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Tre quarti di documentario e parte finale con montaggio del film mai terminato "Something's got to give", diretto da George Cukor e co-interpretato da Dean Martin e Cyd Charisse. Sono le ultime settimane di vita di Marilyn Monroe, caratterizzate dai suoi sempre maggiori problemi psico-fisici e dai turbolenti rapporti con la 20th Century Fox che finirà per licenziarla. Incredibile come tutto questo abbia portato all'esaurimento nervoso persone generalmente considerate pacate, come Dean Martin e George Cukor. Interessanti le interviste ad alcune persone più vicine a Marilyn, come il medico e la domestica, ma resta un'operazione prevalentemente di stampo cronachistico, in cui molte cose restano non rivelate e sottintese. Detto ciò, il documentario è l'ennesima prova di quanto Marilyn fosse dotata di una bellezza priva di asimmetrie e di un fascino fuori dal comune.
Interessante documentario sulle ultime settimane di vita di Marilyn Monroe e sul tormentato rapporto con il suo ultimo film rimasto irrealizzato, "Something's got to give".
In maniera classica ma fluida viene ripercorsa la difficile realizzazione del film e le difficoltà che portarono alla morte di Marilyn, attraverso le interviste ai protagonisti di quel periodo. Ciò che più rimane incompreso, è come una donna che aveva avuto dalla vita bellezza, fama, soldi, successo, possa essere stata così infelice.
Molto interessante (e devo dire in alcune scene anche divertente) il tentativo di montaggio delle uniche scene girate del film, che a conti fatti sarebbe venuto fuori anche bene.
Un documentario sostanzialmente ottimo, che affronta con scrupolo e spreco di testimonianze i mesi che precedettero la morte di Marilyn. Oltre alle vicende private dell'attrice, questo lavoro offre il montaggio originale del leggendario "Something's got to give", film maledetto rimasto incompiuto per il licenziamento dell'attrice: ci sono i ciak più volte ripetuti da Marilyn, le ire di Cukor, lo charme imperturbabile di Cyd Charisse e la calma bonaria di Dean Martin, tutti tenuti sotto scacco dalla fragile psiche di una donna che ha segnato un secolo. Imperdibile per ogni fan.