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Dopo il bellissimo Mulholland Drive, Lynch ci riprova e ripropone un film che sembra avere le stesse velleità ed aspirazioni..Ma se Mulholland sfiorava il capolavoro, qui ci troviamo di fronte ad un film impregnato delle ossessioni di un regista che ormai non tiene più conto dello spettatore. Sintomatiche le risate del pubblico nelle sequenze dei conigli (tra l'altro facenti parte di un bel corto del regista, RABBITS) e ancora più illuminante, a tal proposito, la frase finale del film, che sembra quasi una voluta ironia......
Lynch sbarella di brutto e presenta una sequela di situazioni prive di logica e di nesso o, se esistono, chiare solo a lui: per capirci qualcosa, forse andrebbe rivisto il film altre due volte, ma sorbirmi per due volte 2 ore e 45 minuti di "sta roba" potrebbe essermi fatale. Oltretutto girato con una telecamaerina digitale che mette a nudo le intenzioni sperimentali del lavoro, ma che a volte infastidisce.
Da ammiratore di Lynch, l'ho sempre ritenuto un genio, ma spero che qualcuno gli faccia capire che forse adesso è bene che cominci a cambiare surrogato.