l'ultimo bacio (2000)

Film imbarazzante diretto da Muccino.L'inizio è talmente brutto che sembra uno spot pubblicitario oppure ricorda i fake trailer di Maccio Capatonda. Accorsi ha un'espressione imbabolata, per tutto il film sembra sotto effetto di droghe,gli altri attori che urlano senza motivo(Muccino vuole così)Martina Stella **** quanto incapace a recitare, il resto non è altro che una storiella del ***** con una sceneggiatura scritta dallo stesso Muccino a quanto pare probabilmente copiata dai baci perugini per quanto è patetica; per il resto abbiamo i soliti temi del ***** di Muccino:adulti con la sindrome di peter pan,smielato oltre ogni limite,canzoni per boomer. Per me film inguardabile

A tratti questo film, lo ammetto, mi ha divertito. E' la moraletta da quattro soldi che sta alla base che mi infastidito. Un protagonista antipatico ed odioso, a prescindere da Accorsi, nella sua debolezza. Certamente immaturo, ma rientrando sulla retta via non è che dimostri maturità, semmai si infila in una gabbia chiamata matrimonio. Il film non mi è dispiaciuto del tutto, a patto di non prenderlo troppo sul serio, cosa che Muccino fa.

L'intreccio di storie e relativi deliri amorosi non sarebbe neanche male, così come la regia di Muccino che in certi momenti ricorre a dei movimenti di macchina davvero encomiabili; ma tanto sono fasulli i dialoghi quanto sopra le righe è la recitazione che il film sprofonda fin da subito nel ridicolo più totale, impossibile prenderlo sul serio.

Mi sorprende che gli attori non siano collassati dopo ogni singolo ciak. Chi è che ha insegnato a recitare a sta gente?

Ma dico io. Fiera della banalità e del luogo comune a parte, ma la cifra stilistica della totalità degli "attori" qua dentro non va oltre la modalità mormorio incomprensibile/grida isteriche?

Insopportabile. Quando non involontariamente comico. ( non mi avesse fatto ridere in certe scene recitate veramente da cani, avrei dato un voto peggiore)

Film decisamente sotto le mie aspettative, storia inutile e banale. Il romanticismo che qualcuno declama in altri commenti è ben altro, questo è un insulto a chi ama. Accorsi il mono espressione non aiuta certo a far salire la qualità di qualcosa di cui si poteva fare a meno e che è stata spinta come film cult di quegli anni.

odio muccino , il suo stile schizofrenico e non sopporto che sia indicato come grande regista, non ne ha azzeccata una nella sua carriera (se non "la ricerca della felicità"..).. questo tanto chiaccherato ultimo bacio vale solo per le performance di (quasi tutti) gli attori.. molti sono sprecati..accorsi è talmente inetto e irritante da risultare ingiudicabile.. la canzone meravigliosa della divina consoli sprecata terribilmente per un filmetto di grande successo del tutto immeritato..storia banalissima, zero guizzi, regia tiepida e schizzata, finale orrido.

Compivo 29 anni all'uscita del film, quindi un candidato quasi perfetto a "soggetto della rappresentazione" ma, per dirla alla Moretti "io non sono così, io non parlo così..." e così non lo sono mai stato, nè io nè i miei coetanei.
Quelli che mette in scena Muccino sono semplicemente degli irritanti stereotipi, e come tutti gli stereotipi non calzano su nessun individuo reale.
I "ragazzi del muretto" sono cresciuti e promossi da Muccino a rango di protagonisti cinematografici tuttavia, oltre al fatto di portare con sè una massiccia dose di superficialità, non riescono a liberarsi del penetrante odore di fiction Raiset che ti inonda la stanza per tutta la durata del film.
Alcuni hanno lodato la regia...che dire, Muccino viene dalla pubblicità...e si vede! (mai pensato prima che un taglio di luce potesse essere involontariamente comico) la direzione degli attori poi sembra essere un optional di cui l'autore può fare a meno.
Voto ben al di sotto della sufficienza, data l'aggravante dell'intenzione pretenziosa e non soddisfatta (analisi socio-culturale di una generazione).
Nota positiva: con questo film Muccino entrò ufficialmente nella mia "lista del pregiudizio giustificato": da allora posso ritenere ogni suo film brutto senza averlo visto.

Angosciante... mette ansia. E comunque non mi è proprio piaciuto.

Urla accorsi, urla, che sai solo urlare. Anzi, un po'tutti urlano e alla fine ti tocca abbassare il volume. Questo è davvero un film insulso che non dice niente di più di una qualsiasi fiction rai. Grande successo per Muccino (che, pare, poi abbia imparato a fare di meglio). Questo proprio non gli è riuscito. L'unica cosa che apprezzo è Sabrina Impacciatore, che amo da morire in qualsiasi cosa faccia!

Le paranoie dei trentenni..che palle di film!

Visto tantissimo tempo fa. Sono dell'idea che un film veramente bello ti lascia sempre qualcosa impresso nella mente: fatta questa precisazione posso dire che questo film è inutile.
Per rispetto alla mia intelligenza finirei qui il commento,ma l'ho visto,quindi cercherò di approfondire questa mia opinione nei confronti di questo scempio.
Partiamo dalla trama, scontata fino all'assurdo più di quei film tv che tappano i buchi dei palinsesti; una sceneggiatura orripilante, fatta su misura per adolescenti brufolosi e/o futuri coatti alla uomini e donne,attori disastrosi (Giovanna cosa ci fai qui?!?!?! La Sandrelli che oramai si butta dappertutto,ed è veramente pesante dirlo da suo grandissimo estimatore, Accorsi odioso, non vado oltre,sono troppi); registicamente Muccino se la cava,ma di certo sa cosa piace al pubblico,e non osa oltre.

Dire brutto è poco.

Registicamente ben girato... copre solo in parte la superficialità della storia che per la verità forse neanche troppo velatamente strizza fin da subito l'occhio al pubblicio e perchè no... agli incassi. Rappresentazione troppo macchiettistica di una generazione che sembra sì su una crisi di nervi... ma così combinata fà solo venire da ridere... o da piangere?!?!

Costellato di personaggi isterici e sopra le righe, "L'ultimo bacio" si pone come ritratto dei trentenni di oggi. OAnzi, degli anni '00, come sarebbe più corretto dire, visto che gli stessi protagonisti sono oggi ripresi nel sequel "Baciami ancora".
Nonostante qualche momento interessante, è un film che non convince fino in fondo: sembra sempre troppo caricato e artefatto rispetto alle tinte del mondo reale, e alla fine gira su se stesso in una morale contraddittoria.

Un film che non mi ha lasciato nulla.

Solo stereotipi come già qualcuno ha scritto, urla belluine di ragazzine massificate e maschietti zerbini in crisi post adolescienziale, è isteria professionale, litigi coi coltelli in mano che definire enfatici è poco, col sottofondo perturbante del cellulare che squilla in continuazione per tutto il film, ok Muccino realista fino all'osso eh? Non sono riuscito a reggerlo tutto, ho spento dopo la prima ora, e non immagino che schifezza finocchiosa, vomitevole, asservita ai clichè imperanti, e poser possa esser stata la seconda parte del film, e tutti i critici li in coda a glorificarti Muccino, per elemosinare attenzioni. Un triste loop darwiniano coi controfiocchi, l' eterno ritorno della patina artistica per meri scopi fisiologici.
Muccino te mi ricordi il protagonista di "Uno ha letto" il libro di Gianluca Ponziani. Ti spiego la trama registuccolo globalizzato: due inutil c.og.lion.i si chiamano entrambi Luca, entrambi coltivano una qualche inutile tendenza artistica, entrambi pubblicano un libro, IL LIBRO E' IDENTICO NELLA SUA INSUPERABILE RETORICA E M.ERD.OSI.TA', uno dei due ha la possibilità di leggere quello dell' altro e dallo shock inizia un percorso esistenzialista sartreiano, l' altro creperà nel suo idillio di "ohh come sono unico e speciale". Muccino sei già nato e morto milioni di volte dalla nascita della storia del cinema lo capisci che non sei un beneamato c.azz.o di nessuno ? Lo capisci, che una volta che la terra ti ha c.ag.at.o, ti digerirà nelle sue budella e non lascerai nessuna impronta nella storia del cinema ? Tra cento anni tu non sarai mai nato, io l' ho capito, finiscila con ste scenette da eterni adolescenti, litigi sopra le righe, brividini vanitosi di innamoramenti emo da checche isteriche e piagnone falsi come le polo Nike vendute dai marocchini sotto il ponte degli Scalzi a Venezia, Muccino, dov'è finito l'uomo? dov'è finita la donna? Muccino vergognati per il contributo che stai dando per conto dell'elite globale ( i tuoi datori di lavoro) per tarare mentalmente tutti gli zombi globali, Muccino, ormai solo le infermierine si innamorano, dovresti saperlo, parti da quì allora per il tuo prossimo progetto, non pensare solo a fare cassa, evolviti se ne hai i mezzi, se sei una cane da tartufo darwiniano per scatole di cioccolatini a forma di organi sessuali, beh affari tuoi.

storia sui trentenni falliti, e in questo caso anche i cinquantenni loro genitori, tipico di muccino.

Intriso fino all'osso di stereotipi, emozioni di plastica, situazioni e dialoghi che non hanno alcuna attinenza con la realtà.
Il solito muccino ipocrita, fastidioso e che si prende dannatamente sul serio.

Sinceramente non capisco come faccia a piacere tanto un film come questo.
La recitazione è pessima. Stefano Accorsi era simpatico giusto nelle pubblicità del MaxiBon.
Martina Stella sarà carina, ma il suo livello di recitazione è a dir poco imbarazzante.
La storia mi sembra un tema piuttosto banale e abusatissimo, quindi, piena di cliché.

Non basta certo qualche urlo e grido all'impazzata per renderlo interessante.


L'unica nota positiva (ma a me personalmente non ha mai fatto impazzire) è la canzone di Carmen Consoli.

Come riconoscere un film di Muccino? Tutti urlano. Il dramma dopotutto si può esprimere solo così....
Film con pretese di essere emblematico dei rapporti interpersonali nei tempi di oggi, ma risulta solo patetico. E' l'ennesimo emblema del cinema italiano di oggi, che mutua attori e situazioni ormai solo dalle fiction.
Paradossalmente questo film non è nemmeno il peggio a cui il cinema italiano ci ha abituato.
Regia non eccezionale, unico interprete che si salva è la Mezzogiorno, per il resto attori penosi, Accorsi è imbarazzante ma la Stella supera tutti. Trama scontata e fatta apposta per strappare lacrime facili ad un pubblico femminile.
Unica nota positiva è il finale ammiccante, unico tocco un pò più raffinato del regista, ma non basta a salvare il film.

Per fortuna che con "La ricerca della Felicità" Muccino si è un pò redento, ma film come questi restano comunque una colpa grave.

com'è che si dice?..ah sì: Al peggio non c'è mai fine!

Questo "film" ha un pregio straordinario (ecco perciò il mezzo punto in più): in qualsiasi punto guardiate cinque minuti, comprendete all'istante di che si tratta, ovvero di una cosa da -43 sottozero. In effetti, avendo io dato 9 e mezzo ad Arancia Meccanica, dovrei dare -43 a questa roba qua. Do 1 e mezzo per colpa della scala di punteggio, a mio avviso troppo benevola. Aggiungo che ho veduto i cinque minuti, in Tv, durante il primo tempo di una partita di calcio dell'Italia e i cinque minuti di conferma della legge sopra esposta, durante il secondo tempo. Dieci minuti in cui avrei, ad esempio, potuto mangiarmi una mela guardando il soffitto in pace, invece.

Pessimo film lanciato dalle mode. Sdolcinato e sgradevole. Martina Stella impresentabile. I 5 david sono un insulto al vero cinema. Sconsigliato.

L'inizio della fine.

Ciao sono un ex giovane bolognese finto fan dei Sonic Youth che voleva fare il pornoattore, dopo aver fallito però l'audizione con Riccardo Schicchi a causa delle dimensioni del mio pene, mi sono dedicato a tutto tondo al mondo del cinema. Inizia così la mia grande carriera paragonabile solo a quella di Bob DeNiro e raggiungo subito l'apice degli apici della mia carriera con la pubblicità della Maxibon... du gust is megl che uan

Definito come il Brad Pitt dei poveri, i critici tutti mi presentarono all'unanimità come l'uomo che avrebbe segnato il cinema italiano per sempre, simile a una sgommata di me.r.da nelle mutande, ma per mia fortuna nessuno ascoltò quel grido di aiuto. Poliedrico, magnetico e scandalosamente bello sono il simbolo di almeno 4 generazioni diverse essendo risaputa la mia impossibilità biologica di invecchiare.

Dopo svariati successi mondiali mi ero ormai ritrovato a dover rifiutare parti anche piuttosto importanti. Nel 1999 David Fincher mi propose entrambi i ruoli per un film tratto da un libro il cui autore aveva un nome improponibile; rifiutai per la mia incapacità di pronunciarlo.

Alcuni mesi dopo incontrai presso un locale gay Gabriele Muccino e ci fu tra noi una pura folgorazione. Mi disse che aveva un ruolo scritto apposta per me e mi parlò della sceneggiatura de L'Ultimo Bacio, scritto da lui stesso durante la guerra del Vietnam, nei momenti di pausa quando gli era consentito andare in bagno. La storia che può apparentemente apparire banale e ovvia è quella di un triangolo amoroso, rebus dell'omosessualità celata del protagonista; a dimostrazione di ciò vi sono la folta simbologia fallica che costella l'intero film a cominciare dalla mi faccia. Ho mancato l'oscar per la mia interpretazione esclusivamente per ragioni politiche, nonchè per la mia eccessiva bellezza e perchè il film è stato considerato scomodo, polemico e politicamente scorretto.

Curiosità
-Alcuni sostengono che il discorso finale sia interamente tratto dai messaggini presenti nell'incartamento dei baci perugina di una scatola regalata da Muccino ad Accorsi.

Togliendo la Mezzoggiorno e per quel poco che si vede Pierfrancesco Favino,la recitazione è davvero inguardabile.La storia è la solita minestrina di mix di generazioni alla presa con dubbi e voglia di evadere.

Brava come sempre la Mezzogiorno..Martina Stella è incommentabile...Accorsi non riesce mai a piacermi..

urla deliranti, litigi, dialoghi da camicia di forza uniti a un messaggio finale dichiaratamente nichilista.
Alla larga!

questo per molti è il cinema italiano di qualità... e questo la dice lunga.

Francamente come un tale filmetto abbia avuto una tale eco è difficile da capire, forse per la pochezza stessa dei 30enni italiani, così poco abituati a mettersi in discussione da riuscire a trovarsi "messi a nudo" grazie ad un'ottima carrellata di luoghi comuni.

Un film che sa di poco e non ha alcun retrogusto.

n si può dire nè che ami nè che odi Gabriele Muccino, in fondo il suo genere cinematografico trova il mio favore ma non quando è eccessivo!
Ne l'Ultimo bacio siamo in presenza di un prodotto ruffiano e di maniera, caratterizzato da una trama "La crisi dei 30 anni" che raccontata in questo modo non sta in piedi.
I motivi si ricercano sempre nel solito stile mucciniano di enfatizzare fino al ridicolo avvenimenti di vita comune, sottolineando con un uso eccessivo della colonna sonora e primi piani, la drammaticità di momenti che francamente poco coninvolgono.
No perchè il vero problema di un ragazzo italiano a 30 anni non è quello di scoparsi la ragazzina o inseguire passioni amorose contorte, il suo VERO prolbema è quello di trovarsi un lavoro, stabile e ben retribuito.....
Perdonate questa demagogia da quattro soldi, forse è vero, forse molti ragazzi affrontano una crisi simile e scappano dalle responasibilità, è comprensibile, ma credo che sia anche un crisi alquanto superficiale che sarebbe dovuta essere raccontata in modo meno sentito e più obiettivo.
Difficilmente si riesce a solidarizzare con questi personaggi, sempre un pò su di giri, sempre tutto sopra le righe, dalla recitazione allo stile di regia.

Francamente dei problemi dei figli di papà se ne può anche parlare ma in termini più consoli e meno enfatici

In America hanno provato a fare un remake che è stato un fiasco e sapete perchè? Perchè lì a 20 anni (giusto o sbagliato) vanno via di casa e difficilmente riescono a solidarizzare con questi personaggi mammoni

Abbastanza patetico, le solite storielle sull'irresponsabilità degli adolescenti e le crisi matrimoniali (ormai i temi prediletti di muccino). Il film pretende di spiccare per la "drammaticità" di scene con pesanti litigi dove praticamente vengono solo fatti urlare gli attori..... ("attori"??)

per dirla alla Aldo Giovanni e Giacomo "..se davo trentamila lire a mio figlio (di dieci anni) lo faceva meglio".Stupido,noioso, volgare e superficiale; i dialoghi poi sono, francamente, ridicoli :sembra di stare al bar dello sport(meno male che queste sono le nuove leve del cinema).

E' un film di un'inconsistenza spaventosa.

Ma le "turbe esistenziali" dei trentenni descritti da Muccino, sono solo nella stanchezza della propria moglie, e nella voglia irrefrenabile di scòparsi un'altra, meglio se piu' giovane ?

Be', beati loro. Io, purtroppo, di problemi nella vita di tutti i giorni ne devo affrontare ben altri.

Pietoso anche il personaggio interpretato dalla Sandrelli, per fortuna anche questo solo finzione filmica, sempre ben distante dalla (nostra) realta' della vita di persone comuni.

Il top dell'idiozia e della scontatezza si raggiunge, comunque, solo negli altri tristi tre comprimari: che nell'irrefrenabile voglia di cambiare vita e di spaccare il mondo si fanno il percieng sotto il naso e partono senza meta come novelli clochard.

Che dire, sembra un film scritto da un adolescente. Peggio di quanto pensassi.

commedia da quattro soldi molto urlata...tutto viene lasciato in mano ai protagonisti che hanno attegiamenti al limite della pazzia!
il tutto viene reso credibile da un soggetto veramente poco originale...
di questo film ricordero con piu piacere la canzone della Consoli!
mediocre

Trentenni che si comportano come adolescenti immaturi e stupidi... questa sarebbe la "paura di crescere" secondo Muccino? Mah :/
Attori generalmente mediocri o peggio (vedi la, secondo me, pessima Martina Stella), trama scontatissima, salverei solo l'omonimo brano di Carmen Consoli.

Scusate, ma vorrei perdere per questa occasione il mio proverbiale aplomb.
Io questo qui non lo sopporto proprio, è stato subito scelto dai parrucconi nostrani come il regista dei conflitti generazionali, quello che meglio sa interpretare i profondi dubbi esistenziali dei trentenni italiani. Ma vaaaaaa! Se andiamo a vedera la trama di questo film cosa scopriamo? Parla di pariolini con tanti soldi in tasca che come unica turba esistenziale hanno quella che si sono gia stufati della moglie a trentanni e anelano portarsi a letto la lolita di turno. Dico, a parte che anche i piu grandi estimatori di Muccino dovranno riconoscere che i canovacci di Beautiful e di Sentieri sono molto più intriganti, ma dove è l'analisi profonda delle persone? Ma vi pare a voi che con tutto quello che ci sarebbe da dire sul declino inarrestabile di questo paese (vedi la Meglio Gioventu di Giordana) questo come altri film del regista "generazionale" si limitano a parlare soprattutto delle tentazioni erotico sentimentali dei trentenni pariolini del c.? Ho visto recentemente molti film italiani che avevano lo stesso tema: la crisi della famiglia, vista soprattutto in termini di tentazioni erotiche suscitate da un terzo incomodo. Poi non è giusto disertare il nostro cinema? Perchè i ns. parrucconi che scrivono di cinema hanno eletto Muccino loro cocco? E' forse un raccomandato (sarebbe una novità in Italia)? Mi dicono anche che ora si monta la testa quando viene intervistato perchè ha fatto un filmetto di successo in America (che io non andrò a vedere manco se mi pagano).
Questa è l'Italia: il paese dove trionfano i mediocri.
Muccì: la senti questa voce? Vaffan****!

Non c'è che dire, film sopravvalutatissimo, con attori sopravvalutati. La regia francamente non mi ha entusiasmato nemmeno un pò, anzi spesso l'ho trovata fuori posto per seguire determinate sequenze, la sceneggiatura è a prova di quattordicenne cresciuto a pane e "Amici" e non da modo e spazio ad alcuna osservazione o riflessione di sorta, cosa che avrebbe dovuto fare un film "...spaccato della società moderna italiana..."; per altro il tutto risulta irreale e costruito. Gli attori si autocompiacciono e risultano troppo carichi in qualsiasi tipo di espressione, Accorsi è addirittura indegno, si salva ben poco tra le musiche e qualche discreto attimo di tanto in tanto. Se questo è uno dei migliori film italiani degli ultimi anni siamo messi male...

Un film brutto e basta. Ogni altra parola è superflua.
Qualcuno mi spiega il motivo di tanto successo di un regista così?

Mix di luogo comune, clich, noia e miele. Orribile Accorsi. Non possiamo esaltare così tanto un film che vale realmente poco.

A Muccino si riconosce l’originalità dello stile :gira la storia come se fosse un film d’azione con la camera spesso in spalla dando molto concitazione alla scena.
Lo spunto del film (cioè la mancanza di responsabilità) sarebbe anche interessante, ma qui arrivano le dolenti note.
Non si capisce quale sia il protagonista (sempre ammettendo che ve ne sia uno....) e anche ammettendo che Muccino volesse raccontare la società moderna facendo un piccolo “America oggi”, ossia raccontare la società tramite diversi personaggi che si relazionano tra di loro, allora la scelta registica del ritmo del film è totalmente sbagliata! Infatti il ritmo dettato dal regista non da il giusto tempo ai personaggi che quindi risultano definiti solo superficialmente. Restano delle macchiette senza arte ne parte, ingabbiati nel limbo del già visto e della superficialità.
Inoltre l’errore verrà ripetuto anche nel suo successivo film.
Il problema fondamentale è che il pubblico moderno è abituato a vedere i programmi tipo quelli di M. De Filippi, il grande fratello e le piattissime fiction televisive e quindi anche al cinema decreta il successo di un filmetto banale e piatto con personaggi stereotipati, degni appunto di una fiction!
Che tristezza...proprio nella patria di De Sica (Vittorio!!! E già il fatto che si debba specificare il nome dice tanto....) e Fellini.

snervante

Solita commedia demenziale all'italiana...
Martina Stella mi sta troppo antipatica. Vorrei dare ZERO come voto, ma alla fin fine si denota un certo impegno da parte del regista.
Penso che 1 come voto vada più che bene

Da trascurare..... un film inutile

di questo film salvo accorsi e la mezzogiorno(che è bellissima)!

Un Muccino monocorde e monotematico. Ripetitivo fino all'inverosimile.
Buona tecnica, qualche discreto attore, ma non credo che possa risollevarsi così il nostro cinema italiano...

Ho rivisto ieri questo film...e resto sempre dello stesso parere e cioè che ciò che si salva di questa pellicola è solo Giovanna Mezzogiorno che, come sempre, salva dalle brutte figure le solite commediette italiane. Stupenda davvero quindi la Mezzogiorno che riesce a prevalere su tutto e tutti...una Martina Stella da cartone animato e un Accorsi da telenovela... Ovviamente un eccellente alla splendida poesia di Carmen Consoli...

in questo film non si fa altro che gridare, gridano tutti, gridano per niente. un film talmente vuoto che fa paura.

UN FILM VERAMENTE BRUTTISSIMO, E' DI UNA VOLGARITA' UNICA ANZI MI MERAVIGLIO CHE LA BRAVISSIMA CARMEN CONSOLI ABBIA ACCETTATO DI ASSOCIARE LA SUA POESIA-CANZONE A QUESTA ROBACCIA.
MA IO DICO UNA COSA SE I REGISTI DEVONO FARE I FILM GIUSTO X... DITEGLI DI ANDARSI A FARE NA VACANZA TANTO SOLDI DA BUTTARE NE HANNO SI VEDE DAI FILM CHE PRODUCONO!

Muccino, Accorsi, ed i trentenni che non vogliono crescere. Infantilmente patetico.

Sarà che odio la recitazione da soap opera-bambino dell'asilo di quel sopravalutatissimo accorsi, che quasi tutti i suoi film sono degli (a mio modesto parere) orrendi sceneggiati. l'incapacità di recitazione è superata (in male) solo dalla trama che cerca di essere troppo contorta e scadente...

Uno dei film (e dei registi) italiani più sopravvalutati...la storia? misera e priva di spessore narrativo, con attori scadenti e una sceneggiatura disastrosa. Un film che espone delle problematiche reali, ma immerse in un contesto melassoso e chiassoso assieme, a metà tra lo spot pubblicitario e il talk show di quattro soldi, uno di quelli nei quali si pretende di raccontare delle storie di vita, spacciandole per vere. Pessimo.

se nn fosse per la mezzogiorno ( bravissima e bellissima) e x la colonna sonora della consoli, darei 2. Accorsi è tutto tranne che poliedrico, recita sempre allo stesso modo, in tutti i film!!!!!!!!!!!!! assurdo!!!!

Molto deludente,con tantissimi luoghi comuni e troppe forzature.Voleva forse esaminare tanti temi,ma nonostante ciò la storia non ne approfondisce seriamente uno.Persino la recitazione è sopra le righe e il merito è tutto del nostro caro regista.Dispiace che venga considerato uno come lui,la rivelazione del cinema italiano

Vista tutta la pubblicità che è stata fatta speravo di vedere un ottimo film e invece ho dovuto sopportare quasi due ore di una lagna terribile, insensata e piuttosto volgare Disgustoso!!!!!

se il pubblico di questo sito rende omaggio a muccino tutto casa-chiesa-famiglia-e valori forti vuol dire proprio che ho sbagliato pianeta questo cinema furbo e preconfezionato, ottuso e confomista val giusto per una serata in parrocchia con don camillo a rassicurare i ragazzi... peccato poi che io del cinema abbia un'idea diversa, e che per me muccino sia una specie di virus che invade le menti esattamente come i sostenitori del grande fratello in tv e poi, la storia... uno si fa una scopata con una ragazzina sexy e finisce per scusarsi con la fidanzata rompiballe e sposarla anche se non l'ama splendido: ecco cosa si intende per società italiana, caro Muccino

STORIELLA DA 4 SOLDI,IN QUESTO FILM REGNA IL DOLORE,LA SOFFERENZA,I PIANTI,LE GRIDA, L AMORE NN SI MANIFESTA KOSI IN 1 FILM,NN E 1 BEL FILM 4

Escrementizio. All'inizio ho pensato che fosse necessario bruciare tutte le copie in circolazione e condannare Muccino al carcere duro. In Siberia magari. Poi mi son detto che forse siamo in un paese "democratico" e queste cose non si fanno. Peccato. In realtà poi ho avuto dubbi sul fatto che viviamo in paese democratico...

Uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni, quello che vuole essere uno spaccato dei trentenni italiani di oggi, non si rivela altro che un canovaccio piatto e banale, infarcito di luoghi comuni da "soap opera". Direzione degli attori sopra le righe, all' insegna (forse) di un una sorta di neo-neo-realismo che sinceramente risulta alquanto presuntuoso.

IL PEGGIOR FILM DELLA STORIA DEL CINEMA ITALIANO. NON C'E` DUBBIO

Film scarso, soprattutto per gli interpreti. Accorsi non è assolutamente credibile, la Stella ha una dizione letteralmente oscena, la Mezzogiorno è semplicemente penosa... Ma perché non si fanno doppiare tutti? Peccato, perché la trama di per sé non era neanche da buttare...

Se escludiamo Giovanna Mezzogiorno (efficace ed incantevole), l'altra attrice di cui non ricordo il nome, la moglie dell'amico di Accorsi, per capirsi, davvero bravissima, e un paio di attori di contorno, tra quelli già affermatisi da tempo, il resto é banale retorica, quasi fastidiosa... per il regista o si tradisce o si tradisce!!! E che palle!!! Anche senza una motivazione valida!!! Non lo trovo per nulla verosimile! E poi: ad Accorsi bisognerebbe sparargli!! Un attore mono-espressione, e neanche particolarmente sveglia!! Che schifo!!

Film tristissimo! trama terribbilmente noiosa....recitazione di Stefania Sandrelli davvero pessima...ma comunque Accorsi resta sempre un grande attore italiano

Ma davvero le coppie gridano sempre cosi?

Maria, sono totalmente d'accordo con te. Ed aggiungo una cosa: se siete in un momento di depressione non pensate nemmeno minimamente di andare a vederlo: non ci uscireste vivi.

Trentenni già vecchi, impantanati senza recupero sulle orme familiari, tanto casino per nulla, perché in fondo non hanno né la voglia né la capacità di discostarsene. Belle macchine, camicie pulite, lavoro in "tendenza", quattrini: matrimoni "a colpi di clacson" (chi lo sa mi capisce...), stile "bacio bacio, discorso discorso". Il tutto per nascondere un clamoroso vuoto di contenuti. Maschi senza palle e pericolose donne dominanti, che aspettano figli per avere qualche chilo in più, addosso e in braccio, per schiacciare e ricattare il consorte. E si permettono di dire che a 40 anni la vita è già finita.... poveri scemi, la loro neanche è iniziata. Concludo con una domanda: perché questo film in cima alla Top ten? Per aver ritratto la maggioranza in modo così fedele? Un ringraziamento per l'ovvietà o per la rassicurazione di essersi visti, attraverso lo schermo, al "posto g iusto" nella classifica dei valori? Se è così, condoglianze.

Ma le coppie italiane sono davvero così sfigate (e a lieto fine)? Non credo!

Della serie:come sfruttare gli stereotipi per far immedesimare il pubblico di tutte le categorie. Nemmeno a hollywood sarebbero stati capaci di tanta ipocrisia.Squallido.