vicenda, e l'importante è non rinchiudersi ma cogliere questa commistione per migliorare il nostro presente. Un film poetico, dolce e sognante, dove non mancano certo i momenti divertenti e le battute brillanti, ma che va oltre la classica commedia alleniana, realizzando un gioiello che ti lascia a fine film un senso di completezza e di benessere. Tantissimi i riferimenti letterari e artistici (anche se non posso sicuramente averli colti tutti), bellissime e affascinanti le ambientazioni parigine, ottime le musiche che accompagnano la storia. Eccelso il cast: Owen Wilson perfettamente calato nella parte, Rachel McAdams brava nel ruolo della fidanzata noiosa puntigliosa e snob, Marion Cotillard di grandissimo fascino, eccezionale Adrien Brody con il suo Dalì, molto bravi anche Kathy Bates e l'attore che interpreta Hemingway. Un film assolutamente da vedere, stupendo. Woody è tornato grandissimo!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  06/12/2011 11:12:08
   5 / 10
"Un film privo di umorismo e credibilità. Ma io e John abbiamo riso senza ritegno". È il giudizio della madre di Inez (Rachel McAdams) a proposito di una pellicola americana, di cui non ricorda ne' il titolo ne' la trama, appena vista in un cinema di Parigi. Ed è un po' quello che accade assistendo al résumé francese dell'infinito European Tour a cui si sta dedicando Woody Allen da un po' di tempo a questa parte: lo vedi, e poi dimentichi con piacere trama e contenuto.
Lontano da New York, il regista tenta sbiaditamente di anteporre (ancora) la finezza di scrittura alle dozzinali produzioni hollywoodiane, illudendosi-ci che bastino due battute messe in croce per potersi in qualche modo schierare contro quelle produzioni di film e serie televisive esibite con tanta nonchalance e date in pasto ai pigri fruitori mondiali.

Ma non si parla solo di questo in "Midnight in Paris": c'è la voglia di fuga dalla realtà come antidoto alla nostalgia giovanile. E una volta di più prende il via il desiderio sfrenato di correre a ritroso (e fuori dal tempo), uscendo dallo schermo quotidiano fatto di preparativi a un matrimonio che nessuno vuole, per catapultarsi in realtà storiche studiate, lette e amate. Dai favolosi anni '20 parigini, centro mondiale dell'arte, alla smodata ilarità della Belle Epoque. Basta attendere i rintocchi della mezzanotte e farsi trasportare da una carrozza presa in prestito dalle favole.

Gettati in un turbine spocchioso che ha il sapore dei défilés di moda nei quali passa il lavoro di uno stilista via l'altro, assistiamo a una galleria imbarazzante di famosi scrittori, pittori, poeti e registi vissuti nei periodi storici di cui sopra. Figuranti senza spessore messi lì a interagire con lo spaesato protagonista naif (interpretato da un Owen Wilson niente male, costretto a stare quasi sempre in scena) i quali proclamano e dialogano in modo prevedibile, non uscendo mai da quelle minime conoscenze letterarie e artistiche che ognuno di noi possiede.

Dominata dai gialli e dall'ocra, la fotografia satura lo schermo per tutta la durata del film. Si respira a fatica tra cuscini, arredamenti ed esterni tutti uguali, senza una minima variazione cromatica che inviti a un sentimento diverso, a un'emozione alternativa. Perfino la tanto amata pioggia pare che di lì a poco possa far cadere gocce infuocate.
Per Allen, si sa, i venditori di ombrelli andrebbero in rovina: lo sanno anche gli aficionados come me che si tratta quasi di un elemento di culto. E' intima, fa venire voglia di abbandonarsi all'unica sostanza naturale tangibile in una grande città e probabilmente da' l'impressione di rinascita, purificazione, una botta di esuberanza tra i grigiori del cemento. Tuttavia questo non basta, non ci si può accontentare di questo stancante ritornello ripetuto a oltranza; da questo autore pretendo molto di più.

Mi preme evidenziare il punto più basso di un film che scorre a fatica: Wilson, in un certo momento, incontra Luis Buñuel al quale suggerisce una traccia per quello che diverrà uno dei film più belli dell'intera cinematografia. "Cos'è che tiene un gruppo di persone molto eleganti chiuse in una stanza mentre cercano di consumare una cena?", gli risponde lo spagnolo. E noi ci chiediamo: "cos'è che ci tiene chiusi in un cinema per vedere l'ultima fatica di Woody"? Di certo non questi sciocchi ammiccamenti da "Back to the future". Speriamo che l'aria di Roma abbia giovato alla sua ispirazione, e che il diario di viaggio porti qualche novità. Per il momento il Genio si è fermato ai blocchi di partenza da un paio di tappe in qua.

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vitocortesi  @  06/12/2011 01:22:03
   7½ / 10
Ancora una volta Woody Allen non sbaglia in quello che è il suo genere per eccellenza la commedia.Molto divertente questo film per passare una serata senza pensieri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  05/12/2011 21:33:59
   8 / 10
C'è qualcosa di più rassicurante dei titoli di testo dei film di Allen?
E' c'è qualcosa di più curioso di sentirsi identici al protagonista?
Il film è un inno alla nostalgia, è poetico, divertente, insomma che altro chiedere?
Niente direi, resta solo da dire grazie a questo regista e al fatto che abbia dedicato tutta la sua vita al cinema.

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Izivs  @  05/12/2011 20:27:41
   4 / 10
Banalità a go go fatte proferire al povero Ernest Hemingway, rispolverato per l'occasione in questa ennesima pellicola del "maestro" Allen.
Personaggi solamente abbozzati, dialoghi al limite del paranoico, e, ciliegina sulla torta, una sorta di psicoanalisi collettiva sul malessere di vivere nella propria epoca.....ma per favore....film esclusivamente per gli adoratori del "maestro".

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Ultima risposta 16/12/2011 00.53.49
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valis  @  05/12/2011 18:08:24
   8½ / 10
bellissimo film di woody allen.
leggero e accattivante, il regista ci conduce nella parigi degli anni venti, nei luoghi dove si ritrovavano i suoi idoli artistici, da hemingway a fitzgerald, da picasso a dalì fino a bunuel.
con la solita ironia e brillantezza allen ci mostra come, alla fine, ognuno di noi sente di vivere nel tempo sbagliato, credendo che cambiando epoca la nostra vita avrebbe potuto essere diversa, migliore, non capendo che il senso di inadeguatezza ci avrebbe seguito ovunque, quindi tale vale vivere appieno il proprio tempo.
almeno io ci ho visto questo.
nonostarnte le tematiche il film resta brioso e godibilissimo, nello stile di woody.

suzuki71  @  05/12/2011 12:13:53
   7½ / 10
Leggerezza quasi gratuita in quest'ultimo bel film di Allen che, rispetto ai precedenti, ci regala uno spensierato spaccato di vita e sogno senza perdersi nelle leggere ma presentissime depressioni dei precedenti lavori. L'impossibilità di dare un senso all'amore o alla vita stessa non esiste più, se non nella denuncia di vivere il presente ad ogni costo: un po' pochino. Preferivo sorridere e riflettere, come nel parecchio sottovalutato "Vicky, Cristina Barcellona" ad esempio, qui invece ci si diverte e basta. Ma ci si diverte molto, ed è già qualcosa; se si aggiunge poi la leggerezza e la sobrietà che pervade tutto il film, beh tanto di cappello! Ma i protagonisti non sono riusciti a prendermi, c'è qualcosa che non andava nella loro sceneggiatura, o forse la presenza\recitazione di Owen Wilson mal si adatta a incarnare un giovane Allen.

Giulio422  @  05/12/2011 02:05:31
   7½ / 10
molto bella come pellicola, non conosco il cinema di Allen, questo film pero' merita la visione.

idea molto originale e con che di fiabesco.... ottimamente recitato !!!

mi trovo molto col tema centrale descritto:

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2 risposte al commento
Ultima risposta 05/12/2011 11.36.35
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Laisa  @  05/12/2011 00:42:53
   7 / 10
Camminare sotto la pioggia a Bologna non è proprio la stessa cosa, anche perché con tutti quei portici sembra da matti... ma a piedi nudi sui sampietrini respiri tutta la libertà che cercavi, così come sembra cercarla il protagonista, soffocato da mura di conformismo e mancanza d'empatia...
con molti rimandi autobiografici, citazioni divertenti e qualche incongruenza, il regista ci regala un pizzico di magia.

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Ultima risposta 17/12/2011 17.51.23
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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  04/12/2011 23:34:16
   10 / 10
Ridicoli i voti insufficienti.... questo è un ennesimo capolavoro.... Woody si supera impreziosendo con raffinata delicatezza una storia semplice ma fiabesca, finalmente non nevrotica... gioca sull'immaginario del protagonista che si confronta con un il leggendario passato parigino che adora terribilmente... affronta la tematica della precarietà della realtà moderna e dell'insoddisfazione che essa può causare...... una piccola perla soffice e poetica..... vorrei che Woody fosse immortale.....

ghigo buccilli  @  04/12/2011 20:40:12
   6 / 10
A Woody Allen nuoce il ritmo impiegatizio di un film all'anno che gli è stato imposto dopo il successone (meritato) di Match Point. Lo dimostra questo film, una buona idea sviluppata però con poco brio, che invece c'era nella maggior parte delle pellicole precedenti, tipo Scoop, Vicky Cristina Bercelona e Basta che funzioni. Personaggi che difficilmente rimarranno impressi, un'apertura del film sbagliatissima con le interminabili cartoline di Parigi accatastate con una logica che sfugge, l'inutilissima presenza di Carla Bruni e altro ancora in effetti impediscono di considerarlo uno dei suoi film migliori, non gridiamo al capolavoro solo perché è Allen, il suo tocco si vede, ma è al minimo sindacale...

scantia  @  04/12/2011 20:35:54
   7½ / 10
Allen sembra cogliere l'ispirazione più dal passato letterario (Il caso Kugelmass) piuttosto che dalla La rosa purpurea.
Mistificazione di tutte le coperte di Linus che alimentano le insicurezze individuali, trattata con la solita cura formale, umorismo e intelligenza tipiche di Allen. Una spanna più su dei prodotti seriali cui l'autore ultimamente ci ha abituato, superficiale considerarlo un inno al clichè della Parigi romantica.

biocandy  @  04/12/2011 18:40:39
   4½ / 10
sono veramente stupita dalla media alta data a questo film, che ho trovato superficiale, basato sull eterno clichè della bellissima-romanticissima-bohemienne Parigi, ma che non va oltre ad esso, in una storia che ha poco senso e personaggi poco approfonditi...una vera delusione

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  04/12/2011 18:34:26
   8½ / 10
Favoloso e incantevole omaggio a Parigi, agli anni venti e al Genio artistico. Intelligente, sottilmente misogino e manifestamente ostile a quell'ignoranza ammantata di pedante saccenza che Allen attribuisce all'intellighenzia statunitense propria degli ultimi parvenu della cutlura.
Un film magnifico per sognare e per sperare.

arturo  @  04/12/2011 17:36:20
   5 / 10
Un altro Woody svogliatissimo (come purtroppo quasi sempre ultimamente, con l'eccezione di Basta che..., non a caso copione risalente ai bei tempi), scritto con la mano sinistra e finanziato dagli enti locali europei (tremo al solo pensiero di quello che combinerà con Roma). Per me che lo adoro questa sua ultima fase di carriera sta diventando un lento, penoso calvario.

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Ultima risposta 09/12/2011 00.56.06
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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  04/12/2011 14:15:41
   7½ / 10
Pace fatta tra me ed il maestro dopo l'ultimo semi-flop di "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni". Film bello, originale con un Wilson azzeccatissimo nel ruolo che ovviamente 20 anni fa sarebbe spettato allo stesso Allen. Il trailer non accenna minimamente alla parte più peculiare del film regalando così allo spettatore una deliziosa sorpresa. Una fotografia superba esalta poi una Parigi ora bohemienne ora romantica: praticamente tutta la Parigi letteraria e cinematografica che conta, escludendo la Novelle Vague (e sticà...!!). La trama poi... semplice e geniale ad un tempo. Non do un voto più alto solo perchè Allen ha il difetto di essere un genio e quindi ci ha abituato all'eccellenza.

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Ultima risposta 05/12/2011 23.22.53
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franky83  @  04/12/2011 13:53:35
   7 / 10
Con molta fantasia il film è anche piacevole

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  04/12/2011 12:17:20
   8 / 10
La vita è sogno, ma lo è soprattutto il Cinema.

E Woody Allen, nonostante l'età, ma soprattutto per l'età non ha ancora smesso di sognare. Quindi realizza il Sogno dei Sogni.
Ribaltando la Commedia dantesca, il regista americano si immagina di poter parlare, senza dover discendere in tenebrose città fantareligiose, ancora un po' con alcuni miti del Passato. Miti letterari, pittorici e iconografici. S'immagina di poter ovviare alla mediocrità della (colta e ipersofisticata) contemporaneità e ritornare ai Fasti di un mondo glorificato e cristallizzato sui libri di storia e di storia dell'arte.
Lo sguardo dello spettatore è la maschera di Wilson che, scrittore ingenuo, ma non uomo ingenuo, si lascia intrappolare dalla magia di una Città in cui ogni desiderio viene soddisfatto. La favola ha ovviamente una morale. Ed è una morale fatta di accento alla francese e due splendidi occhi verdi, bagnati dalla pioggia (che, personalmente, detesto). Woody Allen è il regista dei film che tutti vorrebbero fare, o perlomeno vivere. Impossibile non immaginarsi a proprio agio in mezzo a quel gruppo di genietti, con la possibilità in più di fare il verso all'Angelo Sterminatore e di aiutare Zelda Fitzgerald a non fare l'insano gesto perché sappiamo che Lui la ama.
Avrei scelto l'antica Grecia o la Roma augustea o il Duecento fiorentino, però un sincero e sentito "merci" al mio amato Woody glielo devo (dobbiamo) proprio.

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Ultima risposta 11/12/2011 15.40.04
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dagon  @  04/12/2011 10:07:10
   6 / 10
Irritante. Woody ricicla, rovesciandola, la "trovata" de "la rosa purpurea del Cairo", sfornando un ammiccantissimo bignami che ci fa sentire tutti un po' più colti. Splendida la fotografia di Darius Khondji, vero gioello del solito filmetto caruccetto che Allen sente ormai l'obbligo di girare tutti glianni.

Specola  @  04/12/2011 04:51:35
   9 / 10
Un incanto, una piccola perla, un battito d'ali di un colibri' visto al rallentatore.

Sono un grande estimatore di Woody Allen, ho visto quasi tutti i suoi film ma nonostante questo riesce ancora a stupirmi.
Prende la realtà e te la fa vedere sempre da angolature a cui non avevi mai neanche pensato. Sfumature che pensavi non esistessero.
Ti fa entrare nel senso, nel siglificato della vita in punta di piedi senza nemmeno farsi scoprire, con una Parigi che fa male agli occhi da quanto è bella e con delle musiche che sembrano arrivare dal tuo stesso cuore.
Tutto questo con una semplicità disarmante, senza nessun trucco per abbagliare o fuorviare lo spettatore.

Chapeau... tanto di cappello!!!!

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James_Ford89  @  04/12/2011 01:44:02
   8½ / 10
Visto ieri..prima di commentare dovevo focalizzare il tutto.
Che dire, è un ottimo film per le ambientazioni, Parigi è veramente fantastica, come struttura non è male quel pizzico di fantasia:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Wilson davvero l'erede di Allen, la colonna sonora malinconica che accompagna le passeggiate del protagonista dà ancora un tocco più magico..

Consigliato

mainoz  @  03/12/2011 15:19:28
   6½ / 10
Buone recitazioni, perfetto Wilson nell'immedesimarsi nel Woody Allen giovane.. ma sceneggiatura un po piatta..film sicuramente originale, ma che non riesce ad intrattenere e coinvolgere come altri del regista..da vedere per gli amanti della letteratura e dell'arte

The BluBus  @  03/12/2011 11:08:46
   8 / 10
Non gli do 9 perchè adoro Parigi e sono di parte, ma un bell'8 il caro Woody se lo merita in pieno, grandi atmosfere e ottimi attori, da non perdere!

tnx_hitman  @  02/12/2011 12:37:17
   8 / 10
Allen mi ha sorpreso.Non ho voluto vedere altri suoi film,quelli dopo la trilogia a Londra molto ma molto interessante,tra i miei film preferiti che possiedo nella mia videoteca.(Match Point,Scoop,Sogni e Delitti)

Ma le carte in tavola erano troppo affascinanti.Il regista e sceneggiatore abile,un'ambientazione incantevole,un'idea fantastica di uno scrittore che allo scattare della mezzanotte a Parigi viene catapultato nella Belle Epoque francese,tanti esponenti del romanticismo messi a confronto,pittori straordinari che avevo studiato(soprattutto ho sobbalzato quando e' spuntato Gauguin,il suo tratto distintivo nei disegni mi ha sempre persuaso e ipnotizzato),Owen WIlson protagonista in un film di Allen,in coppia con l'attrice piu' bella che i miei occhi abbiano mai visto e che difendo a tutti i costi,la mia bellissima Marion Cotillard.

Tutto questo e' stato gestito con cura e alla fine fai sempre il tifo per il protagonista che ammira ogni sfaccettatura di Parigi per poter fuggire dalla realta' confusionaria,rappresentata specialmente dalla sua futura moglie,una Rachel Mc Adams splendidamente antipatica e contraria a ogni pensiero di Wilson.Ma la questione piu' importante che aleggia durante il film e':si puo' formare un'unione fra passato e presentre con un'amore al di fuori di ogni immaginazione?Lo scoprirete soltanto visionando il film.

Anche per me un bell'8 a questo ritorno in grande stile per Allen.

P.s:Adrien Brody nella sua migliore interpretazione dopo Il Pianista,un Dali' veramente spassoso.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  24/08/2011 12:14:09
   8 / 10
Magnifico film sulla nostalgia di tempi e luoghi mai vissuti, in un inscatolarsi di situazioni ripetitive nonostante le epoche diverse. Non si apprezza mai ciò che si ha, non si ha mai ciò che si vuole. A volte però è meglio possedere ciò di cui si ha bisogno piuttosto di ciò che si desidera.

Francis Scott Fitzgerald e Zelda, Ernest Hemingway, Cole Porter, Manolete, Gertrude Stein, Pablo Picasso, Salvador Dalì, Man Ray, Luis Bunuel, T.S. Eliot, Henry Matisse, Lautrec, Degas e Gauguin... Tutti descritti e dipinti dal miglior Allen, come non si vedeva da anni.

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