l'ultimo uomo della terra regia di Ubaldo Ragona Italia 1964
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l'ultimo uomo della terra (1964)

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locandina del film L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA

Titolo Originale: L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA

RegiaUbaldo Ragona

InterpretiGiacomo Rossi Stuart, Vincent Price, Emma Danieli, Franca Bettoja, Umberto Raho

Durata: h 1.28
NazionalitàItalia 1964
Generefantascienza
Tratto dal libro "I am a legend" di Richard Matheson
Al cinema nel Novembre 1964

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Trama del film L'ultimo uomo della terra

Un tremendo morbo si diffonde tra il genere umano, trasformando le vittime in vampiri. Solo uno scienziato (V. Price) riesce a sopravvivere cercando disperatamente un antidoto. I vampiri gli danno la caccia.

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Voto Visitatori:   8,00 / 10 (83 voti)8,00Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su L'ultimo uomo della terra, 83 opinioni inserite

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Neurotico  @  02/06/2015 17:00:15
   7 / 10
Il film ha molti pregi tra cui l'interpretazione di Price, l'atmosfera cupa e desolante di una Roma spettrale e il fatto di essere un precursore del genere pandemia/post-apocalittico (su tutti viene in mente La notte dei morti viventi e l'assedio degli zombi). Dopo una prima metà angosciante, il film cala gradualmente nella seconda a partire dall'incontro tra Price e la donna. Ciò non toglie che il film abbia un fascino particolare e trasmetta inquietudine per gran parte del tempo nonostante il ritmo a volte si afflosci. Ottimo il finale.

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Ultima risposta 04/06/2015 14.46.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  16/05/2012 14:51:46
   8 / 10
Horror apocalittico tratto dal famosissimo romanzo di Richard Matheson "Io Sono Leggenda" (conosciuto anche come "I Vampiri").
Angosciante e visionario, girato impeccabilmente (il regista è riuscito molto bene, nonostante il budget, a ricostruire un'ambientazione da fine del mondo) e con una grande prova da parte di Price, unico superstite di un contagio mondiale.
Tutta la parte iniziale è praticamente perfetta (con il protagonista alle prese con la solitudine e le ordinarie abitudini per mantenersi in vita e sano di mente), poi segue una parte centrale interessante ma un pò monotona (in cui si spiegano in parte, tramite flashback, le cause dell'epidemia) e infine ci si risolleva parzialmente con l'epilogo, buono ma anche quello frettoloso e non del tutto soddisfacente.
Ad ogni modo, alti e bassi che siano, la tensione rimane sempre sui giusti livelli, l'atmosfera ricreata è magistrale, e i brividi sono decisamente assicurati (il ritorno della moglie o i tentativi di invasione delle creature nella casa dello scienziato).
A quasi 50 anni di distanza ha perso un pò del suo smalto, ma lo stesso, il suo lavoro lo fa, e molto bene direi.
Piccola perla del cinema horror anni 60. Merita, e tanto.
Metto il voto obiettivo e lascio a casa quello personale (leggermente più basso).



Nota: inevitabili gli accostamenti con il futuro capolavoro dell'horror "La Notte dei Morti Viventi" di Romero; si tratta di due film diversi tra loro (sicuramente in termini di emozioni)... ma allo stesso tempo, anche molto molto simili (atmosfera, tematiche, trucchi, e anche colonna sonora). Difficile da spiegare, ma quando si guarda uno sembra di vedere un pò l'altro.

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Ultima risposta 16/05/2012 14.55.44
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boiledfish  @  23/10/2010 02:45:40
   1 / 10
Orrifico come un attaccapanni. Inquietante come una tazza di camomilla. Recitato come un saggio della primina Montessori. Coerente come un farfallone che sbatacchia contro una lampadina. Attendibile scientificamente quanto il Divino Otelma. Pregno di significati come lo sgocciolio d'un rubinetto difettoso. Dialoghi intensi come il russare di nonno Efisio.
E potrei giurarlo in tribunale.

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Ultima risposta 18/10/2019 03.14.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  31/07/2010 00:23:02
   8 / 10
Ma quanto è sorprendente questo film? Leggo bene: Italia 1964, regia di Ubaldo Ragona. Pensavo mi si pigliasse per i fondelli. Invece ecco qui un vero cult d'annata, la trasposizione ottima del grande libro di Matheson.
Un Vincent Price che non finirò mai di amare. Questo film è una vera pietra miliare del genere ma oserei dire del cinema in generale. Grandi come Romero si ispirarono alla grande.
Un vero cult da riscoprire e riassaporare, cinico e spietato nel suo incedere verso il bellissimo epilogo.

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Ultima risposta 31/07/2010 09.51.17
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milop  @  16/05/2008 19:04:49
   6 / 10
secondo me l'idea di questo film è geniale, il problema di questo film è l'ambientazione, non danno a bere a nessuno che sono gli stati uniti, si vede benissimo che è girato a roma; a parte la storia che è bella e vincent price che è un grande attore il resto (ambientazione, zombi..) è scadente

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Ultima risposta 17/06/2008 16.29.46
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Titto  @  04/07/2006 20:06:39
   10 / 10
Capolavoro sconosciuto sia all'epoca che ora dalla maggior parte degli italiani. Negli Sati Uniti invece il film fu apprezzato da moltissimi registi e produttori tanto da farne subito un remake all'americana (con pistole, mega-inseguimenti ecc...).
Ispiratore di Romero e di tutti i registi di horror-zombie degli anni '70 - '80.
Il film è veramente bello. Nonostante le immagini in bianco e nero e la classica immagine anni '60, si rimane attaccati alla poltrona dall'inizio alla fine anche se si è già visto 1975: occhi bianchi sul pianeta terra" cioè la sopra citata risposta americana con C.Helston. In realtà i film sono piuttosto diversi. In quello degli USA gli zombie non sono proprio zombie ma persone che vivono di notte con una mente estremamente cattiva e buia ma soprattutto lucidissima, così come sono rappresentati i cattivi geniali di oggi nei trhiller, soltanto che in questo caso il maligno un po forzatamente è sempre presente in loro.
Nel bellissimo film di Umberto Ragona gli zombie sono veri e propri zombie: brutti, stanchi, zozzi, lenti, debolissimi e soprattutto senza ragione.
Completamente scemi. Sono i classici (all'epoca rivouzionari) zombie che vogliono mangiare gli esseri umani per avere vita...

Vincent Price (l'attore amatissimo da Tim Burton tanto da dedicargli un cortometraggio e chiamarlo in molti suoi film) è eccezionale, forse una delle sue migliori interpretazioni.
La regia sembra quasi anticipare quello stile che ora viene utilizzato senza remore dagli autori americani evidente in qualsiasi film USA d'azione, thriller ecc..

Questo film è davvero importante perchè ha creato un nuovo stile, un po come "2001 odisse nello spazio" che ha influenzato non solo il cinema di fantascienza.
L'ultimo uomo della Terra , nel suo piccolo, è stato l'ispiratore di tutto ciò che si è prodotto di horror negli anni 70'-80'.
Ovviamente prodotto con 2 lire...
In Italia venne malamente distribuito e nesusno lo vide... questi film non erano "regali" quanto il neorealismo, Fellini, Rossellini, Visconti ecc... (da lodare e amare sempre e comunque) quindi non dovevano essere visti. E' stato praticamente sconosciuto fino a quando qualche santo lo ha fatto uscire in DVD.

Mi domando: ma se all'epoca questo genere di film non fossero stati così bistrattati dall'Italia stessa, smorzando la fantasia e le idee di registi "diversi", adesso, il nostro cinema sarebbe ancora in crisi?



VEDETELO ASSOLUTAMENTE anche chi non ama i film zombie (e io sono fra questi..).

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Ultima risposta 19/10/2006 08.29.29
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  23/11/2004 14:25:55
   10 / 10
Attenzione, ladies and gentlemen, perchè questo è un altro classicissimo esempio che dimostrà la genialità di noi Italiani anche in ambito cinematografico.
Questo film, girato con due lire all''EUR di Roma nell''estate del ''63, è il vero capostipite dei film sugli zombies in stile romeriano. Sono incredibili (e non si può certo parlare di casualità) le coincidenze con la trilogia dei morti viventi di Romero, ma anche con il recentissimo e tanto osannato "28 giorni dopo". Solo che da noi rimase in cartellone qualche giorno, perchè allora andava solo il neorealismo, mentre il film cosiddetto "di genere" o "manierista" era considerato una *****. Tanto per fare un esempio gente come Riccardo Freda o Mario Bava erano idolatrati all''estero, mentre da noi erano considerati semplici mestieranti. "L''ultimo uomo sulla terra" venne distribuito successivamente in USA e il nome del regista venne cambiato in Sidney Salkow.
Se volete recuperare questo autentico gioiello made in Italy meglio che vi facciate spedire il dvd direttamente dagli Stati Uniti o dalla Gran Bretagna, senza audio e sottotitoli italiani (sigh), oppure sperate in qualche visione alle 4 di notte su raitre....

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Ultima risposta 04/10/2007 20.49.46
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