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Lato positivo: difficilmente si ha la possibilità di veder parlare Maradona e di vederlo in primo piano così tanto a lungo. A parte ciò, MARADONA è innanzitutto un'agiografia, colorata sì ma pur sempre appiattita dal messaggio politico che si cerca di pubblicizzare. Ovvero non ha assolutamente niente di interessante da dire al mondo ed è un peccato intervistare il più grande calciatore della storia, a detta di molti, senza fargli parlare di sport: gli aneddoti sono pochissimi, gli eventi calcistici considerati sono quelli conosciuti da tutti e in più sono accompagnati da delle grafichette cringe. Ma dal momento che il film ha un chiaro intento propagandistico è giusto rispondervi con la propaganda: Emir Kusturica è un imperialista anti-atlantista e questo lo rende affine alla visione politica semi-ignorante di Maradona, che confonde il populismo con il "voler bene" al popolo. Due personaggi divorati dalla propaganda russa in periodo di Guerra Fredda che parlano tra di loro non fanno un confronto, si danno ragione a vicenda.
Un Maradona a tutto tondo, con i suoi eccessi e le sue magie in campo, ripreso dall'occhio benevolo della telecamera di Emir Kusturica che sembra troppo sottomesso e ammaliato dal carisma del pibe de oro che si lascia andare in dissertazioni personali su tanti argomenti, non solo calcio, che a volte appaiono enfatizzate e non condivisibili. Pochi i momenti davvero interessanti.
In questo caso l'assenza di distacco del regista dalla propria materia inibisce l'espressività, la prossimità con un personaggio tanto contraddittorio, anarchico e istintuale (nel bene e nel male) conduce soltanto a una iterazione delle intuizioni di base, che alla lunga stancano. E' evidente che Kusturica è affascinato dalle cento vite del personaggio, dalla sua autoassunta (e un po' fastidiosamente esibita) volontà a non lasciarsi inscatolare o etichettare. Tuttavia questa fascinazione procura l'effetto contrario, e risulta stucchevole come il "gol del secolo" riproposto una dozzina di volte, immancabilmente seguìto da siparietti in cui compaiono i potenti del mondo, simpatici, ma dello stesso livello espressivo di un video amatoriale destinato a youtube.
Mi aspettavo qualcosa in più, l'ho trovato abbastanza superficiale e mi ha annoiato abbastanza. Poi forse davvero da super fan ed anche amico di Diego, Emir sembrerebbe non troppo distaccato nel raccontare pregi e difetti del grande campione. Solo per appassionati comunque.