il cigno nero (2010)

Aronofsky è senz'altro un regista di talento ma qui confeziona un film ambizioso e risulta forse un tantino presuntuoso.
Forse a certo pubblico può apparire qualcosa di innovativo ma questo ennesimo ricorso al tema del doppio sa di già visto e le introspezioni psichiche non sono qualcosa di nuovo se si conoscono Lynch o Cronenberg (tanto per citarne un paio).
Comunque belli i balletti e molto brava Natalie Portman.
In definitiva un discreto film che pur non essendo certo un capolavoro svetta un poco nel nulla della grande produzione odierna.

Bello ma ragazzi quanto è inquietante... Non è il film che consiglierei per una tranquilla serata tra amici. Comunque molto affascinante.

capolavoro, serve altro? Portman merita appieno l 'oscar con questa sua interpretazione, il regista ha uno stile che personalmente adoro e spero continui su questa scia con film low budget ma di grande impatto emotivo.promosso a pieni voti per me

wow, un film che mi ha toccato davvero nel profondo, un grande elogio a Darren Aronofsky che ammiro molto come regista, e poi una bellissima natalie portman, è veramente bello, guardatelo, sono quei film psicologici che a me piacciono davvero tanto.

Bellissimo film di Aronofsky che ci descrive la parabola psicologica di un' algida ballerina (una bravissima Portman), rosa dall'ansia di perfezione, che raggiunge solo grazie ad una serie di autosuggestioni che si dipanano per tutto il film (o almeno io le interpreto così), le uniche in grado di darle la grinta e l'energia giusta per trionfare sulla rivale meno abile ma più sensuale. Strepitosa regia del regista newyorkese, sicuramente migliore che in The Wrestler o in The Fountain, anche se l'ambiente del balletto classico è descritto in un modo convenzionale (come in Rocky il mondo del pugilato), ma l'atmosfera dark che si respira mi ha ipnotizzato fino all'ultima scena.

Grandissimo film di Darren Aronofsky siamo ai livelli di Requiem from a dream , Interpreti bravissimi a partire da Natalie Portman per continuare con Barbara Hershey , Vincent Cassel e Mila Kunis.

Il film è concentrato sull' intricato viaggio psicologico della ballerina Nina ( la Portman) che la porterà ad un' atto estremo dovuto alla sua ossessione avente come oggetto la perfezione assoluta.

Da vedere

Oscar per la protagonista pienamente meritato.

Inquietante e psicologico, descrive un mondo a se stante, riesce a catturare l'attenzione ed incuriosire, prima lascia intendere una cosa, poi si capisce un'altra e solo alla fine si capisce tutto chiaramente.
Veramente ben fatto.

Bello???? MA ce ne sono milioni cosi alla fine lascia una punta di amaro...la previsione che avevo fatto a meta del film si realizza come tale...niente di sorprendente...forse bello x chi ama il ballo ma anche di quello non si vede un gran che...solo un peso che attanaglia per tutto il film ...che gli fa raggiungere il 6

per il resto per me rimane un film sopravvalutatissimo ...non da oscar assolutamente...a meno che intorno non ci sia il nulla ...allora probabile...

Beh che dire il tema narrativo è piuttosto logoro ormai ritengo che la bellezza del film risieda tutta nell'ottima interpretazione degli attori, Portman in primis. Aronofsky punta tutto sul gioco di sguardi con disinvoltura, come fosse un Lynch dei tempi andati, e sulla consueta precipitazione nella follia a cui c'ha già abituato. Grande finale.

Pellicola molto ben fatta sotto tutti i punti di vista, anche se il tema trattato sembrerebbe non troppo originale....
elegante, oscuro, intenso, con la Portman (oscar meritatissimo) e Cassel perfetti.
Cinema di alto livello, dopo The Wrestler un'altra grande prova di Aronofsky

ok.

Il film e' "piacevole".
Non sono d'accordo con coloro che lo definiscono un capolavoro... Ma dove???

Fight Club è un capolavoro.
Inception è un capolavoro (anche se col genere c'entra poco).

Il voto è semplicemente 6 solo per il finale in cui non ti aspetti


SPOILER

Ma per il resto non è assolutamente niente di eccezionale.

Ho preferito meglio Requiem di Aronofsky...

Grande film, grande interpretazione degli attori, grande regia. Siamo ai massimi livelli del cinema contemporaneo.
Certo che Aronofsky ne ha fatta di strada a livello registico da Requiem for a dream a questo "Il cigno nero".

Natalie Portman è divina. Impossibile non innamorarsene. Scontato che l'oscar sia meritatissimo. Non si capisce bene la paternità delle scene di danza, ma chissene. Se fosse veramente lei a ballare così per tutta la durata del film, sarebbe non di questo mondo.
Parlando invece del film, insomma. Il tema non è il massimo, non tanto quello al centro della trama, il conflitto di Nina, quanto la sua vita in sé, la raffigurazione dello stereotipo di ballerina senza personalità. Ottime le scene "thriller", abbastanza malvagie quelle di semplice interazione tra gli attori, che siano la madre, Cassel, Lily ecc.
Il voto è una media tra questi due fattori: la mediocrità di molti argomenti e scene, la perfezione della Portman e l'ottima coreografia/scenografia/regia, che esplodono nel "Cigno Nero" finale.
Tra l'altro, nonostante il personaggio un pò assurdo che fa da protagonista e la visione un pò stereotipata, esagerata e inquietante del mondo della danza, il tema centrale della ricerca della perfezione e della vittoria su sé stessa e l'ansia, le aspettative, veramente merita.
Insomma, è un film sul balletto più famoso al mondo, sulla musica (e il racconto alla base) di un compositore di classica tra i più geniali della storia dell'umanità. Solo per questo brutto come film non può essere ...

Ottimo,anzi ottimissimo thriller del grande Aronofsky! Bravissima la Portman e meritatissimo l'oscar! Da grande amante dei film horror (anche se questo non lo è) mi è piaciuta l'atmosfera di inquietitudine che pervade la pellicola,e ho amato le scene un po' più disturbanti! Il lato tecnico è veramente curatissimo. Buona la colonna sonora!! Il finale è bello (sa un po' di già visto) ma sorprende comunque!
Consigliatissimo!

Il solito regista Aronosky crea una fantastica atmosfera horror/drammatica, confezionando un ottimo film con la ottima Natalie Portman... Forse il miglior lavoro del sempre ottimo Aronosky che riesce sempre a stupire

Bel film,psicologico,ottima la Portman e bravo Cassel da vedere

Film intenso e coinvolgente, interpretazione notevole di Natalie Portman (meritatissimo l'Oscar) in continua lotta con se stessa per raggiungere la perfezione.

Uno dei più bei film che ho visto nell'ultimo anno, assieme a Biutiful. La regia di Aronofsky è sublime, come lui solo sa fare, uno dei migliori registi in circolazione. La Portman dimostra di essere un'attrice di altissimo livello e l'oscar è meritato.

dai voti e dal quello che leggevo sul web mi aspettavo di più.
il punto è... che ho capito fin dall'inizio dove sarebbe andato a parare.
la portman è stata davvero brava, ma il film, seppur tiene una certa suspence, ha un finale alquanto pietoso e scontato.
alcune scene di sesso, non so perchè le abbia inserite. almeno fammi vedere qualche tetta! se vuoi proprio inserirle, altrimenti, se non sono utili alla storia, evitale.

Mi sento di dare il massimo all'ultimo lavoro di Aronofsky, che per me si conferma come uno dei migliori e più interessanti registi contemporanei. La sua predilezione per le sofferenze della mente e del corpo, presente in tutti i suoi precedenti lavori a partire da Pi Greco, Requiem for a dream e The wrestler (escludo lo sfortunato The Fountain) qui è portata all'estremo e questo film pare davvero una somma dei precedenti.
Da una parte abbiamo la bellezza della perfezione, una bellezza che dev'essere pura, incontaminata, costruita con il sacrificio (il corpo della ballerina è un corpo martoriato, dagli estenuanti esercizi per perfezionare lo stile, dalla rinuncia al cibo e ai piaceri della carne) e dall'ossessione per il controllo. Il cigno bianco. Dall'altra parte abbiamo la bellezza della sensualità, una bellezza più cruda, passionale, sporca, viscerale, la bellezza della ballerina che si fa muovere dalla passione e che seduce. Il cigno nero. Nina è chiamata a interpretare entrambi i ruoli: già perfetta come cigno bianco deve lottare per torvare in sé il cigno nero, il che per lei significa stravolgere il suo modo di vivere e di pensare. Le cose si complicano oltretutto quando il cigno nero viene incarnato dalla ballerina Lily, che inconsapevolmente scatena in Nina una folle ossessione. Non si può dire altro di questo film senza rovinare la sorpresa. Va gustato ogni piccolo cedimento, ogni crepa nella personalità della ragazza. Solo un appunto: è stato detto che gli effetti speciali verso il finale sono eccessivi e ridicoli... io penso invece che rispecchino molto bene i cambiamenti nella mente della ragazza, la sua trasformazione che deve passare dolorosamente dalla carne. Un film sconvolgente e meraviglioso.

Penso che nessuno abbia qualcosa da dire sul meritatissimo premio Oscar Natalie Portman, che si era un pò persa negli ultimi film ma che sforna una prova sublime. Il film è buono, molto introspettivo e grazie ad una trama "dark" fa apprezzare anche a persone come me una tematica come quella della danza. Giudizio positivo anche sulla colonna sonora.

Suggestioni alla Polanski e macchina da presa alla Kubrick (alla...intendiamoci..non vuol dire come).
La trama è banale e scontata, ma una regia surreale e un ottima recitazione (tutti omaggiano alla Portman ma si dimenticano di Cassel) portano questa pellicola sullo scalino dei bei film.

La cosa più affascinante di questo film è la recitazione della portman, e l'oscar è proprio meritato... chissà se questo film sarebbe stato così apprezzato senza una perfetta interpretazione :-)

Dai commenti letti e media voto mi aspettavo un capolavoro, ma a dire il vero non mi ha entusiasmato più di tanto...davvero troppe le scene di ballo! Ho davvero apprezzato invece, le ottime interpretazioni, in particolare la portman... per il resto un film bello ma nella media...è un film che a mio parere non si fa ri-vedere!

Un film che cattura fin dai primi istanti. Cresce, pervade e divora le aspettative nella la mente dello spettatore correndo sul binario del subconscio tanto caro a Lynch. La pellicola si rivela pian piano una perla che riflette le prestazioni degli attori, su tutti la protagonista: capace di acuti degni dei Grandissimi. Ritraendo con mano fermissima, il regista ci regala una corsa nelle viscere del desiderio affannoso, nella lotta della competizione e nel compimento del successo al massimo estremo.
Un tuffo col cuore in gola eseguito dopo una rapida rincorsa, ecco cos'è Il Cigno Nero.

Pellicola estremamente ambiziosa di Aronofsky, in cui vengono miscelati tantissimi ingredienti (ambizione, ossessione, luce vs. oscurità, fragilità, rapporto madre/figlia, prezzo del talento) per fortuna in modo coerente e senza eccessivi sfilacciamenti. A renderlo possibile, una regia strepitosa che conferma Aronofsky come uno dei migliori registi per tecnica in circolazione, una fotografia superba e due interpreti in stato di grazia, che giocano in modo impeccabile con i propri ruoli. Ad impedire al film di spiccare definitivamente il volo, però, rimane il fatto che la tematica trattata sia decisamente stantia, e che i richiami cinematografici di riferimento (Lynch su tutti) l'abbiano già trattata in modo decisamente più originale. Ciò senza nulla togliere ad un'opera di altissima classe: avercene, di "Cigni neri".

Un bellissimo ritratto psicologico di una ballerina anoressica in stile horror.
Secondo me si tratta del miglior film di Aronofsky, almeno finora.
Natalie Portman è stata talmente brava in questo film che non mi spiego come sia stato possibile assegnare ad un'altra attrice la Coppa Volpi a Venezia; per fortuna gli Oscar hanno reso giustizia alla sua poliedrica interpretazione.
Le uniche pecche di questo film sono, forse, alcuni eccessi nelle scene di sesso e certi effettacci horror che si sarebbero potuti evitare.
Resta comunque uno dei migliori film della stagione: coinvolgente e ben realizzato.

Mi sono messo alle 8 e mezzo di stamattina finito il turno in ospedale per rilassarmi pensando fosse privo di suspance...mi sbagliavo!!
Sarà che i pazienti stanotte mi hanno fatto correre ma mi ha tenuto sveglio...
Bel film...

L'Ultimo interessante lavoro diretto da Aronofsky
Un trattato di psicologia, un viaggio trascendente nell'essenza della natura umana, la personalità che si sdoppia per cercare il proprio lato più trasgressivo, un ambiente vellutato e autoreferenziale, chiuso nei propri dogmi e poco avvezzo al mondo esterno, un bagaglio di aspettative e fallimenti, un corpo che si umilia ed un'anima fragile che si spezza ..tutti i temi cari al regista americano (già presenti nell'ottimo "The Wrestler" e nel capolavoro "Requiem For a Dream") sono qui trasposti con grande vigore, con un forte impatto visivo che spesso eccede fino ad una quasi naturale e necessaria esasperazione (accenti dark/horror), l'inganno della mente prende il sopravvento sulla realtà fino ad una inevitabile autodistruzione che qui assume le vesti dell'incantevole uccello migratore ..insomma un impianto scenico di alto livello, meno curati i dialoghi e probabilmente meno incisivo sul puro piano costruttivo (lo sguardo rivolto indietro ed ai numerosi classici di genere) anche se indubbio resta la grande prova di stile.
Ottime le interpretazioni dell'intero cast, su tutti ovviamente la protagonista, una Portman "fisicamente" perfetta per la parte e che dona al suo personaggi sfaccettature preziose ..insomma un buon film, con molte luci ed alcune ombre, ma sicuramente da vedere!

Trascinante, coinvolgente, affascinante, intrigante...un film fantastico, non trovo altro modo per descriverlo. 1 premio Oscar è veramente troppo poco.

Veramente bello

Bello, decisamente.
Film visivamente stupendo, profondamente introspettivo e coinvolgente.
Il Balletto qui affascina anche chi, come me, fatica ad apprezzarne i risvolti, ma il geniale Aronofsky gli tesse intorno una trama oscura che colpisce.
Bravissima la protagonista, e sempre in forma l'ottimo Cassel, che apprezzo sempre di più man mano che lo vedo recitare.

Ho voluto vedere questo "cigno nero", pellicola, ahimè, forse troppo discussa e "dibattuta" come forse troppo valida rispetto alla sua realtà.
Premesso che basterebbe accettare come perfetto il commento del bravissimo Joker qui sotto, che quoto in pieno, come potrei fare diversamente, Lui ha il pregio descrizione dell'opera in col perfetto tocco da maestro, prescindendo dal gusto o dal parere soggettivo;
ancora premettendo che non mi piace Cassel, ma questo è un fatto che lascio volutamente fuori dal giudizio,
ho ritenuto questa pur valida pellicola come troppo lenta. Particolarmente durante i primi 50 minuti la pesantezza è più che avvertibile.
Inoltre, specialmente nei primi 20 minuti, le inquadrature che "noi esperti e cultori" di film dark ( mai termine fu più esatto, grande Joker) chiamiamo " a campo stretto" ( chi vi parla negli anni '80 si nutriva di pane e cinema, fra avventure di visioni gotiche nei teatri muniti di buoni impianti Dolby, apprezzando le original sound tracks in vinile...ma il 5.1 era ancora lontano...)
dicevo, quelle inquadrature stancano la vista.
Il regista ne abusa. Argento le utilizzava sapientemente a contrasto creare, onde perseguire l'effetto, la reazione spontanea dello spettatore, la rappresentazione di un qualcosa di oscuo, di terribile o semplicemente di un senso di smarrimento della protagonista o altro.
Qui il focus è ristretto, soffocante, inutilmente claustrofobico.
Intento di rappresentire la sensazione della già bravissima Portman?
Inutile in quel modo, a mio avviso.
I colori reali, danza, opera e fondotinta le senti vicine.
Così, pochi sanno che si parla di quello che accade alle protagoniste dei balletti, quando arrivano in dirittura finale, ad interiorizzar ci si ammala. E' un fatto di cultura, da me qui disvelato, ma evidentemente noto al regista che vilo smarrimento di cui, ripeto, si parla nel mondo dell'ars danza.
La protagonista ha poco di sexy, alla fine, ma questo è voluto.
A poco serve l'amica. Quello che di erotico ritroviamo è funzionale al lato psicologico e va bene. Irritante a tratti Cassel, con quelle borse sotto gli occhi e quel viso da ex discoletto.
Il film frana ancora nel lato tecnico stilistico. Mi spiego. Il coreografo e il deus ex machina Cassel stessa persona? Avrei affiancato, come nella realtà, a Cassel una coreografa, l'avrei immaginata una sapiente donna in età avanzata, che avrebbe rivelato dai suoi tratti una bellezza appassita ma vivida dagli occhi, che con sguardo acuto e capace e mano rugosa avrebbe direzionato, incentivato, sottinteso anche per lo spettatore qualcosa di orribile, come orribili sono state rappresentate le sensazioni della bellissima e qui quasi "profanata" Wynona Rider.
E poi si frana nella musica ( Dario e i Goblin vomiterebbero!!!), nell'audio insufficiente, nella mancanza di rappresentazioni con inquadrature a campo stretto dove sarebbero state utili.
Manca qualche scena esterna, ma questa è poca cosa. Comunque il film non dura poco.
Il lato psicologico nemmeno troppo chiarificato, non lo si fa volutamente in favore di un rincorso tentativo di rappresentarlo con l'espediente dell'allucinogeno, e del farsesco.
Madre della Portman eccessivamente improbabile, poi.
E il finale...ma ragazzi, siamo all'opera? Inoltre tecnicamente ed anatomicamente impossibile.

Eppure, in toto, il 7 è raggiunto. Sarà la novità? Ci si alza tra le piume bianche e nere con la voglia che il nostro regista dal nome strano cresca...ma in fretta.

SPOILER

Incantevole, proprio come il cigno.

Darren Aronofsky regista di importanti pellicole propone un altro film che merita senza altro attenzione e anche apprezzamenti, si tratta de "Il cigno nero".
La pellicola nasce e muore in un alone tremendamente e cronicamente dark; il tema centrale, quello della danza, è sempre accerchiato in ambientazioni tetre che producono tensione ai personaggi ma specialmente al pubblico; a questo punto come non citare, seppur vagamente, "Opera" di Dario Argento?
Insomma il connubio danza – thriller funziona molto in termini cinematografici, la regia di Darren Aronofsky grazie anche ad una serie di particolari e disturbanti inquadrature fa colpo.

"Il cigno nero" riserva, oltre una dignitosissima confezione tecnica, un bel messaggio, secco e drammatico. Perno concettuale e visivo di tale film è Natalie Portman in una prova quasi macabra ed agghiacciante. L'attrice nei panni della ballerina Nina cercherà di emulare, o meglio, di interpretare se non, addirittura, incarnare la figura della perfezione. Lungo questo tragitto psicologico Nina diventa paranoica varcando cancelli della propria esistenza oscuri, ossessivi e tenebrosi; regia nel frangente valente.
Il finale resta troppo duro e drammatico ma il senso, la metafora è meravigliosamente percepita.

non lo so mi apettavo di più da un film che è stato ossannato...e anche dalla protagonista che merita l'oscar ma mi sarebbe piaciuta un pò di più nei panni che veste alla fine. Bel film, ben artidolato, forse un pochino prevedibile...

Grande Arofnosky e bravo tutto il cast! Film che gioca sulla difficoltà nel distinguere la realtà dagli incubi della Portman, con lei in perenne stato di ansia e allucinazioni! fantastico come il regista seppia sempre tenere alta la tensione facendoci immedesimare nella protagonosta! bei colpi di scena , attori in gran forma, ma sopratt GRANDE REGIA !!
Che dire, uno dei film dell anno !!!!
DA VEDERE!!

Darren ha fatto di meglio... Uno su tutti..
Però il film è bello e la Portman recita benissimo, alcune scene sono davvero perfette e inquietanti, oppure rese perfettamente come il balletto finale.

Un esercizio di stile.

Buon film, ben diretto, buona recitazione e buona colonna sonora.
Alcune considerazioni:
-La scena di sesso lesbo, forse Aronofsky voleva fare il "trasgressivo", ma personalmente mi è sembrata una esagerazione, no perché ci sia una scena del genere ma perché si dilunga un po troppo.
-Il Finale, da molti definito prevedibile,anche io ho capito il finale in poco tempo, ma questa assurda ricerca del finale sorpresa sempre e comunque pregiudica molti film se, per esempio, finiva che tutto era un sogno di Nina sarei stato il primo a mandare a quel paese il regista, invece il finale è giusto adeguato alla situazione.
-Alcune scene degne di un horror giapponese. (Es:Nina che va in ospedale a incontrare la Ryder, verso la fine)
-Il balletto finale con conseguente metamorfosi è da 10.
Meritevole!

Voto tirato su dalla prova superlativa della Portman, perché la trama è di uno scontato pazzesco...fin dalla prima scena si sa cosa succederà e questo toglile tutto alla trama del film che quindi non riesce mai a stupire e a fare quindi quel salto di qualità che lo porterebbe d essere un gran film...comunque da vedere...

vi diro dopo la media voto e i commenti mi aspettavo un capolavoro, ma a dire il vero non mi ha entusiasmato tanto.. e un buon thriller, ma niente di piu.. l'unica cosa che veramente stupisce sono le ottime interpretazioni, sopratutto della portman.. per il resto un film bello ma nella media.. piu di 6,5 proppio non me la sento di dare..

Black Swan è la summa di tutti i film precedenti di Aronofsky, la discesa infernale dell'uomo negli abissi della psiche umana, lo stile a tratti documentaristico, il surrealismo, le allucinazioni, la decadenza, è un thriller psicologico che non rientra nei canoni comuni.
Al di là del comparto tecnico dal valore indiscutibile, regia, scenografia, costumi, cura del dettaglio, musiche, quello che rimane di più dopo i titoli di coda è il senso di impotenza di fronte a tutto ciò che si è visto.
Non ho idea se questo sia il miglior film di Darren, ma è sicuramente quello più completo e consapevole.
Disarmante, assurdo, irremovibile. Un Capolavoro.

Dopo 299 commenti che dire..
avete detto tutto o quasi, cmq nonostante non è il mio genere il film mi è piaciuto molto.
direi bello e potente!! e la Portman affascinante e fantastica!!

Pur apprezzando la sceneggiatura,nonchè la bravissima Portman di cui la recitazione non si discute e l'intensità con cui viene reccontata la storia, purtroppo il contesto in cui si svolge a non prendermi per niente,volevo vedere il film pur sapendo di cosa trattava,ma non se dovessi non lo rivedrei di nuovo.

Il cinema è bello anche per questo. Chiunque di noi, indipendentemente dalle primavere vissute, più o meno si è trovato a far fronte a problemi, anche banali, che lentamente, giorno dopo giorno, hanno scalfito il nostro equilibrio, come una goccia incessante sono penetrati nella nostra mente la quale, incapace di rimuoverli, li ha trasformati in ossessione. Tutti abbiamo fatto questa esperienza, fa parte della natura umana, è una debolezza naturale, necessaria a comprendere meglio i misteri della nostra psiche. Comunemente quando siamo assillati da un pensiero è facile che questo ci si presenti durante un sogno, completamente trasformato, spesso ingigantito, deviato, deforme; Quello che nella vita reale ci sta ossessionando, nel sogno può apparirci mostruosamente brutale, orrendo, tutto ciò è segno inconfondibile delle nostre paure, all'inconscio non si sfugge, non decidiamo noi quello che dobbiamo sognare. Fin qui siamo tutti d'accordo; "Sono ossessionato da un problema, non riesco a togliermelo dalla testa, mi addormento e questo mi si presenta con dei contorni che nella realtà non riuscirei neanche ad immaginarmi". Ma stiamo parlando di sogni, dell'affascinante mondo dell'onirico, esplorato da fior di registi e magistralmente rappresentato in pellicola. Quello che a me ha sempre sorpreso ed allo stesso tempo incuriosito è che in tutti i film in cui un regista ha introdotto questi flash del subconscio lo ha fatto prevalentemente durante i momenti di vita reale del protagonista (il cigno nero ne è chiara testimonianza) e non nella fase rem del suo sonno, cosa palesemente impossibile visto che non credo sia mai capitato a nessuno di vedersi, durante una qualsiasi azione quotidiana, sanguinare le dita di una mano e di strapparne l'epidermide o immergersi sotto l'acqua della vasca e trovarsi di fronte volti conosciuti che sanguinano, caviglie che ci si spezzano, dita dei piedi che si attaccano e così via. Tutto questo si può criticare essendo mostra di ciò che è impossibile ma è tremendamente affascinante (Lynch insegna) e visivamente inquietante, sono i nostri timori materializzati, è vedere quello che noi possiamo soltanto immaginare, è la bellezza di questo genere di film, un viaggio nei posti più reconditi della mente, nei labirinti di questo eterno mistero.

Sicuramente uno dei film più belli dell'anno che probabilmente meritava di vincere anche l'oscar come "miglior film". Fatta questa piccola premessa torniamo a noi, film molto pragmatico, passionale, ricco di colpi di scena che riesce a raccontare in maniera esaustiva la complicata arte della danza. Meritato l'oscar alla Portman ricevuto probabilmente nel periodo più brillante della sua carriera e, personalmente, lo avrei dato anche a Mila Kunis che interpreta magnificamente il personaggio di Lily (perfida e anche un pò subdola). Tuttavia il voto potrebbe essere più alto, in alcuni punti a mio avviso il film confonde un pò troppo!

Uno dei film più sconvolgenti che io abbia visto. Magnificamente tetro dall'inizio alla fine, pieno di colpi di scena uno più catastrofico dell'altro. La scena iniziale è davvero coinvolgente e ti trascina immediatamente nella vicenda, successivamente il film scorre senza intoppi tra scene da cardiopalma e altre davvero angoscianti fino ad arrivare al finale che lascia assolutamente senza parole. Meritatissimo l'Oscar alla Portman anche se è ancora poco, io gli avrei dato anche quello alla regia e alla fotografia.
Da vedere.

Angosciante, angosciante, ma angosciante in modo perfetto, il film riesce esattamente a trasmettere quello che era nell'intenzione del regista. Non per tutti, verrà sicuramente più apprezzato da uno spettatore emotivamente predisposto.

Due intensissime ore di dramma e musica, talmente frastornanti (nel senso buono) e angoscianti che sembrano passare in un attimo. Le riprese di Aronofsky sono il massimo dell'arte cinematografica e la prova della Portman è perfetta in ogni minima espressione e movimento, da cui il meritatissimo Oscar per miglior attrice protagonista. Da vedere assolutamente. Un film forte, incantevole e spaventoso allo stesso momento.

Bel film ma a tratti angosciante.... Vedetelo solo se non siete depressi :)

Bello bello bello, soprattutto la parte finale. La Portman perfetta, Cassel molto affascinante...davanti a queste piccole perle del cinema, le parole si sprecano, basta già il mio voto!

Davvero molto inquietante, grande prova per la Portman. L'ultima parte è sconvolgente.

Non mi ha entusiasmato,ma neanche annoiato.Merita sicuramente la visione.Consigliato

questo film tra quelli usciti nell'ultimo anno è quello che mi ha colpito di più. delirante è dir poco... l'ossessione della protagonista è resa bene così come la sua evoluzione nel corso della storia per ottenere il passaggio dal sensibile cigno bianco al diabolico cigno nero e il balletto finale è talmente suggestivo, trascinante e artistico che la perfezione di Nina di può essere toccata con mano.
è un periodo questo in cui i film psicologici mi piacciono molto, il cigno nero ha aggiunto anche quel qualcosa in più che ancora mi mancava, ovvero quelle sfumature horror che mi hanno seriamente inquietata. mi dispiace solo che la prima parte del film, anche se ben strutturata, stenti un po' a prendere il volo e in alcuni punti sembra quasi poco interessante; peccato perché avrebbe potuto essere un capolavoro. spero però che dalla prossima volta questo regista cominci a sperimentare anche qualcosa di nuovo, per ora i suoi film sono stati tutti incentrati sull'ossessione umana nel raggiungere i propri obiettivi tanto da sfociare nella follia ma a lungo andare questo tema potrebbe iniziare a stancare.

Angosciante...forse un pò esagerato, il cambiamento della Portman (Oscar meritatissimo!) è troppo repentino, e avrei preferito una maggior analisi del suo lato oscuro, che invece hanno tentato di rendere con troppi effetti speciali e troppa salsa horror.
Comunque godibilissimo, nonostante l'inespressività di Cassell!

bellissima e bravissima la Portman, in un film certamente non facile da interpretare...

Fantastico, l'oscar alla Portman è meritatissimo, regia eccellente. Da guardare assolutamente.

Non è il mio genere di film tanto che , nonostante l'intensità delle scene , non mi ha convolto emotivamente.
Tuttavia debbo obbiettivamente riconosce l'enorme sforzo cinematografico profuso dal regista e dalla eccellente Portman nel realizzare in maniera impeccabile un film totalmente psicologico dove ogni singola scena è causa o effetto dell'ossesione che affligge la protagonista.
Ottimo lavoro !!!

Splendido. Quando il Cinema sa emozionare, angosciare e commuovere insieme…
Abbagliante come il fragile cigno bianco e seducente come il letale cigno nero. Il tema del doppio è raccontato magnificamente, e angoscia più di mille horror; il demone mi metteva i brividi ad ogni apparizione.
Be’, non so quali altre parole usare, è uno dei più bei film recenti.
Grandiosa fotografia e colonna sonora.

Natalie Portman nel suo personaggio fragile ma così volenteroso ci stà da Dio, e anche gli altri attori principali reggono bene il gioco. Questo thriller psicologico, a tratti effettivamente inquietante, che prende qualche spunto da Cronenberg nelle visioni, e dalle decise velature horror, si fa sentire soprattutto nella seconda parte, quando il contrasto (o almeno quello apparente) tra Nina e Lily diventa sempre più marcato. La regia cura bene i particolari, ma nonostante questo sia il mio genere prediletto, è mancato qualcosa perchè mi emozionasse davvero, quindi se la deve vedere con un discreto sette e mezzo...

Nonostante che riconosco che è un film ben fatto oltrechè originale, non incontra a pieno il mio personalissimo gusto, ecco perchè il mio voto, cmq sufficente ma sotto la media..
Comunque film da vedere

E' un film intenso, ben interpretato, non scontato.
Parla della durezza e invincibilità delle proprie ossessioni.

mezzo voto in meno solo per la sceneggiatura non proprio originale , il punto del film che è stato da alcuni aspramente criticato e che cmq meriterebbe una lettura in ogni caso diversa. Credo che Aronofsky, che, tengo a ricordare, non è lo sceneggiatore del film, abbia voluto soprattutto tracciare l'evoluzione del delirio pura e semplice, senza per questo sentire il bisogno di arricchire la trama con chi sa quale trovata, mettendo in evidenza quel lato dell'animo umano irrimediabilmente affascinato dall'ambizione, dal successo e dal desiderio di perfezione. A mio parere poi la regia è costantemente trascinante e visionaria nella sua "imperfezione" stilistica (la soggettiva dietro il personaggio è un marchio ormai inconfondibile oltre che perfettamente
adatto per le intenzioni del regista che quasi ci costringe ad immedesimarci con la protagonista), supportata da una fotografia eccellente e da ambientazioni veramente ben riuscite. Insomma il lato tecnico-artistico del film, in primis la regia, meritava ben altre considerazioni (l'oscar ad Aronofsky non sarebbe poi stato così azzardato).
Ciò che però rende unica questa pellicola è evidentemente l'interpretazione sublime e magistrale di Natalie Portman che ti travolge, ti colpisce dentro. In questo film coniuga la sua straordinaria bellezza, così fine ed elegante, eterea come le dive del passato, ad una prova attoriale eccelsa che ci offre nella prima parte una ragazza fragile ed emotivamente repressa, mentre nella seconda sfoggia una personalità accattivante e disarmante nella sua sensualità poco comune. Non basta l'oscar (naturalmente omaggio più che dovuto, e non venitemi a parlare di Annette Bening) a consacrare a mio parere una delle più grandi performances femminili di sempre (la più grande per quanto riguarda la mia esperienza cinematografica)

Semplicemente meraviglioso!!!!

Bello, ma peccato per lo spoiler

SPOILER

Film coraggioso ed ambizioso sorretto quasi totalmente da interpreti bravissimi. La sceneggiatura che meritava maggiore approfondimento ed il finale "scontato" gli fanno mancare l'appellativo di capolavoro.

Bello. Potente. Espressivo. Il Cigno Nero è un tuffo nella psicologia.

.E' stato spesso detto -ed è ciò che appare ad una prima analisi- che il tema di fondo è la ricerca della perfezione che porterà Nina a crearsi delle ossessioni e delle rivalità: ma secondo me questo è l'EFFETTO di una causa ben più profonda che il regista intende affrontare: il desiderio di una donna (Nina) di emanciparsi da un legame ossessivo, iperprotettivo e soffocante con la madre per ottenere la libertà di esprimere e provare emozioni.

.Il legame madre-figlia è il fulcro su cui ruota il film. Il Cigno Nero è dunque la storia di una donna (Nina) che cerca di liberarsi dall'abbraccio soffocante di una madre troppo protettiva che le ha impedito di crescere e di liberare la propria passionalità.

.Nina ha solo la madre: non sembra avere amiche, del padre non si sa niente (si intuisce che probabilmente la nascita di Nina non era preventivata e probabilmente il padre ha abbandonato la mamma quando è rimasta incinta). La sua casa è un luogo stretto, piccolo, pieno di mobili, quasi soffocante, con una stanzina senza aria: dunque un luogo chiuso,che ben simboleggia l'ansia, la chiusura e la paura di uscire che albergano in Nina.

.Nina è dunque il Cigno Bianco, che può solo sospirare una libertà che non è in grado di raggiungere: rifugge dalle passioni e fa della sua frigidità emotiva un mezzo per raggiungere "la perfezione".

.Ma soprattutto Nina rifiuta la sua sessualità perché è OMOSESSUALE (strano che nessuno abbia evidenziato questo aspetto): desidera il corpo di Lily ma il senso di colpa indotto dal rapporto con la madre le impedisce di liberare la propria passione (Nina smette di masturbarsi quando ha di fronte agli occhi l'immagine della madre e scaccia via con violenza la mamma quando, in sogno, porta a letto Lily).

.Il Cigno Nero è allora la Nina che vuole ciò che non ha mai avuto: nasce quando il direttore artistico le fa capire che la sua frigidità passionale è soltanto un limite ed esplode nel desiderio di Lily: ed allora Nina butta via i peluche della sua casa, si impone sulla madre, fa sgorgare le piume dalle ferite che si è auto-indotta e prova sul palcoscenico quella libertà, quella espressività e quella passione di fare-essere ciò che vuole fare-essere che il Cigno Bianco può solo inconsciamente desiderare.

.In pratica: il film descrive il desiderio di Nina di uscire dalla prigione emotiva che il rapporto madre-figlia le ha imposto per conquistare quelle emozioni e passioni che fino ad ora non è riuscita ad avere.

.E alla fine, nella lotta dolorosa fra il desiderio di vivere la passione e la vita ed il senso di colpa, Nina raggiunge la perfezione, (Spoiler)


SPOILER

Di sicuro non è un capolavoro (come troppi descrivono). E' un ottimo film, forse troppo psicologico - e troppo ingarbugliato - ma non riesce a convincermi del tutto.
Il film a tratti risulta lento e questo comporta un distacco troppo evidente dal filo logico che il regista ci voleva far capire...tra l'altro questo filo logico manco si capisce bene (tanto è vero che il finale del film, è visto in tantissimi modi...e nn si capisce quale sia quello "del regista").
Menzione d'onore per la Portman ma...soprattutto per Mila Kunis (che personalmente seguivo già quando faceva una sitcom intitolata "That '70s Show" dove già era eccellente...ora è maturata ed è anche molto sexy.

Aronofsky ne confeziona un altro.Di filmone , s'intenda!a black swan manca davveo poco per assurgere all'olimpo del film disturbato: interpretazioni magistrali, da brividi quella della Portman in particolare, che solo nel volto, nei movimente, nel balletto è capace di suscitare emozioni che nessuna parola riuscirebbe ad eguagliare.Fotografia e regia sono allo stato dell'arte, pianisequenza di pregiata fattura, dono puro e splendido all'occhio dello spettatore.La sceneggiatura , da molti ritenuta punto debole della pellicola, è in realtà molto buona, capace di dare risalto al classico tema del doppio, in maniera forse non del tutto originale, ma elegante e raffinata, senza dimenticare altri temi che di fondo si intrecciano a quello principale e riescono ad esaltarne le peculiarità e ad amalgamarvisi con estrema naturalezza.Questo è il cigno nero, un inno all'estetica, ma anche un dipinto dalle tinte fosche e disturbanti, dal quale proprio per questo è impossibile voler staccare gli occhi.

un film fatto bene, sulla psicopatologia se vogliamo, ma manca qualcosa che lo renda il capolavoro che molti dicono

Aronofsky è Aronofsky. Un capolavoro, come sempre d'altronde.

Questo film mi ha emozionato, affascinato, angosciato, sorpreso. Aronofsky riesce a trascinare lo spettatore in un vortice di emozioni in un crescendo continuo fino a un finale esplosivo. Natalie Portman supera se stessa con un'interpretazione sublime. Da vedere.

Ho finito la visione emozionatissimo. Non ho parole per commentarlo, non le ho proprio. Natalie Portman... Neanche per lei ho parole. Pensavo che the Wrestler sarebbe stato il film della mia vita di Aronofsky, invece è riuscito a superarsi.
10 meritatissimo, un film PERFETTO.

Bellissimo film: drammatico, angoscioso, profondo, visionario, tutti gli elementi
che prediligo nel cinema della follia. Natalie Portman si è strameritata l'Oscar,
una interpretazione straordinaria. Bravo anche il grande Vincent Cassell.
Un ulteriore conferma del talento del regista Darren Aronofsky che finora non
ha sbagliato un colpo (se escludiamo il mediocre "The Fountain") nella sua
carriera cinematografica. Sono sempre più convinto che Darren sia il regista
più alternativo degli anni 2000! Speriamo che continui su questa linea.
Per concludere "Il Cigno Nero" è il miglior film che mi è capitato di vedere al
cinema dai tempi di "Antichrist".

Film crudo, angosciante, ma che al tempo stesso fa inchiodare gli occhi allo schermo per il coinvolgimento che suscita. Una Natalie Portman strepitosa, che trascina lo spettatore per la sua bellezza, bravura e delicatezza..ma d'altra partel'Oscar ricevuto (strameritato) ne è una prova evidente.

Cavoli, non so come deefinirlo. Il regista ha fatto un lavoro perfetto e gli attori sono tutti calati nella parte. Ma, mentre venivo guidato nella perversa follia di Nina, qualcosa stonava, forse la lentezza del film o la sempre presente e irritante parte della madre/padrona che ripone le sue speranze e la voglia di riscatto nella succube figlia. Mi sembrano sempre gli stessi meccanismi con lo stesso finale. Insomma, l'assassino è sempre il maggiordomo...

Allucinate come pochi. Sconvolgente come pochi. Assurdo e spaventoso. Agghiacciante e crudissimo. Fin troppo intenso, fin troppo scioccante. Indimenticabilmente traumatizzante e impressionate. Indimenticabilmente ipnotico e ammaliante.
Natalie Portman impressionante come pochi …

Ancora Darren … ancora il talentuoso Darren … ancora l’allucinato e visionario Darren … un genio del cinema !

Molto bello, Natalie Portman e l'ultima mezz'ora del film sono da brividi!!!

Duro, violento, difficile. Devo ancora metabolizzarlo, ma a caldo direi che è senz'altro un capolavoro.

quando la passione diventa ossessione...
messa in scena impeccabile, ma il film stenta a decollare per poi esaurirsi frettolosamente, a danno, come già sottolineato da qualcuno, della via psicologica.

voto: 7,5

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