Un ispettore ferisce a morte un giovane di colore e la notizia provoca una violenta rivolta nella periferia di Parigi. Vinz, Hubert e Sai vagabandona per la città alla ricerca di un pretesto qualsiasi per scatenare la loro disperazione, la violenza, l'odio.
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Tre ragazzi di diverse etnie in un viaggio all'interno di un vortice d'odio, odio verso le autorità, viste solo come mostri repressivi, odio verso chi non è come loro ed odio anche verso loro stessi. In un film duro, dai toni grigi (bianco e nero scelta azzeccatissima, secondo me, dà ancora + squallore alle vicende del film), nessuno uscirà vincitore, poichè, come dice uno dei tre ragazzi, "L'odio genrea soltanto altro odio", un circolo vizioso dal quale non si può scappare. Grande prova di Vincent Cassel, mai così "odioso"!
Fantastica la scena del vecchio nano che esce dal bagno e racconta la storia di lui deportato in siberia e del suo amico che si vergognava di cagare in pubblico! Sembrava uscita da un qualsivoglia film di Lynch...