Carlo Verdone torna a vestire i panni dei mitici personaggi dei suoi primi film, ovviamente cresciuti: ci sarà Leo, il bullo di Un sacco bello, ormai sposato, ma anche l'insopportabile Raniero e il coatto Ivano, protagonisti di Viaggi di nozze.
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5 di stima per Verdone, perchè il film è di una pochezza sconcertante. Il primo episodio è incommentabile, per tutta la sua durata ho provato una tenerezza infinita per il povero Verdone, ridotto (costretto) a fare la macchietta di se stesso. Il secondo episodio è forse il meno peggio; il personaggio del precisino è sempre reso bene e qualche situazione comica alla fine salta fuori. Il terzo episodio ripriomba nell'anonimia, poco incisivo, quasi per nulla divertente, nonostante Verdone ce la metta veramente tutta, così come l'ottima Gerini, straordinaria nel ruolo che le diede successo in viaggi di nozze. Ma la cosa che dà più fastidio è la sensazione che questo film sia un prodotto più di de laurentiis che non di Verdone, con alcune trovate che assolutamente non appartengono al repertorio di quest'ultimo: le storielle d'amore tra teeneager bellocci, i figli ed il fratello di Leo doppiati da Verdone, i commenti della gente "comune" che sottolineano le caratteristiche dei personaggi verdoniani e la fotografia televisiva. Certo, questo filmaccio ha incassato uno sfacelo di soldi e Verdone non è mai stato così ricco; ma a che prezzo?