matango, il mostro (1964)

film invecchiato male, godzilla è di un altro pianeta

Altro gioiello del regista giapponese più creativo di sempre.... Ishiro... ci manchi

Mi aspettavo qualcosa di più. Bello comunque.

Ishiro Honda, regista del primo e indimenticato Godzilla e fido collaboratore del grande Akira Kurosawa, ci regala un piccolo gioiellino del cinema horror/fantascienza.

Dal creatore di Godzilla, e fido collaboratore di Kurosawa, il mitico Ishiro Honda ci regala un capolavoro del genere Kaiju Eiga. Film che ad un primo approccio può ricordare l'invasioni degli ultracorpi, ma mentre nella pellicola americana del 1956 gli ultracorpi simboleggiavano la Minaccia Rossa ma anche l'indifferenza e la perdita di valori e sentimenti della società, in quella di Honda gli uomini-fungo rappresentano invece una naturalità primitiva, una dimensione anti-borghese e anti-capitalistica contrapposta alla società contemporanea alienante (e tale interpretazione traspare sia dalle battute dello scrittore "mutato" che da quelle finali dello psicologo).
Da incorniciare l'interpretazione di Kumi Mizuno una delle più grande attrici giapponesi di ogni tempo