Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Se per il maiale la sua condizione riflette un fatto naturale, per l'uomo è una condizione esistenziale. Uomo e maiale in questo film sono condizioni simili ed analoghe, con la differenza che mentre i maiali vengono portati al macello per essere mangiati, questi uomini si mangiano, letteralmente e non, comportandosi come dei maiali. E' un campionario di brutture violento e delirante, grottesco e splatter. Certamente non facile da seguire, dalla narrazione frammentaria, altrettnto certo che non è un film pieno di clichè, anzi.
trashosisimo fino al final film stile horror in bowery streey ma cn molti elementi trash in meno e anche gore......carina la trama e sufficiente lo splatter che si rivela solo nel finale cn a tratti disturbanti trovate..6.5 meritato
Difficile capire qualcosa di questo film. Ma ancora più difficile è sforzarsi di capirlo. "Id" è uno di quei film che devastano il cervello e non ti permettono alcuna reazione, perchè il cinema è intrattenimento, ma anche uno svago, un modo per fuggire dalla matassa di routine quotidiane.
E' impossibile quasi pensare che un film cruento e diretto come questo "ID" (sangue, amputazioni, mutazioni, incesto, sesso, masturbazioni, omicidi) possa essere stato realizzato non da un Takashi Miike sotto l'effetto di droghe pesanti, ma da una pulzella come Kei Fujiwara. Che poi tanto dolce non è, ricordando il suo precedente "Organ" (1996), suo esordio alla regia: ferocissimo negli effetti gore e delirante nella narrazione e la sua devastante performance in un capolavoro di fine millennio come il "Tetsuo" di Shinya Tsukamoto (1989).
"Id" è un continuo andare avanti e indietro, giocare con il realismo e portarlo ad effetti iperbolici.Distruggere ogni senso della logica in favore di un cinema libero, liberissimo da ogni canone hollywoodiano. E' splendido vedere che esistono ancora film del genere, così come è splendido vedere che siano diretti da una donnina timida e fragile.
"Id" è un vero e proprio idillo: insensato, illogico, inconsistente, eppure impossibile da non amare...