la croce dalle sette pietre regia di Marco Antonio Andolfi Italia 1987
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la croce dalle sette pietre (1987)

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locandina del film LA CROCE DALLE SETTE PIETRE

Titolo Originale: LA CROCE DALLE SETTE PIETRE

RegiaMarco Antonio Andolfi

InterpretiEddy Endolf, Annie Belle, Gordon Mitchell, Paolo Fiorino

Durata: h 1.28
NazionalitàItalia 1987
Generehorror
Al cinema nel Dicembre 1987

•  Altri film di Marco Antonio Andolfi

Trama del film La croce dalle sette pietre

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Voto Visitatori:   2,96 / 10 (53 voti)2,96Grafico
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Voti e commenti su La croce dalle sette pietre, 53 opinioni inserite

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Pierpacco  @  18/05/2011 04:45:54
   1 / 10
Ahah! Ma è possibile creare di peggio? Non credo. "La croce dalle sette pietre" (anche se apprezzo di più il titolaccio "Il lupo mannaro contro la camorra") è ormai diventato un cult per gli amanti del cosiddetto cinema spazzatura. E così il caro Andolfi, ormai un idolo per me, è l'artefice di quello che si può definire, tranquillamente, l'anticinema. Insomma, questo lavoro non è altro che una serie di istruzioni per la realizzazione di film, basta fare l'esatto contrario. Non è difficile creare un film brutto, basta ispirarsi a lui, ma creare di peggio è praticamente impossibile.

Epico.

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Ultima risposta 18/05/2011 18.46.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  10/01/2011 23:18:48
   2 / 10
Eheheheheheh...
Quindi questo sarebbe un film? E quello un uomo lupo? ...non l'ho capita!

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Ultima risposta 13/01/2011 16.13.56
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  21/12/2010 11:57:31
   10 / 10
Rivisto ieri per la curiosità di mia moglie, e non posso dare meno di 10.
Per il motivo, mi permetto di riportare il commento di goat, che rispecchia parola per parola il mio pensiero:

"anzitutto il film ha un titolo ben preciso, che già lo consegna al mito: IL LUPO MANNARO CONTRO LA CAMORRA. lasciamo stare 'la croce dalle sette pietre' o l'esotico 'talisman', questo è uno dei titoli più belli di sempre e merita di essere urlato al mondo.
perchè 10? perchè è facile fare un film brutto, quasi quanto fare un film bruttissimo... ma per realizzare IL PEGGIOR FILM DI TUTTI I TEMPI ci vuole un c.azzo di talento e di lavoro dietro, e come tale va premiato.
e poi, il lavoro di trucco per il licantropo è assolutamente divino, fra i migliori mai realizzati. questa pellicola, al pari della trasformazione in tempo reale contenuta in 'un lupo mannaro americano a londra', segna la svolta per l'intero genere e fissa i dogmi definitivi nella rappresentazione scenica del lupo mannaro.
adinolfi uno di noi."

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Ultima risposta 31/12/2010 14.27.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/06/2010 23:36:51
   1 / 10
Inutile spendere tante parole per questo film, anzi per questo non-film. La cosa peggiore è che si prende pure sul serio ed il comico che ne scaturisce è totalmente involontario. Rimane impressa comunque la più devastante trombata subita dalla povera Zaira Zoccheddu e la scelta della smorfia più ridicola di Gordon Mitchell in evidente stato di ubriachezza.

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Ultima risposta 09/06/2010 23.43.08
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  06/03/2010 12:34:50
   1 / 10
Monnezza vera e propria più che trasshone cult. Assolutamente inguardabile, la sceneggiatura non ha un minuto o un passaggio che tenga. Ma il difetto più grande per questi casi è che non si ride.

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Ultima risposta 07/03/2010 02.05.27
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BraineaterS  @  04/03/2010 00:48:20
   2 / 10
Aborymmm!!!
Comunque, questo coso chiamato film sarebbe quasi bello, se nel nostro cuore non ci fosse già a primeggiare quel capolavoro del Bosco 1...Scordatevi le trasformazioni di The Howling e Un lupo mannaro americano a Londra, qua si va oltre...più di un minuto di primo piano dove vengono applicati, con poderosi tagli di scena, peli (pubici?) in faccia a quel bell'uomo del protagonista...sempre più...sempre più...fino ad arrivare ad un risultato quasi dignitoso (diciamo per il 1920) poi rovinato da una maschera di Chewbecca dai lunghi capelli...Il tutto accompagnato da una serie di versi di animali che poco hanno a che vedere coi lupi...tipo squittii, barriti e sirene di autoambulanze, e dall'intervallarsi di un'immagine di un tenerissimo cucciolo di pastore tedesco. A trasformazione completa, il tipo è completamente glabro a parte la suddetta maschera, due guanti artigliati e una "foglia di fico" pelosa che gli copre le vergogne.
Da ricordare inoltre:
-che dopo essersi trasformato, e quindi nudo, torna esattamnte vestito come prima
-il FASTIDIOSISSIMO sogno pieno di colori per daltonici che rovina tutta la successiva visione del film
-strani avvenimenti mai spiegati, ovvero oggetti col dono dell'ubiquità
-l'orgia con persone orribili e inguardabili senza alcunissimo senso
-che tutti fanno sesso con il PETTO!!!! tipo flessioni...e le parti interessate nemmeno si toccano (tipo con la tizia dei tarocchi che aveva addirittura le gambe piegate di lato)
-Aborym! (che è una scimmia inespressiva) che ha la voce da tipico vecchio da osteria..."*******! Devi morire!"
-che uno si scioglie in macchina
Bello

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Ultima risposta 30/08/2010 19.28.31
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DarkRareMirko  @  05/05/2009 00:31:39
   1 / 10
Il peggior film della storia del cinema in assoluto, pure peggio di Troppo Belli, Pole pole ed Evil Clutch (e ho detto tutto).

Ha avuto pure un seguito 'sta farsa (Riecco Aborym).

Mah.

Ecco quando i contributi statali per legge NON dovrebbero essere dati.

Montaggio sganghrato, recitazione pietoso, livello trash insopportabile, regia inesistente.

SFX e make up poi decisamente sottotono, ma decisamente.

Simpatico ad ogni modo Andolfi.

IL film evitabile.

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Ultima risposta 11/09/2009 19.42.38
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VikCrow  @  03/04/2009 13:14:11
   1 / 10
Gia dal titolo mi aspettavo una trashata coi fiocchi a pois... dopo averlo visto, mi sono reso conto di quanto potesse essere aberrante O__O
Ho retto non so nemmeno io come. E' stata na faticaccia, ma alla fine posso dire di aver visto il film più brutto della storia del cinema di tutti i tempi. La trasformazione in lupo è a dir poco penosa, per non dire scioccante. Prima di prenderne visione, non credevo potesse esistere un BHO simile a questo (dove BHO dovrebbe stare per "film?").
Da vedere solo se in preda a forti dolori di stomaco. Meglio di una purga ve lo assicuro!

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Ultima risposta 06/03/2010 12.41.06
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pinhead88  @  12/01/2009 18:48:33
   1 / 10
dopo aver finito di vederlo, ho tirato un sospiro di sollievo dopo tanta sofferenza. va bene che sono masochista, ma fino a un certo punto. ma dico, come fa ad avere una media così alta questa cosa! è trash allo stato puro! c'è sicuramente qualche scena dove uno si ammazza dalle risate, ma non basta per tirarlo su. in questo "film" è tutto troppo imbarazzante, la recitazione, la storia, i personaggi, come non citare il mitico scimmione peloso che sventra la cartomante. ci sono solo alcune scene che mi hanno fatto sorridere, ma il resto non serve manco a quello. per chi ama il trash puro,si guardi questa piccola perla e non ne rimarrà deluso. peccato, perchè avevo voglia di farmi due risate, ma questo è decisamente troppo.

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Ultima risposta 14/01/2009 13.02.13
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JOKER1926  @  19/12/2008 23:01:58
   3 / 10
Andolfi presenta nel 1987 un suo prodotto cinematografico: "La croce delle sette pietre", il titolo "parallelo" è "Il lupo mannaro contro la Camorra"…
Quindi gia dai titoli esce fuori tutta la potenziale banalità del film.
Trama rocambolesca vede protagonista un giovane che senza la sua croce si trasforma in un "temibile" lupo mannaro…
La croce gli è stata sottratta da due rapinatori…

Analizzando prima la parte tecnica è facile notare diversi errori e carenze tecniche.
Fotografia sporca, siamo ai minimi storici…
Effetti sonori da sacrosanta censura, effetti speciali (usando un eufemismo) fatti in casa.
Attori forse simpatici ma assai incompetenti.
Ambientazioni sbagliate, come si fa a girare un film Horror a Napoli!?!
I dialoghi rasano la solenne, terminale banalità, alcuni fanno sviscerare dalle risate…
Esempi? … "Commissà nun sparate!", "Hanno visto un Fantasma e un romano" , "Ma quanto tempo ci vuole per far cantare a questo romano?" "Se quella migno.ttona è una donna io sono la Mado.nna"… e… tantissimi altri…
Inoltre in ogni "dialogo" è messo in primo piano San Gennaro, il Santo viene lodato in ogni circostanza… Lode a te Andolfi!

"La croce delle sette pietre" incredibilmente mostra anche qualche minuscola positività:la musica (anche se non eccelsa) colpisce (in parte si capisce) lo spettatore.
I sogni¬-flashback sono assai ridicoli; il "costume" del lupo mannaro è ridicolo e troppo semplice.
Le scene pietose sono tante, le orge sataniche risultano essere ridicole.
Attenzione alla scena del bar, all'inizio del film, ove il nostro carissimo protagonista è in un bar e chiede un cornetto e un succo di frutta…
Notate la bottiglina del succo… costumi e oggettistiche assai casarecce.
Le battute in lingua Napoletana guidano il film nell'inferno del massimale delirio, il protagonista si reca a casa di un signore per sapere della sua croce, segue una delle migliori scene Trash di ogni tempo (con tanto di maledizioni in Lingua Napoletana… figlio ‘e ‘ntrocchia)!
Ma il film è una sorta di dipendenza, è dunque impossibile non proseguire nel "viaggio" della diffamazione…
Il "proprietario" della croce va a Roma…
Ci sarà un discorso con una signora affacciata al balcone… Trash governa soavemente…
La signora darà sfoggio ad uno dei discorsi più demenziali della pellicola.
L'icona di "Don Raffaè" è incredibile, le risate e i deliri compongono l'essenza!
Il (presunto) Camorrista si siede sul divano e premendo un tasto digitale sul suo sofà chiama a raccolta il suo esercito.
Altri imprescindibili pilastri sono le due "sentinelle" che sorvegliano il covo Camorristico… occhio ai dialoghi…

Il ritmo della pellicola nella prima parte è vibrante, nella seconda parte oltre alle oscenità visive entra in gioco la noia, episodi a dir poco confusi si accavallano e devastano ulteriormente lo spettatore.
Il finale è accademia del Trash…
Il ragazzo (ormai trasformato in "mostro") si darà la pazza gioia nell'arte dello scopare e le risate divorano l' inerme massa…

Storia del "film" confusa, improbabile e raccapricciante.
Il regista per la sua "Opera" ricevette diversi sovvenzionamenti economici statali…
La domanda non morirà mai… Il regista produce Trash volontario?
Perché è inutile fare panegirici, la pellicola è trash allo stato niveo, ma era davvero questo il disegno del regista?
Se è così bisogna lodare Andolfi, il regista confeziona una perla del genere e onora la comicità…
In caso contrario…

Curiosità…
Il film aveva anche un titolo di "riserva" per l'estero … "Talisman"…
Inoltre in più di una scena si può notare che le pietre gemmate (?) sulla croce sono otto!!!

"La croce delle sette pietre" resterà per sempre una pietra miliare del Trash, ma comunque "scavando" forsennatamente nelle "enciclopedie " del cinema Trash è possibile trovare anche di peggio (o di meglio… è pura soggettività)…

25 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2010 13.01.51
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HGWells  @  29/03/2008 22:43:42
   10 / 10
MERAVIGLIOSO!!!! Adinolfi (o Eddy Endolf), ti venero come un dio (altro che Aborym, tu sei molto di più!). Com'è possibile non restare affascinati da un "bel ragazzo" (come dicono nel film...) completamente nudo, indossante una maschera da Zorro coperta di pelo e nient'altro (a parte un pezzetto di tappeto peloso sui genitali)...
E poi l'Aborym iniziale! Un autentico idolo (mi rimarrà sempre impressa la frase "Aborì, vieni qui!"; appena l'ho sentita non ce la facevo più, sono esploso dalle risate!).
Indimenticabile il sogno del protagonista, con una sequenza indefinibile di immagini, fra le quali troviamo una (delle tante) perla del trash: un fascio di luce rossa che si espande dalla testa di Aborym (mi ha ricordato molto gli occhi di Patrick Vive Ancora), che non può far altro che stimolare le risate!
Bellissima la liquefazione di Totonno O' Cafone (???) e la trasformazione di Adinolfi in lupo mannaro (in confronto quella di Un lupo mannaro americano a Londra non è niente).
Insomma, un autentico capolavoro! Sia benedetta LA CROCE DELLE SETTE PIETRE!!!!

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Ultima risposta 31/03/2008 19.02.00
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lampard8  @  20/02/2008 11:00:25
   2 / 10
Guagliu currite! Guagliu currite!Questa opera omnia del cinema di Adinolfi lo consegna alla storia come uno dei trashoni più infimi mai realizzati. Mi sono amazzato dalle risate nella scena della trasformazione in lupo mannaro e in quella di Asylum. Se si dovesse votare in quanto trash puro darei 10, è una delle cose più fottutamente divertenti che abbia mai visto. Peccato per la recitazione e la regia che davvero è ridicola ma mi piange davvero il cuore nel dare un voto così basso al film preferito dal mio caro amico Goat.

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Ultima risposta 20/02/2008 20.02.03
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  13/02/2008 12:19:12
   6 / 10
Non scherziamo.
Qua non siamo di fronte ad un film fatto male: stiamo parlando, almeno per quello che ho visto finora, forse del peggior film della storia.
Marco Antonio Andolfi, con i soldi dello stato (altro punto che rende il film leggendario), riesce a frantumare qualsiasi regola del buon gusto e realizza un prodotto che è di una comicità involontaria unica.
Le chicche di questo film sono infinite; forse nessun commento ha citato il fatto che dovunque vada, il protagonista viene descritto come un bel ragazzo, facendo cadere ai suoi piedi tutte le donne che incontra; e stranamente il protagonista è Adorni stesso, un uomo a metà tra Gerry Calà e il presidente del Cagliari Cellino. Non proprio un modello diciamo.

Un film che qualsiasi amante del cinema deve vedere almeno una volta.
Mai come in questa occasione il voto non renderà mai giustizia a questa pellicola: 1, 10, sv..è impossibile da valutare.
Oggi è il 13/2..sommando i numeri viene 6.

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Ultima risposta 13/02/2008 15.17.35
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  27/01/2008 04:38:51
   2 / 10
Sono così tante le cose da dire che non so proprio da dove cominciare.

Vabbè partiamo dal titolo, o meglio dal sottotitolo...ma nel senso letterale del termine perchè una tamarrata peggiore non poteva essere concepita: "il lupo mannaro contro la camorra", me cojoni..

Scena iniziale: ridicola setta satanica dedita al sadomaso (e qui la bieca intenzione di dissimulare uno pseudo-porno sotto le vesti dell'horror.. ah scusate volevo dire dell'orrido), con un invasato che con gli occhi sgranati invoca il terrificante Dio del male ABORYM: praticamente un ibrido tra King Kong e l'orso Yogi.

Altra fase saliente: il nostro protagonista Marco Sartori, un playboy romano da 4 soldi (che attira le mign@@tte come il miele le api) al quale, neanche il tempo di mettere piede sul suolo partenopeo, 2 marjuoli scippano la famigerata croce gemmata, incontra il ricettatore che risponde al nome -udite udite- di TOTONNO O' CAFONE (appelativo che tra l'altro gli si adice benissimo). Purtroppo quando il povero Totonno scopre di aver già dato via la croce è troppo tardi: è scoccata la mezzanotte. Cosa succede a questo punto...? Il nostro playboy da strapazzo si ripresenta in casa del Totonno con le sembianze di un uomo lupo: e qui ci vuole una standing ovation per il coraggio con cui l'Andolfi ha voluto raffigurare quello che dovrebbe sembrare un licantropo. Sì perchè l'uomo lupo in questione non è nient'altro che lo stesso protagonista con indosso una vergognosa maschera di carnevale che gli copre il viso fin sotto il naso, con una cresta alla "Megaloman" , e con dei ridicoli guanti spelacchiati. Per il resto il nostro uomo lupo è nudo come un verme, con le chiappe al vento, ma soprattutto impume e depilato!; le pudenda sono invece coperte -per fortuna- da un costumino adamitico che sa tanto di foglia di fico pelosa.
Altro momento strepitoso è quello del sogno nel quale, mentre il protagonista invoca come un bambino la mamma, si avvicendano inutili immagini intervallate da altrettante inutili schermate verdi (boh!).

Nella casa di Don Raffaele Esposito, il camorrista che detiene la "benedetta" croce, assistiamo finalmente allo svolgersi della trasformazione, durante la quale balenano immagini di un lupo solitario prese chissà dove (ah! Da ricordare che nell'intervallo le scritte "fine primo tempo" e "fine secondo tempo" hanno caratteri diversi!): l'effetto della crescita dei peli sul viso ha del prodigioso, roba che Landis al confronto è un pivello (vedere per credere); i vestiti scompaiono per incanto (per poi rimaterializzarsi quando l'effetto della trasformazione finisce), dopodichè il nostro Sartori digrignando continuamente i denti, mugolando e squittendo come un topo (si perchè nella mente bacata di Andolfi l'uomo lupo squittisce!), è bello e trasformato.

Ma l'apoteosi viene raggiunta nella sequenza dell'accoppiamento tra il Sartori e una sedicente maga, che altro non è che una volgare mign@@tta (è incredibile la capacità del protagonista di trovarsi sempre tra z@cc@@le, marjuoli e malavitosi). E sì perchè, nel bel mezzo del dolce "su e giù", avviene l'imponderabile: scocca la mezzanotte e il povero Sartori si rimette la maschera e VAAI! Il "su e giù" diventa frenetico, il ritmo è quello di un martello pneumatico, menre dalla bocca del lupo, alquanto allupato, cola un liquido bianco schiumoso simile alla chiara dell'uovo sbattuta. La malcapitata ovviamente muore, con la "passerotta" squarciata.
Finale a lieto fine, che suggella una delle storie d'amore più "tristi" della storia del cinema.

Da segnalare che quando all'epoca uscì il film in questione, il benemerito Andolfi si presentava sotto il nome Eddy Endolf. Due sono i motivi: o il padre, rendendosi conto dell'abominio che aveva partorito la mente bacata del figlio, aveva minacciato di diseredarlo se avesse spu/tt/a.nato il buon nome della famiglia; oppure il povero Endolf, per tema di essere riconosciuto e conseguentemente lapidato per strada, aveva deciso bene di prendere le dovute precauzioni.

Nonostante quanto esposto, devo tuttavia riconoscere ad Andolfi il merito di non aver fatto peggio di Marfori e di Merhi. E sì, perchè checchè se ne dica, "La croce delle sette pietre" non eguaglia la follia registica de "Il bosco 1" nè il linguaggio cinematografico sconclusionato di "Epitaph". Per cui il 2 se lo merita tutto.

Scusate se sono stato prolisso, ma il film in questione merita questo e altro!

DIFFONDETE IL VERBO!

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Ultima risposta 12/06/2009 17.02.40
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Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!  @  19/01/2008 05:14:34
   1 / 10
Oramai, purtroppo, mi sono affezionato ai film trash, ma questa volta siamo di fronte a qualcosa di inenarrabile e insostenibile.
Non ho le forze per commentare questo ANTI-FILM, è schifezza allo stato puro, non fa nemmeno ridere, anzi... piangere, ma in realtà non ne vale nemmeno la pena.
Un obbrobbrio di proporzioni bibliche, nient'altro che una sozzura.
Eddy Endolf di stà cippa, ma per piacere...
IL PEGGIORE

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Ultima risposta 22/02/2008 23.49.32
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Lord_Trashone  @  16/11/2007 13:32:20
   1 / 10
Questo signori miei è uno dei film più trash che vedrete mai nella vostra vita.
Glorie e onori a Marco Antonio Andolfi, re incostratato del trash.
Un mio personale eroe.
E ora passiamo al gioiello da lui scritto e diretto sotto lo pseudonimo di Eddy Endolf.
Il filmozzo parla di un uomo, se cosi possiamo definirlo, che ha un unica espressione facciale: già questo dovrebbe gettare un velo pietoso sulla sua triste vita ma il nostro, non contento delle sue disgrazie, ha anche un orribile segreto materno: egli infatti altro non è che il figlio di tale Aborym, essere mezzo gorilla mezzo Chewbecca risvegliato durante un rito esoterico dal grande Gordon Mitchell, qui nei panni di uno stregone che senza motivo apparente ha delle espressioni facciali allucinate e deliranti.
Ovviamente la mammina verrà posseduta da Aborym mentre Gordon Mitchell griderà in modo maniacale frasi assurde del tipo "Aborym vieni qui! Sono tuo Aborym! Aborym, Aborym vieni qui!" anche leggermente incazzato.
Marco (che fantasia!), questo il nome del dsgraziato, possiede una collana con una croce che lo protegge dato che allo scoccare della mezzanotte il nostro si trasforma in un orrendo lupo mannaro seminudo!!! La maschera da lupo, o cosi vorrebbe essere, altro non è che un feticcio trovato in un cassonetto, probabilmente la pelliccia di un gatto morto o quella di una nutria in avanzato stato di decomposizione, e questa è tutta la maschera: per non parlarvi poi della trasformazione, qualcosa di delirante!
E tutto questo con i nostri soldi dato che il filmozzo è stato interamente sovvenzionato dallo stato Italiano: vabbè che sarà costato 30 mila lire, ma questo non giustifica un tale spreco di denaro pubblico.
Marco Antonio Andolfi è un genio incompreso.
Si denota sopratutto da quella spettacolare scena in cui appaiono una dopo l'altra (con sottofondo una musica fastidiosissima) scene senza senso alcuno, intervallate da immagini di Gordon Mitchell che sciorina con simpatica disinvoltura smorfie facciali aberranti e ridicole.
Per gli stolti che non l'avessero capito questa scena rappresenta il suo incubo notturno.
Bravo Marco! Bravissimo!
Una cosa non ho ben compreso: perchè da qualunque ragazza lui incontra riesce a ricevere complimenti per la sua bellezza?
Quest'uomo, evidentemente brutto e triste all'inverosimile, ha dovuto girare un film per farsi fare un complimento da una donna?!
Sei troppo un mito Andolfi!
Scene cult:
1)Ho goduto quando il nostro è stato barbaramente picchiato all'inizio del film da alcuni camorristi da barzelletta addirittura ricevendo un possente calcio nel deretano con conseguente sfracellamento dell'Adinolfi su un tavolo di finto legno
2)Verso la fine del film mentre sono a Roma Gordon Mitchell va inspiegabilmnete a sbattere con la sua macchina su un marciapiede quasi investendo una donna, al che tutti gli si avvicinano e dopo aver constatato la sua morte lo mandano letteralmente a fan**** insultandolo in tutte le maniere perchè stava per investirli, frase cult "A li mortacci sua, tra 'n pò me 'nvestiva!"
3)La scena di sesso tra Marco e la fattucchiera: il nostro latin lover darà sfoggio di tutte le sue capacità erotiche. Un busto di marmo sarebbe stato più focoso.

Ce ne sarebbero di altre ma ho poco tempo.
COmunque il nostro amato regista sta cercando attrici per un nuovo filmozzo a questo indirizzo:
http://www.lavorare-spettacolo.com/AREA-RECITAZIONE/Casting-Vari/MarcoAntonio-Andolfi-cerca-attrice/
Ragazze non fatevi sfuggire questa golosa occasione di incontrare quel figo dell'Andolfi!

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Ultima risposta 28/01/2008 09.29.11
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castelvetro  @  23/10/2007 12:06:26
   1 / 10
Ragazzi... Non dovete consigliarmi questi film, xkè poi sapete ke io li guardo...
Qui ci troviamo difronte a quanto di più trash ci sia in circolazione,
ma sia chiaro che per "trash" in questo caso intendo proprio spazzatura!

Eh si, xkè questo del "genere" filmico c'ha ben poco!
Ci vuole un minimo di ritegno e di cultura x fare un trash...
Guardatevi "La gatta da pelare" scritto, diretto e interpretato da Pippo Franco
x avere un idea di cosa sto parlando!

Questo comunque deve andare al primo posto della top dei 25 flop!
Alberto Tomba in "Alex l'ariete", almeno, un minimo di feedback verso gli altri personaggi ce lo aveva...!

8 risposte al commento
Ultima risposta 18/08/2010 02.47.05
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hitch1990  @  18/10/2007 16:07:08
   10 / 10
molti di voi si chiederanno perchè un voto così alto per un film altamente ridicolo!!! semplicemente perchè un film che riesce a farmi ridere per 2 giorni consegutivi per le enormi c.azzate che porta con se merita solo il voto più alto possibile!!! ogni tanto fa bene anche al cervello vedere queste oscenità altamente dannose per la nostra saluta.... W LA CAMORRA CONTRO IL LUPO MANNARO e pace a tutti voi

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3 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2007 21.54.12
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  15/10/2007 23:49:45
   5 / 10
Un trashone che trova pochi confronti, La croce dalle sette pietre è diventato ormai quasi un culto per me e i miei amici, ed è per questo che gli risparmio un voto più basso che senza dubbio meriterebbe.
Effetti speciali anni '30 (per far trasformare o scomparire qualcosa hanno usato dei fotomontaggi), costumi che potremmo trovare anche nei negozi di giocattoli sotto carnevale (e infatti vedo che la maschera del lupo mannaro non sono l'unico ad averla associata a una maschera di Chewbecca fatta in casa), audio mal montato e recitazione... bè lasciamo stare.
Insomma il film è fatto coi piedi, ed è ovvio che sia così per un b-movie dove i soldi penso li abbiano cacciati gli "attori" di tasca propria.
Tuttavia il coraggioso Marco Antonio Andolfi, o se vogliamo Eddi Endolf (nome che tra l'altro mi ricorda quelli inventati nei trailer della gialappa's e la cosa nn fa che aumentare la comicità) si è guadagnato un posto tra i miti dei giovani, proprio per aver fatto questa sottospecie di film.
Tecnicamente dunque è sottoterra, ma rendiamo lo stesso onore a "La Croce dalle sette pietre, la camorra contro il lupo mannaro".

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Ultima risposta 18/10/2007 19.47.00
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Crimson  @  02/10/2007 00:25:54
   1 / 10
Inanzitutto la scena CULT: la tramutazione in lupo mannaro, roba al cui confronto 'un lupo mannaro americano a londra' impallidisce. Devo ancora capacitarmi, tra le varie cose, di come il protagonista nel corso della trasformazione sia capace di smaterializzare tutti i vestiti e rimanere nudo, per poi tornare umano e con i vestiti già indosso.
Bè poi c'è la scena del flashback, altra vetta indiscutibile del film: un'accozzaglia di immagini senza senso unite tra loro, e come se non bastasse nel totale delirio nonsense (Godard è una pippa al confronto..) si mescolano tonalità cromatiche più disparate.
Ma Andolfi (e non Adinolfi come c'è scritto nella scheda) è capace anche di reare una commistione di dialetti, luoghi e personaggi a dir poco allucinante: si passa dal maggiordomo di colore che parla però napoletano e viene accusato di essere un camorrista dall'impavido ispettore, ai due tizi che vengono presentati come siciliani ma di cui uno parla un misto tra siciliano e inglese e alterna stereotipi come "baciamo le mani" a un "son of a bitch!" veramente spassoso. L'altro, detto 'dottò', parla un italiano stentato come se fosse tedesco.
Poi come il protagonista romano sia in grado di conoscere meglio Napoli che la propria città è un altro colpo di genio.
E così tra invocazioni a san gennaro, batttacce romane tipo "a li mortacci sua", un arabo che esce dall'appartamento della fattucchiera blaterando qualcosa tipo "salam...", si giunge alla scena dell'accoppiamento: un cameramen impazzito per i primi minuti si sofferma al 90% sulle gambe di entrambi e per il restante 10% sulla schiena di lei.
Assolutamente da non perdere, per entrare nel Culto.

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Ultima risposta 28/11/2007 20.21.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  15/09/2007 15:05:13
   10 / 10
anzitutto il film ha un titolo ben preciso, che già lo consegna al mito: IL LUPO MANNARO CONTRO LA CAMORRA. lasciamo stare 'la croce dalle sette pietre' o l'esotico 'talisman', questo è uno dei titoli più belli di sempre e merita di essere urlato al mondo.
perchè 10? perchè è facile fare un film brutto, quasi quanto fare un film bruttissimo... ma per realizzare IL PEGGIOR FILM DI TUTTI I TEMPI ci vuole un c.azzo di talento e di lavoro dietro, e come tale va premiato.
e poi, il lavoro di trucco per il licantropo è assolutamente divino, fra i migliori mai realizzati. questa pellicola, al pari della trasformazione in tempo reale contenuta in 'un lupo mannaro americano a londra', segna la svolta per l'intero genere e fissa i dogmi definitivi nella rappresentazione scenica del lupo mannaro.
adinolfi uno di noi.

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Ultima risposta 06/12/2010 10.02.53
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cinefilo horror  @  11/08/2007 22:00:25
   10 / 10
Questo film è il capolavoro assoluto del cinema. Non ho mai assistito a tanto virtuosismo da parte del regista e degli attori.
La storia poi è splendida, di quelle che non te le scordi.
Comunque il voto massimo lo dò soprattutto per il trucco e la trasformazione del Lupo Mannaro, nettamente superiore alla pur storica mutazione del film di Landis.
Evviva il Lupo Mannaro contro la camorra!!!

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Ultima risposta 06/10/2007 16.51.54
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phemt  @  17/04/2007 09:44:01
   2 / 10
La porcata per antonomasia, il trashone per eccellenza, il film (forse) più brutto dell’intera storia del cinema horror Italiano… Marco Antonio Andolfi (regia, sceneggiatura, montaggio e attore principale) sfrutta i fondi messi a disposizione dalla Stato Italiano per sovvenzionare le opere cinematografiche, per sfornare questa sua immensa porcheria (grazie a Dio opera unica di questo “geniale” regista)…
Andolfi mischia un po’ tutto dal mafia movie all’horror, passando per la sceneggiata di stampo napoletano, e lo fa con una pochezza e ridicolaggine di raro livello… Già l’introduzione che verte su una (presunta) messa nera fa capire il livello dell’opera, ma quando Andolfi se ne esce con un “Ma all’anima deli mortacci tua!” (forse per contraddistinguere la romanità del suo personaggio rispetto all’ambientazione napoletana) e va ad incontrare il losco Totonno il Cafone (giuro, non sto scherzando!) ci si rende conto che ci troviamo davanti al trash all’ennesima potenza…
Ma la mazzata deve ancora arrivare: la trasformazione di Andolfi in lupo mannaro è geniale… Infatti consiste in una parrucca, una maschera da cane (che tra l’altro non copre neanche tutto il viso) messa in faccia e dei guanti di pelo, il resto del corpo è semplicemente nudo… Ma non solo, perché ad un certo punto Andolfi filma anche la trasformazione in slow motion, una sorta di omaggio (malato e vergognoso) al povero Jack Pierce…
Subito dopo arriva la scena Culto: dopo neanche mezz’ora di film assistiamo ad un flashback di 5 minuti che onestamente è quasi commovente per quanto incredibilmente “bello”, trash ed inutile…
Evitando di stare a discutere sul modo in cui la sceneggiatura avanza, dico solo che gli ultimi 10 minuti sono di una bruttezza rara (vedere per credere!)…
Su Andolfi bisogna fare dei distinguo, infatti è mediocre come regista e montatore, pietoso come attore e praticamente una ***** come sceneggiatore… Il povero Mitchell dal canto suo è costretto a fare delle facce deficienti per tutta la durata del film (vi prego guardatelo!) e fa davvero molto pena vederlo costretto a fare certe cose… Il 99% dei risvolti della sceneggiatura sono o da buttare o ridicoli o vergognosi, i napoletani non parlano altro che di Maradona e San Gennaro e sul finale l’entrata in scena della chiromante (detta la “zoccola”) e quello che le succede è da annali del trash…
E’ chiaro, visto tra amici (malgrado la noia regni sovrana in alcuni momenti) è un film che rischia di far schiattare dalle risate e ti risolve letteralmente una serata, ma la pochezza della pellicola a tratti è quasi sconcertante…
Di grande successo in Giappone, Andolfi pensò bene di farne uscire una sorta di director’s cut (dal titolo Talisman) a quanto pare ancora più delirante di questa versione…
Se siete alla ricerca di qualcosa di veramente trash, avete trovato quello che cercavate!

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Ultima risposta 06/05/2010 01.09.12
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ZaZà  @  15/01/2007 18:28:18
   1 / 10
evitatelo se volete vedere un film......pezzo da 100 del trash italiano girato con sovvenzioni dello stato, non ha nulla di horror, solo la trasformazione del protagonista è orrida e nociva per l'organismo umano......effetti speciali che non hanno nulla di speciale, audio impressionante, un mix di scene senza senso con il talento dell'andolfi rende il tutto una ciofeca pazzesca.
il film è diventato un cult in oriente e il regista ha girato un remake con l'aggiunta di scene altamente deliranti e inappropriate.

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Ultima risposta 24/05/2010 15.39.44
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