intruders (2011)

"Intacto" e "28 Settimane Dopo" avevano permesso di cogliere delle potenzialità nello spagnolo Juan Carlos Fresnadillo, il quale però stecca in maniera eclatante la terza prova,quella più prestigiosa visto il budget a disposizione.
Causa principale è da addebitarsi a una sceneggiatura scellerata,in primo luogo statica e monotona in cui il già visto spunta di continuo non permettendo alcun coinvolgimento ,la povertà di idee è tale da indurre addirittura la riproposizione quasi identica di una singola scena.In buona sostanza la noia regna sovrana ma il peggio arriva col twist finale,incoerente e clamorosamente sbagliato nelle connessioni tra i due segmenti sui quali poggia la storia.
Poco visionario per essere una fiaba dark e poco inquietante per essere un horror "Intruders" è un banale ibrido imperniato sempre sulla stessa solfa,con bambini insidiati da una presenza soprannaturale e genitori dapprima scettici e poi coinvolti tanto quanto la loro iellata prole con tutti i casini che ne conseguono.
E poi c'è un uomo nero che fa tutto tranne che paura,affetto com'è da un'idiozia impressionante che non gli lascia speranza di poter portare a compimento i suoi spregevoli progetti.
Un mostro tra i più stupidi della storia del cinema,ogni qualvolta ha la possibilità di agire pensa bene di perder tempo spaventando le vittime favorendo così il regolare arrivo degli aiuti.
Anche gli attori sembrano disorientati,Clive Owen non sarà un fenomeno ma in certe pellicole funziona,stesso dicasi della sempre splendida Carice Van Houten relegata in un ruolo a dir poco insipido e quindi a sua volta in affanno.
Delusione totale,non bastano un paio di sequenze azzeccate per risollevare le sorti di tale lavoraccio.