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Diciamo che ho visto tutti i film di Lynch e alcuni non li capisco fino in fondo ma, nonostante questo, continuo a vederli. Questo film è geniale,forse il più strano del regista. Inquietante al punto giusto . Un viaggio allucinante nei meandri della mente umana. Si è un film lento e pesante ma, nonostante duri 3 ore, lo spettatore non si annoia mai anzi ti cattura con le immagini e le situazioni davvero inquietanti (vedi la chiacchierata strana con la signora). In fine un film profondo e allucinato in puro stile Lynch. Da vedere per gli appassionati del regista.
Che voto si può dare ad INLAND EMPIRE? Come lo si può giudicare? Non avrei mai voluto accodarmi alla fila di 10 che lo sta recensendo, ma alla fine, dopo un weekend di riflessioni, non può che essere 10 il voto da dare al nuovo film del Maestro.
Per varie ragioni, che si possono però riassumere in un solo punto:
1) Dare un qualsiasi voto che non voglia dire "bufala pazzesca" o "capolavoro" (quindi un voto compreso tra il 2 e il 9) significherebbe: - essere pieni di spocchia; - avere capito totalmente il film; - oppure credersi migliori di Lynch (cioè spocchiosi). Ed io non mi giudico nessuna delle tre cose.
Nessun capolavoro dell'arte, della musica, del teatro, del cinema, può essere giudicato a freddo e senza riflessioni. Il libro che Lynch promette di pubblicare a natale potrebbe spiegare molte cose riguardo le sue opere d'arte, ma forse no.
In ogni caso il mio 10 è sentito e convinto. La seconda parte del film è qualcosa di ineguagliabile, indecifrabile, un sogno ad occhi aperti, che lascia stupefatti, metabondi. Un pò come gli ultimi dieci minuti di 2001 odissea nello spazio: ognuno può interpretarlo come vuole: trovarvi un significato vero e proprio (o più che altro "oggettivo") non è necessario.
Personalmente, do una mia interpretazione, ma ripeto, è una mia personalissima interpretazione (non alla storia, ma al film in generale): vedo Inland Empire come un grande bluff, ma un bluff voluto, una boutade pensata e studiata nei minimi dettagli: una presa in giro della TV e dei suoi meccanismi ( i conigli nella stanza sono a mio avviso una presa in giro delle sit-comedy e dei talk show, dove la gente ride a sproposito, anche per la minima cavolata); dei nuovi meccanismi del cinema (il digitale usato nelle maniere più elementari, ad un certo punto mi ha dato quasi l'idea di avere girato alcune scene con il telefonino...); del metacinema (che è così caro a tanti giovani cineasti che sostanzialmente sarebbe meglio facessero un altro mestiere) della scrittura (che linearità ha la storia?). Ma, in sostanza, o forse, con Inland Empire Lynch vuole darci il significato definitivo alla "parola" cinema.