le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro regia di Lucio Fulci Italia 1967
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le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro (1967)

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locandina del film LE COLT CANTARONO LA MORTE E FU... TEMPO DI MASSACRO

Titolo Originale: LE COLT CANTARONO LA MORTE E FU... TEMPO DI MASSACRO

RegiaLucio Fulci

InterpretiFranco Nero, George Hilton, Nino Castelnuovo, Lynn Shayne

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1967
Generewestern
Al cinema nel Giugno 1967

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Trama del film Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro

Tom risponde al richiamo di Carradine, un vecchio amico di famiglia e decide di tornare nel paese che lasciò fin da piccolo. Qui trova il fratello Slim abbrutito dall'alcol, la fattoria della sua famiglia e ogni attività commerciale nelle mani di Scott, un brutale padrone terriero circondato da un esercito di uomini che gli obbediscono in tutto e per tutto. Tom cerca subito di avere informazioni di prima mano da parte di Silm, che si ostina a tacere e poi da Carradine, che viene sterminato con tutta la famiglia dagli uomini di Scott.

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (17 voti)6,85Grafico
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Voti e commenti su Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

topsecret  @  10/04/2024 13:35:53
   6 / 10
Il primo western diretto da Fulci si basa su una sceneggiatura un po' debole ma capace, grazie al trio protagonista, di rendersi abbastanza interessante da regalare una visione intrattenente quanto basta per non demeritare.
Fonte d'ispirazione per Eastwood.

Boromir  @  27/10/2023 18:37:53
   6½ / 10
Di Leo scrive e Fulci dirige. La prima incursione del terrorista dei generi nello spaghetti western pone le basi per la transizione allo splatter dei più famosi horror: il film inizia con una sequenza sadica in cui il cattivo di turno (un pavoneggiante e odiosissimo Nino Castelnuovo) fa sbranare vivo dai cani un prigioniero, e questo è solo l'antipasto per le numerose sparatorie, uccisioni brutali e duelli a suon di fruste che seguiranno nei novanta minuti successivi. Ovviamente la pellicola non è solo un'orgia di sangue, la sceneggiatura di Di Leo ha un andamento metodico che sviluppa una storia di vendetta senza orpelli e assesta i giusti colpi di scena preparatori al "tempo di massacro" finale; Fulci dal canto suo continua a dimostrare abilità sovrumana nella gestione dei dettagli di messinscena per ovviare alla sciatteria del budget zero, dosa i primi piani e i campi lunghi per riagganciarsi ai modelli leoniani, si destreggia col montaggio serrato e le coreografie studiate per vivacizzare l'azione; bella la colonna sonora di Lallo Gorri, con canzone d'apertura davvero orecchiabile. Contrariamente a quanto avvenuto solitamente in altri spaghetti western con Franco Nero, qui i personaggi di contorno sono ben più interessanti del protagonista. La lode particolare va a George Hilton, pistolero ubriacone irascibile ma alla fine di buon cuore.

Filman  @  13/11/2021 19:48:29
   8 / 10
Le peculiarità, i tratti genetici, dello spaghetti western in quanto film di genere, di intrattenimento e di massa sono le stesse che rendono film come LE COLT CANTARONO LA MORTE E FU... TEMPO DI MASSACRO degli ottimi prodotti: i personaggi sono crudeli perché è il genere che lo richiede; il contesto meridionale-rurale-desertico trascina con il suo fascino occhi e orecchie; il pubblico europeo concede una violenza maggiore sullo schermo di quanto garantirebbe un western americano.
Lucio Fulci si diverte come fosse al luna park, esagerando negli stunt, caricando a mille i volti dei personaggi e premendo sul tasto della violenza. Scrive anche bene dei sotto-testi su un presunto suprematismo ottocentesco borghese e una trama che mischia vendetta tra figli e figliastri.

Wilding  @  08/11/2020 08:17:56
   6 / 10
La sceneggiatura è assai scarna, e giusto qualche fotogramma splatter, il fascino di uno Spaghetti Western, e un bravissimo Castelnuovo nei panni del cattivo,sorreggono il film sino alla fine.

daniele64  @  02/11/2019 21:09:18
   6 / 10
Un film di Lucio Fulci può essere povero , grezzo o persino brutto , ma quasi sicuramente ha qualche tratto distintivo che lo fa riconoscere facilmente come opera del regista romano e lo distingue dalla massa anonima delle " pellicole di genere " più dozzinali . E' anche il caso di questo primo western diretto da Fulci , non particolarmente rimarchevole , ma con una trama che richiama le tragedie greche classiche e con un' evidente , abbondante , dose di violenza , ben visibile , spesso superiore a quella già tipica degli Spaghetti Western . A guardarla bene , la trama ha non pochi punti oscuri ( o buchi di sceneggiatura , nonostante ci sia lo zampino di Fernando Di Leo ! ) , con questo cercatore d' oro che viene improvvisamente richiamato al paesello per ricevere la rivelazione del Primo Segreto di Laramie ( o di Pulcinella , dato che lo cononoscono tutti ! ) . Purtroppo qualcuno non vuole che lui lo venga a sapere ... La cosa curiosa di questo film è che il protagonista è Franco Nero , ma gli rubano nettamente la scena il fratello pistolero alcolizzato George Hilton e soprattutto il crudelissimo e sanguinario antagonista Nino Castelnuovo .
A mio modo di vedere , non è una pellicola particolarmente riuscita , ad ogni modo si lasciano ricordare maggiormente alcune notevoli scene toste , come l' iniziale caccia all' uomo con i cani ed il duello a frustate , oltre al simpatico personaggio del vecchio cinese ed alla bella canzone interpretata nientepopodimeno che dal bravo Sergio Endrigo . A dirla tutta , ritengo di poter affermare che è una pellicola che vale 6 o poco più .

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/02/2017 23:38:20
   6½ / 10
Un western abbastanza classico nella sua struttura. Non è certamente fra i titoli di questo paese, però allo stesso tempo un film molto importante per Fulci che proprio da questo film opera una cesura abbastanza netta dalla sua filmografia precedente fatta di commedie e un paio di musicarelli, iniziando un percorso professionale molto diverso che lo porterà ad essere il Fulci conosciuto in tutto il mondo. Un film estermamente violento in molte sue sequenze, come quella iniziale con l'inseguimento dei cani nei confronti di un uomo che verrà sbranato. Inoltre un indovinata caratterizzazione di Castelnuovo, sadico e spietato con la frusta. Se è vero riguardo la violenza contenuta, nn manca nemmeno un sottofondo ironico: la macchietta del cinese che cita Confucio, ma soprattutto il personaggio di Hilton con il suo tormentone "Gentleman" riesce a dare un tono persono scanzonato al film, che presenta un bodycount notevole per il genere. Un Fulci che mostra all'interno di un genere la sua personalità con un film che segue i canoni, ma con qualche anomalia dissonante.

Spotify  @  15/09/2015 00:01:25
   6½ / 10
Tamarro "spaghetti-western" diretto da un certo Lucio Fulci, il quale si farà conoscere meglio almeno 7-8 anni dopo. Qui ci troviamo di fronte ad uno spartiacque della carriera del regista romano, visto che ancora è in fase di sperimentazione su diversi generi e al tempo stesso comincia a far uso della violenza che poi caratterizzerà i suoi lavori futuri (anche se poi qui, è usata in maniera molto ridotta). Fulci riesce a dirigere con ritmo la storia anche se le aspettative durante la prima mezz'ora erano ben diverse visto che si procedeva con una lentezza spropositata. Per fortuna poi, il regista ha preso finalmente in mano le redini, regalando allo spettatore una storia, alla fine, molto piacevole. Da li in avanti la narrazione e trasportata molto bene sullo schermo e sono riusciti benissimo i numerosi colpi di scena. Altro elemento valido è la sceneggiatura, poi si, come in tutte le pellicole del regista, è molto arronzata, tra l'altro anche per la quantità e qualità delle risorse, però qui presenta più imprevedibilità e tanti ribaltamenti di fronte. Non a caso non è scritta da Fulci ma da Fernando Di Leo. Anche i dialoghi non sono male e sicuramente spicca la geniale esclamazione "Hey Gentleman". Ben fatte le scene di violenza e molto buoni gli pseudo-effetti speciali considerando l'epoca. C'è anche qualche buona sequenza di suspense. Il cast è molto buono: grande Nino Castelnuovo, sadico e crudele, da vita ad uno dei personaggi più cattivi dell'intero panorama del western all'italiana. Ottimo anche Hilton, nel ruolo di un cowboy ubriacone ma al tempo stesso abilissimo con le armi da fuoco. Forse in tutto ciò Franco Nero risulta un po' in ombra, rispetto alla sua interpretazione in Django, cala parecchio. Buona la direzione degli stessi attori da parte del buon Lucio, riesce a farli suoi e a caratterizzarli molto bene. Poi il regista, a tratti, riesce anche a creare una particolare atmosfera, molto lugubre, che da appunto, un tocco tetro all'opera. Ah, poi ovviamente, come la tradizione dei b-movie made in italy vuole, c'è una bellissima colonna sonora, sempre una garanzia. Tra le cose più così invece, ho trovato una fotografia molto scadente, non caratterizza minimamente la pellicola, sembra che quasi non ci sia. Anche la scenografia non è gran cosa, di solito i western puntano molto su questo fattore, però qui è molto povera, anche se c'è sempre da ricordare la produzione non esattamente milionaria. Il finale è bello a metà, parte molto bene, ottimi movimenti di macchina da presa e tutto, però le ultimissime scene le ho trovate di una "thrashaggine" spaventosa. Peccato. Sarebbe stata una degnissima conclusione, invece riuscita solo in parte. Fulci comunque si vede che non era esattamente un regista adatto a questo genere, perchè anche se riesce a creare parzialmente una personale atmosfera sua che è apprezzabile, tuttavia non da a questo suo lavoro un'anima propriamente western, cioè, manca una certa aura, che poi è presente in un sacco di altri prodotti italiani attinenti al genere.

In fin dei conti è un piacevolissimo film a basso costo anni 60. Tanti errori si, ma magari oggi ci fossero ancora queste pellicole! Consigliato agli amanti del genere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/10/2014 11:03:14
   6 / 10
Il cercatore d'oro Tom riceve un messaggio in cui gli si chiede di tornare a casa al più presto. Allarmato parte immediatamente trovando la fattoria in cui è cresciuto governata da un signorotto locale. Questi ha un figlio estremamente crudele che spadroneggia in città mostrando senza alcuna vergogna la sua attitudine disumana. All'uomo non rimane che cercare il fratello e l'anziana tata abbandonati anni prima, dovrà capire cos'è successo ma non sarà facile visto il muro di omertà eretto intorno a lui.
Tutt' altro che memorabile questo spaghetti-western firmato dal grande Lucio Fulci e ricavato da un soggetto di Fernando Di Leo da ritenersi interessante, dove si nota la volontà di apportare modifiche abbastanza inusuali per il genere. Purtroppo la narrazione si rivela eccessivamente soporifera ed i personaggi non bucano lo schermo, a partire dal protagonista (Franco Nero) spesso messo in disparte dalla sua eccentrica spalla (George Hilton), per continuare con cattivi privati del minimo approfondimento.
I rari dialoghi sono di livello modesto, mentre Fulci pur non avendo ancora "sposato" la causa horror che lo renderà celebre ed acclamato, si fa notare per qualche crudeltà assortita (la scena iniziale del fuggitivo dato in pasto ai cani, ad esempio).
L'apprezzabile volontà di sviluppare qualcosa che vada oltre le classiche sparatorie e all' "uno contro tutti" dell'eroe di turno resta confinata nelle intenzioni. A tenere desta l'attenzione è il mistero che avvolge il protagonista, anche se alla lunga non ci vuole un genio per dipanare la matassa. Il colpo di scena poi è per nulla convincente.
Buona la soundtrack di Sergio Endrigo per un film generalmente sopravvalutato. Di western all'italiana di gran lunga migliori -senza scomodare Sergio Leone- ce n'è a bizzeffe, tanto per restare con Fulci basti pensare al suo "I quattro dell'apocalisse".

giovielory  @  24/09/2013 16:20:59
   7 / 10
Un ottimo film con un ottimo franco nero , e un ottimo nino castelnuovo , non fa rimpiangere i film di sergio leone, se cercate un ottimo spaghetti wester all italiana allora e il film che dovete assolutamente guardare , una nota di merito va a nino castelnuovo che interpreta il cattivo ( veramente cattivissimo )

camifilm  @  11/09/2013 20:57:45
   7½ / 10
Un gran bel western!!!
Ottimi attori e storia.
Crudo quanto basta, realistico.

benzo24  @  07/03/2013 17:28:22
   6½ / 10
Poteva essere migliore, comunque è interessante per certi sviluppi della trama (Fernando Di Leo) e per l'ottima prova di Nino Castelnuovo.

Jack_Burton  @  21/02/2013 17:52:00
   5 / 10
Per più di metà film non succede praticamente nulla, l'altra metà è, per la maggior parte del tempo, una sparatoria.
Mi aspettavo di più, data la media alta che possedeva in questo sito, e forse è proprio per questo motivo che io mio voto non è sufficiente.
Hey gentleman...se non siete proprio appassionati di spaghetti western o vi manca questo film per terminare la filmografia di fulci, potete anche passare ad un'altra visione...fidatevi ;)

rapture  @  12/12/2010 01:17:51
   8 / 10
Bel western di Fulci, sulla scia di tanti altri dell'epoca. Hilton il solito buffone e Nero il solito silenzioso... personaggi interessanti e ottima tensione. Il doppiaggio non è granché.

il cinefilo1990  @  19/07/2010 02:49:33
   10 / 10
bellissimo,il maestro al top,dirige con grandissima eleganza ,davvero imperdibile

baskettaro00  @  19/06/2009 14:17:26
   6½ / 10
ho visto questo western solo xc portava il segno di fulci..............cmq nn male.........ma inferiore de"i 4 dell'apocalisse smp del mito fulci.....

Constantine  @  29/10/2007 15:14:59
   7 / 10
Spaghetti-Western sopra le righe, con una sceneggiatura molto violenta e quasi action, dirige Lucio Fulci e non è poco. E' il regista romano infatti a dare il contributo maggiore (eguagliato forse soltanto dalla notissima colonna sonora) con un saggio di tecnica e stile inconfondibile, inquadratute impeccabili, un linguaggio narrativo raffinato, un uso perfetto e dosato della suspence, a rendere il film un piccolo cult. Buona la prova di George Hilton mentre convince poco nel ruolo di protagonista Franco Nero. Da vedere per gli amanti del genere, da vedere per gli amanti del cinema perchè anche se diverso da Leone anche Fulci è un grandissimo regista.

" Hey Gentlemen! "

" Faccende private...è tutto tuo. "

phemt  @  22/06/2007 15:21:29
   7½ / 10
E’ il 1966 quando Fulci esce per la prima volta dai confini della commedia che fino a quel momento aveva contraddistinto la sua carriera spesa a lavorare con gente del calibro di Totò, Celentano e Ciccio e Franco… L’occasione è l’esplosione dello Spaghetti western, infatti dopo l’incredibile successo dei prodotti firmati Leone il mercato venne invaso da un numero impressionante di pellicole e praticamente tutti i registi di genere del tempo si cimentarono in (almeno) un western…
Scritto da Fernando Di Leo diretto con ritmo da un Fulci che opera alcune scelte registiche che contraddistingueranno tra l’altro il suo cinema a venire, il film, pur non mostrando nessuna scelta originale e qualche risvolto che fa molto telenovelas, si fa apprezzare per lo stile, la violenza e un ultima parte finale quasi in Di Leo style… Divertente l’inserimento del personaggio del cinese, eccellente la prova di Hilton, buona quella di Castelnuovo, così così quella di Nero che tra scimmiottature a Eastwood (ha pure lo stesso guardaroba) e un doppiaggio abbastanza mediocre non riesce a farsi ricordare, ottima la traccia principale a cura di Sergio Endrigo…
Imperdibile per ogni appassionato di Spaghetti Western Le Colt cantarono la morte e fu tempo di massacro al tempo fu anche un grande successo commerciale…

Secondo Tarantino questo è il miglior film di Fulci insieme a Sette Note in Nero…

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