hancock (2008)

Considerati i mille problemi che affliggono i più celebri eroi dei comics farne una sorta di parodia,creando ad hoc un personaggio dotato di poteri sovrumani ed al tempo stesso burbero,pasticcione e soprattutto sboccato ed alcolizzato è stata sicuramente un’illuminazione intrigante.
Purtroppo però “Hancock” manca d’equilibrio,molto piacevole e scanzonato nella prima parte ma parecchio risaputo e stucchevole nella seconda,funziona poco sotto il profilo dell'amalgama tra momenti comici,action e sentimentali,andando a creare un mix poco ispirato.Il punto di svolta,ovvero il colpo di scena, è gestito in maniera discreta, ma anche in questo caso non riesce ad incidere con veemenza,aprendo nuovi scenari narrativi gestiti senza intuizioni sconvolgenti.
Si fa sentire anche la mancanza di un antagonista di peso,il voler concentrare a tutti i costi l’attenzione sui tormenti del protagonista finisce con lo sminuire i personaggi di contorno e soprattutto nega una delle leggi di base delle storie di supereroi,ovvero la presenza di un nemico di tutto rispetto.
Abbastanza buoni gli effetti speciali ed azzeccato l’arruolamento di Smith nei panni dell’eroe problematico,forse un po’ troppo dedito a smorfie e simili,ma funzionale tanto quanto la splendida Charlize Theron.
Alla fine lo spettacolino si lascia seguire,è molto meno scorretto di quello che vorrebbe apparire ed inficiato da un finale a mio avviso che andava gestito meglio,ma nel complesso come prodotto di puro intrattenimento svolge il suo compito senza inutili orpelli.