la vita che vorrei regia di Giuseppe Piccioni Italia 2004
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la vita che vorrei (2004)

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locandina del film LA VITA CHE VORREI

Titolo Originale: LA VITA CHE VORREI

RegiaGiuseppe Piccioni

InterpretiLuigi Lo Cascio, Sandra Ceccarelli

Durata: -
NazionalitàItalia 2004
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2004

•  Altri film di Giuseppe Piccioni

Trama del film La vita che vorrei

Laura, poco più che trentenne e con un'incerta carriera di attrice alle spalle, viene scelta come protagonista per girare un film in costume ambientato nell'Ottocento, che narra di una sfortunata storia d’amore. Sul set fa la conoscenza di Stefano, trentacinquenne attore piuttosto affermato, che torna a recitare dopo un film non riuscito. Tra i due nasce una relazione che ripercorre nella realtà le tappe e gli sviluppi della storia recitata sul set...

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Voto Visitatori:   6,09 / 10 (27 voti)6,09Grafico
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Voti e commenti su La vita che vorrei, 27 opinioni inserite

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Mensanina  @  21/02/2006 15:57:32
   4 / 10
Peccato per Lo Cascio, che in linea di massima apprezzo molto però proprio non ci siamo con questo film! Più che lento e moooolto noioso...colpo di sonno!

controsenso  @  28/09/2005 08:07:40
   5 / 10
Film assolutamente mediocre. L'idea forse non originalissima poteva sicuramente essere sviluppata meglio. Sceneggiatura fiacca, prolissa e verbosa che si dipana senza mordente, senza suggestione.
Anche i due interpreti non brillano: la Ceccarelli un po' meglio, ma Locascio mi è sambrato davvero poco spressivo e non in parte.
Il cinema italiano langue davvero: poche idee e realizzate anche malamente!

*Eleonora*  @  27/09/2005 23:19:57
   3 / 10
Bruuuutto..! Noiosissimo!! Lei è molto carina ,ma un pò inespressiva..Lo Cascio non mi piace, in qualunque film.. L'idea era buona, la realizzazione sbagliatissima!!

dragonfly  @  27/01/2005 15:07:40
   5 / 10
Film che vorrebbe creare un unione magistrale tra vita e cinema e cinema e vita, ma che rimane impantanato in una sceneggiatura fasulla e priva di fascino. Attori spaesati (anche Lo Cascio sembra impacciato) e regia anonima. Film inutile, che restera` solo una brutta copia della donna del tenente francese, ma la Ceccarelli non e` Meryl Streep e Piccioni non e` Karel Reisz.

marco86  @  24/11/2004 21:55:06
   5 / 10
Questo film mette in risalto il grande difetto del cinema italiano contemporaneo:i nostri registi non riescono,almeno nella maggior parte dei casi,a fare cinema,preferendo fare della letteratura con immagini.Stabilito questo,potremmo dire che La vita che vorrei,più che un film è un libro.
Ma volendo comunque provare ad analizzarlo,francamente non ho capito dove Piccioni aveva intenzione di arrivare:affrontare il tema del rapporto realtà-finzione?O magari raccontare semplicemente la vita degli attori,sul e fuori dal set?Rimangono comunque a tenere la bandiera le belle prove degli attori,soprattutto quella di Lo Cascio,che a mio parere è uno dei migliori che abbiamo in Italia.

acol  @  24/11/2004 19:05:56
   3 / 10
Ma perché i registi italiani si guardano sempre l'ombelico? Per tanto così, meglio farsi quattro risate con boldi -de sica!

Saya  @  21/10/2004 23:13:05
   2 / 10
Ieri sera sono andato al Cinema Zero (bel nome che hanno dato a questo "cinematografo", rispecchia esattamente la programmazione che ha) di Pordenone a vedere "La Vita Che Vorrei".

In sostanza si parla di una ******* che vuole fare l'attrice e che, fino al giorno del provino, ha recitato solo in un ***** di cortometraggio amatoriale di *****. Il regista si guarda attorno, analizza la concorrenza, vede che sono tutte professioniste più di questa cogliona (che, tra parentesi, era brutta da far ****** vermi e abbondantemente sopra i 35) e dice "Ok" dandole la parte.

Questa, mentre recita il film, comincia a farsi scavare la **** dall'altro attore co-protagonista il quale, allo stesso tempo, si bomba una specie di studentessa molto più **** e giovane di lei che però non ama nemmeno per il *****, lei se ne accorge e lo manda a fare in **** con parole piene di orgoglio ("perche' vuoi rendere tutto più difficile?")... ah si'... lui, l'attore dico, riceve un sacco di telefonate piene di insulti da uno che io credo sia il giornalista vecchio che, prima di lui, scavava le emorroidi dell'attrice in cambio di soldi (in poche parole lei faceva la ******* mantenuta ma non era contenta dell'occupazione, percio', giustamente, decide di riciclarsi come attrice).

Alla fine cosa succede? Lei si rende conto che attrice o fan*****sta mantenuta come prima, rimane sempre una ******* perche' quella e' la realtà che la contraddistingue fino all'osso: certe troie ci nascono ******* e non c'e' niente da fare. Cosi' decide di finire il film e mandare tutti a ****** compresa la sua carriera di attrice in film di ***** (sorvolo sulla pellicola in costume nella quale lei ha la parte di protagonista femminile che muore di TBC assieme a quella faccia di **** di mezzasega di attore che se la bomba a fuoco) perche' lei col ***** che vuole che la gente pensi che e' ******* (e invece e' ******* uguale, per lo meno ex *******... comunque ******* a prescindere).

Insomma alla fine... sorpresa! La ******* caga un moccioso che poi e' il moccioso dell'attore faccia di **** che se l'e' bombata per tutto il film... come termina la storia? All'ospedale con i due che si ricongiungono dopo che lei si è sgravata del bastardo e dice a lui che comunque è finita e che il loro rapporto e' ormai a fare in **** su Giove. Titoli di coda.

Giudizio critico? LAMMMMM***** TERMONUCLEARE GLOBALE. Se qualcuno vi propone di spendere 6 €uri e 70 Centesimi per andare a vedere una ***** di film al Cinema Zero, mandatelo a fare in **** e ditegli che sua madre e' ******* piu' della protagonista de "La Vita Che Vorrei". Cioe'... Dio poi, non si poteva andare a vedere Spiderman 2?

14 risposte al commento
Ultima risposta 18/09/2005 10.24.35
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Invia una mail all'autore del commento fraber  @  08/10/2004 18:41:23
   3 / 10
dopo la prima mezz'ora non capivo bene cosa mi stava succedendo
poi ho capito: stavo morendo di noia!

6 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2005 23.21.51
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beppe74  @  07/10/2004 02:57:11
   5 / 10
Ai tempi del liceo, in occasione dei compiti in classe di letteratura italiana c'era sempre qualcuno che voleva fare il poeta: arrivava in classe dopo aver passato la notte ad ingurgitare pagine e pagine di critica. Dopo tanta fatica, il minimo che potesse fare era inserire a tutti i costi nel tema il frutto di quelle estenuanti letture. Il risultato? Usciva fuori traccia.
Ora mi chiedo: "e' possibile che i registi italiani abbiano tutti deciso di diventare dei poeti?" ...perche' ultimamente la tendenza e' questa.
Questo film per la sua lunghezza e lentezza potrebbe essere paragonato all'Odissea o alla Divina Commedia, ma con qualche taglio opportuno avrebbe potuto diventare un' epistola. Si perche' il film e' lentissimo, primi piani lunghissimi con una densita' di una parola ogni 20 secondi... Per non parlare delle scene di phatos poi...!!!
Non vedevo l'ora che il film finisse!
Allora mi tornano le parole della mia professoressa di lettere, che per evitare di uscire fuori traccia ci consigliava di RILEGGERE OGNI TANTO IL TEMA MAN MANO CHE LO SI FACEVA.
Quindi mi pongo un'altra domanda: "ma e' possibile che questi registi non "rileggano" i film prima di terminarli?". Io credo che basterebbe questo piccolo accorgimento per accorgersi che forse qualche piccolo ritocchino sia necessario per dar loro un aspetto piu' snello e per poter essere profondi senza annoiare... insomma... per fare un film e non un poema!

13 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2004 12.31.25
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