glass (2019)

"Unbreakable" non mi aveva entusiasmato e "Split" dopo un buon inizio aveva finito per deludermi, quindi mi sono approcciato a questo crossover senza aspettarmi nulla e senza particolare voglia, giusto per l'ammirazione che nutro per un regista (riconosco, purtroppo altalenante) come Shyamalan. E invece mi ha preso più di quanto mi aspettassi; conoscendo il regista indiano si sa che il suo stile narrativo è volutamente lento e tutt'altro che sensazionalistico ed infatti anche in questo caso racconta una presunta storia di supereroi ma in un modo totalmente realistico e volutamente -per fortuna-lontano dai superomismi e dagli effettoni speciali tipici dei cinecomic. Ciò non toglie che di citazioni fumettistiche ce ne siano. Interessante la parte in cui si insinua un dubbio: e se si trattasse solo di patologie mentali? Ma il colpo di scena con Shyamalan è sempre dietro l'angolo ed il ritmo è in costante crescita. La sua regia è sempre piena di movimenti di macchina lenti ma pregni di significato e nemmeno una sbavatura dal punto di vista tecnico, tranne solo un paio di incongruenze nella sceneggiatura. McAvoy mi piace molto ma la sua interpretazione delle personalità multiple nel precedente Split non mi avevano convinto...qui invece la sua recitazione migliora nettamente. Sempre al top Samuel L. Jackson. Da vedere.