infernal affairs 2 (2003)

Il passaggio di consegne del potere criminale dal clan Ngai al nuovo boss Hong Sam, come metafora dell'handover. Andrew Law e Alan Mak non si limitano a raccontare i retroscena delle due talpe Yan e Lau, e mettono in scena un prequel di Infernal Affairs che fa ripensare molto a Coppola: i due registi di Hong Kong recuperano, infatti, quei concetti di "famiglia" e ambizione politica che vanno ad approfondire (e annichilire) la contrapposizione/sovrapposizione del dualismo crimine-polizia. Rispetto al primo film vengono meno i virtuosismi registici (pur rimanendo elevatissima la composizione dell'immagine in relazione all'utilizzo di spazi e luci), ma l'attenzione per la sceneggiatura intricata, la psicologia dei personaggi e i ritmi filmici rimane di alto livello.

Buon seguito, storia mafiosa di gangster cinesi.

Il seguito del bellissimo "Infernal Affairs" non è altro che un prequel di quanto visto nel precedente capitolo. Però scordatevi la solita azione commerciale stile Hollywood, "Infernal Affairs 2" è un prequel che più che aggiungere nuovi elementi arricchisce quelli che erano già presenti nel primo film. Orfani dei due attori Tony Leung e Andy Lau è comunque interessante andare a scavare nel passato dei personaggi da loro precedentemente interpretati così da capirne meglio la psicologia e aver più chiaro il quadro generale degli avvenimenti successivi.

Inferiore al primo ma è un buon seguito che diverte e non tradisce le aspettative. Ancora più movimentato e dinamico. Davvero entusiasmante.

Se il primo Infernal Affairs offriva un buon mix di tensione, storia avvincente e nel contempo una narrativamente semplice, il suo sequel, o meglio prequel, ricostruisce la stessa intensità con una struttura più meccanica. Anche scoraggiante per lo spettatore più semplice, e per chi non avesse visto il primo, il film possiede una trama forse troppo chiusa e intrecciata su stessa, tanto da risultare in apparenza forzata. Malgrado questa lontana sensazione, la storia principale si farà sempre più convincente e altrettanto intelligente da riuscir ad emozionare e coinvolgere pienamente. E "Chi la fa', l'aspetti"...

Sembra essere nato come prequel commerciale ma Infernal Affairs 2 è come il suo predecessore un film d'azione intelligente e spettacolare,serrato e pieno di personaggi vecchi e nuovi che si integrano perfettamente col primo capitolo. Ciò che prima credevamo di sapere sui buoni o i cattivi viene spesso ribaltato dimostrandoci come nessuno sia privo di colpa e facciano tutti parte di un inferno. Mancano i colpi di scena del primo Infernal Affairs,anche l'azione era più coinvolgente e diretta mentre in questo comunque meritevole prequel troppe volte si ha l'aria di "già visto" che non fa bene ma sono presenti momenti di lirismo notevoli soprattutto nel finale. Tentare di rinfrescare tutto con l'approfondimento di personaggi che già abbiamo conosciuto uniti a nuovi,integrando il tutto con la saga,è la cosa migliore.

Pur essendo mezzo gradino al di sotto del primo, rimane comunque un ottimo film. La recitazione, la fotografia e le musiche sono superbe..come il primo capitolo del resto, una sceneggiatura più lenta e comprensibile aiuta la visione del film. Forse mi è piaciuto meno rispetto al primo proprio per questo, il ritmo risulta meno serrato, meno "action" ed essendo pure più lungo l'ultima mezz'ora si inizia a guardare l'ora e quanto manca alla fine.
La visione risulta comunque piacevole ed è evidente il fatto di come questa operazione sia nata come trilogia. Infatti questo capitolo non sembra compato per aria, ma ha delle solide fondamenta legate al primo. Consigliato. Ed ora sotto col prossimo.

Bello, sebbene mi sia piaciuto un po' meno del primo (ma magari avercene!). Sequel/prequel che spiega coerentemente ed esaustivamente e completa le situazioni vissute nel primo film.
Ho trovato il livello della recitazione veramente eccezionale. Ottima regia e fotografia stupenda, come sempre nei film orientali.
Ed ora vado col terzo.

Dopo aver visto Inferrnal Affairs, mi sono precipitato a vedere questo prequel che si differenzia notevolmente dal primo capitolo di questa trilogia.
Questo film mi è sembrato più maturo, girato e montato magnificamente, bravi attori (anke se meno carismatici del primo episodio), musiche davvero belle e suggestive....ha forse un solo difetto: durante la visione alcune scene mi hanno ricordato troppo "Il Padrino". La minore originalità di questo fillm, tuttavia, non pregiudica tutto ciò che di buono è presente ed è per questo motivo che ne consiglio vivamente la visione e che, appena posso, correrò a vedere l'ultimo capito di questa splendida trilogia.

Infernal Affairs II ovvero l'arte del prequel/sequel.

E' proprio vero: in oriente il mondo va all'inverso.
Mentre in Europa impazza la moda del sequel o del remake con risultati spesso imbarazzanti, i fratelli orientali riescono a produrre sequel di grande classe e soprattutto, ciò che conta veramente, realmente belli.
Infernal Affairs nasce come mera opera commerciale, con cast eccezionale, un budget da capogiro, immaginiamoci un sequel che in realtà è un prequel: pura e semplice operazione commerciale. Ma tutto è in mano a due veri e propri professionisti come Andrew Lau e Alan Mak. Due bravi registi che fanno fruttare l'ingente somma di denaro messa a disposizione fornendo un prodotto che vale sicuramente i soldi spesi per la sua creazione.
Stiamo parlando di un film che è in grado di soddisfare anche i palati più fini, veramente un film ineccepibile sotto tutti i punti di vista.
Una trama complessa ma sempre coerente nei suoi molteplici colpi di scena. Una storia di alleanze, tradimenti, omicidi. Tutto ideato precisamente in tutti i suoi dettagli.
Grande regia ma anche ottimo cast con Anthony Wong e Eric Tsang su tutti anche se nel primo episodio la presenza di sue grandissimi quali Andy Lau e Tony Leung rendeva il tutto ancora più bello.
Quindi diciamo un pò più nella trama (già il primo è eccellente) un poco meno negli attori protagonisti ma questo è un giudizio puramente soggettivo.
Rimane una pellicola stupenda che rende tale trilogia unica

Dopo il grande successo di Infernal Affairs,i due registi tornano alla carica con un prequel semplicemente straordinario e soprattutto all'altezza del suo predecessore.
Ben confezionato,tecnicamente perfetto e curato fin nei minimi dettagli,Infernal Affairs 2 ha come punto di forza una sceneggiatura di ferro,con Lau e Mak abili nel mescolare le carte:i due registi approfondiscono le psicologie dei personaggi gia'esistenti,ne inseriscono di nuovi(un temibile Boss e la moglie di Sam)e giocano con i classici infiltrati(marchio di fabbrica della serie),in una guerra sottile fatta di inganni e nervi tesi,tra colpi di scena a ripetizione e tensione alle stelle.
Perfetta la prova del cast e ottima la fotografia...da non perdere assolutamente.

Prequel che segue la linea del primo "infernal Affairs", senza mezzi termini e senza via d'uscita. Trama intricata e buona caratterizzazzione dei personaggi.
Come sempre un ottimo poliziesco, anche se lievemente inferiore al primo.
Da vedere obbligatoriamente se si ha già visto il primo capitolo.

mi ripeto veramente bello !

Come il primo capitolo anche questo prequel è decisamente entusiasmante.
Gli incastri con quanto visto in precedenza sono più che azzeccati.. il che rende anche “Infernal Affairs 1”, a posteriori, ancor più affascinante di quanto già non sia.. tanto che il mio 8 allo stesso dovrebbe essere in realtà un 9 pieno.
Lo stile è quello, lo si riconosce immediatamente.. dalla fotografia alle musiche, dal ritmo tirato alla capacità di coinvolgere, dai continui capovolgimenti all’introspezione dei personaggi.. e soprattutto dalla totale assenza di buonismi che conferisce alla trilogia quella inconfondibile atmosfera torbida.