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Al netto della credenza religiosa o storica, questo film di Gibson è un macello in tutti i sensi. Uno squartamento del corpo, un gore compiaciuto e per nulla giustificato dal nobile tema che tratta. Lontano anni luce da Pasolini, Scorsese e altri, filologicamente controversi ma più aggraziati o provocatori. Potrà eccitare le vecchiette dai piedi gonfi che vanno al cinema perché Gesù è un nome di richiamo, magari anche qualche squilibrato più serio, ma questo Crìsto che sembra piombato in un film di Verhoeven, seppur aiutato da un Caviezel in forma (ehm...) non può che appellarsi all'istinto più basso. Del genere: occrìsto, guarda come ha sofferto per noi, dobbiamo essergli grati, e giù lacrimuccia. Ebbravo Mel, ti piace vincere facile? Non c'è differenza tra la passione e Serbian film: entrambi lavori di fiction, schizzi di sangue e sperma che siano. La pornografia del dolore non è nobilitata di certo da una corona di spine; per questo un film trash e sensazionalistico come quello serbo è di gran lunga preferibile. Da guardare con i pop corn e un gruppo di amici per divertirsi in una maratona horror.