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Un film non facile (conclusione di una trilogia che il regista ha dedicato al proletariato), ricco di silenzi alla Buttgereit, spietato e che parla di gente spietata.
Tecnicamente ineccepibile, freddo, riflessivo, ben diretto e intepretato (soprattutto dalla protagonista, inquietante e nevrotica) narra in sostanza di un rape e revenge che mostra un rape soprattutto emotivo, intimo, non fisico (e la revenge è a dir poco tosta e a basa di veleno per topi, che tutto è fuorchè simpatico...per fortuna comunque l'ending del film è lasciato in sospeso e le conseguenze si possono solo immaginare).
Pessimista e breve, è un tipo di cinema (modernissimo tra l'altro; ha più di 20 anni ma sembra girato ieri sera) che non credo passi spesso alla tv.