i guardiani della notte (2004)

La notte di Mosca è pericolosa. Criminali e assassini si aggirano per le strade e si mescolano agli Altri: vampiri e mutanti, stregoni e fattucchiere che escono in caccia dopo il tramonto. La loro forza è immensa, ma non bastano le armi tradizionali per combatterli. Solo Anton e quelli come lui possono riconoscerli, perché compito dei guardiani è quello di far rispettare l'antica tregua stipulata tra le Forze della Luce e le Forze delle Tenebre. Ma qualcosa nella pace millenaria che divide il popolo della Notte da quello del Giorno si è incrinato…

Questo è il fulminante incipit tratto dalle pagine di Lukjanenko, primo atto di una trilogia divisa tra fantasy e horror.

Snobbato da noi, ma forte di un successo stratosferico in patria ( battuti al botteghino sia "Il Signore Degli Anelli" che "Spiderman" ) il film di Bekmambetov è uno dei migliori fantasy visti negli ultimi anni, ovviamente inferiore alla mastodontica operazione messa su da Jackson, ma anni luce avanti alla stragrande maggioranza di titoli analoghi giunti ultimamente da Hollywood.
Pur annoverando numerosi difetti, la pellicola non è assolutamente confusionaria, anzi, al contrario, gode di una trama lineare e ben amalgamata, lungi dall'essere originale ma sempre dannatamente suggestiva e intrigante a patto di possedere un minimo di buona volontà e una buona dose di concentrazione.

Lo spunto di partenza è sempre quello dell'eterna lotta tra bene e male: ambientato nella Mosca contemporanea, il film descrive la battaglia ultraterrena tra le forze della luce e quelle dell'oscurità...troppi gli interrogativi lasciati al caso, ma trattandosi di una trilogia sembra inutile insistere contro questo fattore. Male invece l'introduzione di alcuni personaggi ( vedi ad esempio la donna colpita da una potentissima maledizione ), schiacciati dal poco tempo a disposizione o addirittura mal inseriti in fase di sceneggiatura (ma questa in fondo non è una novità nel mondo del fantasy: o sfori con un prodotto di nove ore modello Jackson, o cerchi di fare i salti mortali per rendere il tutto più semplice possibile).

Ultimo ma non meno importante fattore a favore del lavoro di Bekmabetov è il badget: 5 milioni di dollari...no dico 5 miseri milioni di dollari...e considerando l'importanza dell'operazione, il lavoro fatto dal regista russo rappresenta qualcosa di veramente miracoloso: per un paese lontano dall'essere paragonato ad una megapotenza come Hollywood (e praticamente nullo sotto la voce "grandi industrie cinematografiche") il risultato finale è più che accettabile.

Siamo dalle parti di Matrix, Dark City, Blade e Underworld (e in fondo la sceneggiatura è un mix di queste quattro pellicole, unita ad una serie di invezioni tutte perfettamente inserite nel contesto), ma tutto è assolutamente artigianale e povero nel senso stretto del termine...e questo forse rappresenta la vera marcia in più della pellicola: simile nei contenuti ma diverso (per ovvia necessità) nella costruzione, quasi una versione "zingaresca" di un blockbuster di successo a stelle e strisce...e giuro che questa cosa a me ha garbato particolarmente.

Insomma, non è un capolavoro, non è un film originale, ma non è neanche la porcata massacrata a più risprese dal 90 per cento dei commenti presenti nel sito.Per quanto mi riguarda corro fiducioso vesro il secondo capitolo.

Questo film fa tenerezza. Fa tenerezza la storia scopiazzata da Matrix e Il Signore Degli Anelli, fanno tenerezza gli effetti speciali ridicoli, fanno tenerezza gli attori.
La prima cosa che ho pensato alla fine, anzi la seconda perchè la prima era che il film faceva schifo, è stata "meno male che non sono nato in Russia!"
Una tristezza vedere quei casermoni orribili, tutta quella povertà e grigiore. Nessuno ha notato i vestiti della gente? Che squallore!
Un film da evitare come la peste!

è un esperimento interessante.. nonostante sia innegabile l'influenza di molti film, tanto sulla trama, quanto sulla realizzazione (primo fra tutti matrix, ma anche highlander, persino ghostbusters!), questo film dice qualcosa di nuovo, nonostante tutto.. la solita solfa della lotta fra bene e male è interpretata con una certa antiortodossia che è normalmente difficile vedere in film americani, tipicamente manichei.. i buoni e i cattivi si confondono, si incontrano e si scontrano, hanno rapporti che celano vecchie amicizie... un pò come potrebbe accadere proprio tra due stati la cui rivalità risale a tempo talmente remoto, che hanno dimenticato entrambi la vera ragione del loro reciproco odio (tipo guerra fredda in alcuni frangenti di "disgelo").
a parte considerazioni inerenti il concept, il film in sè è pieno di difetti dal punto di vista della realizzazione: il film è inutilmente contorto nonostante la trama non fosse così complessa, colpevole il regista che intervalla momenti lenti di dialogo a fasi "di passaggio", in cui i personaggi si muovono da una location all'altra a tutta velocità e con musica sparata a pieno volume, tipo videogioco.. un eccessivo scimmiottamento degli stilemi dei film americani, tra l'altro malamente imitati (vedi come dettaglio: gli occhiali da sole alla matrix.. ma perchè?), ha inficiato un film che aveva tutte le carte in regola per rappresentare una grande novità nel panorama dei polpettoni fantasy.. i personaggi meritavano una migliore introspezione, e la ricostruzione "storica" della lotta bene/male poteva avere un maggior approfondimento, piuttosto che ridursi alla "più grande battaglia di tutti i tempi", combattuta da due eserciti di 30 persone ciascuno...
ci sarebbe ancora molto da dire su questo film, in bene e in male.. questo è un punto a suo favore.. personalmente vedrò volentieri il seguito per verificare se il regista si è reso conto e ha posto rimedio agli errori..

P.S.: mi sa che gli effetti speciali li hanno finanziati per il 50% con i soldi pagati dalla nescafè
P.P.S.: la tigre è una gnocca

SPOILER

I miei complimenti alla Russia. Hanno fatto un bellissimo horror-fantasy con un budget ridotto (solo un milione e mezzo di dollari!) e hanno fatto un quasi-capolavoro… A me ha attirato moltissimo; alcune scene gore, tensione misurata e action allo stato puro. Insomma è un buonissimo film, xkè tutti danno voti così bassi??! Peccato ke in Italia abbia fatto così poco successo, ma sono comunque contento x i realizzatori xkè in patria non sono stati così sfortunati… Hanno incassato ben 15milioni di dollari!!! X me se li sono meritati.

Molti ritengono che questo film vada apprezzato a prescindere in quanto, pur trattandosi di cinema russo, non esita a liberarsi dagli schemi tradizionali sovietici ed a tentare una coraggiosa incursione in quello che invece è, indiscutibilmente, uno dei pezzi forti del cinema americano: il fanta-horror. Niente a che vedere con con la fantascienza di Tarkovski, semmai, ne "I Guardiani della Notte" ci si può trovare un po di Tolkien, un po di Blade Runner ed anche un po di Matrix. Il regista, tale Timur Bekmambetov, è stato definito il Tarantino sovietico ed in effetti, non manca più di un tentativo di imitazione con la ricerca di qualche virtuosismo in materia di montaggio, scene rallentate, primi piani repentini etc... Lasciatemi dire che però il buon Timur dovrà pazientare ancora molto prima di vedere calzare certi scomodi paragoni tra se e l'inimitabile Quentin. Il soggetto del film è dei più sfruttati: trattasi dell'eterna lotta tra bene e male, luce ed oscurità, per contendersi il dominio assoluto.
Il cast mi è parso mediocre. Soprattutto il protagonista, poco credibile. L'intero film, a mio avviso, è scadente, molle, confusionario e farraginoso.

allora cominciamo con il dire che i gusti sono gusti e che ognuno è libero di esprimere i propri giudizi.....ma quando si fanno dei commenti a vuoto...non ci sto!!!! Prima di criticare dovete conoscere la cultura russa....e tanto per dire gli attori sono eccezionali (sono attori di teatro) non di certo come succede in italia delle ex veline che si mettono a fare delle grandi attrici....senza un minimo di preparazione!!!!
Si può risultare noioso perchè purtroppo perde tanto a causa della traduzione, ma è un capolavoro. Rappresenta i cambiamenti di una civiltà...anche se in chiave fantastica.....e non pecca assolutamenti di filosofia superficiale...
Beh non tutti sicuramente possono capirlo.....non voglio inferire...ma sicuramente i film tipo "Vacanze di Natale" sono semplici forse da comprendere......mah

Un film che mette proprio terrore, triste è a dir poco.
Dai, cosa c'era da aspettarsi da un film russo, sono stati sconfitti quasi su tutti i fronti, era prevedibilissimoc che questo film fosse una vaccata.
E io stupido che, attirato dal solito genere, me lo guardo. Gli avrei dato 2, forse 3,ma ho visto che uno ha pure premesso che ha alzato la media di sto film...ma scusate, non si possono cancellare quei commenti? Sono imbarazzanti per il sito e le persone che guardano la recensione di questo film possono credere che per qualcuno sia uno dei piu belli attualmente in circolazione

Sono d'accordissimo con il commento precedente su tutti i punti...
Bisogna ricordare che è un film russo.. non un ennesimo film americano!
Il protagonista è qualcosa di assurdo... nel senso che non ho mai visto un protagonista così brutto e così poco fotogenico!
Per il coraggio 10... per il risulatato 3.. però comfermo il 10!

premessa: do 10 per alzare la media...
x me il film non è stato capito.
è interessante vedere la psicologia russa in un film che a mio parere, di americano ha solo gli effetti speciali; quindi dico io, è vero che ricorda blade e matrix; ma lo è solo x la tecnica degli effetti...molto buona.

Penso che dopo Star Whores, Sperman, Kung Pow e Grosso guaio a Chinaminkia (cercatelo, è un gran film!) questa pellicola sia veramente il massimo del trash.
Basta la sola sequenza iniziale con lo scontro sul ponte tra le forze del bene e del male per capire che il regista ha volutamente creato un b-movie di serie A.
Non aggiungo altro per non svelare i colpi di scema che si susseguono uno prima dell'altro, nonchè i continui flashback che aggiungono petos alla pellicola.
Le interpretazioni ed i costumi superano di gran lunga i live di vampiri e D&D con armi di cartapesta, gli effetti speciali degni di Megaloman!!!
Impossibile stupirsi che in Russia questo film abbia riscontrato un enorme successo di pubblico (anche se, va detto, alla proiezione veniva distribuito gratuitamente un etto di carne...umana).
Il buon Timur Bekmambetov (ex stopper della Dinamo Tbilisi) in fase di press-release ha affermato di aver attinto a piene mani coi piedi alla tradizione di Tarkowsky miscelando sapientemente scene degne di Matrix.
Come dargli torto (o torta) in faccia a chi lo denigra, che non apprezza l'abile e ben celata spiegazione metafisica, riscontrabile nei dialoghi che fanno il versaccio a Solaris e a Stalker, notevolmente ridimensionati al cospetto del capolavoro del nostro.
Peccato che sia stata annunciata esclusivamente una trilogia nonostante voci di dungeon parlassero anche di un'opera omnia alla Kieslowski della durata di 11 ore complessive, ma i tagli alle esportazioni di grezzo dalla Siberia hanno costretto i produttori a ridimensionarne la portata.
Unica pecca, è talmente complesso che non riesco ad andare oltre la scena del ponte, l'ho rivista 26 volte ed ogni visione procura in me nuove sensazioni, quasi come il Guttalax.
Quale recondito significato metaforizzava il sangue che schizzava pian piano in faccia al capo delle forze del bene? Il lento stillicidio della caduta del regime? La minaccia Cecena? Fuorviante è la spiegazione che ne dà il regista, costretto da esigenze contrattuali a chiarire in parte il dilemma.
In realtà questi sono quesiti che non troveranno mai risposte, monoliti neri che contengono, celandola, la verità.
Cercate di guardarlo, ho bisogno del vostro aiuto per capire chi è l'eletto!

Non mi aspettavo molto da un film russo(??) e in effetti non ha tradito le mie aspettative.Insignificante,noioso e pasticciato.

voto 10 al sosia di bono degli u2

Non ci siamo affatto, caro Bekmambetov: arruffone, inutilmente rutilante, confusionario, pesantissimo, indigeribile.
Il riciclato leitmotiv della contrapposizione fra Bene e Male, qua e là arricchito da sporadici spunti creativi e originali, viene sempre più scemando mano a mano che la cervellotica trama si snoda (o, meglio, si annoda!); le pretese filosofiche (?) lasciano ben presto il posto a improbabili sfide marziali e americanissime scene d'azione con tanto di musiche martellanti tendenti al metal-trash!
Se aggiungiamo al minestrone assemblato da Bekmambetov la gravissima pecca di una sceneggiatura ingenua (spesso perfino ridicola, nella sua superficialità), ecco che la frase dell'infelice regista russo appare ancora più grottesca: "Questo film, il primo della saga, vorrebbe rievocare le ambientazioni dei fratelli Wachowski ("Matrix", Ndr) e la spiritualità di Andreij Tarkovskij".
Sarà opportuno che il signor Bekmambetov ci spieghi il nesso fra questo sterile, americaneggiante lungometraggio (che riesce a disegnare una Mosca newyorkese e personaggi quasi da sit-com a stelle e strisce) e la poetica allegorica di Tarkovskij...