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Avevo già visto anni addietro questo trashissimo "scult" di Milligan ed ora, giusto per farmi del male, l'ho rivisionato. Che dire? Sono carine le atmosfere e l'ambientazione in quella lugubre villa, ci sono anche un paio di momenti abbastanza violenti e "malati" per l'epoca; la storia avrebbe anche potuto riservare qualcosa di interessante...se non fosse costituita da dialoghi per quasi il 100% del film. La fotografia, curata dallo stesso Milligan, è del tutto inesistente ma la mazzata principale è una totale assenza di tecnica registica: mancano particolari, primi piani, controcampi etc. I filmini amatoriali fatti in famiglia per le feste sono diretti di gran lunga meglio. Già realizzato in 16mm non si fà nulla per mascherare l'esiguità del budget a disposizione. In più dobbiamo aggiungerci il comico involontario ed ingenuità varie (come l'inseguimento finale del lupo mannaro). L'inaspettato -ed immeritato- successo di questa pellicola è stato dato solo dal fatto che si sfrutta nel titolo qualcosa che richiami "Willard ed i topo" che poco prima aveva sbancato i botteghini ma per il resto siamo lontani dal decente. Buono...e quindi sprecatissimo, il doppiaggio italiano.