Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Era roba già detta e ridetta. Bastava guardare un Santoro o un Ferrara per riascoltare gratis (va bè, il canone rai si paga, per essere precisi) le stesse cose o quasi. L'unica cosa abbastanza approfondita e interessante è la parte iniziale (i rapporti bush-osama). bello il pezzo della scuola per bambini. fa riflettere soltanto l'ultima battuta nell'ultima scena (indovinatissima). non è fatto unicamente per fare soldi? cioè, moore non fa leva su dei temi di sicura presa sul pubblico --> denaro e popolarità a palate? assolutamente fuori luogo la scena in cui arrivano i due agenti segreti (sì, in mezzo alla strada!) che si mettono a interrogarlo davanti all'ambasciata (sì, davanti alle telecamere!). brava l'attrice che impersona la madre del figlio ucciso in guerra (sì, perchè è proprio un'attrice). insomma..... ci si aspettava di meglio. sì, soprattutto dopo bowling a columbine e la gente sbaglia a dire che moore è anti-americano. anzi, il suo paese lo difende con le unghie! quanto parla del suo paesino e della signora col figlio ucciso! sarà anti-bush, ma non certo anti-americano. aspettatelo in cassetta, casomai.