Una donna muta dall'etŕ di sei anni sembra essere attratta soltanto dalla musica. Finchč un uomo, interessato al piano che il marito della donna non vuole, entra nella sua vita e risveglia in lei anche la passione amorosa…
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Si capisce che questo film e' stato scritto e diretto da una donna. E' uno di quei film che puo' creare tensione e insicurezza in un pubblico maschile. Anche se Ada dipende economicamente dal padre e poi dal marito, e' molto indipendente dalle sue controparti maschili, nonostante sia muta ha una vita interiore molto profonda che riesce ad esprimere attraverso la musica, oltre la figlia, il pianoforte e' l'unico modo che gli permette di esprimere il suo amore per la vita, per se stessa. Riesce sempre e comunque a ritagliarsi un mondo suo, uno spazio silenzioso e libero dal chiacchericcio e dal gretto materialismo dei maschi. Le figure maschili (marito e amante) sono affascinati e insicuri davanti a tanta indipendenza e forza di carattere della donna, ognuno a suo modo. La sessualita' che Ada esprime non e' (inizialmente) emozionale (come spesso rappresentata da una visione maschile), ma e' determinata a riprendersi cio' che le appartiene (pianoforte) e la esprime anche con semplice candore. Tanto da destabilizzare Baines, egli si rende conto che si sta instaurando un rapporto squallido. Gli uomini esprimono una sessualita' piu' vera, meno maschilista. Alla fine Ada rinuncera' al suo pianoforte, la nascita di un nuovo amore segna la morte del mondo silenzioso e lontano di Ada.