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Gli indiani Cree tornano in Canada con due prigionieri americani , così una giubba rossa coraggiosa cerca di liberarli .... Si tratta di un western che dimostra ormai tutti in suoi settant' anni , a causa di una trama parecchio ingenua , quasi infantile . Dopo un incipit veloce e movimentato , la vicenda perde molto ritmo specialmente durante le sfiancanti trattative al villaggio indiano . Meno male che il personaggio della guida meticcia regala qualche momento di simpatia . Certo , i pellirosse appaiono un po' troppo mansueti e pure l' orfanello ansioso di farsi adottare dal militare non sembra molto realistico . Meno male che perlomeno ci viene risparmiata la classica sottotrama sentimentale tra il soldato e la prigioniera . Il protagonista assoluto è l' aitante Tyrone Power e nel resto del cast si fanno notare Thomas Gomez nella parte della pingue guida ed un quasi irriconoscibile Cameron Mitchell nel ruolo dell' indiano " cattivo " . Una nota di merito anche per il giovanissimo Anthony Numkena , molto naturale e spontaneo nella parte dell' indianino coraggioso , che duetta amabilmente anche con un mostro sacro come Power . Professionale la regia dell' esperto Joseph M. Newman ed azzeccate le selvagge locations dell' Arizona a fare da sfondo . Forse il 6 è un po' regalato , ma tant' è ...
L'eterno incontro-scontro tra giubbe rosse e indiani, tema classico in molti western del periodo. Buoni interpreti, storia che dura poco ma coinvolge il giusto, ritmo regolare e personaggi tratteggiati bene. Il tutto per una visione tranquilla, forse un po' buonista, ma ampiamente gradevole e ben realizzata.