la guerra degli anto' regia di Riccardo Milani Italia 1999
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la guerra degli anto' (1999)

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locandina del film LA GUERRA DEGLI ANTO'

Titolo Originale: LA GUERRA DEGLI ANTO'

RegiaRiccardo Milani

InterpretiFlavio Pistilli, Paolo Setta, Regina Orioli, Danilo Mastracci

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1999
Generecommedia
Tratto dal libro "La guerra degli Antò" di Silvia Ballestra
Al cinema nel Marzo 1999

•  Altri film di Riccardo Milani

Trama del film La guerra degli anto'

Gli Antò sono quattro ventenni punk che vivono a Montesilvano, si chiamano tutti Antonio e per distinguersi si sono scelti dei soprannomi: Antò lu Zombi che fa il postino, Antò lu Malatu che fa l'infermiere, Antò lu Zorru che fa il giornalista in un giornale locale e Antò lu Purk, il più grande del gruppo. I quattro passano le loro giornate al bar Zagabria o nel tentativo di rovinare le feste date dalle gemelle Treves nella loro villa. Poi un giorno Antò lu Purk decide di andare a Bologna a iscriversi al Dams, quindi a Amsterdam.

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Voti e commenti su La guerra degli anto', 24 opinioni inserite

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andreajunkie  @  08/05/2023 11:16:57
   7 / 10
Rivisto ieri dopo tanti anni, ha sempre il suo fascino su di me che ho vissuto (sebbene per un anno soltanto) in quelle zone quand'ero "pischello".
L'unico appunto che mi sento di fare, che il dialetto parlato nel film non è il pescarese, ma più simile alla zona de L'Aquila con alcune inflessioni addirittura marchigiane (infatti gli attori, come spiegato nei titoli di coda, sono quasi tutti della provincia aquilana)...questa cosa un po' mi delude, ma io sono malato per i dialetti. ;)

Jumpy  @  03/05/2023 17:23:17
   6 / 10
Me lo ricordavo meglio... uno spaccato generazionale del 1990-'91, con, sullo sfondo, la guerra nel Golfo. Al di là dell'effetto nostalgia (quegli anni ce li ho ben impressi perchè ero alle superiori), resta troppo in superficie e trasmette un immagine di giovani finto alternativi (ossia, punk per moda), nullafacenti e vuoti.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/05/2019 01:42:19
   6½ / 10
Ritratto generazionale dolce-amaro. Quattro ragazzi di provincia e il loro disagio, esternato attraverso un buffo ribellismo punk. Ritratto di un'Italia di inizio anni '90, coi sui giovani esterofili, cresciuti nei rampanti anni '80, che guardavano all'Europa come a un sogno, complice la recente caduta del muro di Berlino e il rifiuto di quell'impegno politico che in Italia aveva insanguinato le strade.
Film semplice, modesto, che però offre un ritratto onesto e leggero di quella gioventù.

Guy Picciotto  @  07/07/2018 19:03:45
   7 / 10
sicuramente il miglior teen movie generazionale italiano di sempre

topsecret  @  26/09/2016 14:13:40
   6 / 10
Non conoscendo il libro da cui è tratto, pensavo ad un film corale che parlasse di 4 giovani punk ribelli e votati al nichilismo, invece il film di Milani è meno impetuoso di quanto voglia far credere, trattando tematiche ordinarie e con scarso appeal.
La recitazione scadente, voluta in abruzzese, non aiuta ma anzi dimostra che con un cast almeno decente si sarebbe potuto avere un prodotto più incisivo, anche se LA GUERRA DEGLI ANTO' rimane comunque un lavoro sufficientemente valido che, pur non mostrando grande inventiva, almeno non annoia e regala una visione godibile.
Brava la Orioli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  23/10/2015 19:34:56
   8 / 10
Nella consapevolezza di avere un budget ridotto,ne esce un grande film che sovverte l'italico pensiero perbenistico..
Gli Antò sono ribelli verso tutto quello che almeno in parte un pò tutti noi vorremmo essere..
Lu pork aspira a tutto quello che un giovane alla fine dei 90' ( ma neanche solo in quegli anni) poteva volere .. andar via,la ragazza,lo sballo ecct.
Non troverà risposte ma solo problemi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  19/10/2015 11:23:26
   6 / 10
Meno "ribelle" di quanto si possa pensare, il secondo lavoro di Milani - dopo il discreto "Auguri professore"- vede protagonisti quattro ragazzi della provincia abruzzese in provocatoria lotta contro un sistema al quale non si vogliono assoggettare.
Allineati alla massa e a loro stessi sin dal nome di battesimo, tentano un distacco dal pensare/agire comune seguendo il movimento anarchico per antonomasia: il punk.
La convinzione però è relativa, l'essere contro è solamente un modo puerile mediante il quale sfogare un'insoddisfazione tipica di un'età in cui trovare la propria strada non è per nulla semplice.
Il comportamento dei giovani è quindi suggerito più dalla paura di crescere che da ferree convinzioni di matrice socio-politica, è chiara la spiccata tendenza adolescenziale ad attirare l'attenzione per un desiderio di affermazione e considerazione difficilmente tributato ai più giovani da parte della società, solitamente più abituata a stigmatizzare che elogiare o spronare.
Per questo gli Anto' combinano pasticci, si vestono di pelle nera e portano capigliature vistose. Vogliono spiccare nella grigia provincia, essere riconoscibili e diversi, affermare la loro esistenza attraverso tutto ciò che possa dar fastidio alla morale comune.
Il timore di entrare in un mondo in cui la convenzionalità è spesso la prassi è solo un motivo del loro schierarsi, in realtà fa più paura il non sapere di cosa si è fatti, di non vedere oltre la giornata seguente perchè a guardare oltre si intravede solo il futuro nebuloso.
Tra la cittadina di Montesilvano, Bologna e Amsterdam si srotola un percorso di crescita malinconicamente circolare, la destinazione finale è sempre al punto di partenza. Ovvero una gabbia sociale dalla quale per fuggire occorre molta determinazione in più di quella sfoderata dagli Anto'. Ragazzi meri simboli di un disagio in fin dei conti fittizio, incapaci, prima o poi, di non scendere a patti con ciò che tanto temono.
Pellicola leggera e simpatica, "La guerra degli Anto'" inquadra bene un certo disagio giovanile per poi affrontarlo e risolverlo in maniera sbrigativa senza particolare brillantezza.

canepazzotanner  @  01/12/2014 20:22:48
   7 / 10
rivisto a distanza di dodici anni .
il mio voto e condizionato dai bei ricordi che mi ha rievocato.
PUNK IS NOT DEAD

Melefreghista  @  29/07/2013 16:29:13
   7 / 10
E' un buon film, si lascia vedere, gag divertenti si alternano a sequenze drammatiche.
Gli attori e il budget sono quello che sono.
Ben rappresentato il disagio che il "provinciale" può portarsi dentro di fronte alle problematiche della città.
"E mo' vi beccate li Dette Chennedisss!!!"

cultmovie  @  08/09/2012 11:00:45
   7½ / 10
film originale e divertente, nonostante la recitazione non sia di altissimo livello e' un film che si lascia guardare e nonostante l'apparente banalita' fa anche riflettere.

C.Spaulding  @  22/06/2012 12:43:35
   7 / 10
La storia di quattro punk che vivono in un paesino delle Marche. Bella commedia drammatica che diverte e fa riflettere sul concetto di libertà. Ottima regia e buona recitazione. Da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/05/2023 11.11.39
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scantia  @  13/01/2011 10:23:40
   7 / 10
Sguardo ironico sui tanti luoghi comuni legati al concetto di libertà e trasgressione giovanile: il Dams e la vita universitaria lontano da casa, Amsterdam con il suo contorno di droghe legali, l'iconografia punk brutta sporca e cattiva, la presa di posizione ideologica contro la guerra, il rifiuto del conformismo, la condanna snob della TV generalista.
Tutto viene smitizzato dal protagonista, il quale vive in prima persona un percorso di presunta emancipazione che però lo riporterà inevitabilmente al punto di partenza.
Da intendersi come perfetto contro-altare mucciniano e la sua ipocrisia di progressista borghese che innalza a valori tali luoghi comuni, non un film sulla trasgressione e i turbamenti adolescenziali, ma sulla loro compassionevole inconsistenza, esempio quasi unico nella cinematografia italiana che guarda al mondo dei giovani.
L'atmosfera è leggera, ma il messaggio che passa è più amaro di quanto non appaia.

clint 85  @  13/01/2011 03:56:58
   8½ / 10
Piccolo capolavoro del cinema italiano incentrato sul disagio giovanile.
Film amaro, malinconico, comico ma allo stesso tempo speranzoso che rispecchia la realtà di molti giovani(non solo i punk)!
Da guardare e riguardare, consigliato a tutti quelli che hanno sogni, desideri di fuga ma allo stesso tempo anche a chi pensa di non avere speranze!
Consigliato a tutti i giovani e a tutti quelli che si sentono tali!

Voto 8,5
Non badate alla vergognosa media di Filmscoop

gandyovo  @  11/01/2010 18:59:59
   7 / 10
visto a suo tempo, il film non mi parse poi così male

il genio  @  12/11/2009 16:22:50
   7½ / 10
buon film a mio parere..si può vedere tranquillamente...racconta la storia di quattro giovani punk abruzzesi di montesilvano stanchi della loro vita di provincia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/07/2009 21:48:32
   6 / 10
Non mi è sembrato un film furbo o ammiccante, quanto un film piuttosto velleitario nella sua ingenuità. Però qualche momento si salva come la festa a casa delle gemelle "cozze". Non è da buttare completamente, ma è una pellicola che, a parte qualche battuta sparsa qua e là, non incide più di tanto anche se si lascia vedere.

Ch.Chaplin  @  03/05/2007 01:00:07
   7 / 10
secondo me nn è un gran film, ma è cmq accettabile..mette in luce tutti i propositi e i grandi ideali (+ grandi di noi) ke avevamo quando eravamo (o credevamo di essere) punk, ma allo stesso tempo escono allo scoperto tutte le contraddizioni...un po' trpp buonista in alcune parti, un po' (come già detto) finto-trasgressivo in altre, ma tutto sommato avrebbe potuto esser molto peggio, molto + pieno di stereotipi e pregiudizi, che ci sono, ma non son poi così accentuati.

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