Il bireattore dell'Eni che portava dalla Sicilia a Milano, oltre al pilota, Enrico Mattei e un giornalista americano, precipitò nel cielo di Bascapè (Pavia) il 27 ottobre 1962. Rosi ricostruisce la vita del'"imprenditore di stato" dall'immediato dopoguerra fino alla morte, la sua azione che gli aveva messo contro potentissimi nemici e tenta un'ipotesi sull'incidente.
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Caso Mattei o delitto Mattei? Il 27 ottobre 1962, di ritorno da un viaggio a Catania, l’aereo su cui viaggiava Enrico Mattei precipita, in circostanze mai chiarite, nei pressi di Pavia. Rosi ci regala un ritratto di Mattei come di un uomo libero e spregiudicato nelle sue scelte. Un uomo accusato più volte di non essere al servizio del suo paese nonostante il suo ruolo lo imponesse. Interpretato da uno straordinario Volontè Enrico Mattei, senza sentimentalismi, viene dipinto in maniera realistica ed essenziale. Il Potere come morbo ed il Potere come mistero sono alla base della vita e della morte di questo uomo importante per il boom economico italiano di quegli anni.
“Col mondo del potere non ho avuto che vincoli puerili” (Osip Mandel’stam)