gangs of new york (2002)

Pletorico ed eccessivo; Scorsese, un po' a corto di idee, ma, peggio ancora, disponendo di mezzi finanziari imponenti, non dà il meglio di sè. Scene di massa, a cominciare dalla prima, grandiose ma troppo fredde. Mescolanza di trucido, banale, stucchevolmente romantico; cadute di stile in una sovrabbondanza di temi. Detto tutto questo 7 sembra un voto fin troppo alto. In realtà il film è salvato dai suoi stessi difetti. Mettendo insieme tante cose, e spendendo milioni in scenografia e comparse, il buon Martin ricostruisce comunque una New York ottocentesca da manuale; racconta (con qualche enfasi ed inesattezza) episodi poco conosciuti della storia americana; dirige bene gli attori, e confeziona un polpettone che, se non piace, almeno sazia.