Un a donna rimane intrappolata nella casa di un avvocato e della sua famiglia a causa di un'improvvisa e inspiegabile rivolta di migliaia di uccelli, che attaccano gli abitanti del paese.
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Tra le tante precisazioni che si possono scrivere sul film hitchcockiano, mi sembra che ciò che lo rende un capolavoro sia la "presenza" scenica del silenzio e l'assenza della colonna sonora musicale. Niente accompagnamenti musicali per far crescere la tensione, ma semplicemente il silenzio, quel vuoto che prelude, in ogni momento, alla minaccia incombente. E quando la paura si è materializzata sullo schermo sotto forma di volatile, ciò che agghiaccia è il loro verso stridulo ed elettrico, come se cantassero con note distorte la sete di sangue e di rovina: il loro è un canto di morte. Ecco perchè poi il silenzio diventa, lungo tutto il film, "rumoroso", angosciante: preoccupa la venuta dell'orrore, sonoro e visivo. Hitchcock tocca corde intoccabili, spaventa senza artificio: mette a nudo la nostra debolezza animale.