e.t. l'extraterrestre (1982)

Mi ricordo ancora quel lontano sabato pomeriggio in cui i miei genitori mi portarono al cinema,non era certo la prima volta,ma era sicuramente una delle mie prime esperienze con pellicole che non avessero a che fare con i cartoni animati.
Circa due ore dopo qualcosa in me era cambiato drasticamente,gli inevitabili titoli di coda avevano coinciso con lo scatenarsi, in maniera allora inconsapevole,di quella che sarebbe divenuta di lì a poco una delle passioni più grandi della mia vita,ovvero il cinema.
Molti penseranno che il mio voto sia esagerato,ma il valore affettivo che mi lega ad E.T. è veramente inestimabile,per me è una pellicola che ha significato e significa molto ,tant’è che rivederla ancora oggi mi provoca un coinvolgimento emotivo non indifferente, legato non soltanto alla realizzazione del film,che a mio modesto parere è di buonissimo livello nonostante un’attitudine “piaciona”,ma anche ad un periodo della mia vita particolarmente felice.
La storia potrà apparire banale con il suo carico devastante di buonismo ed una morale d’accettazione verso il prossimo spiattellata senza troppe finezze,eppure c’è qualcosa di magico in quell’esserino sgraziato piovuto dal cielo,capace di far breccia nel cuore con il suo aspetto buffo e l’andatura caracollante.E.T. è un concentrato di bontà ed indulgenza,lontanissimo parente degli alieni minacciosi cui il cinema ci ha abituato,è un personaggio vulnerabile,indifeso, dotato di grande simpatia e dolcezza,fattori che gli hanno permesso di assurgere ad icona del genere fantascientifico.La forza del film risiede nell’estrema semplicità di raccontare una storia magneticamente travolgente, in bilico tra svariati generi sfruttando sequenze straordinarie ed indimenticabili.
Forse sarò un ingenuo sprovveduto nel cadere nelle trappole zuccherose perfettamente architettate da quel diavolaccio di Spiellberg,eppure mi è impossibile non amare alla follia questa dolceamara favola spaziale.