le belle della notte (1952)

Tornato in patria, Clair mette in scena una commedia malinconica che rivolge il proprio sguardo al surreale, lui che ha trasposto l'ideologia dadaista in celluloide, tocca con mano il movimento che ne ha ereditato i propositi; mantenendo inalterato il suo tono leggero costruisce un'allegoria volta a rimpiangere il mondo che fu, privo della 'musica' rumorosa provocata dalla industrializzazione della città, il protagonista che allietato dall'opera e dalla musica classica non trova il silenzio per ispirarsi e comporla, rifugge così nel mondo dei sogni, laddove tutto è realizzabile, niente gli è negato, qui Clair nel turbineo onirico suggerisce per quel che l'è permesso le pulsioni erotiche derivanti le 2 donzelle che l'han infatuato nella realtà (arriva persino a denudare la Lollobrigida).Il salto nel passato (gli effetti speciali son quel che sono) saran l'occasione per apprezzare il presente. Triste la sorte dei 2 protagonisti legati da un'effimera esistenza.