io sono l'amore regia di Luca Guadagnino Italia 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

io sono l'amore (2009)

 Trailer Trailer IO SONO L'AMORE

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film IO SONO L'AMORE

Titolo Originale: IO SONO L'AMORE

RegiaLuca Guadagnino

InterpretiFlavio Parenti, Tilda Swinton, Marisa Berenson, Alba Rohrwacher, Diane Fleri, Edoardo Gabbriellini, Maria Paiato, Pippo Delbono

Durata: h 2.00
NazionalitàItalia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2010

•  Altri film di Luca Guadagnino

Trama del film Io sono l'amore

Casa Recchi: specchi, fiori, denaro e freddezza. Emma e Tancredi, i loro figli, Elisabetta, Edoardo, Gianluca, i compagni e promessi sposi, i nonni, la genealogia e le future generazioni celebrano, tra le camere e i corridoi, i giardini innevati, le grandi cucine di Villa Recchi, passaggi di consegne, avvicendamenti alla guida dell'impresa strategie familiari e consolidamenti. Consolidamenti progressivi di ruoli sempre più raggelati dalla consapevolezza della classe di appartenenza, la grande borghesia industriale lombarda. Estraneo a quel mondo Antonio giovane cuoco poco avvezzo al compromesso, condensa emozioni in piatti che non hanno diritto di cittadinanza nella trattoria di famiglia. Emma e Antonio, due creature inorganiche agli universi in cui gravitano. La passione che li porta in rotta di collisione. Spezzando i legami e mettendo entrambi in diretto contatto con la natura. Da cui Antonio trae vita per le sue creazioni, da cui Emma ha preso le distanze costruendo una nuova identità. Altissimo il prezzo da pagare. Una sola possibilità di redenzione: l'amore.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   5,77 / 10 (22 voti)5,77Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Io sono l'amore, 22 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  
Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

eruyomè  @  17/12/2015 00:08:15
   3½ / 10
Bah, un vuoto esercizio di stile. Stile tra l'altro che lascia spesso a desiderare, con scelte tecniche fastidiose e fuori luogo.

L'inizio pare promettere qualcosa di interessante, ma è tutto talmente inconsistente che non lascia davvero traccia. Dei personaggi-figurine sullo sfondo non ce ne frega niente, dall'inizio alla fine, talmente piatti e inutili e senza spessore che non si possono nemmeno definire personaggi.

Tilda Swinton è pure brava, la sua Emma d'altronde è l'unico personaggio vero in scena, tra le tante figurine, ma anche la sua mi è parsa una parabola in fondo banale e poco interessante.
La trama non brilla per tutto il tempo, si tira avanti tra uno sbadiglio e l'altro, fino a sforare nel ridicolo involontario del finale, a parer mio di una pochezza davvero imbarazzante per sciatteria e pretestuosità.

Sarà un limite mio, ma non ci ho visto nulla di più che un harmony per signore. Tra l'altro grigio, spento e miserello, umanamente oltre che esteticamente.

isaber  @  17/08/2011 14:13:56
   5½ / 10
Questo è uno di quei film che non possono essere stroncati all'unanimità perchè oggettivamente "brutti", né lodati perchè oggettivamente "belli". Questo è un film che può conquistare o che si può odiare. La critica si è infatti trovata divisa. Con tre nomination ai premi Alabarda d'oro 2010, vince come miglior regia, esaltato dalla stampa anglossassone a Venezia da noi ha avuto un'accoglienza contrastata, stroncato da molti, lodato da alcuni. Per quanto mi riguarda, l'etichetta di capolavoro e l'accostamento a Visconti sono assolutamente fuori luogo per questo film poco riuscito.
Luca Guadagnino è al suo quinto lavoro: all'attivo conta un esordio bocciato (The Protagonist, 1999), una commediola giovanile (Mundo civilizado, 2003), un documentario su un famoso chef italiano (Cuoco contadino, 2005) e il disastroso adattamento del romanzo 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire (Melissa P., 2005). Partendo da un suo soggetto, scrive la sceneggiatura con tre collaboratori (I. Cotroneo, B. Alberti, W. Fasano) ed è incredibile che ci siano volute ben quattro persone per produrre una sceneggiatura così debole. Il tema di base è buono, anche se non particolarmente originale: il solito cliché di una grande famiglia, per di più molto facoltosa, che nasconde sempre, dietro al lusso e alla perfezione, delle crepe. L'elemento destabilizzante qui è rappresentato da Emma, la moglie che viene dalla Russia, quindi un outsider rispetto all'ambiente della borghesia milanese, che rappresenta l'esotico. Mentre il figlio Gianluca è simile al padre, Edoardo ed Elisabetta hanno in sè i germi dell'estraneità della madre. Edoardo lo dimostrerà sia con l'amicizia con Antonio, che non appartiene al suo ambiente, sia con un forte attaccamento alle radici della famiglia, l'azienda, opponendosi alla sua vendita a un compratore straniero. Elisabetta, più radicale, deciderà di vivere la sua omosessualità trasferendosi a Londra e studiando per diventare artista.
Emma porta il suo ruolo di moglie e madre come una maschera: molte scene sono dedicate all'atto della vestizione, gioielli compresi, che altri faranno per lei quando la donna abbandonderà la volontà di travestirsi per il suo ruolo. Emma racconta: "quando sono arrivata qui per me c'era troppo di tutto, per le strade, nei negozi, ho dovuto imparare ad essere italiana", il che indica che la donna, in qualche modo, ha soppresso la sua vera natura, il suo vero io, per diventare la buona moglie di un facoltoso industriale. (Emma non è neppure il suo vero nome, glie l'ha dato Tancredi). La predisposizione del personaggio a questo suo contatto con un passato più vero ed autentico si esplicita soprattutto nell'atto del cucinare, cosa che lei adora fare ma che la schiera di domestici al servizio della famiglia non rende necessario. Il cibo ricopre un ruolo particolarmente importante: è proprio assaggiando i piatti preparati da Antonio che Emma inizierà a provare delle sensazioni nuove, o piuttosto a ritrovarne delle vecchie. Tutto questo la rende particolarmente soggetta ad entrare nella sfera di attrazione di Antonio, l'altro outsider della storia. Di estrazione certamente più umile, il ragazzo cucina con passione e talento e coltiva la sua verdura in un terreno a San Remo. Il suo sogno è quello di aprire un ristorante immerso nella natura ("le persone dovranno arrampicarsi per mangiare i miei piatti"). Il tema dell'individuo portatore di passione che arriva a sconvolgere l'equilibrio di una famiglia bene fa pensare inevitabilmente a Teorema (Pasolini) anche se qui l'unica ad esserne turbata è la moglie. Il fatto che la donna lo incontri per la prima volta da sola mentre si trova a San Remo a passeggiare ed è incantata ad ammirare una costruzione che le ricorda la sua patria (lo sguardo scivola con continuità dalla chiesa al ragazzo che passa per strada) suggerisce un collegamento tra il richiamo alle radici e il richiamo alla passione. Il collegamento a un certo punto è sufficientemente chiaro, suggerito dall'estasi in cui Emma entra assaporando i piatti, dalla sua propensione per la fisicità (abbraccia e bacia molto spesso i figli) e dallo sforzo con cui invece indossa i suoi panni e i gioielli, e dal momento in cui Antonio le taglia i capelli liberandola da quella crocchia che simboleggia il suo essere borghese.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Il colpo di scena finale arriva troppo puntuale proprio nel momento in cui serve. Il finale, a questo punto l'unico possibile, è rovinato da una musica invadente che vorrebbe caricare maggiormente la drammaticità di una scena, il suo essere l'estremo punto di rottura che lo spettatore ha tanto atteso, ma che, tirata troppo per le lunghe, lo fa attendere solo la fine.
Se invadenti risultano le musiche di John Adams, molto curata è la fotografia di Yorick Le Saux, che mostra tutta la magnificenza di una Milano innevata e della splendida Villa Necchi Campiglio. Un buon materiale sprecato insomma, come sprecati sono i, di solito, bravi attori: prima di tutti l'inglese Tilda Swinton (Emma), e la nostrana Alba Rohrwacher (Elisabetta). Antonio è interpretato da Edoardo Gabbriellini, solitamente utilizzato da Virzì per parti secondarie, qui alla sua prima prova in un ruolo più centrale. Volto interessante quello del giovane Flavio Parenti, qui Edoardo.

ster6  @  30/04/2011 18:02:31
   5 / 10
Belle inquadrature (a volte troppo lente). Il film parte bene ma si perde in un narcisismo estremo del regista... finale banale e discutibile.

dils  @  07/02/2011 16:05:30
   5 / 10
L'inizio del film sembra promettere decisamente bene, buona la presentazione di questa famiglia milanese, avvolta e imprigionata da schemi borghesi che non permettono veri rapporti umani, se non di pura formalità.
Le ambientazioni non sono male, la fotografia accattivante, poi ad un tratto tutto crolla: la storia si frammenta, il montaggio risulta spezzato e senza un senso, i personaggi non hanno piu una chiara caratterizzazione, per non parlare del finale inultimente angosciante e privo di un filo logico. Guadagnini lezioso e presuntuoso senz'altro. Unica nota positiva Tilda Swinton riesce esprimere una profonda malinconia senza usare troppe parole.
Film sconsigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/01/2011 22:18:47
   3 / 10
L'inizio del film poteva in qualche modo riecheggiare La cadura degli dei di Visconti, ma l'impressione è durata poco. Il guaio di questo film, oltre ad una trama sicuramente poco originale, dà la netta sensazione di una vuotezza senza fine. I personaggi che dovevano essere il fulcro del film, si notano per la loro assenza, per la loro mancanza di spessore. Non ci si può concentrare tutto sulla Swindon e lasciare al margine gli altri, tra i quali la Rohrwacher, che aveva delle ottime potenzialità. Eppure il cast presenta nomi di qualità, però Guadagnino li fa sfilare come delle figurine evanescenti, con dialoghi molto scadenti. Ovvio che di fronte a ciò, anche un attore bravo non può fare miracoli.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/06/2010 00:21:38
   4 / 10
L'ultimo film di Guadagnino annoia e non convince. Il suo ritratto di una ricca famiglia italiana non ha nulla nè di decadente nè di affascinante, assomiglia di più ad una serie di diapositive prive di anima e a tratti sfuocate. Nemmeno gli attori mi hanno convinta.

Invia una mail all'autore del commento Larry King  @  31/03/2010 19:08:45
   3 / 10
Assurda accozzaglia di immagini patinate, che dopo il folgorante ed ingannevole inizio, tracolla inesorabilmente verso la deriva del ridicolo involontario (la scena della chiesa dopo il funerale).
Accolto a Venezia da una marea di meritati fischi, testimonia la pochezza definitiva di un presunto cinema autoriale italiano, privo completamente di qualsiasi tipo di talento, gusto e rispetto per il pubblico.
Nulla ci viene spiegato, si assiste impotenti ad una sequela di presunte scene madri, dove la sciatteria viene scambiata per poesia, la miseria per minimalismo. Ma a chi si voleva rivolgere Guadagnino? Abbiamo capito che gli piaceva Visconti, ma chi in modo sgiagurato la paragonato al maestro, scambierebbe volentieri Massimo Boldi per Jack Lemmon, Billy Wilder con Neri Parenti.
Il fatto che alcuni sprazzi denotino un talento recondito non fa altro che accrescere il rimpianto e la desolazione.

fraserx  @  23/03/2010 13:00:56
   1½ / 10
ennesima dimostrazione che il cinema italiano sta realmente morendo

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2011 12.30.42
Visualizza / Rispondi al commento
kampai  @  21/01/2010 18:37:10
   2 / 10
evitatelo se vi volete bene.dialoghi ridicoli e imbarazzanti, interpretazioni pressapochiste, trama ridicola.ce ne vuole di coraggio per far uscire un film di questo livello, rivalutare pieraccioni è tutto dire.uno dei peggiori film della mostra di venezia.inguardabile

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049917 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net