La vacanza di una famiglia in una lussuosa casa in affitto si fa inquietante quando un attacco informatico mette fuori uso i dispositivi e due sconosciuti si presentano alla porta.
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Anch'io quando facevo i miei filmini facevo così con i movimenti di camera, orizzontali poi con un movimento mi ritrovavo con l'immagine in verticale. Lo trovavo innovativo tralasciando la casualità e l'incapacità di fare diversamente. Qui i movimenti sono cosi ahah. Accompagnati da un comparto sonoro che alza di parecchio l'inquietudine.
È un po' uguale ad altri film? Si lo è. Mi ha ricordato per qualità e/o argomento a quiet place, Bird box, blindness... Cose simili insomma che, chi più e chi meno, fa della sua originalità un modo per farsi ricordare. Probabilmente il mondo dietro di te è da questo lato meno ricercato. Eppure questo lato è alquanto anticonvenzionale non nel film stesso, ma nella nostra società in cui la censura non lascia passare certi argomenti/preoccupazioni dirette allo spettatore. Ed invece qui lo fa. Il modo di trattare questa storia è abbastanza sorprendente,
una guerra non più asimmetrica, un attacco con armi che nemmeno immaginaniamo
in un atmosfera reale ed attuale, molto attuale, troppo attuale, e questo senso di sorpresa viene moltiplicato ancor di più se i produttori sono una famiglia che per diversi anni hanno presidiato la casa bianca. Una trovata di mercato? Probabilmente si.