Ludovico Massa detto Lulu, metalmeccanico rozzo e crumiro, è il perfetto archetipo del lavoratore senza coscienza di classe. Abile sul lavoro, si ammazza di fatica solo per riempire la casa di inutili aggeggi consumistici. Il suo comportamento gli aliena le simpatie dei compagni...
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Associazione spontanea che giunge durante il film è 'Tempi Moderni', questa insistita ripresa degli ingranaggi, il clima rumoroso e destabilizzante della catena di montaggio, i movimenti ripetuti compulsivamente, ognuno pensa a qualcosa di diverso per tenere occupata la mente, affinché la nevrosi non sfoci in psicosi. Oltre al ritratto alienante della forza-lavoro nelle fabbriche, la politica, che con Pirro si è fatta più densa e indirizzata nei testi di Petri, anche nobile, spesso abbracciando simbolici riferimenti a Marx e Brecht, oltre che Kafka già presente nel primissimo Petri. Volonté si cala in un personaggio completamente passivo, in principio disumanizzato è il perfetto operaio, l'uomo-oggetto, dopo la menomazione assurge a vessillo della lotta operaia, è uno script talmente maturo, che bada bene a non risparmiare nessuno (dai padroni, ai sindacalisti fino alle lotte studentesche con tanto di rissa sul set), da essere ritenuto superficialmente di parte, e abituato ormai ad essere attaccato dall'ala sinistra della sfera politica. Non c'è la sobrietà di Rosi in materia politica, ogni tanto la svirgolata trash, perchè no, ironica è presente, non guasta più di tanto, qui si concede un'animalesca scena di sesso in auto, nel successivo pigerà ancor di più il bottone.