la spia (1952)

Con "La Spia", aimè, sono finite le più avvincenti crime story finalmente in edicola. Spionaggio senza una parola della serie fa' e statt'zitt, e noir d' atmosfera per l' incrinatura di natura psicotica che caratterizzerà la vita del protagonista. La logica di quel mondo riflette decisamente bene la logica che deve avere una sceneggiatura non supportata da alcun dialogo. E se Ray Milland -ottimo qui- si fosse mai chiesto se sarebbe riuscito nel muto, be' decisamente sì. Buona prova registica nella creazione della suspense.