la casa (1982)

Perla del cinema horror degli anni '80, firmata da uno straordinario Sam Raimi, il cui talento è ravvisabile anche (e sopratutto) in questi suoi film giovanili.
Girato con mezzi a dir poco ridicoli e tra un branco di amici, "La casa" porta a questo genere delle novità piuttosto sensibili che meritano perlomeno un apprezzamento. Infatti, come avevano già insegnato "Non aprite quella porta" ma anche altri film antecedenti ("La notte dei morti viventi", per esempio), i nostri eroi altro non sono che un gruppo di sventurati che difficilmente si possono scambiare per super-uomini (alla Schwarzy per intenderci). La loro umanità incrementa un'immedesimazione da parte dello spettatore che si trova catapultato all'interno della vicenda. Ad agevolare questa sorta di "identificazione" ci pensa anche un'ottima regia di Raimi che, mediante il saggio utilizzo di molte riprese in soggettiva, riesce a intensificare ulteriormente alcune sequenze.
Va anche sottolineato che accanto ad un’umanizzazione dei personaggi protagonisti, va segnalato che pure i cattivi diventano più simpatici: quella sorta di humor nero che impregna tutto il film è una carta vincente. Un processo del genere era già stato attuato con "L'esorcista", ma in questo film, viene ulteriormente accentuato.
Purtroppo orribili gli effetti speciali (anche se non poteva essere altrimenti), ma comunque è un difetto piuttosto marginale.