la chiesa (1989)

Interessante film scritto da Argento e diretto da Soavi, l'ho trovato abbastanza intrigante e calzante nella prima parte, con ottimo incipit medievale, mentre nella seconda parte, diciamo dal primo contagio, secondo me rende meno, diventa più confusionario e caotico (un classico) ma comunque regala delle buone scene nelle visioni e nelle morti. Però è anche vero che la sceneggiatura diventa confusa e a tratti anche un po' noiosa, nonostante ciò stilisticamente per essere un horror ha il suo che e non mi è dispiaciuto. Anche la chiesa in se e per se ha un determinato fascino. La sufficienza c'è, anche che gli horror spesso deludono o scadono in vere trashate, qua si mantiene una certo decoro...

Nelle mani di un Fulci sarebbe stato un gran film, nelle mani di Soavi diventa ahime' una grossa occasione mancata: molto belle le scenografie, splendide le musiche di Philip Glass ( sebbene riciclate da altri film mi sembra) ,ma certi passaggi alternati a scene di forte impatto non si possono vedere...
il problema principale sembra essere comunque la recitazione :pessimi interpreti forse anche a causa del doppiaggio:
si salvano solo Quarshie e il grande Chaliapin ( il confronto tra i due in cima alla cattedrale è forse la scena migliore del film) che sembra riproporre un personaggio molto simile a quello che pochi anni prima gli aveva dato fama mondiale ( il monaco cieco assassino Jorge de Burgos nel capolavoro di Annaud "Il Nome della Rosa").
Peccato.

Niente, Sacchetti e Argento dietro le sceneggiature fanno più danni della grandine: soggetto tipicamente argentiano, ma affidato a un regista trentenne - piuttosto talentuoso - emerso dalla scuola di Massacesi: Michele Soavi.
Il film di per sé, come detto, gode di un buon soggetto di partenza, ottimamente supportato dalla location atipica; poi, purtroppo, subentrano gli attori cani e la sceneggiatura idiota a far da contraltare e il tutto si riduce a una bolla di sapone.
Qualche immagine suggestiva viene indovinata, e forse la pellicola merita la visione per il fascino visionario che fa capolino a intermittenza.

discreto film horror diretto da soavi su una sceneggiatura di argento.
film con qualche bell'effetto tipo il diavolo che è davvero bem realizzato e con belle scengrafia dove spicca la bellissima la chiesa che fa da sfondo alla vicenda.
soavi sa dove piazzare la macchian da presa e ci regala una buona regia ma il grosso difetto del film sta nella sceneggiatura che risulta un po fiacca nella parte centrale e un pò tirata via in quella finale.
nel complesso il film pur non essendo un capolavoro merita almeno una visione, ma soavi come regista ha fatto molto di meglio

Prodotto da Dario Argento e diretto dal bravo Michele Soavi,La Chiesa si lascia ricordare perché nonostante sia tutt'altro che perfetto presenta diversi aspetti interessanti.
Il primo (anche se forse non il più importante) è la trama che mescola in modo azzeccato ed originale il fantasy con l'horror dando vita ad una storia che nonostante possa inizialmente apparire banalotta,si sviluppa in modo intrigante e semplice da seguire,mantenendo sempre alta l'attenzione dello spettatore per la sua intera durata.
In questo viene aiutata anche da un aspetto visivo alquanto particolare,Soavi infatti sopratutto nelle sequenze degli omicidi adotta uno stile alquanto visionario ed affascinante che non può non ricordare quello del suo "maestro",Argento.
Molto belle anche le scenografie,convincenti gli effetti speciali curati dal sempre bravo Stivaletti,(nonostante questo non aspettatevi splatter in quantità industriale,perché non è quello il punto forte della pellicola).
Recitazione non esaltante ma neanche pessima pessima (tranquilli, Asia Argento è cagna anche quì).
Un bel filmetto, ha i classici difetti di diverse produzioni italiane del periodo ma non è da buttare.

"La chiesa" è praticamente un film di Dario Argento diretto da un altro regista: la differenza non sarebbe da poco se non fosse che l'Argento del 1989 era ormai in netto calo ispirativo e forse neppure lui avrebbe potuto fare meglio di questa regia che a me è parsa troppo sopra le righe.
I difetti di questo film, comunque, sono da ricercarsi anche nella sceneggiatura dello stesso Argento ( in parte ) ed in una trama che, mischiando realtà e sogno, risulta abbastanza contorta.
L'inizio ambientato nel medioevo è buono, poi il film si perde sempre più alimentando una noia che cresce con il passare dei minuti.
In quanto agli attori, mi piace citare Fedor Saljapin ( già con Argento in "Inferno" e poi entrato nell'immaginario comune con il personaggio interpretato ne "Il nome della rosa" ) ed anche Asia Argento, che qui non recita ma interpreta ciò che all'epoca era nella realtà ossia un'adolescente, facendo così meno danni di quanti ne avrebbe fatti in futuro...

Ricordo quando lo vidi da pischello, mi piacque parecchio.... E mi fece una buona impressione...
Nel rivederlo che dire...., le produzioni italiane horror del secondo lustro anni '80, e mi riferisco a film tipo Demoni, e tutti quelli di Lamberto Bava più o meno, al Fulci di Aenigma e compagnia bella e tutti gli altri titoli che ora non mi vengono in mente..., generalmente fanno proprio c***re.....

Questo è uno dei meno peggio per la storia, anche se non originale, per la goticissima location ed anche per il finale.... Le musiche ad opera di Keith Emerson ( Inferno) in collaborazione coi Goblin, seppure non eccezionali, innalzano di mezzo voto.

I film horror per definizione non devono essere razionali. Cercare spiegazioni e ragione in questi lavori, significa non essere entrati nel giusto spirito. Si deve compiere una sospensione della realtà e un immersione nell'immaginazione più sfrenata e nell'incubo. Questo lavoro è un tipico prodotto di questo cinema, assolutamente inverosimile, del tutto piegato alle "logiche "del soprannaturale però efficacissimo nel creare atmosfere angosciose e inquietanti , l'ambientazione gotica-barocca si confà alla perfezione alla natura del film, tetro, lugubre e agghiacciante. La coppia Soavi-Argento funziona

Prodotto da Argento e diretto da Soavi , La chiesa in origine doveva essere il terzo capitolo della saga di Demoni ma per problemi fra Lamberto Bava e la produzione il progetto venne trasformato in La chiesa, horror neo-gotico che arriva ormai quando il genere in Italia stava per defungere.
Soavi e Argento prendono a piene mani da pellicole come Il signore del male e Rosemary's baby fra le altre , andando però a creare un titolo di valore e non una sbiadita copia di successi americani.
La prima parte ci introduce ,dopo un ottimo prologo storico, in questa cattedrale oscura dove si conservano segreti nefasti. In questa fase assistiamo alla graduale investigazione che porterà alla scoperta del male celato nella chiesa e che deflagrerà nel secondo tempo.
La secondo parte abbandona la compostezza della prima per un esplosione di sangue,violenza,possessioni e pazzia.
La prima fase malgrado qualche sottotrama di troppo è coinvolgente , l'atmosfera è buona ,la location gotica affascina e la storia prende malgrado alcune derivazioni. Il delirio successivo,invece, rende il tutto più veloce e sanguinolento (non mancheranno violenze,blasfemie, mostri ecc) ma anche eccessivamente confusionario ,tanto da portare chi guarda a perdere il filo del discorso più di una volta. Lo stesso Soavi di recente ha dichiarato di non essere soddisfatto dello sviluppo sconnesso del film, sul quale lui non ha avuto diritto di replica in quanto deciso a tavolino dalla produzione(dunque è da scartare la tesi del delirio finale voluto , un po come in Inferno o L'aldilà).
Tecnicamente La chiesa sembra un prodotto straniero,per la cura dei dettagli,dell'ambientazione,dell'accompagnamento sonoro e degli effetti speciali (questi ultimi davvero belli). Il cast,pur non presentando grandi nomi,si comporta bene per una produzione simile.
Il finalissimo è un po affrettato anche se la creatura è inquietante e ben fatta.
In definitiva La chiesa,arrivato in un periodo non positivo per il genere , si difende bene e risulta ad oggi uno degli ultimi horror italiani di valore. Peccato che ad una confezione di qualità non sia stato affiancato un reparto narrativo in tutto e per tutto all'altezza.

Quasi tutte le pellicole dirette o prodotte da Dario Argento durante gli anni 80 avevano qualcosa legato al maligno o al mostruoso....guardate i due film "Demoni" o "Phenomena" e "Inferno".....il lato thriller era stato un pochino accantonato...aveva questa tendenza verso l'horror più puro(a parte "Tenebre" e "Opera")....lo stesso "Due occhi diabolici" diretto insieme a Romero non fece eccezzione...
"La chiesa" seguì sempre questo principio; Argento produsse un film concentrato ancora sulle presenze demoniache ambientandolo questa volta nel luogo più contrastante e allo stesso tempo più terrificante che si possa immaginare....
Il risultato è piuttosto mefistofelico e dantesco....gli ultimi 40 minuti sono interessanti...sembra di vedere un film satanico come quelli americani in una produzione italiana...unico malus le solite sbavature che si vedevano puntualmente nei nostri lavori; attori mediocri, fotografia anche....Asia Argento che cominciava ad affacciarsi sulla soglia(per fortuna con danni lievi per via della giovane età), alcuni dialoghi inutili e così via....
Comunque durante quel periodo non è tra quelli che ho disprezzato di più, alla fin fine presenta situazioni carine nel finale....bisogna aspettare un pò, ma poi,tutto sommato, diventa divertente(nel suo piccolo)....

Film tecnicamente esagerato per essere un prodotto italiano , con un Soavi in gran forma dietro alla macchina da presa. Tutto fa sembrare un gran film della mecca di Hollywood , ma ben presto guardando le interpretazioni si torna coi piedi per terra.
Non che siano brutte , ma alcuni personaggi lasciano molto a desiderare ,così come il film che ha un ritmo a cui manca di mordente , in una trama che vista oggi , lo fa sembrare uno dei tanti filmetti classici sul male ,Satana e compagnia varia .
Ottima la fotografia come anche gli effetti speciali , con una dose di splatter non esagerata ma neanche bassa .
Non me la sento di bocciarlo perchè ancora oggi sul piano della regia lascia un enorme solco intorno all horror italiano , un genere che qui nell'ormai ex bel paese manca da un pezzo.

Confermo che Soavi è un gran regista e meritava di certo più fortuna. La Chiesa però non è ai livelli de La Setta. Ci sono anche qua cose buone, è la gestione dei personaggi, soprattutto quelli secondari, che non funziona.
Arrivati alla fine mi sono reso conto che lo avevo visto da piccolo, quel caprone non si scorda...

SPOILER

Parte benissimo per poi calare vistosamente nella seconda parte. Terminata la visione si ha la sensazione di "occasione persa".
Nel complesso si merita comunque una sufficienza piena

Si vede e si sente che è roba italiana, ma perlomeno non è scadente come certi prodotti del nostro Paese sempre di quell'epoca,,,insomma Soavi e Argento hanno prodotto un horror sufficiente.
Ci sono discrete musiche, del gore e belle atmosfere pseudo-gotiche...vedibile

Sono affezionato a questo film perchè andai a vederlo al cinema da piccolo. Un ottimo horror di Michele Soavi scritto da Dario Argento. Una chiesa fondata su una fossa comune in cui è stata sepolta una strega. Una volta aperto il sigillo le forze del male si impossesseranno piano piano di tutti gli ospiti della chiesa. Buoni gli effetti speciali e buona la regia. Un horror classico che inchioda alla poltrona e coinvolge in pieno lo spettatore. Ha i suoi difetti ma comunque si tratta di uno dei migliori horror italiani. Da VEDERE.

Esempio ideale dei pregi e difetti del cinema horror italiano di quel periodo che nel bene o nel male era legato al nome di Dario Argento come regista e produttore.
I pregi senza dubbio è la regia di Michele Soavi che conferma le buone aspettative già viste in Deliria e culminate con il suo miglior lavoro, il successivo Dellamorte Dellamore. Oltre a delle buone riprese, mette a frutto le atmosfere suggestive dalla chiesa e il livello degli attori pur non essendo nulla di trascendentale, è meno scarso del solito.
I difetti stanno in una sceneggiatura che regge bene nella prima parte, apportando anche qualche piccolo elemento fantasy ben amalgamato, ma che mostra la corda nella seconda in cui tende a creare le premesse simili a Demoni di Bava, senza peraltro svilupparle appieno. In poche parole tutto diventa più confuso e c'è un impantanamento generale in situazioni e personaggi al quale il finale cerca di mettere una pezza.

Un vero peccato, si poteva fare di meglio. Fra l'altro fa anche un pò parte, diciamo, di quel filone dei vari "Il codice da Vinci", "I segni del male" o "La setta dei dannati". Complessivamente è apprezzabile, e diverte abbastanza, anche se ci sono vari elementi che secondo me potevano essere trattati meglio. Ad esempio, come già detto da qualcuno, il film si perde un pò nella metà, le scene "spaventose" e lo splatter si fanno abbastanza attendere. Per il resto un buon film, anche se, ripeto, si poteva fare di meglio.

Il problema de "La Chiesa" è che non riesce ad alimentare un clima cupo in maniera costante ne regala momenti di vera suspance..e soprattutto, nella seconda parte scade in una sceneggiatura troppo abusata e semplice..però la prima parte, in particolare l'inizio ambientato nel medioevo , è davvero folgorante..e poi Soavi è un ottimo regista, ogni inquadratura o movimento di macchina è sempre curato nei minimi dettagli ed è per questo che comunque il film riesce a mantenersi vivo fino alla fine..molto buoni anche gli effetti speciali di Stivaletti e discreta anche la recitazione..meno incisive invece le musiche dei goblin (anche se il tema principale è bello)..in sostanza un film carino ma che certamente poteva offrire piu spunti senza cadere nel già visto e senza calare il ritmo nella seconda parte..

Sarà perchè lo vidi la prima volta poco dopo che era uscito, ma "La Chiesa" è sempre stato uno dei miei horror preferiti e per questo mi sento in dovere di difendere questa suggestiva pellicola, secondo me troppo sottovalutata. Non ho mai capito l'accanimento contro questo film, quando attualmente ci sono in circolazione talmente tante di quelle ciofeche definite "horror" che è una vergogna per il genere stesso. C'è addirittura qualcuno che lo definisce trash!! Mah....Detto questo, "La Chiesa" è a mio avviso l'ultimo grande horror della nostra ormai sepolta cinematografia. Una conferma al tempo per Michele Soavi, che già con il suo debutto alla regia (Deliria) aveva dato dimostrazione di grandi qualità e di talento visionario. E Visionario è il termine più adatto per questo film, il migliore del regista (non me ne voglia chi considera La Setta il suo apice). L'incipt in un villaggio della Germania medievale, con lo scoppio della pestilenza e il massacro degli abitanti messo in atto dai cavalieri teutonici, spalanca le porte alla maledizione che dilagherà ai giorni nostri all'interno della cattedrale gotica costruita sopra la fossa dove erano state sepolte le vittime. Nella cattedrale cominceranno a verificarsi avvenimenti strani, apparizioni diaboliche, forze soprannaturali che si rimettono in moto e quel luogo non più mistico, comincerà a vomitare nuovi orrori contaminando tutti quelli che nel frattempo sono rimasti bloccati all'interno della cattedrale. I presenti saranno dilaniati dalle proprie ossessioni e dagli incubi personali...e proprio in questa parte sta il bello del film! La parte che poi porta al rito iniziatico nei sotterranei con la sequenza cult per eccellenza

SPOILER di chiara ispirazione polanskiana (e che per notti ha tormentato i sogni di una mia carissima amica). Ma come aveva commentato al tempo l'effettista Sergio Stivaletti, "La gente non l'ha capito, non ha capito che...

SPOILER. E mi sembra che a distanza di 22 anni le cose non siano poi così cambiate. Riguardo all'interpretazione di Asia Argento, è ormai scontato che non sà recitare, ma bisogna anche ammettere che all'epoca era ancora una ragazzina e nonostante ciò recitava meglio! Ottime anche le musiche del grande Keith Emerson e dei Goblin i quali contribuiscono a creare quel clima di sospensione in più a questa straordinaria ed esoterica pellicola.

Possiamo dire il film sta tutto nella parte finale, che ricorda vagemente "Demoni". E' un po' un crescendo di follia! I vecchietti, poi sono fenomenali! Per il resto molto statico e sull'esoterico/religioso.

La chiesa di Michele Soavi è un film bello, ma complesso da capire. Intanto "La Chiesa" inizialmente doveva essere il terzo capitolo della saga "Demoni" e doveva essere diretto da Lamberto Bava; ma in quel periodo ahimè era impegnato con "Fantaghirò", e per questo motivo purtroppo dovette rinunciare. Bava viene sostituito da Michele Soavi, che (insieme a Dario Argento) decide di rimaneggiare (in parte) la sceneggiatura. Il risultato finale è, La Chiesa, un sottovalutato film abbastanza visionario (che però mantiene un pò le atmosfere presenti in Demoni). Il film parte benissimo con l'iniziale l'ambientazione Medievale, prosegue bene, si perde un pò a metà film, per poi riprendersi nel finale.
Questo film ha tutto, violenza, angoscia, inquietudine, tensione, terrore; se solo questo film avesse avuto ritmi più alti e un sceneggiatura lievemente più curata, sarebbe uscito fuori un capolavoro dell'Horror italiano.
Ottime le musiche angoscianti di Keith Emerson e dei mitici Goblin; ottimi i costumi, ottimi gli effetti speciali, buona la fotografia, buona la recitazione (anche se potevano fare di meglio).
Da vedere per gli amanti dell'horror, peccato che è sottovalutato.

SPOILER

Horror gotico italiano di fine anni '80, quando ormai il genere stava perdendo molta efficacia. Questo film ricalca lo stile fulciano nella trama e nella sceneggiatura e uno stile argentiano nella regia e nelle musiche. E' proprio questa la pecca del film: la mancanza di personalità dell'autore. Il film in sè non sarebbe male, è girato in buona maniera (anche se il regista tenta di copiare Argento senza riuscirci), la colonna sonora è incalzante e alcune sequenze sono di forte impatto. Peccato però che la sceneggiatura è assente, tanto che a fine visione ci sembra di aver visto un collage di sequenze buttate senza un preciso scopo, senza un nesso. Visioni, allucinazioni, musica angosciante, atmosfera pesante, personaggi che entrano ed escono all'improvviso, cambio continuo di protagonista principale, altra scena onirica, ritmo che si spezza a ripetizione, e scene di cui non si capisce il significato. Che poi le scene oriniche sono ben fatte, misteriose ed occulte. Però assomiglia proprio ad un film di Fulci, ovvero senza alcun senso. Non c'è suspence, non si capisce dove la pellicola vuole andare a parare. A mio avviso se fosse stato girato da Argento come una sorta di sequel di Inferno (film a cui La Chiesa prende spunto) il risultato sarebbe stato sicuramente migliore.Il cast oltretutto è alquanto scarso e poco impegnato.
Tra il 5 e il 6. Nulla di eccezionale.

John.

discreto horror di fine anni 80. La mano di argento in soggeto e produzione si sente, ma la regia di soavi mi è parsa più adatta in questo caso.
Asia Argento , credo sia doppiata e quindi funziona bene,
Alle musiche ci sono i Goblin con KEITH EMERSON!!! quindi mezzo voto in più per loro.

Film ben fatto in cui emerge la grandiosità della cattedrale in stile romanico.
Musica divenuta famosa. Horror solo una spanna sotto Argento che partecipò alla produzione.

Gli regalo una sufficienza perchè, pur pacchiano e un po' stupido, devo dire che mi è stato simpatico, non mi ha terrorizzato ma, cosa più importante, non mi annoiato. bella la sequenza iniziale nelle catacombe.

Come per La Setta, anche questo è un'horror gotico scritto dal grande Dario Argento, e si vede, un'ottimo film che spaventa più per le caratterizzazioni dei personaggi, ottime, e per lo splatter, molto reale, che per le situazioni, abbastanza scontate, ..e poi un'Asia Argento giovanissima, che recitava forse meglio di adesso è imperdibile.

La Chiesa è un film di M. Soavi ma lo reputo un film di Argento /Soavi (è scritto e sceneggiato da D.Argento) e diretto da Soavi(che è un fedele adepto del maestro). E lo prendo come tale (cioè un film di Argento...), e presenta i soliti alti e bassi. I "bassi" sono: cose assurde e sceneggiature "bucate", ma a questo siamo abituati, infatti ho imparato a capirli i film di Argento, sono orientati a creare incubi "non realistici", quindi ho accettato questi aspetti...Il resto mi è piaciuto. Nella chiesa poco a poco tutti diventano invasati e diventa veramente un incubo.
Regia a la Argento, ambienti belli, attori abbastanza buoni (il sacrestano posseduto è da paura!), musiche adeguate, begli effetti.
Visionario, surreale, violento.
Chi si fa troppe domande quando guarda i film, lasci pure stare...

Ps: fa tenerezza vedere Asia bambina, che "recita" meglio di quando sarà più consenziente...

Buon film, che a tratti si tuffa in ottime sequenze splatter. Non il migliore horror anni '80, ma sicuramente migliore di certe porcherie firmate Fulci....

Uno dei pochi horror che fanno ancora accapponare la pelle. Tensione, musiche cupe, atmosfere gotiche e paura a non finire. Michele Soavi degno erede del grande Argento di cui la figlia fa una delle sue prime apparizioni sul grande schermo. Assolutamente da vedere....da soli....per il max effetto

Così così..non mi aspettavo un capolavoro e così è stato infatti. Diciamo che la cosa migliore del film è l'atmosfera all'interno della chiesa gotica..un'atmosfera affascinante misteriosa e inquietante allo stesso tempo. Il film parte molto bene con quel tuffo nel passato nel periodo medievale..da li in poi il film vive una fase di stanca..la parte centrale è decisamente noiosa e poco coinvolgente..nel finale si risolleva..anche se l'epilogo della pellicola m'è parso decisamente troppo sbrigativo. Come è stato detto alcune scene sono abbastanza fuori contesto ed anche la sceneggiatura presenta alcune lacune e lascia alcuni punti in sospeso. Da menzionare la brava Asia Argento che sforna un'ottima interpretazione che probabilmente non ha più ripetuto in ambito d'attrice con i più recenti suoi films. Gli do una sufficienza stiracchiata..soprattutto come vi dicevo per le belle atmosfere..ma con un maggior impegno poteva venir fuori sicuramente un film di maggior spessore.

Sarà a me è piaciuto.Poi le Chiese in se mi hanno sempre un po spaventato,ed i sotterranei di questa ancora di piu.

un buon film con ottime musiche e delle belle scene splatter.
da vedere

un altro buon prodotto italiano firmato michele soavi=dario argento
parte bene va avanti meglio ma finisce nel ridicolo con alcune sequenze che mi hanno fatto incaxxare

SPOILER

Be non mi aspettavo sicuramente nessuna specialità, si qualcosina da sufficienza c'è, ma se fosse stato realizzato meglio si poteva assistere sicuramente a qualcosa di molto meglio.
Partendo dal fatto che la storia non e male (anzi molto buona), direi che la realizzazione del film è sullo scadente, sinceramente alcune scene e in alcuni tratti mi hanno lasciato abbastanza sconvinto su questo film.
Le cose positive che personalmente ho trovato nel film sono l'inizio (molto meglio del finale) l'interpretazione degli attori e alcuni momenti di tensione che tutto sommato si fanno sentire.
La media del film tutto sommato e giusta.

Il film è diretto da Michele Soavi ,ma sceneggiato da Dario Argento e ne presenta chiaramente le connotazioni più evidenti.
Antefatto,mistero e horror trovano una certa armonia e si mescolano in una trama inizialmente piuttosto intrigante,nonostante il film risenta di una marcata collocazione cronologica e di una tecnica direttiva decisamente datata.
Un po' di noia,dopo una start emozionante,molti deja vu,qualche strizzata d'occhio qua e là,fumetti d'autore compresi,il film offre comunque la possibilità di godersi il soffio di Dario Argento,pur lontano dai suoi momenti di magico smalto.

Il miglior Horror italiano sulla scena dell'epoca, capace di dirottare la scelta dei VHS nei videonoleggi.Le scelte più frequenti infatti, ricadevano sempre sui mitici Nightmare,Venerdi13,Halloween,La Casa, ecc... ma questo film ricordo che riuscì a combattere dignitosamente(si parla sempre di un film italiano) contro questi titani dell'horror...
p.s. si vede un'influenza di Dario Argento.

Mi aspettavo di meglio,una mezza delusione!

Film carino, è una sorta di versione alternativa di Demoni

Buoni i primi tre quarti d'ora, il resto è piuttosto noioso, scarseggiano le idee.

"La chiesa" di michele soavi è un film degno di nota.
il cineasta italiano ci regala un film ben fatto, kon una storia molto karina (scritta dal maestro indiscusso del thriller italiano: dario argento) e ke mai precipita nel baratro della banalita'.
spettakolare il primo piano sequenza ke ci mostra l'interno della kattedrale ke rikalka appieno lo stile argentiano ( stile ke, comunque, si avverte per tutta la durata della pellikola).
le recitazioni sono più ke discrete e la giovanissima asia argento si muove davanti alla kamera kome un'attrice professionista e degna d lode.
il finale , poi, lascia davvero da riflettere...

un buon film italiano da nn buttare konsigliatissimo agli amanti del genere...
si spera in un ritorno di michele soavi al genere ke più l'ha konsacrato...
siamo dinanzi ad un regista da non sottovalutare (quentin tarantino ha definito soavi "il miglior regista italiano in cirkolazione".... e forse non ha tutti i torti...).

un film discreto, che parte bene, si sviluppa bene ma cade un po' nel finale. Soavi riesce a fare uno dei suoi migliori film, insieme alla setta. le musiche dei goblin sono stupende e Asia fà una delle sue migliori interpretazioni.

Inizia piuttosto bene per calare progressivamente...insomma, un film da 6-.

uno degli horror italiani più riusciti e anke dimentikati e quindi meno conosciuti....vediamo all' opera un eccellente soavi fresco degli apprendimenti del suo maestro dario argento...infatti la regia sembra proprio di argento....molto bella la trama anke se alla fine risulta quasi scontata...discreta la prova degli attori (NEL CAST C' è ASIA ARGENTO APPENA QUATTORDICENNE E PROBABILMENTE OTTIENE LA SUA MIGLIORE INTERPRETAZIONE )....bellissime le musike dei goblin e di keith emerson...buoni anke gli effetti speciali...da vedere per una serata di tensione.