lo squalo 2 (1978)

Questo film rimodella la maggior parte della trama del primo film. Ancora una volta sull'isola di Amity arriva un grande squalo bianco. Il capo Brody è di nuovo paranoico e il sindaco non gli crede o non vuole credergli, perché è preoccupato solo per il turismo. Ancora una volta lo squalo si prepara a banchettare. 'Lo squalo 2' è tratto dall'omonimo romanzo del 1978 di Hank Searls. La regia va piuttosto bene, anche se mai veramente impressionante, e recitare è buono, senza contare i numerosi ragazzi irritanti, che rovinano il film. Lo sceneggiatore ha commesso un grosso errore inserendoli tutti nel plot. Chi sano di mente pensava che una dozzina di ragazzini odiosi e totalmente intercambiabili di cui non ricordiamo nemmeno i nomi sarebbero stati dei buoni protagonisti? L'originale "Lo squalo" aveva una sua ragion d'essere: tre personaggi ben sviluppati con una dinamica interessante tra di loro, una visione introspettiva degli stessi con l'enorme pesce del racconto che diviene una bizzarra metafora sul pericolo che alloggia nei recessi della mente umana, nei territori inesplorati dell'inconscio, da cui talora emerge per prevalere sulla razionalità e seminare distruzione e terrore. Qui abbiamo invece una dozzina di ragazzini non descrittivi di cui nessuno se ne frega. Questo è il problema più grande con lo script. Ci sono altri problemi, ma impallidiscono al confronto. Le persone urlanti su piccole barche non sono mai state una buona idea. Le uniche scene un po' decenti sono con Roy Scheider, ma questa volta ha poco da fare, anzi parteciperà pure lui purtroppo alla più assurda scemenza del film, quella dell'orca marina spiaggiata. Qui il film esagera quanto di già esagerato c'era nel romanzo di Searls, che parla di uno squalo bianco femmina incinta, più lunga dell'orca marina e pesante più del doppio! (testuali parole, era una delle cose che mi colpì di può quando lessi il romanzo per la prima volta). Se non altro il romanzo originale di Peter Benchley si era dignitosamente fermato a un esemplare (maschio) di 8 metri e 3 tonnellate di peso, ma sappiamo che la femmina dello squalo bianco è sempre più grande del maschio, ed ecco che Searls decide di esagerare e prende una femmina (incinta) portandola a 10-12 metri di lunghezza e qualcosa come 9 tonnellate di peso! (il peso medio di un maschio di orca marina è di 5.400 kg quello di una femmina di 2.700 kg quindi siamo sulle 4 tonnellate di media). Pensiamo che la più grossa femmina di squalo bianco mai fotografata, incinta, la famosa 'Deep Blue' (ancora in vita), sta sui 7 metri quasi di lunghezza e sulle 2 tonnellate e mezzo (massimo 3) di peso. Praticamente questo ipotetico pesce dovrebbe pesare più di una paritetica orca marina anche di due metri più corta, ma l'orca è grossa, lo squalo bianco è più slanciato quindi anche ipotizzando una lunghezza del genere e lo stato interessante il peso sarebbe comunque inattendibile. Quest'orca femmina, lunga 7 metri (così viene detto nel film), la vediamo giacere mestamente sulla spiaggia, con un morso dell'apertura di un metro ai lati del muso. E ovviamente la prima cosa a cui pensa Brody quando la vede è che sia opera di uno squalo bianco. Per fortuna che almeno la biologa marina ha il buon senso di guardarlo male e di sorprendersi. perchè anche se fosse esistito un esemplare così grosso, non si sarebbe mai sognato di aggredire un'orca di 7 metri, troppo rischioso e di certo non ne sarebbe uscito incolume, considerando anche il fatto che le orche viaggiano in gruppi (pod) mentre il grande bianco è un animale solitario. Quanta disinformazione viene fatta in pochi minuti di film. Non esiste un solo caso documentato di orca attaccata da uno squalo...ci volevano Szwarc e Searls per tirarlo fuori. Mi ricorda un po' la scena di 'Lake Placid' in cui l'enorme coccodrillo esce fuori dall'acqua ingoiandosi un grosso grizzly. Potere del cinema...poveri gli idioti che ci credono. Il finale è prevedibile e non eccitante come quello del primo film. Un errore lampante che sbalordisce la mente: perché Scheider avrebbe rimandato il suo vice a casa e avrebbe guidato la barca da solo, anche se era il suo vice che sapeva come gestirlo correttamente e conosceva la geografia dell'area? Perché era conveniente per la sceneggiatura. Perché la radio ha smesso di funzionare sulla barca? Stessa ragione. Che film inutile e fuorviante.

Una cosa splendida, sebbene con quest'aggettivo si intenda riferirsi alla specificità del genere, in questo filmetto stupidotto sono i titoli di testa.
Mamma mia, quei titoli di testa sono magnifici, con tanto di rinnovata colonna sonora per mano dello stesso Williams.
Calano alla perfezione in un'atmosfera che si preannuncia drammatica, con efficaci cromatismi e una grafica da libro Larus ante litteram ottime per l'ingresso nelle profondità oceaniche, incommensurabili e inaccessibili. L'effetto oldie che vi è rimasto impresso rende quest'incipit ancor più intrigante, echeggia leggendarietà, sembra dire "eccoci, è tornato un incubo, sentitene il romanticismo, la dannazione riferibile a un mostro senz'anima che milita fra il buio e l'azzurro". Vabbè che presumo sia indispensabile un'anima per essere dannati, ma vabbè.
Ciò che sembra prometterci, purtroppo, non sarà mantenuto, e non è buono, c'è poco da dire.

La regia sapiente del mestierante Szwarc non è affatto sprovveduta o anemica, ma è adattata ad un contenuto talmente cretino ed enfatico che a tratti diverte e spesso sconsola, e non poco.
Sì perchè c'è un mix di effetti contradditori sullo spettatore in questa pellicola fondamentalmente vuota e soprattutto incredibilmente, innegabilmente inutile, che lascia senza parole.
Lo squalo è ancora splendido, fatto morire genialmente (anche se pare si sia voluto dichiarare che fosse un animatronix, specie per via delle riprese aeree che ci regalano la vista di uno splendido giocattolone di plastica, inerte).
Solo che, e vale un po' anche per tutto il resto, la figura dello squalo, nonostante i titoli avessero fatto ben sperare, è qui presa e intesa come generico mostro robotico tracima-anime, pesciolini, tavole da surf, elicotteri, sci d'acqua, cavi elettrici, barche. E punto.
E' tutto teso a una spettacolarizzazione innecessaria e francamente ridicola, troppo derivativa e debitrice del primo, irripetibile e geniale film, che era un grandioso trattato sulla paura.
Qui la sagace "poesia" visiva dell'abile e appassionato Steven è lontana anni luce, siamo nei pressi dell'intrattenimento facile, usa e getta, decerebrato e sì, risibile, alla fine di tutto, anche per chi di Cinema non capisce nulla e s'accontenta. Qualsiasi paragone col primo film, in effetti, somiglia a una bestemmia.
Un terminator glaciale sottoforma di splendido dentone, mostro che rispunta a casaccio nella medesima località del film originale, guarda caso, e che torna a seminare morte e terrore.
Inevitabilmente, siccome difetta del 50% rispetto al predecessore, specialmente nello scopo, lo sviluppo, sì simile ma molto più baracconesco e sensazionalistico, è piattissimo e sterile, non vi è un guizzo che si differenzi dal sussulto angoscioso generato dagli scossoni violenti della regia, eccitatissima solo nel seguire le eroiche imprese del mostro.
Sì, eroiche, perchè sembra proprio intenzionato a portare a compimento la benevola missione di trucidamento puberale, a volerci liberare da quello spot pubblicitario incitante al genocidio che è la seconda parte, quella in mare aperto, con quei dannati, invedibili, urticanti, a usar un eufemismo, ragazzetti idioti.

SPOILER
Ah, senza poi dimenticare un ulteriore spot, quello dei cereali Cheerios, che sono molto meglio delle pesche sciroppate.

Peccato perchè poteva uscire qualcosa di buonissimo, concentrandosi su altri aspetti, se solo non si fosse rimasti legati alla solita formula, quella ideata da Spielberg, qui ovviamente svuotata d'ogni senso autentico e asservita ad una suspence che deve far tutto da sola per tenere in piedi l'insulsaggine generale.
Un film da cassetta, purtroppo, irrimediabilmente legato alla programmazione estiva della seconda serata concessa da Rete4, il grande mezzo che ha portato la gloria dei tre seguiti sciagurati agli occhi di infiniti spettatori d'ogni età.

Sinceramente ridicolissimo intendere i quattro film (film fino a qui, diciamo) come una "saga". Saga di cosa? Nemmeno i registi avevano presente quello che stavano facendo, è stato tutto dovuto alla proverbiale lampadina accesa in virtù della pecunia, non si può parlare di Cinema, figurarsi di saga cinematografica.
No, nemmeno "serie" va bene, risulta sempre così riduttivo e sminuente per il capostipite...

Eretico e prosaico, pacchiano e insulso, ma, come spettacolo fine a sè stesso, impermeabile ad ogni interpretazione d'ogni genere e mero giocattolino ricreativo, è efficace, dai.
Si può vedere tranquillamente, specialmente per la regia. Chi riuscirà a scindere forma e contenuto si rammaricherà per quello che poteva uscir fuori con una sceneggiatura diversa.
Ricchissimi i momenti ingenui, la tenerezza prende il sopravvento.
Commovente, già che ci siamo, la scelta grafica delle edizioni dvd.
Spegnendo il cervello lo si può apprezzare, come gran parte dei prodotti stupidi e secondari del periodo, filmini, filmacci, filmetti a lui affini.
Il suo posto oggi è nel cestone del centro commerciale, fra l'indistinguibile paccottiglia '70-'80 di cui è membro onorario.

Film dignitoso ma non ha più l'effetto sorpresa e la sfida uomo contro natura del primo episodio. Solito scontro del protagonista con le autorità dell'isola, soliti ragazzini stupidi visti in centinaia di film. In certe scene si tifa per lo squalo e non è un buon segno.

Ed ecco che dopo il grande successo dello squalo di spielberg cominciano ad apparire i sequel inevitabili e volti solo ad ottenere soldi .
Questo è il migliore dei ma l'unico problema del film è la lentezza e la noia in certi momenti , mi dispiace dirlo ma qui il regista non ci sa proprio fare , soprattutto xkè grazie a lui viene gestito male il tempo .
Gli attori sono tutti inadatti tranne scheider che cmq fa sempre la sua bella figura ma non basta da solo a reggere tutto il teatrino ,tutt'altro discorso invece si può fare, fortunatamente , per la colonna sonora realiazzata dal grande john williams e lo squalo ad essere sinceri non è ancora fatto male come negli altri anzi ricalca ancora quello di spielberg per certi versi ma , ovviamente ,non batte il suo predecessore.In conclusione questo secondo capitolo della saga dello SQUALO è noiosetto , scialbo e non lascia nulla dopo la visione , insomma un'occasione sprecata anche se non ci troviamo ancora nel totale disastro .
Regia:4,50
Trama:5
Attori:5
Musica:8
Evil Forces:6
Longevità:5
Effetti speciali:6

Primo seguito del film "Lo Squalo", è anche l'unico a poter essere considerato decente. Rispetto al suo predecessore perde tantissimo soprattutto in termini di tensione che è quasi nulla. Si salva per la presenza di Roy Scheider e qualche buona sequenza.
Un sequel che si poteva anche evitare ma che comunque si lascia guardare.

Non del tutto sufficiente, questo poverissimo seguito rovina il film riducendolo ad un operazione commercialoide - fotocopia..con la storia molto scontata e la suspence molto latente. Un piccolo disastro fatto per provare a emulare il successo del suo antecedente, ma molto poco artisticamente. Salvati Scheider e la Gary, così come la sequenza della morte dello squalo (non ancora penosa)..

Povero Scheider, costretto a fare questo imbarazzante sequel per ragioni di contratto... Davvero inutile (con un finale orribile)

Sequel brutto e assolutamente inutile di uno dei pochi grandi film di Spielberg.
Gli ulteriori 2 sequel per me non esistono proprio.

Pallido sequel fotocopia, lontano anni luce dal capolavoro di Spielberg, ma che riesce comunque a salvare la faccia grazie alla confezione tecnica perlomeno accettabile (gran parte della produzione è la stessa del primo capitolo). Rimane in ogni caso un film furbo, vuoto e svogliato. Un seguito puramente commerciale, dalla sceneggiatura ridicola e dallo sviluppo piatto a cui mancano cuore, idee, impegno e suspence.
Si può fare di peggio? Assolutamente sì! Guardate i seguiti e lo scoprirete.

Nota: il povero e scazzato Roy Scheider è quello che appare più entusiasta di tutti (?). Eh certo, visto che per questioni contrattuali fu costretto dalla Universal a riprendere di nuovo in mano il personaggio di Brody e a rifiutare il ruolo che sarebbe andato poi a De Niro in un filmettino sconosciuto chiamato "Il Cacciatore". Incredibile, a volte basta un'attimo per cambiare il destino di un uomo. Per il torto fatto a questo splendido attore, penalizzo sta monnezza con un voto in meno.

Un seguito molto debole e abbastanza scialbo. Si dilunga troppo nei dialoghi trascurando tensione e violenza. Si salva la prova di Scheider e poche scene come quella dello sci d'acqua.

Sequel senza interesse che copia i punti forti del prototipo che senza Spielberg alla regia non valgono a niente. Piatto e banale, lascia subito il tempo che trova.

Sequel fotocopia del primo,tranquillamente evitabile

Praticamente quasi identico al primo, solo con protagonisti diversi. L'angoscia e la suspence del primo sono inesistenti. Alcune sequenze sono proprio ridicole...

Fotocopia del prototipo senza suspance!

Sulla scia del primo

Troppo Banale e di poca attrattiva

"Remake"non dichiarato del primo capitolo,fondamentalmente inutile,piatto e scontato...il regista punta tutto sugli effetti speciali,ma la suspance da cui il primo capitolo traeva i maggiori benefici e'ridotta all'osso,senza nessuna variante minimamente significativa.
Unica nota positiva l'ottimo Scheider,ma per il resto direi un sequel archiviabile.

Ho messo 6 al primo nn perchè sia migliore di questo, ma solo perchè era il primo... questo nn ha da me la sufficienza perchè più che un sequel senbra in remake del primo visto che procede per tutte le fasi ormai tediose che il primo ci promoneva. La parte dei ragazzi sulla vela però devo dire che nn è male qualcuno sembrava anche credibile! Mediocre... cmq se penso che in tutto sn 4 mi viene da tagliarmi le vene!

superficiale e debole, ricalca per molti versi la trama del primo episodio targato Spielberg con cui comunque un paragone è assolutamente impensabile.

Fiacco seguito "fotocopia" del primo di Spielberg.
Rimane Scheider, ma il resto è cestinabile, niente di interessante, stessa situazione, stesso sviluppo stessa soluzione.
Utilità zero, ed eravamo solo al secondo.

ma neanche lontanamente paragonabile al primo squalo. non è per niente terrificante ne tanto violento, le musiche sono troppo dolci e gli attori, mà....se l' avrebbe diretto spielberg ne sarebbe uscito fuori un altro capolavoro.

Non ha nulla in comune con il primo Squalo, salvo il nome del protagonista (che comunque rimane piuttosto efficace).
Credo che Spielberg fosse solo produttore esecutivo e, in questa pellicola, ci ha messo solamente i soldi (per guadagnarne molti altri).
La prima volta che lo si vede è piuttosto passabile, ma la seconda diventa già decisamente ripetitiva.
Buono, comunque, il finale

Come il primo del resto cosa ci si può aspettare....
Ma se qualcuno è in grado mi può spiegare il senso del film???

(nn è un insulto è una domanda sincera)