fratelli d'italia (1989)

Volgarissimo fino allo squallore, pacchiano sino all'esasperazione, goffo e pesante nelle battute e nello spirito, Fratelli d'Italia è simbolo della commedia all'italiana anni Ottanta, dove le belle donne alla "Drive In", la passione calcistica, lo sfoggio di una presunta, millantata e quanto mai inesistente ricchezza economica, tracciano i confini dell'"uomo italiano medio", ovvero di quel borghese piccolo piccolo che, giunto nel Paese del "Bengodi", se la spassa fra amenità, buffonate e pressappochismo.
Gli ottimi cantori di questa memorabile pellicola mettono sul tavolo le loro doti migliori: lo "charme" "misto-burino" di un favillante Christian De Sica, alle prese con il mondo dei vips, la malizia "acchiappesca" di Gerry Calà, sognante un'avventura di sesso con la moglie del "capo", la simpatica "s**** cosmica" di Massimo Boldi, coinvolto suo malgrado in un viaggio con due mitici ultras romanisti (gli inarrivabili "coatti" de borgata Maurizio Mattioli e Angelo Bernabucci, alias Romolo & Remo).
La miscela è vincente, la formula è commerciale e strizza l'occhio al botteghino facile, ma qui si tratta della storia del cinema trash, guai a censurare i B-Movies!!!
E guai a disprezzare film che, in fondo, ci siamo gustati tutti quanti fra amici e ricordiamo spesso nelle frasi di tutti i giorni!!!
O no?