i miei piu' cari amici (1998)

Più che per l'intreccio in sé (che risulta anche un po' di difficile comprensione nella sua interezza), quest'opera di Benvenuti che uscì nel '98 (che mi pare di ricordare che ebbe poco successo al botteghino, ma vabbé) è interessante per lo sfodero delle singole performance attoriali (alcune sono più realistiche di altre), ognuna da cogliere nei suoi aspetti particolari, in vero e proprio stile teatrale (e la componente teatrale svolge appunto all'interno della pellicola il ruolo preponderante). Il cast è di tutte firme.

Benvenuti scrive, dirige ed interpreta un film corale, di non particolare originalità, ma dotato di una certa sensibilità autorale che offre una storia gradevole pur senza grandi spunti di vivacità narrativa, impegnata nel presentare le emozioni in maniera quasi cinica e senza lasciarsi andare nella facile retorica.
Non è, a mio avviso, un film da ricordare per intensità e brio interpretativo ma è comunque un progetto degno di apprezzamento di un autore bravo e di personalità.

Film che contiene una buona dose di fantasia surreale con effetto sorpresa. Niente male. Bravo Benvenuti.

Cavolo, nessun commento!

Beh, bisogna dire che il declino di Benvenuti (che rimane un personaggio dotato di un certo carisma) era già iniziato, ma questo film vale la pena vederlo.
L'idea di fare un film di matrice teatrale (grazie anche alla sceneggiatura, realizzata con Alberto Ongaro) scorre bene e anche il cast (la Cenci, la Robin's -al suo secondo film con Benvenuti dopo lo spettacolare "Belle Al Bar"-, Tognazzi, Vito e così via) ci sa fare.

Ciò fa sì che il film sia un concentrato di simpatia, seppur non sia ai livelli dei suoi classici.

SPOILER