lord of war (2005)

Pregevole pellicola di denuncia.
Un progetto ben sviluppato, che ci porta dentro il nefando mondo del traffico di armi, nelle miriadi di intrighi politici che lo sorreggono, con interessi economici che rappresentano il vero cuore pulsante di una realtà non poi tanto sommersa ..un racconto intenso e ottimamente sviluppato, che, in una evoluzione storica apprezzabile, tocca tutti i temi più attuali (le varie facce della guerra), alternandosi a momenti più intimisti e personali del protagonista, al fine di dare maggiore concretezza alla sua figura di “Signore della Guerra”.
Non tutti i dialoghi sono sempre parsi all’altezza, cadendo alcune volte in luoghi comuni e deduzioni semplicistiche, ma cmq in grado di dare la giusta idea di ciò che si stava vivendo, anche con l’ausilio di tratteggiamenti cinicamente ironici ..la denuncia è rivolta a tutti i più ricchi Paesi del globo (non solo gli Stati Uniti), che rappresentano la vera fabbrica di strumenti di morte, che in maniera silente accetta ed avalla tutto questo.
Appena sufficiente la prova degli attori, soprattutto del protagonista Nicolas Cage (di cui premetto non essere un estimatore) apparso poco calato nel personaggio ..invece davvero ottima la regia Andrew Niccol (grande l’inquadratura nella sequenza iniziale, in cui si assiste alla fabbricazione di una pallottola fino al suo tragico utilizzo).
Una delle più piacevoli sorprese cinematografiche del 2005 ..imperdibile!